Tento di fare una discussione seriosa che poco mi si addice :unsure: che riguarda la Guardia reale in generale. Nel regno dei Lupi Bran aveva sentito Eddard dire che la Guardia reale non era più quella di una volta e che prima era un "luminoso esempio per il mondo intero" (testuali parole pag 333) e diceva che ser Arthur Dayne era il migliore.
Ora, so che mi attirerò un paio di antipatie, ma scusate la Guardia reale , la vecchia e la nuova, può essere un esempio luminoso per il mondo intero? Perchè ser Arthur Dayne e company vengono continuamente ricordati come chissà quali eroi quando rispettavano un re pazzo mentre ci indispettiamo quando ser Trant o Blount picchiano Sansa?
Tralasciando l'argomento Jaime e il suo regicidio di cui si è parlato abbastanza (è stato uno stupido ad entrare nella Guardia reale e ancora più stupido a rimanerci) non capisco perchè ser Arthur Dayne, Gerold Hightower, il principe Lewyn, Oswell Went, Darry, Selmy sono dei modelli di irreprensibilità quando, cosciamente e deliberatamente, non hanno alzato un dito di fronte al rogo di REGINA DRAGHIad352d3c9acc386ea6062e525235711d'ad352d3c9acc386ea6062e525235711d
Rickon Stark e il terribile supplizio di Brandon e, allo stesso tempo, l'uccisione senza processo e nemmeno in guerra di un Mallister, un Royce ed Elbert Arryn nipote ed erede di Jon Arryn
dicendo da veri cavalieri "Il tuo giuramento è proteggere il re, non giudicarlo". Allo stesso tempo hanno guardato dall'altra parte durante i maltrattamenti della regina da parte di Aerys.
L'attuale guardia è certo ancor peggiore per vari fattori eppure, a pensarci a mente lucida, un ser Arthur Dayne me lo immaginerei a picchiare una ragazzina come Sansa se ad ordinarglielo fosse il re. Fedeli al proprio re fino alla morte e non importa quando cattivo, crudele, pazzo sia il re. è il re.
Certo c'è in gioco l'onore e il giuramento e il dovere che ne deriva. Io so quanto erano importanti i giuramenti nel Medioevo, lo so perfettamente. La guardia reale doveva obbedire. Questo era indice d'onore.
Eppure...
Eddard Stark non obbedisce a Robert quando si parlava di TRONO SPADE d5c974e682782bcfce91f75140fa3d2b'd5c974e682782bcfce91f75140fa3d2b
assassinare Dany perchè incinta
Robert è il suo re, il suo amico, suo futuro consuocero, antico compagno d'armi, lui è il suo Primo cavaliere eppure gli dice di no. Eddard: un uomo onesto, giusto, onorevole, fiero. Un uomo che alla fine confessa un tradimento mai perpetrato macchiando il proprio onore per la vita delle sue figlie. Dimostra più onore così che obbedire ciecamente al proprio re.
Beric Dondarion non ubbidisce a nessun re, ma al reame perchè un re che non protegge il suo reame non è un vero re.
Robb Stark non si attiene alla promessa reale TEMPESTA DI SPADE f1f6741115fdda56db430e4618e2fcf7'f1f6741115fdda56db430e4618e2fcf7
di sposare una Frey e sposa una Westerling
perdendo il proprio onore in favore della donna che ama. Un gesto cretino, avventato e immaturo, eppure antepone il proprio orgoglio e il proprio onore.
Davos non obbedisce a Stannis quando PORTALE DELLE TENEBRE 2132e1e06b3ee40dc7fed78ad539170b'2132e1e06b3ee40dc7fed78ad539170b
vuole bruciare Edric Storm per risvegliare i draghi
rinneggando per un momento la sua fedeltà al re. Cosa avrebbe fatto in quel contesto un ser Gerold o un ser Oswell o un ser Arthur?
Cos'è l'onore, alla fine? Mantener fede ai giuramenti? Non fare ad un altro quello che non vorresti fosse fatto a te? Non sgarrare dalla propria morale?
E allora cos'è la morale? Cos'è l'etica? Come si fa a mantenerla e allo stesso tempo tener fede alle promesse e ai giuramenti?
Esiste una risposta?
Concludendo, e sperando che non mi linciate :ehmmm: , penso che i vecchi cavalieri della guardia reale come i nuovi non siano poi quel "luminoso esempio per il mondo intero". Come modelli esemplari sono preferibili quelli che ho scritto sopra e molti altri. Quando si parla di decadenza della guardia reale io non penso sia iniziata da Jaime che ha "aperto le porte" ma ancora prima, per certi versi.
Eddard e Robb Stark, Davos Seaworth, Beric Dondarrion, e molti altri...sono cavalieri valorosi e leali (a chi è da vedere), ma, per dirla con le parole stesse di Dayne, Whent e Hightower "non fanno parte della guardia reale". E Jaime viola tutte le regole della Guardia Reale. C'era stata un discussione animata tra me e Khal Rakharo in occasione del LDM e dello scontro tra Arthur Dayne e Thorren Stark, in cui avevo sostenuto che Dayne si era "comodamente" ammantato del bianco della guardia e della giustificazione del dovere per non prendere una decisione che poteva essere quella di opporsi ad Aerys.
Forse nelle affermazioni di quanti ricordano i cavalieri in bianco c'è soprattutto il rimpianto per un mondo diverso, apparentemente più facile, chiaramente diviso (ma non sempre) in buoni e cattivi: Barristan Selmy accetta senza tanti problemi l'affermazione che "quando nasce un Targaryen gli dèi gettano in aria una moneta e attendono a vedere dove ricade", convinto che un re può essere buono, cattivo, ottimo o pessimo, ma che va comunque obbedito in ogni caso.
Probabilmente sulla bella immagine dei cavalieri influisce anche la lontananza temporale, il fatto di aver servito sotto re migliori - o almeno non pazzi come Aerys.
Cos'è l'onore, alla fine?
Bella domanda...so cos'è l'onore secondo me, ma secondo i canoni di Westeros...
forse una spiegazione c'è... dobbiamo considerare che la guardia reale vecchia, fino al regicidio, apparteneva come fedeltà alla vecchia dinastia. l'obbedienza cieca derivava dal titolo regale, accompagnato anche dalla coscienza del fatto che i targayen erano tutti un po' matti, o molti di loro lo erano. c'è da considerare anche che non obbedire ad aerys significava anche attirarsi le ire di raeghar, futuro re e uomo ben diverso dal padre. quindi, secondo me, l'onore e l'obbedienza nascevano dal legame con la dinastia. storcendo il naso, i manti bianchi obbediscono e non giudicano il re, lo proteggono e basta. se non ricordo male, nel caso di brandon stark le guardie reali, o almeno un paio, si scandalizzarono. tra loro mi pare ci fosse jaime. solo che in quel periodo, l'onore era più semplice. c'era un re legittimo, pazzo ma legittimo, con un eredere normale. e le guardie reali erano anche cavalieri famosi per altre imprese, compiute prima di diventare manti bianchi.
la fedeltà e l'onore si spezzano con la guerra di robert. prima di tutto, jaime agisce come un lannister, rendendo chiaro il tradimento di suo padre, e il fatto che la sua fedeltà è prima per castel granito, poi per il re. (so che jaime ricorda quello che aerys voleva fare, quando rammenta il suo regicidio. ma nella coscienza comune non cambia molto, anzi niente). poi c'è il cambio di dinastia. difficile, per i vecchi abituati al re legittimo accettare che la guardia reale protegga quello che in effetti era un usurpatore. la fedeltà a chi va quando un colpo di stato riesce? poi, dalla morte di robert la guardia reale è diventata una merce di scambio per i piani dei lannister, che l'hanno riempita di lacchè e manigoldi. a capo c'è jaime, lo sterminatore di re....
poi, con joffrey sul trono, la guardia si trova ad obbedire ad un re palesemente illegittimo, cosa conosciuta da tutti, anche se taciuta. in qst caso il giuramento non vale più perchè il re non è il re. ed ecco che la loro obbedienza diventa odiosa.... con gente così è facile rimpiangere la vecchia guardia, no?
p.s.
eddard non disobbedisce a robert. alla fine robert ritira l'ordine, perchè ned lo convince minacciando di rinunciare alla carica. non è disobbedienza. semplicemente, non vuole essere primo cavaliere a quelle condizioni, e può benissimo ritirarsi. da nessuna parte leggiamo che il primo cavaliere è investito a vita. qst gli lascia una certa autonomia davanti al suo vecchio amico, che le guardie reali invece non hanno
p.s.
eddard non disobbedisce a robert. alla fine robert ritira l'ordine, perchè ned lo convince minacciando di rinunciare alla carica. non è disobbedienza. semplicemente, non vuole essere primo cavaliere a quelle condizioni, e può benissimo ritirarsi. da nessuna parte leggiamo che il primo cavaliere è investito a vita. qst gli lascia una certa autonomia davanti al suo vecchio amico, che le guardie reali invece non hanno
Bè volevo dire che almeno ha avuto il coraggio di opporsi, un altro Primo Cavaliere non avrebbe fatto altrettanto per non "inamicarsi" il re o per tener fede ad un contorto ragionamento di fedeltà a discapito di una ragazzina innocente
:unsure:
Forse nelle affermazioni di quanti ricordano i cavalieri in bianco c'è soprattutto il rimpianto per un mondo diverso, apparentemente più facile, chiaramente diviso (ma non sempre) in buoni e cattivi: Barristan Selmy accetta senza tanti problemi l'affermazione che "quando nasce un Targaryen gli dèi gettano in aria una moneta e attendono a vedere dove ricade", convinto che un re può essere buono, cattivo, ottimo o pessimo, ma che va comunque obbedito in ogni caso.
È il punto principale della mia spiegazione.
Noi non abbiamo conosciuto Aerys. Né Dayne. Né il Toro bianco, nessuno. Abbiamo solo i ricordi vecchi quindici anni di Jaime e di Barristan, e Jaime stesso nel Portale dice "'A quell'epoca il mondo era più semplice. Uomini e spade erano di una tempra migliore.' O forse così gli sembrava perché lui, allora, aveva solamente quindici anni?
Tuttavia sia Jaime, che ha tradito i compagni della guardia, che Barristan, ultimo dei vecchi e non amante della memoria di Aerys, non hanno dubbi nell'onorare le memorie di Rhaegar, Dayne e tutti gli altri.
Come può Dayne essere stato un vile se tutti lo ricordano in modo totalmente diverso?
Una delle opinioni che ho espresso altrove è che Aerys in realtà non fosse poi così pessimo come è ricordato durante il regime di Robert ed eredi. O meglio, lo sia stato solo negli ultimissimi anni o addirittura mesi di regno, e che i legami di fedeltà instaurati durante gli anni migliori siano stati più forti dei sensi di colpa nel rispettare certi ordini.
Aggiungo ora che qualunque sia la spiegazione, credo che sia stata persa quindici anni fa... i ricordi sono deboli. Ci servono altri flashback per capire meglio, o addirittura un prequel se Martin vuol farci felici.
Per ora, possiamo solo chiederci.
Se fosse un libro "normale" scritto con i classici metodi e non con i PDV, forse un analisi parzialmente critica la potremmo fare. Ma temo che la cosa risulti molto più difficile con i Punti di Vista di Martin.
Perchè i Punti di Vista sono visioni personali, mai Assolute, mai Sicure. Sono come i Personaggi "vogliono ricordare" avvenimenti e persone.
In Primis è doverosa la precisazione di Eddard qui sopra: Impossibile paragonare Cavalieri, Lord e vari, ai Sette della Guardia Reale. I Giuramenti erano tutto o quasi in quei tempi. Non è un caso se Jaime Lannister è ricordato soprattutto per essere lo Sterminatore di Re. Perchè ha fatto ciò che era impensabile in tempi "Migliori", dove la Casata Regnante era indiscussa, dove le divisioni geografiche erano fisse da secoli. Dove, in generale, i cambiamenti erano minimi e dilatati nel tempo. Certo, qualche casino c' era. Ma c' era sempre un Targaryen a regnare, uno Stark a Grande Inverno, e i Re non morivano come mosche.
E' importante inoltre anche il fatto che i ricordi che ci giungono di Dayne sono soprattutto di 3 Persone: Jaime, Barristan ed Eddard. Il Primo fu fatto cavaliere proprio dalla Spada dell' Alba. Il Secondo era il suo Comandante. Il Terzo lo ha visto morire e ne ha amato la sorella.
Sicuramente non sono i tre più imparziali del mondo e considerando tutto ciò che vedano dopo la morte di Dayne (Re ubriaconi, Tradimenti come se nulla fosse, Assassinii, etc etc) vien quasi naturale avere una visione del passato particolarmente "idilliaca".
E proprio per questo sono impossibili o quasi i paragoni con gli attuali. Perchè cambiano non solo i tempi, ma anche il contesto. Forse Il Toro Bianco avrebbe dato un cazzotto a Sansa cosi forte da ammazzarla. Forse Dayne lo avrebbe dato a Jeoffrey. Forse Whent avrebbe continuato ad affilare la spada chiedendosi chi cavolo sia quel Re ubriacone che siede sul Trono di Spade.
Credo che l'elogio del "buon tempo antico" sia una costante in tempi normali, e diventi una formula ossessiva in un'epoca di disordini. Martin non ha fatto altro che esprimere questa formula attraverso le voci e i pensieri dei suoi personaggi.
Ma al di là di questo, è vero che la vecchia Guardia aveva obbedito ciecamente ad Aerys il Folle, così come la nuova guardia obbediva all'ancor più folle Joffrey. Però a livello di carattere credo che Barristan Selmy, Arthur Dayne, Gerold Hightower, per fare solo gli esempi più famosi, fossero persone più piacevoli di tipi come Osmund Kettleblack, ser Meryn o Boros Blount. :unsure:
Aerys in realtà non fosse poi così pessimo come è ricordato durante il regime di Robert ed eredi. O meglio, lo sia stato solo negli ultimissimi anni o addirittura mesi di regno, e che i legami di fedeltà instaurati durante gli anni migliori siano stati più forti dei sensi di colpa nel rispettare certi ordini.
Forse: barristan ricorda che Aerys era "spesso piacevole", ma soggetto ad intemperanze che gli venivano perdonate proprio in virtù della piacevolezza che mostrava altrimenti; e dice che Viserys, di cui abbiamo avuto modo di conoscere il comportamento, si era dimostrato da subito "il degno figlio di suo padre".
Al di là di tutto questo, ricordiamoci il significato degli scudi bianchi: chi entra nella Guardia Reale rinuncia a tutto, salvo il proprio nome, per servire il trono con fedeltà cieca ed assoluta - in pratica quel he fanno i Guardiani della Notte, ma con un mantello di colore diverso. jaime è ricordato con disprezzo proprioper aver violato quel giuramento, mentre Dayne ha affrontato Ned Stark a dispetto di tutti i loro legami.
Se l'onore è visto come l'assoluto, cieco rispetto a giuramenti prestati, allora è ovvio che jaime e gli altri siano guardati male e i loro predecessori considerati come superiori: perfino Crinston Cole aveva la motivazione di sostenere un Targaryen legittimo nello scatenare la Danza dei Draghi.
Il fatto è che io ho considerato il problema da un punto di vista molto moderno. Cioè: l'onore a quell'epoca, come dite, era diverso, la sua veste era diversa, il modo di considerarlo era diverso.
Arthur Dayne, Hightower, Cole, ser Oswell, nelle cronache e per un uomo del medioevo erano eroi mentre vista nell'ottica di una persona del 2000, con il retaggio delle guerre mondiali, in cui esiste un altro codice di onore (e cioè magari non rispettare rigidamente gli ordini quando sono negativi) non lo erano così tanto. Insomma Jaime se fosse vissuto in questo secolo sarebbe stato forse visto come un eroe (senza considerare il resto che ha fatto, ma solo per il regicidio). Forse.
Cmq concordo con lord Reyne: meglio la vecchia guardia che cimici come Ketteblack, Blount e Trant :unsure:
:ehmmm:
Forse nelle affermazioni di quanti ricordano i cavalieri in bianco c'è soprattutto il rimpianto per un mondo diverso, apparentemente più facile, chiaramente diviso (ma non sempre) in buoni e cattivi: Barristan Selmy accetta senza tanti problemi l'affermazione che "quando nasce un Targaryen gli dèi gettano in aria una moneta e attendono a vedere dove ricade", convinto che un re può essere buono, cattivo, ottimo o pessimo, ma che va comunque obbedito in ogni caso.
Esattamente... Così come leggiamo (nn ricordo più dove) le parole di una vecchia incontrata da Arya che rimpiange i tempi di re Aerys. Di fronte ad un male maggiore rimpiangiamo sempre quelli passati :unsure: