E' in atto tra FM e alcuni blog un po' pepati (per alcuni soltanto volgari) una polemica sul tenore di certe recensioni presenti su FM. Tralasciando la discussione, che potrebbe portare a flame, una recensione può contenere elementi oggettivi o è semplicemente l'esplicitazione scritta della soggettività del recensore? Insomma vi fidate delle recensioni? Come dovrebbero essere scritte secondo voi?

Fidarmi, se conosco il recensore sì.

Magari ho letto un po' di recensioni sue e ho capito che più o meno in linea generale tende a pensarla come me. Con tutte queste limitazioni, perchè da un recensore mi aspetto anche parametri di valutazione e punti di vista diversi dai miei che mi aiutino ad avere una valutazione che non elaborerei da sola.

Mi aspetto quindi una parte oggettiva riguardo al testo e poi una valutazione (per forza di cose soggettiva) sull'atmosfera e la sensibilità espressi nel testo. Qui è ovvio che ognuno la vede a suo modo, per cui seguo più volentieri recensori con cui una volta o due mi sono già trovata d'accordo a posteriori.

Se non conosco il recensore, mi baso sulla qualità dell'analisi. Se mi sembra sensato, circostanziato come si deve, competente e non emotivo, allora merita una riflessione.

Imho dovrebbero essere scritte per spiegare *perchè* dovrei leggere o non leggere. Per prima cosa lo stile narrativo, poi la sensibilità che esprime.

Chi deve recensire? Chi ha scritto. Un minimo di esperienza è fondamentale, se no siamo troppo vicini alle libere opinioni.

Sono un po' lapidaria ma è tardi e ho sonno :unsure:

secondo me vanno prese con le molle...

non voglio dire che i critici (siano essi letterari, musicali, cinematografici) siano inutili, nè che siano la fonte di ogni saggezza: penso che sia ovvio che l'opinione su un nuovo libro di chi ha letto 1000 fantasy valga qualcosa in più rispetto a quella di chi ne ha letti 3... però dipende anche dai gusti personali. L'opinione di un idraulico sui tubi penso che conti di più di quella di uno psicologo :blink: diciamo che se un nuovo fantasy riceve un apprezzamento pressochè unanime dalla critica, mi spingerà perlomeno a provarlo...

però in generale mi oriento con il sistema del "gusto": i miei fantasy preferiti sono quelli di erikson, di morcook, di lukjanenko, quindi mi farò in parte condizionare dalle recensioni di chi ha gusti simili ai miei. E' come dividire il genere in tanti sottogeneri, e così via... poi, se si hanno i soldi a sufficienza, non è male provare un pò di tutto...

L'eccesso tuttavia credo che stia tutto in quelle copertine in cui c'è il commento di qualche altro autore fantasy che dice "gran libro" ecc.. ecc.. ovvero usare l'immagine e la fama di altri autori, a metà tra la vicinanza di gusto e l'operazione commerciale...

Insomma, a conti fatti, non ho mai comprato un libro dopo aver letto una recensione, al massimo le leggo dopo... di solito provo e poi giudico ;)

io le recensioni le uso molto, per farmi un'idea di cd, libri e film...la tecnica che uso è questa, ne leggo almeno un paio e poi leggo con attenzione i commenti del pubblico fatti alle recensioni, di solito molto stringati ma che aiutano molto di più (a mio parere)...sia dalla recensioni sia dai commenti prendo nota di qualisono i punti di forza e quali i punti dolenti, e cerco di capire se mi possa piacere o no (tipo, se il pubblico si lamenta che un film è "lento", so che per me non sarà un problema, e quindi un difetto in meno; se invece lo elogiano per cose che a me non entusiasmano sarà il contrario...)

Secondo me, bisognerebbe intendersi sul termine recensione...quelle che leggo sono principalmente dei riassunti della trama conditi da impressioni di carattere personale. Molto raramente viene preso in esame lo stile della prosa e/o il metodo narrativo; quasi mai vi è un apporto critico-letterario.

Per cui la maggior parte delle recensioni va presa come un semplice parere di una persona che ha letto quel determinato libro, magari con una soglia di attenzione superiore alla media. Per questo spesso preferiamo scegliere di acquistare i libri che vengono recensiti dal recensore con i gusti più affini ai nostri.

E' ovvio, quindi, che una recensione così strutturata non potrà avere carattere oggettivo.

Sono comode - è vero - ma superficiali e limitate.