Al calare delle prime ombre, dopo aver capito che non si alza un alito di vento e che quest’anno persino le zanzare la notte non escono perché troppo affaticate, inizia il rituale notturno. Primo ci si mette in mutande e canotta, nel tentativo di non sudare, ma il solo svestirsi provoca l'effetto Sacra Sindone sul lenzuolo dove ci si corica disfatti, poi si cerca di prendere sonno, con la assurda credenza che una volta addormentati non si sente più il caldo. Visti falliti i primi due espedienti si comincia a pensare nel silenzio, e la prima intuizione è quella di aprire tutte le porte nel tentativo di creare sul proprio letto la rosa dei Venti, ovvero un mulinello d'aria che ti permetta almeno di ragionare e schiacciare il telecomando che ormai, sudato com'è, sembra più un’anguilla di Comacchio che una protesi del televisore. Niente da fare. Dopo aver aperto anche il frigor nel tentativo di dare aria alla casa e aver visto una mezza anguria piangere, ci si rassegna all'immobilità lì nel letto, mentre alcuni masochisti si appostano sul balcone nell'attesa vana di veder partire l'irrigatore delle piante del vicino. Ed ecco che dopo aver azzannato la mezza anguria, che così non piange più, ed essersi divorati mezzo chilo di gelato e due ghiaccioli, che sortiscono l'effetto meno desiderato, ovvero freddo polare nello stomaco e caldo atroce con sudorazioni a zampillo su tutto il corpo scatta il piano numero due, ovvero distrarsi per non pensar al caldo. E allora i pensieri si affollano alla mente. «Ma perché fa così caldo, non han detto che il buco dell'ozono si è richiuso? Non sarà che era meglio aperto così l’aria circolava di più almeno la notte?!». Abbandonata l'analisi scientifica, si fa una carrellata tv, dove riappaiono in estate i Filmissimi da Amedeo Nazzari a Macario con un intervallo di Antichi Romani (riferito agli interpreti e non al periodo storico) che combattono nei Templi di carta pesta. All'ennesimo «Basta, questo film L'avrù vist cent volt!», si inizia a delirare e persino la tua signora, che si trascina per casa in ciabatte e sottoveste, quelle che neanche alla Caritas accettano più perché vengono rifiutate persino dai profughi, ti ispira un desiderio malsano, ma ti passa subito quando con il telecomando giri sui 166 e cominci mentalmente a fare i paragoni, gli stessi che ha fatto lei vedendoti in canotta e braghette stinte decidendo di non rifarsi nemmeno stasera lo smalto alle unghie dei piedi tanto ormai !! Alla fine ti accorgi che è già la una e mezza, che per strada i cani stanno portando in giro dei padroni zombi che ansimano più di loro e allora doccia. Vai in bagno dove la roba stesa da tua moglie ad asciugare ha creato un microclima che neanche in Amazzonia durante la stagione delle piogge è così umido e non appena ti sei docciato inizi a confondere le gocce d'acqua rimanenti con il sudore che sta già risgorgando. Altro lenzuolo e altro Sindone! Insomma come diceva De Filippo «Ha da passà a Nuttata», ma se deve passare così meglio darsi una legnata in testa e svenire! Ecco che la tv fa l'ultimo tg e dice che al sud c'è stata la pioggia, le trombe d'aria e che la temperatura è scesa e così, senza essere mai stato né cinico né razzista, hai uno sguardo di intesa con la tua Sciura, e inconsapevolmente vi trovate insieme a sperare ardentemente che quello che ha detto «A Milan se stà inscì ben in Agust !» sia stato preso da una tromba d'aria e sbattuto nel suo appartamento a Milano, ovviamente, sopra al suo condizionatore guastandolo irreparabilmente!
Enrico Bertolino
Ahahahaha bello Rosy ^___^
In effetti in sto periodo le descrizioni calzano a pennello!!!
Maledetto caldo
Winter is coming..... speriamo presto che non ce la faccio più....
Jaq
a me basta già l'autunno.
Da buon partenopea oso correggerti ... Eduardo in "Napoli milionaria" disse: "Adda passà 'a nuttata"
Bella
*Tati si inchina
Ma un bel ventilatore?
Ma un bel ventilatore?
a milano?
temperatura interna: 35°C
esterna: 35°C
diurna: 35°C
notturna: 35°C
praticamente escursione termica 0°C
se anche faccio andare il ventilatore, dove lo va a pescare il fresco?