Ciao BIG (Luciano)...
E lucean le stelle...
e olezzava la terra...
stridea l'uscio dell'orto...
e un passo sfiorava la rena.
Entrava ella, fragrante,
mi cadea tra le braccia.
Oh dolci baci, o languide carezze,
mentr'io fremente
le belle forme disciogliea dai veli!
Svanì per sempre
il sogno mio d'amore...
L'ora è fuggita,
e muoio disperato...
e muoio disperato...
E non ho amato mai tanto la vita!
Tanto la vita...
Tanto la vita...
Era l'Italiano più famoso nel mondo e ha dato lustro all'immagine dell'Italia, come a suo tempo fece Enrico Caruso, altro grande tenore. Pavarotti se n'è andato a pochi giorni dal trentesimo anniversario della morte di Maria Callas. Il più grande tenore e la più grande soprano, entrambi morti prematuramente, in date molto simili. Non solo la lirica è in lutto, ma tutto il mondo dello spettacolo. Ma Big Luciano è già nella leggenda...
Oltre ad essere un grande della lirica Pavarotti mi ha sempre dato l'impressione di essere una gran brava persona.
R.I.P. Luciano, ci mancherai.
è un vero dispiacere dover dare l'addio ad un grande cantante d'opera,un uomo dal talento eccezionale.
il tenore più bravo del mondo e uno dei pochi che ha cercato di unire lirica e musica leggera....
ci mancherai luciano, rip ;) :unsure:
Diciamo addio ad un grande uomo che ha reso grande l'Italia nel mondo.
R.I.P. Luciano.
Paolo Isotta,sempre più imbarazzante e insopportabile:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Editori...i_difetti.shtml
replica di Zeffirelli:
Stamattina ho letto il Corriere - esclama Zeffirelli - e mi sono infuriato e indignato. Ed ho avuto la conferma che Isotta è un imb****le. Oltretutto non ha avuto la minima discrezione nello scegliere il momento in cui scrivere l’articolo. Magari poteva aspettare che si attenuasse il dolore universale provocato dalla morte di Pavarotti e poi si sarebbe potuto discutere sui pregi e i difetti musicali del tenore. Però tirare fuori un pezzo del genere addirittura il giorno prima che venga seppellito è veramente vergognoso”. E i dubbi sollevati da Isotta circa l’abilità canora di Pavarotti? “Stiamo parlando di uno dei più grandi geni musicali – risponde Zeffirelli -. Luciano era un uomo che cantava libero e non seguiva i lacci di certi sapientoni come Isotta. Ho letto che gli obietta di non aver saputo cantare in napoletano. Ma che gliene frega? Provasse a cantare lui in inglese. È logico che un modenese come Pavarotti non potesse utilizzare il napoletano come Caruso”.
Zeffirelli se lo aspettava di leggere un giorno un articolo come quello pubblicato oggi dal Corriere. “Isotta lo conosco anni, non mi ha meravigliato quello che ha fatto – sottolinea il regista -. Del resto lui ha venduto l’anima a Riccardo Muti. Secondo Isotta tutto quello che faceva Muti era perfetto anche quando si trattava di vere cagate. E Muti è uno che ha avuto in uggia Pavarotti perché era una stella più grande di lui. Perché Luciano era diventato il re del Metropolitan di New York e Muti invece non era riuscito ad arrivarci”. Zeffirelli ricostruisce quindi la genesi del dissidio tra il tenore e il direttore d’orchestra: “Parlo con cognizione di causa perché ero il regista del Don Carlo che andò in scena alla Scala di Milano il 7 dicembre 1992. Pavarotti durante le prove aveva cantato divinamente con il suo stile libero e Muti, direttore d’orchestra dello spettacolo, era geloso. La sera della ‘prima’ - spiega il regista - andammo in scena ma l’atmosfera era carica di tensione provocata dall’inquietudine di Muti che aveva messo in piedi una compagnia molto difettosa. Quindi accadde l’incidente. A Pavarotti, per colpa di un po’ di saliva, si fermò per una frazione di secondo un ‘Do’ nelle corde vocali che scatenò un uragano di fischi partiti dal loggione della Scala controllato dai partigiani di Muti”. Conclude Zeffirelli: “Credo che in una compagnia il successo di uno rappresenti il successo di tutti. Non si deve mai essere gelosi e vanitosi dei propri compagni. Almeno questa è la mia filosofia di lavoro. Che infatti è completamente diversa da quella di Isotta e Muti”.
Io ci sono rimasta malissimo, poveretto! Pensavo si stesse riprendendo!
Addio Lucianone...
Una grave perdita.
Da bambina nerd qual'ero a 8 anni il mio cantante preferito non era Cristina D'Avena o gli 883 ma Luciano Pavarotti! Avevo scritto il suo nome pure sull'astuccio di scuola!
Mi dispiace molto anche per il modo in cui è morto... Il tumore al pancreas è uno dei peggiori e difficili da "curare". La percentuale di morti entro l'anno è altissima... E poi è veramente brutto... meglio che non ci penso (scusate la superficialità me certi argomenti mi fanno tornare alla mente eventi spiacevoli che non vorrei ricordare... ViVa la LoBoToMiZZaZioNe!).
Addio ad un grande cantante ^_^ ^_^
è bello sapere che, comunque, non mancherà solo agli italiani. Una stella che ha saputo brillare in tutto il cielo e non solo in una porzione.
RIP Big Luciano
Nessun dorma! nessun dorma!
Tu pure, o, principessa,
Nella tua fredda stanza,
Guardi le stelle
Che fremono d'amore
E di speranza.
Ma il mio mistero e chiuso in me,
Il nome mio nessun sapra!
No, no, sulla tua bocca lo diro
Quando la luce splendera!
Ed il mio bacio sciogliera il silenzio
Che ti fa mia!
(il nome suo nessun sapra!...
E noi dovrem, ahime, morir!)
Dilegua, o notte!
Tramontate, stelle!
Tramontate, stelle!
All'alba vincero!
Vincero, vincero!
Ricordiamolo soprattutto per l'uomo vero e schietto che era.
Nonostante fosse acclamato in tutto il mondo ha sempre vissuto nella sua città, in mezzo alla sua gente.
Possa riposare in pace. Di lui ci rimarranno il sorriso, gli occhi e la voce.
R.I.P Luciano.
anche se viste le polemiche sul testamento, tanto in pace qualcuno non ti lascerà. Come è piccola certa gente...