Navigando quà e la per la rete e facendo qualche ricerca riguardo al box office di vari film nelle diverse nazioni europee e non solo ho constatato che l'italia rispetto ad altre realtà come Francia, Inghilterra, Germania e altre nazioni, che più o meno hanno la stessa popolazione, presentano incassi al botteghino nettamente inferiori anche rispetto a film americani ( es Il mistero delle pagine perdute, io sono una leggenda ecc.... ) che sono campioni d'incassi. A cosa è dovuto questo secondo voi ? Ad una cattiva distribuzione ? A un trend che vede gli italiani andare poco al cinema ? o ci sono altri fattori che influenzano questa tendenza ? E sopratutto questo fatto influenza o no il cinema italiano e se si in quale maniera ?
:unsure: >) :wub:
Navigando quà e la per la rete e facendo qualche ricerca riguardo al box office di vari film nelle diverse nazioni europee e non solo ho constatato che l'italia rispetto ad altre realtà come Francia, Inghilterra, Germania e altre nazioni, che più o meno hanno la stessa popolazione, presentano incassi al botteghino nettamente inferiori anche rispetto a film americani ( es Il mistero delle pagine perdute, io sono una leggenda ecc.... ) che sono campioni d'incassi. A cosa è dovuto questo secondo voi ? Ad una cattiva distribuzione ? A un trend che vede gli italiani andare poco al cinema ? o ci sono altri fattori che influenzano questa tendenza ? E sopratutto questo fatto influenza o no il cinema italiano e se si in quale maniera ?
Sicuramente ciò è dovuto ad un mix di fattori che nomini anche tu. Ma secondo me la differenza maggiore è dovuta alla grandezza del mercato italiano.
Se la Germania ha circa 82.000.000 di abitanti, l'Italia ne ha circa 60.000.000; quindi il bacino di utenza è nettamente inferiore e mantenendo le stesse percentuali di biglietti acuistati durante l'anno per le due Nazioni, mi sembra scontato che la situazione sia quella da te descritta. Se consideri, poi, che l'Italia è una delle Nazioni più vecchie d'Europa, devi ridurre ancora il bacino di utenza dei cinema, poichè notoriamente sono i giovani e le famiglie ad andare al cinema, non certo i nonni.
Altro aspetto da non sottovalutare è la mancanza di una classe dirigenziale e attoriale italiana capace di catalizzare il mercato (migliorando la distribuzione delle pellicole) e capace di reggere il confronto con i prodotti stranieri e con i grandi festival europei e d'oltreoceano. Non a caso a Venezia sempre più raramente si sente parlare bene del cinema di casa nostra. Una cosa che mi ha fatto piacere è la promozione fatta al Festival di Roma, che a lungo andare potrebbe riportare allo splendore di un tempo i set di Cinecittà.
Tutto imho, naturalmente :unsure:
A dire il vero nell'ultimo anno la gente al cinema ci è andata eccome...
(ANSA) - ROMA, 8 GEN - Il cinema italiano va. Nel 2007 i
biglietti venduti, secondo i dati del campione Cinetel, sono
stati 103,6 milioni, con un aumento del 12,28% rispetto al 2006.
Ma visto che Cinetel rileva il 90% delle sale italiane, si può
ipotizzare che il risultato finale, che sarà reso noto tra
qualche mese dalla Siae, oscillerà intorno ai 115 milioni di
biglietti venduti sull'intero mercato.
"E' - scrive il Giornale dello Spettacolo - il miglior
risultato degli ultimi venti anni, con la sola eccezione del
1998, quando per l'effetto Titanic, si raggiunse quota 118
milioni di biglietti. Ma se, allora, del blockbuster Usa
beneficiarono i mercati del mondo intero, oggi l'Italia segna un
risultato positivo ancora più evidente perché in diversi paesi
europei,come Francia, Germania e Spagna, i bilanci del 2007 sono
contrassegnati da un segno meno, e in altri, come l'Inghilterra
ma anche gli stessi Stati Uniti, da una crescita decisamente più
contenuta di quella italiana". Una spinta importante è arrivata
anche dall'andamento delle ultime festività che hanno registrato
una crescita di spettatori del 6% sul 2006.
E c'è un altro motivo di speciale soddisfazione: il cinema
nazionale ha chiuso l'anno con una quota di mercato superiore al
31% e ha piazzato dieci titoli tra i 25 maggiori incassi. Anche
in questo caso per ritrovare un risultato così confortante per
la produzione nazionale bisogna tornare molto indietro nel
tempo. "Sono tre i fattori fondamentali che hanno portato a
questo risultato - spiega Paolo Protti, presidente Anec,
associazione nazionale esercenti cinema -: la presenza di un
prodotto valido e variegato, la presenza di blockbuster nei mesi
di giugno e luglio e la forte presenza di prodotto italiano.
Questi dati sono confortanti e ci fanno sperare in un futuro
positivo, ma perché ciò avvenga occorre che anche nel 2008
questi tre fattori siano confermati".(ANSA).
Bel topic. Ecco cosa penso.
1. Crisi cinema italiano. Il cinema italiano ha perduto molto della sua antica gloria se non quasi tutto. Manca quindi nello spettatore l'immediata identificazione tra il personaggio-attore e il personaggio-vitareale quindi meglio vedere film stranieri(americani soprattutto) ma che però non riusciranno mai ad attirare un certo pubblico di cultura medio-bassa che si riconosce più con De Sica/Boldi. Ma De Sica/Boldi ci sono solo una volta l'anno quindi si va una volta sola e poi si sta a casa tutto l'anno.
2. Pirateria. Siamo fra i Paesi top per quanto riguarda il mercato piratato. Ovvio che questo avrà pure una certa influenza sul box-office. Il ragionamento del fruitore sarà questo: ''Vado a vedere solo i film che mi interessano veramente, gli altri me li scarico da casa''.
3. TV. Da quando la TV è comparsa in Italia questa ha gradualmente sopravanzato il cinema come principale intrattenitore di massa. Questo è successo in tutti i Paesi ma da noi ha avuto un impatto molto maggiore. Perchè? Difficile dirlo... probabilmente per una serie di questioni socio-culturali legate tra loro ma di non immediata comprensione. Inoltre le due più grosse case produttrici italiane sono RaiCinema e Medusa(gruppo Mediaset). In pratica il grosso del cinema italiano è nelle mani di aziende televisive, diventa una specie di succursale della televisione e infatti lo stile espressivo-recitativo dei film italiani è identico a quello televisivo.
4. Cattiva programmazione. In Italia abbiamo un difetto: d'estate scompare tutto. Non solo al cinema ma anche in TV in estate si manda tutto il peggio e i rimasugli o repliche di altri programmi. Così anche al cinema per un mese e mezzo/due al cinema vanno pessimi film riempitivi, horror di serie B, commediacce americane sboccate, etc. Senza contare che le città balneari sono molto poco dotate di strutture cinematografiche. Questo è causa di due conseguenze: in primo luogo un calo evidente di spettatori nella stagione estiva in secondo una eccessiva sovrapposizione di film alla ripresa dell'anno cinematografico. Così da settembra in poi nelle sale compaiono contemporaneamente film importanti contrapposti l'uno con l'altro che non fanno altro che togliersi pubblico a vicenda anche perchè lo spettatore non può andare tutti i giorni al cinema per vedere ogni film che gli piace e sarà quindi costretto a fare una scelta. Inoltre i film che rimangono in programmazione a lungo nelle sale sono davvero molto pochi dando così poca possibilità allo spettatore di colmare la lacuna e vedersi il film che in precedenza non ha visto perchè ne ha preferito un altro.
5. Invecchiamento popolazione. L'Italia è uno dei Paesi più vecchi del Mondo e il cinema ha un pubblico ed è strutturato per un pubblico prettamente giovanile. Questo è evidente anche nella esplosione delle multisale, strutture adibite soprattutto per un pubblico giovane, ma il pubblico più anziano non ha probabilmente la voglia nè i mezzi per raggiungere le multisale che sono ubicate quasi sempre fuori-città.
6. Crisi generalizzata della cultura. In questo periodo anche a causa della pessima situazione politico-civile del nostro Paese la cultura non compare proprio ai primi posti degli italiani. Infatti siamo agli ultimi posti anche per quanto riguarda la lettura di libri. Poi nelle scuole di cinema non si parla mai, è ancora considerato un semplice divertimento. E' ovvio quindi che in un momento di crisi strutturale del Paese la cultura venga messa in secondo piano e con essa il cinema.
BLINDEVIL: hai ragione c'è un recupero ma nel complesso il divario con gli altri Paesi rimane consistente...
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
A me il cinema non interessa, i film in quanto tali mi piacciono poco. Quindi non vado a spendere soldi per questo. In materia sono all'esatto opposto di Blindevil.
Devo avere in tutto una decina di film, anche senza accorpare le trilogie, di cui sono una fan sfegatata. Però quelli e basta. Cioè, è *quel film* a piacermi e non perchè è un film.
La frase: "guardiamo un film stasera?" mi fa rispondere "sì ok prendiamo il dvd e ce lo rigiriamo fra le mani una mezz'oretta".
Ovviamente non faccio testo, però sono una delle persone che non va al cinema. ^^
Ci vado rarissssssimamente, ma siamo a una volta all'anno e per la compagnia, non per il film.
Personalmente,trovo molto gusto nel recarmi in una sala cinematografica, nonostante me ne sia costruita una praticamente vera ( mi mancano le poltroncine rosse che aspetto da un vecchi cinema fallito...) in casa.
Oggi cose del genere sono avvicinabili mentre qualche anno fa erano semplicemente impossibili.
La poesia stava nell'attesa, arrivare minuti prima, scegliersi il posto, immergersi per 2 ore in completa attenzione verso uno schermo che ti inghiottiva e il sonoro totalmente coinvolgente.
Purtroppo i ritmi di vita cambiano, e anche le abitudini, così la gente scieglie di starsene nel divanone di casa, che già ha l'impronta del sederone, pensando che sia più furbo scaricare un film dalla rete, che non al cinematografo. Ma sarà poi sto gran risparmio, visto che un film in download tira un altro e quindi bisogna avaere adsl, montagne di dvd etc.?....
Forse la pirateria è il maggior problema (tralaltro un problema che non investe solo il cinema).
Quoto sharingan e aggiungo due punti:
- il costo del biglietto.
Qui in romagna costa sui 7.50 euro, io per fortuna entro con il badge universitario [nella multisala dove vale, nell'altra dove non lo accettano non vado + da anni...] (anche se non lo sono + da oltre un anno) e risparmio 2 euro ogni volta.
Questo non toglie che 7.50 sono un sfracello per una persona che non può usufruire dei bonus (universitario, militare, minorenne ecc....) e questo influenza in modo negativo.
- il cattivo comportamento dell'italiano al cinema: cellulare troppe volte acceso, magari con vibro, ma con schermo acceso con luce che distoglie dallo schermo.
Ragazzini che parlano durante il film, che rispondono al cellulare.
Non succede sempre, ma quelle volte che capita indispone parecchio e personalmente mi da fastidio.
Non c'è rispetto per chi ha voglia di godersi un film.
Forse la pirateria è il maggior problema (tralaltro un problema che non investe solo il cinema)
Su questo sono d'accordo.
Io devo ammettere che a volte scarico, però mai film che stanno dando in sala in quel momento, perché 1. preferisco vedermelo in sala che nella piccola tv di casa, 2. se non riesco a vederlo al cinema, voglio cmq vederlo con una qualità decente perciò aspetto il dvd da noleggiare oppure il dvdrip.
Anche questo all'italiano non interessa, l'importante è vederlo, anche se la qualità audio/video fa schifo.
Secondo me manca un po' la cultura di capire che le cose vanno gustate e non assimilate come bovini.
- il cattivo comportamento dell'italiano al cinema: cellulare troppe volte acceso, magari con vibro, ma con schermo acceso con luce che distoglie dallo schermo.
Ragazzini che parlano durante il film, che rispondono al cellulare.
Non succede sempre, ma quelle volte che capita indispone parecchio e personalmente mi da fastidio.
Non c'è rispetto per chi ha voglia di godersi un film.
Forse la pirateria è il maggior problema (tralaltro un problema che non investe solo il cinema)
Su questo sono d'accordo.
Io devo ammettere che a volte scarico, però mai film che stanno dando in sala in quel momento, perché 1. preferisco vedermelo in sala che nella piccola tv di casa, 2. se non riesco a vederlo al cinema, voglio cmq vederlo con una qualità decente perciò aspetto il dvd da noleggiare oppure il dvdrip.
Anche questo all'italiano non interessa, l'importante è vederlo, anche se la qualità audio/video fa schifo.
Secondo me manca un po' la cultura di capire che le cose vanno gustate e non assimilate come bovini.
Concordo sulla prima parte del tuo intervento. In Italia manca, forse, il piacere di vedere un film in sala senza distrazioni, l'immergersi a pieno nell'atmosfera, ma ciò lo vedo solo nei cinema che si trovano in città dove possono andarci i ragazzini anche a piedi. Se vai in un multisala fuori città già questi piccoli inconvenienti sono ridotti al minimo.
Sulla pirateria, invece concordo meno. Come dice anche sharingan non è che si può andare al cinema un giorno sì e l'altro pure, perciò quando spendi 7.50 euro scegli sempre di vedere una pellicola a scapito delle altre proiettate durante quella settimana.
La pirateria al massimo toglie una fetta di mercato all'homevideo e al noleggio, ma guardando anche i dati postati da Blindevil mi sembra che le sale siano piuttosto piene. E comunque ci saranno sempre film per cui varrà la pena spendere dai 5 ai 20 euro per averli originali con tutti i contenuti extra nella versione dolby 5.1 o lingua originale che con i film pirata uno si sogna...
Bel topic. Ecco cosa penso.
1. Crisi cinema italiano. Il cinema italiano ha perduto molto della sua antica gloria se non quasi tutto. Manca quindi nello spettatore l'immediata identificazione tra il personaggio-attore e il personaggio-vitareale quindi meglio vedere film stranieri(americani soprattutto) ma che però non riusciranno mai ad attirare un certo pubblico di cultura medio-bassa che si riconosce più con De Sica/Boldi. Ma De Sica/Boldi ci sono solo una volta l'anno quindi si va una volta sola e poi si sta a casa tutto l'anno.
2. Pirateria. Siamo fra i Paesi top per quanto riguarda il mercato piratato. Ovvio che questo avrà pure una certa influenza sul box-office. Il ragionamento del fruitore sarà questo: ''Vado a vedere solo i film che mi interessano veramente, gli altri me li scarico da casa''.
3. TV. Da quando la TV è comparsa in Italia questa ha gradualmente sopravanzato il cinema come principale intrattenitore di massa. Questo è successo in tutti i Paesi ma da noi ha avuto un impatto molto maggiore. Perchè? Difficile dirlo... probabilmente per una serie di questioni socio-culturali legate tra loro ma di non immediata comprensione. Inoltre le due più grosse case produttrici italiane sono RaiCinema e Medusa(gruppo Mediaset). In pratica il grosso del cinema italiano è nelle mani di aziende televisive, diventa una specie di succursale della televisione e infatti lo stile espressivo-recitativo dei film italiani è identico a quello televisivo.
4. Cattiva programmazione. In Italia abbiamo un difetto: d'estate scompare tutto. Non solo al cinema ma anche in TV in estate si manda tutto il peggio e i rimasugli o repliche di altri programmi. Così anche al cinema per un mese e mezzo/due al cinema vanno pessimi film riempitivi, horror di serie B, commediacce americane sboccate, etc. Senza contare che le città balneari sono molto poco dotate di strutture cinematografiche. Questo è causa di due conseguenze: in primo luogo un calo evidente di spettatori nella stagione estiva in secondo una eccessiva sovrapposizione di film alla ripresa dell'anno cinematografico. Così da settembra in poi nelle sale compaiono contemporaneamente film importanti contrapposti l'uno con l'altro che non fanno altro che togliersi pubblico a vicenda anche perchè lo spettatore non può andare tutti i giorni al cinema per vedere ogni film che gli piace e sarà quindi costretto a fare una scelta. Inoltre i film che rimangono in programmazione a lungo nelle sale sono davvero molto pochi dando così poca possibilità allo spettatore di colmare la lacuna e vedersi il film che in precedenza non ha visto perchè ne ha preferito un altro.
5. Invecchiamento popolazione. L'Italia è uno dei Paesi più vecchi del Mondo e il cinema ha un pubblico ed è strutturato per un pubblico prettamente giovanile. Questo è evidente anche nella esplosione delle multisale, strutture adibite soprattutto per un pubblico giovane, ma il pubblico più anziano non ha probabilmente la voglia nè i mezzi per raggiungere le multisale che sono ubicate quasi sempre fuori-città.
6. Crisi generalizzata della cultura. In questo periodo anche a causa della pessima situazione politico-civile del nostro Paese la cultura non compare proprio ai primi posti degli italiani. Infatti siamo agli ultimi posti anche per quanto riguarda la lettura di libri. Poi nelle scuole di cinema non si parla mai, è ancora considerato un semplice divertimento. E' ovvio quindi che in un momento di crisi strutturale del Paese la cultura venga messa in secondo piano e con essa il cinema.
BLINDEVIL: hai ragione c'è un recupero ma nel complesso il divario con gli altri Paesi rimane consistente...
Quindi riassumendo : la "colpa", se di colpa si può parlare, visto i dati in contro tendenza, è imputabile a :
- Un invecchiamento generale della popolazione, sul quale mi trovo sostanzialmente daccordo
- Un aumento dei prezzi dei biglietti che scoraggia chi va al cinema, sul quale mi trovo molto daccordo
- Sulla cattiva distrubizione e programmazione, alla quale aggiungo la cattiva gestione delle multisale e dei cinema in genere, che privilegiano certi tipi di film a scapito di altri, in nome del profitto
- Una crisi del cinema Italiano
- Il fenomeno della pirateria
- La Tv
- E una crisi della cultura
Non credo che gli ultimi tre punti pesino poi così tanto sul fatto che la gente non va al cinema... La pirateria semmai influisce sulle vendite e dei dvd, non credo abbia questa influenza diretta sul box office.
Non credo nemmeno che la Tv sia questa bestia nera del cinema, visto che non possiamo parlare di una tv di qualità, che solo in determinati casi sforna o trasmette prodotti di qualità capaci di competere con un film..
Una crisi di cultura ??? Ok i problemi politici e sociali, ma non credo che siamo di fronte ad una crisi di cultura, forse è più approriato parlare di una chiusura mentale più che di crisi della cultura in se. Io non parlerei tanto di crisi, quanto di rinascita culturale...
Volevo portare un altra riflessione a voi. Sempre spulciando siti ho notato che L'italia batte le altre nazioni ( Inghilterra, Francia e Germania Spagna ecc.. ) che solitamente incassano di più quando si tratta di film, passatemi il termine, "Impegnati" ( es Leoni per Agnelli, Elizabeth the golden age ecc...)... Questo è un dato curioso che forse dimostra il fatto che non siamo affatto di fronte ad una crisi culturale, tutt'altro.. Questo a cosa può essere dovuto. A un fatto di natura culturale del nostro paese, ad un fattore soggettivo o ad una distribuzione diversa rispetto agli altri paesi, o a quali altri fattori ???
Forse la pirateria è il maggior problema (tralaltro un problema che non investe solo il cinema).
Sono d'accordo con te...
nella mia realtà (Siena) ci sono anche altri fattori da non sottovalutare, primo fra tutti: i cinema o, per meglio dire, la loro "manutenzione"!
Il nuovo cinema fatto nel centro cittadino è la metà di quello che era prima (pensa che durante la settimana,in giorni di poca affluenza ci sono comunque persone costrette a sedersi per terra!)
Il cinema più grande è un ex-teatro a luci rosse e forse è da 30 anni che non gli danno una sistemata, assenza di parcheggio gratuito nelle vicinanze e luci che rimangono accese durante tutto il primo tempo fanno il resto!
Negli altri cinema della città o ci sono colonne in mezzo alla sala (perciò una decina di posti paganti non vedono il film) oppure le poltroncine sono così attaccate che anche una ragazza come me (un pò puffetta,diciamolo,non arrivo al metro e sessanta) fa fatica ad entrarci con le ginocchia!
Negli ultimi due anni hanno fatto una bella invenzione: hanno aperto un multisala...a un'ora di macchina dalla città: BRAVI BRAVI!
E' così spiegato il motivo per cui anche io che amo il cinema spesso mi lamento di pagare ben 7euro per un servizio e un ambiente scadente!
- il costo del biglietto.
Qui in romagna costa sui 7.50 euro, io per fortuna entro con il badge universitario [nella multisala dove vale, nell'altra dove non lo accettano non vado + da anni...] (anche se non lo sono + da oltre un anno) e risparmio 2 euro ogni volta.
Questo non toglie che 7.50 sono un sfracello per una persona che non può usufruire dei bonus (universitario, militare, minorenne ecc....) e questo influenza in modo negativo.
Qui il biglietto costa 7 euro...e non ci sono bonus per noi universitari!
Una volta a settimana (lunedì o martedì a rotazione in due cinema) il biglietto viene a costare 4.50euro!
Nel multisala invece il mercoledì si paga 5euro, ma solo per lo spettacolo pomeridiano (h: 16.00)!
Volevo portare un altra riflessione a voi. Sempre spulciando siti ho notato che L'italia batte le altre nazioni ( Inghilterra, Francia e Germania Spagna ecc.. ) che solitamente incassano di più quando si tratta di film, passatemi il termine, "Impegnati" ( es Leoni per Agnelli, Elizabeth the golden age ecc...)... Questo è un dato curioso che forse dimostra il fatto che non siamo affatto di fronte ad una crisi culturale, tutt'altro.. Questo a cosa può essere dovuto. A un fatto di natura culturale del nostro paese, ad un fattore soggettivo o ad una distribuzione diversa rispetto agli altri paesi, o a quali altri fattori ???
Vorrei precisare una cosa. Quando intendo crisi della cultura intendo la cultura di massa. Il fatto è che una buona parte di intellettuali considera il cinema valido solo se tratta argomenti forti o socialmente rilevanti, il cosiddetto cinema impegnato. Così quando esce un kolossal hollywoodiano questo il più delle volte viene considerato brutto perchè ci sono gli effetti speciali, perchè l'aspetto ludico prevale su quello didattico, etc... da qui nasce un certo ostracismo da parte del pubblico meno colto che vede il cinema come un luogo di intellettuali radical-chic. Così questi vanno al cinema una volta l'anno per vedersi il cine-panettone di Natale e poi preferiscono stare a casa a guardare la TV che meglio rappresente la cultura ''bassa''... Invece i film di un certo livello culturale sono fortemente esaltati e pubblicizzati perchè l'Italia, anche per via delle sue radici sia greco-romane che cattoliche, è più predisposta a questo tipo di eventi. Questo avviene secondo me anche nelle scuole dove si tenta di avvicinare gli studenti alla lettura facendogli leggere libri sull'Olocausto, argomento nobile e serio certo, ma non da scuole medio-elementari, e che allontana inevitabilmente il pubblico dai libri. Ma fategli leggere Agatha Christie o J.K. Rowling e poi vedrete se continueranno a leggere poco... Insomma ci vorrebbe un po' meno puzza sotto il naso...
Negli ultimi due anni hanno fatto una bella invenzione: hanno aperto un multisala...a un'ora di macchina dalla città: BRAVI BRAVI!
Questo però è inevitabile. I multisala sono troppo grandi e ingombranti per essere piazzati nei centri abitati. Poi i centri italiani hanno quasi sempre un rilievo storico e piazzargli accanto una multisala sarebbe un obbrobrio...
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Avete sicuramente ragione con, ma il motivo principale secondo me é un altro:
mentalitá.
Esempio Harry Potter e l'ordine della fenice. In Germania i cinema sono stati letteralmente presi d'assalto. Io ero in Toscana, in quel periodo e avevo sentito che i miei amici in ferie a Innsbruck non sono riusciti ad avere i biglietti. Quindi ho PRENOTATO il biglietto per telefono per paura di non trovare posto, e quando mi sono trovato nel cinema quasi completamente vuoto, mi sono ritrovato a chiedermi del perché.
Dopo il film siamo andati a bere qualcosa nel centro storico di Piombino, che straripava di giovani, potenziali clienti di un film come Harry Potter.
Quindi ecco la mia teoria: il ragazzo medio italiano, il sabato sera preferisce di gran lunga farsi una girata in compagnia, e magari abbordare qualche ragazza, che non andare al cinema e guardarsi Harry Potter. In fondo é un dato di fatto che noi italiani siamo un popolo socievole. :huh:
Quindi ecco la mia teoria: il ragazzo medio italiano, il sabato sera preferisce di gran lunga farsi una girata in compagnia, e magari abbordare qualche ragazza, che non andare al cinema e guardarsi Harry Potter. In fondo é un dato di fatto che noi italiani siamo un popolo socievole. :huh:
Mi hai quasi convinto. Se porto il tuo esempio su di me e il mio gruppo, infatti, non rinuncerei mai al sabato sera per vedere Harry Potter e l'ordine della fenice, ma credo che questo dipenda dal fatto che ne nascerebbero infinite discussioni perchè a me quel film piacerebbe vederlo, a quell'altro il fantasy invece proprio non gli va giù. Insomma più per il film in sè, è una questione di accontentare i gusti di tutti e quindi se c'è un film che va bene alla maggioranza assoluta si va a vederlo (non fu molto difficile all'uscita de Il gladiatore, di Sin city tanto per dirne due) altrimenti non vi sono validi motivi per rinunciare all'uscita classica del sabato sera. Se proprio voglio vederlo vado durante la settimana che ci sono pure i biglietti a 4 euro per gli universitari..