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Sciopero del commercio
K di kindra
creato il 21 marzo 2008

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kindra
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Inviato il 21 marzo 2008 10:37 Autore

Oggi 21 marzo c’è lo sciopero nazionale dei lavoratori del Commercio.

Non so quanti di voi lo sanno, io stessa l’ho scoperto per caso ieri sera. Se a scioperare sono giornalisti, trasporti, insegnanti o metalmeccanici i giornali e i telegiornali ne parlano abbondantemente, se siamo noi a farlo non dice e non scrive niente nessuno.

E purtroppo l’adesione allo sciopero sarà come sempre ridotta, perché nel nostro settore sono moltissimi i precari che hanno paura di scioperare. Farlo, per loro, significherebbe quasi certamente perdere il posto di lavoro.

 

I motivi dello sciopero sono legati al contratto nazionale, scaduto ormai da 15 mesi. A fronte di un aumento offertoci pari a due terzi di quello richiesto (55 euro lordi nel biennio invece di 78), i datori di lavoro propongono un contratto decisamente peggiorativo. Elenco rapidamente i vari punti:

- Vogliono introdurre il concetto di lavoro ordinario per le domeniche, con una maggiorazione delle ore lavorative del 10% invece del 30%. Di fatto, questo significherebbe decurtarci il già magro stipendio. Inoltre vogliono aumentarci le domeniche obbligatorie di lavoro.

- Vogliono la deroga all’applicazione integrale del CCNL in caso di nuove aperture di negozi, creando così di fatto lavoratori di serie A e lavoratori di serie B.

- Vogliono aumentare di 2 ore la settimana l’orario di lavoro degli apprendisti, mantenendo però lo stesso stipendio.

- Vogliono pagarci peggio i primi tre giorni di malattia.

- Vogliono ridurre i rappresentati sindacali e impedire le assemblee nelle giornate prefestive.

- Vogliono ridurre le ore minime di lavoro settimanale per alcuni tipi di part-time.

- Vogliono aumentare la possibilità di utilizzare contratti a tempo determinato, e questo in un settore dove già questo tipo di contratti sono tantissimi. Non conosco le percentuali, però vedo colleghi che di mese in mese si chiedono fino all’ultimo se il contratto gli sarà rinnovato, e questo anche con persone in gamba e necessarie al buon funzionamento del negozio. Ovvio che poi una persona che rischia di non vedersi rinnovato il contratto non sciopera, a volte lavora anche quando è ammalata e non ha il coraggio di dire che il 1 maggio, giorno della Festa dei lavoratori, preferisce trascorrerlo con la sua famiglia invece che lavorando.

- Vogliono introdurre deroghe al riposo giornaliero e settimanale. Io, come molti altri, già riposo un solo giorno la settimana, gli sembra troppo?

 

Se c’è altro non l’ho trovato nemmeno su internet. Davvero, le informazioni in proposito sono pochissime.

Perché ve lo dico? Innanzitutto per far circolare un po’ la notizia, mi sembra vergognoso non solo il contratto che ci è stato proposto, ma anche che i mezzi d’informazione non dicano nulla. E poi, se vi va, almeno per oggi vi chiedo di non andare nei negozi a fare acquisti, a meno che non siano proprio indispensabili. Sono consapevole che questo gesto è una goccia che non noterà nessuno, ma anche un piccolo gesto secondo me è meglio di niente.


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xaytar
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xaytar
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Inviato il 21 marzo 2008 11:43

mezzi di informazione? :huh: ce ne sono in italia a parte internet? :D



Neshira
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Neshira
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Inviato il 21 marzo 2008 22:24

Non so quanti di voi lo sanno, io stessa l’ho scoperto per caso ieri sera. Se a scioperare sono giornalisti, trasporti, insegnanti o metalmeccanici i giornali e i telegiornali ne parlano abbondantemente, se siamo noi a farlo non dice e non scrive niente nessuno.

E purtroppo l’adesione allo sciopero sarà come sempre ridotta, perché nel nostro settore sono moltissimi i precari che hanno paura di scioperare. Farlo, per loro, significherebbe quasi certamente perdere il posto di lavoro.

 

probabile che la spiegazione sia tutta qui: le categorie di trasporti, insegnanti e metalmeccanici hanno una grande prevalenza di contratti 'seri', addirittura gli insegnanti sono statali: chi vi lavora non rischia nulla, o quasi, a scioperare, protestare, urlare e creare lunghi cortei; ovvio che se non ti fai sentire in qualche modo nè tv nè giornali ti vedono.

Per i giornalisti, la visibilità delle proteste è scontata direi :huh:

 

Esempio: il contratto che da meno garanzie in Italia è quello degli impiegati in editoria, e non si sentono mai proteste o rivendicazioni da quel fronte...perchè anche lì, soprattutto lì, il precariato impera - non è nemmeno un problema di visibilità, non hanno proprio un numero di 'regolari' sufficiente per fare uno sciopero!

 

Mah...vi auguro di raccogliere tutti i non precari della zona per un corteo lunghissimo e visibile.


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Inviato il 24 marzo 2008 16:58

Io lavoro nel settore del commercio (commesso di 4° livello in una libreria) e di questo sciopero non sapevo niente,anche perchè ero in ferie.

Credo a quello che dici perchè ho visto com'è l'andazzo in questo settore e penso che l'attenzione degli stessi dipendenti sia così bassa proprio per i motivi che dici tu,ovvero la paura di perdere il posto di lavoro in un settore dove il precariato regna e dove,come ripetono ogni volta i miei capi "tutti servono e nessuno è indispensabile" (davvero un bell'incoraggiamento...).Io a dire il vero neanche li ho mai sentiti nominare i miei rappresentanti sindacali,come anche alcuni dei peggioramenti che tu menzioni,per la semplice ragione che ovviamente i datori hanno tutto il loro interesse a tenerci nell'ignoranza.

 

In sostanza,si tratta di un settore dove,con la scusa (magari vera)che si fa in fretta a trovarne uno che ti sostituisca (la fame di lavoro c'è),ti tengono per le metaforiche palle.Il problema sarebbe allora riuscire a coinvolgere un alto numero di lavoratori del settore in uno sciopero nazionale,magari a ridosso di un periodo festivo...puoi trovare sostituti quanto ti pare,ma vorrei vedere se riusciresti a farcela in tempo per quel giorno.Il problema poi sarebbe che,passato il momento,subito ne assumerebbero altri,anche perchè sono pochi quelli con contratti seri.

 

Da parte mia,non essendo quello attuale il lavoro della mia vita,cerco di prenderla con filosofia e di guardarmi bene intorno in cerca di qualcosa di meglio.Oltretutto sono anche impegnato a tentare la strada del dottorato quindi questo lavoro è solo qualcosa di temporaneo,se i capi dovessero uscirsene con diktat draconiani non ci metterei niente a mandarli a quel paese.Riconosco però che non tutti possono fare così...

 

...certe volte non ci starebbe male un cavalletto con certa gente...


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Inviato il 25 marzo 2008 10:26

Cavoli non sapevo niente di questo sciopero....anch'io ho contratto del commercio...beh io comunque ero già a riposo venerdì...in un certo senso ho scioperato senza saperlo :ehmmm: ....ormai i mezzi d'informazione ci propinano soltanto notizie sugli amori dei VIP...per non rimanerci male dovremmo semplicemente gettare anche noi il nostro cervello nella spazzatura e rimbecillirci ogni giorno davanti a Verissimo.

 

Buon proseguimento guerrieri.

 

Bry :huh:



Neshira
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Inviato il 25 marzo 2008 21:46

Allora, come è andata?


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Inviato il 27 marzo 2008 0:27 Autore

Alla fine un telegiornale ne ha parlato, il solito TG3, poco ascoltato rispetto agli altri ma a volte l'unico a dare certe notizie.

Ovviamente l'adesione è stata scarsa, dove lavoro io sono stata l'unica a rimanere a casa, e questo spiega perché i datori di lavoro ci passano allegramente con i piedi in testa.

 

Il problema sarebbe allora riuscire a coinvolgere un alto numero di lavoratori del settore in uno sciopero nazionale,magari a ridosso di un periodo festivo...

 

Ce n'è stato uno l'ultimo sabato prima di Natale. Io non ho partecipato perché ero ancora a casa in maternità, ma anche lì l'adesione è stata scarsa, e dubito che qualche cliente se ne sia accorto. Per la cronaca, anche diversi anni fa (quattro?, cinque?) eravamo senza contratto e abbiamo scioperato l'ultimo sabato prima di Natale. In quel caso in libreria c'è stata una notevole adesione, hanno lavorato solo due persone, a parte quelle che avevano un contratto a termine.

Cos'è successo? Chi ha lavorato quel giorno ha corso più del solito, i clienti hanno aspettato un po' di più, ma presi dalla frenesia del dover assolutamente acquistare qualcosa perché non avevano più tempo non credo che se ne siano andati per l'attesa, io e i miei colleghi abbiamo perso una giornata di stipendio, soldi risparmiati dal negozio.

Non credo ci siano state altre conseguenze al nostro gesto.

 

Speriamo in bene per il futuro, anche se ci credo poco.


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Inviato il 28 marzo 2008 1:21

Anche tu lavori in libreria?Toh,una collega. ;)

 

Ricordo lo sciopero,l'ho saputo il giorno stesso,sigh.Forse però la colpa è mia,che non mi informo abbastanza.Sai se per caso esista un sito dove potersi tenere informati su queste cose?

 

PS = il problema di ogni sciopero,credo,è la comunicazione tra i partecipanti.Se ognuno pensa di essere solo, alla fine si convince che non serva a niente.Solo pochi possiedono la forza/tendenza suicida per andare avanti da soli.Ecco perchè la rete può essere d'aiuto...uhm,forse esiste un forum apposito dei sindacati...


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Inviato il 31 marzo 2008 12:37 Autore
Anche tu lavori in libreria?Toh,una collega

 

Sì, avevo notato da un tuo commento l'arrivo di un collega su questo gelido muro. Le due discussioni che ho aperto sui libri in arrivo e sull'elenco delle saghe fantasy e fantascienza sono proprio figlie del mio lavoro.

Probabilmente tu non avevi fatto caso a me perché sono stata un anno e mezzo a casa in maternità, e adesso ho comunque meno tempo per scrivere commenti e per entrare in tutte le discussioni che vorrei.

 

 

Ricordo lo sciopero,l'ho saputo il giorno stesso,sigh.Forse però la colpa è mia,che non mi informo abbastanza.Sai se per caso esista un sito dove potersi tenere informati su queste cose?

 

Io l'ho saputo solo perché la sera prima ho incontrato per caso una collega che è stata spostata in un altro negozio. E un paio di colleghe sabato mi hanno detto che avrebbero scioperato se lo avessero saputo, solo che io da casa non avevo i loro numeri di telefono... :(

 

Dopo quest'episodio ho fatto una piccola ricerca su internet e ho trovato questo:

http://www.filcams.cgil.it/home.nsf/a?OpenFrameset

 

PS = il problema di ogni sciopero,credo,è la comunicazione tra i partecipanti.Se ognuno pensa di essere solo, alla fine si convince che non serva a niente.Solo pochi possiedono la forza/tendenza suicida per andare avanti da soli.

 

diciamo che è uno dei problemi. Poi ci sono i precari, che ovviamente non scioperano, come non lo fanno tutti i dipendenti delle piccole ditte. Poi ci sono i leccaculo, e chi ha la coda di paglia e ha paura di essere guardato male dai superiori, o chi spera in una promozione e non vuole farsi notare in negativo, così come c'è chi guarda solo al portafoglio e non vuole (o non può, perché magari ha un mutuo da pagare e stanta ad arrivare a fine mese) buttare via un giorno di stipendio. E alla fine siamo sempre i soliti quattro gatti.

Boh, probabilmente non otterremo niente, ma almeno, se proprio devono mettermi i piedi in testa, voglio urlare a tutti che mi si sta facendo violenza. Alla fine siamo sempre noi la parte debole, e faranno ciò che vorranno, ma se io non posso far altro almeno protesto. :wacko: ;) ;)


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Inviato il 08 maggio 2008 18:52

Cavolo che ritardo nella risposta,m'ero scordato d'aver risposto qua :figo: .

 

In ogni caso concordo in pieno con te.Nella maggior parte dei casi,per i più svariati motivi,sono pochissimi a scioperare nel settore del commercio.

Immagino inoltre quale sarebbe la reazione del pubblico..."Scioperano pure,ma che c'avranno da scioperare?Sti negozianti guadagnano pure bene,coi soldi che ci rubano" ecc ecc.

Peccato che questi geni della finanza ignorino il fatto che,a parte il titolare del negozio,gli altri sono tutti dipendenti,in condizioni non certamente buone come quelle degli appartenenti al comparto pubblico.


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