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Discorso interessante, ma OT ragazzi; chiudiamolo di qua e se necessario (... non sembra) continuatelo altrove, ok?
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Eddard e Ashara
Quei giorni perduti a rincorrere il vento
a sperare in un bacio, a volerne altri centro
giorno dopo giorno li ricorderò
amore che fuggi, a te tornerò
E tu che coi capelli d'un altro colore
mi dici talvolta parole d'amore
anno dopo anno le ripeterai
compagna che vieni con me resterai
Tu venuta dal sole, io da terre gelate,
io vento d'inverno e tu sole d'estate,
T'ho amata un notte, non t'ho avuta mai,
amore che vieni, amore che vai.
(da Amore che vieni, amore che vai di De Andrè).
Beeeeeeeeeeeeeeeeeeeella, ma chi è Ashara? " />" />
Potrei sospettare che tu non abbia letto con attenzione la saga...cmq era la sorella di Arthur Dayne.Beeeeeeeeeeeeeeeeeeeella, ma chi è Ashara?
Ah si, quella gno**a spaventosa che si è suicidata e si sospettava avesse una tresca con Ned? " />
Scusa , ma nn mi ricordavo si chiamasse così
Raeghar alla battaglia
Probabilmente uscì chiudendo dietro a sé la porta scura
nessuno s'era alzato a preparargli l'ultimo vino rosso.
Non so se si girò, anche sera il tipo d'uomo che si perde
in nostalgie diverse, e andò per la sua strada senza sforzo.
Quando ne udii parlare, o cominciai a sentirne, era già morto
e molto si diceva, anche se il re ordinava di tacere:
colpivano i ricordi di quell'aspetto bello e disperato
di un principe sconfitto, di un'armatura interamente nera.
Ma quel mattino aveva il viso dei vent'anni senza rughe,
e rabbia ed avventure, e forti idee d'amore e cambiamento,
parole dure al padre, ricordi di battaglie e di tragedie,
e per la sua guerra un cupo, triste senso di catastrofe.
Ma quel mattino aveva un sentimento nuovo dentro al cuore
ed il profumo ancora dei suoi capelli lunghi sopra il viso,
e già sentiva in viso l'odore delle spade in mezzo al vento
e già sentiva in bocca il sapore ferrigno che fa il sangue.
Il Tridente era lontano, un fiume largo e freddo, che aspettava
Il Tridente era confine, frontiera di battaglie antiche e nuove,
Il Tridente era il destino, che aspettava impassibile e crudele
Il Tridente era il campo dove l'estrema sfida si affrontava.
Il Tridente era un fiume che guardava le schiere scintillanti
vessilli al vento ed armi pronte, e grida di sfinda, impazienti,
e poi cariche ed arcieri, ed un misto di acciaio e grida e morte,
un giorno rosso sangue, un giorno disperato e senza fine.
Non so cosa pensò quando si vide il cervo più vicino
la grande mazza in alto, il guado in mezzo unico confine,
e la Torre della Gioia un ricordo lasciato laggiù nel sole,
e la sfida del nemico una rabbia cruda senza più parole.
E fu battaglia e sangue, in mezzo al guado mentre altri guardavan,
e fu una danza immane, mentre un varco fatale si cercava,
e mazza e spada e scudi, e lenti giri e colpi, senza fiato,
sempre cercando un punto, sempre aspettando un colpo che terminasse...
Finì come fan molti, un solo colpo immane ricevuto,
spaccata la corazza, il suoi rubini infranti, e l'acqua fredda,
il sangue che correva, giù lungo il fiume insieme alla sua vita
il nome di una donna, portato via dal vento, e non udito...
Quando ne udii parlare, o comiciai a sentirne, era già morto,
bruciato sul Tridente, sprezzato dal nemico, oltre la morte,
perduta la sua donna, la guerra, il regno, la sua famiglia intera
eppure erano in molti che continuava ancora a ricordarlo...
(da Amerigo di Francesco Guccini)
Ed ecco a voi una canzone dedicata a Sam il Distruttore... sulle note, naturalmente, di "Sam il ragazzo del West"!
Sam, Sam, Sam!
Con quel doppio mento, il libro sul braccio
Tu cerchi d'intorno la gente di ghiaccio
tu senti dolore con le donne sole (Sam, Sam, Sam!)
Vorresti soltanto un’amaca ed un campo
A volte decidi che non hai più scampo
chi mai può fermare, chi mai può schiacciare (Sam, Sam, Sam!)
La gente ti dice che sei un buono a nulla
La gente ti dice: Sam Tarly è una palla
non c'è da scherzare, c'è poco da fare con (Sam, Sam, Sam!)
Non c'è da scherzare, c'è poco da fare con (Sam, Sam, Sam!)
Contro la luce del sole, del sole morente (del sole morente)
stanco nel corpo e stanca, stanca la mente (stanca la mente)
Solo al tramonto Sam (se ne va lento Sam) solo al tramonto Sam (se ne va lento Sam)
Solo il rumore dei passi, il rumore del vento (il rumore del vento)
come frontiera ai confini, confini del mondo (confini del mondo)
Solo al tramonto Sam (se ne va lento Sam) solo al tramonto Sam (se ne va lento Sam)
Non sei un Guardiano, sei solo un ragazzo
Sei nato però con un enorme m…
E trovi da solo la tua spada di sole (Sam, Sam, Sam!)
Tu fuggi veloce che mi sembri un lampo,
ma cadi e con la spada cerchi uno scampo
chi mai può fermare,
chi mai può schiacciare (Sam, Sam)
Chi mai può schiacciare (Sam, Sam)
Finalmente mi è passata la depressione: oggi sono riuscito a scrivere qualcosa di più allegro... " />
MA COME FANNO I GREYJOY
Ma dove vanno i Greyjoy
con le loro armi bianche
sempre in cerca di conquista in mezzo al mar?
Ma dove vanno i Greyjoy
con le loro facce stanche
sempre in cerca di un castello da assediar?
Ma cosa fanno i Greyjoy
quando arrivano nel porto
fanno gli Uomini di Ferro dentro al bar!
Qualcuno è vivo per fortuna
qualcuno è morto
c'è una vedova da andare a visitar.
Ma come fanno i Greyjoy
a riconoscere le stelle
sempre uguali sempre quelle da Valyria fino al Nord
ma come fanno i Greyjoy
a tradirsi tra di loro
a rimanere veri uomini però.
Intorno a Westeros pirati
come un pacco di squali
senza nessuno che gli chiede come va?
Col cuore appresso a una moglie,
una Moglie del Sale...
Chissà se ci pensano ancora, chissà.
Ma dove vanno i Greyjoy
mascalzoni ed imprudenti
con la spada nei calzoni
col pugnale in mezzo ai denti
sopra le onde amiche e il Dio Abissale che sorride
come fanno i Greyjoy
con questa furia che li uccide?
Re del Sale e della Roccia,
in fondo senza cuore,
sognano un bottino e smaltiscono un liquore
affaticati da una vita piena di rissare
che cosa gliene frega
di trovarsi in mezzo al mare
a un mare che più passa il tempo
e più non sa di niente
su questa rotta inconcludente
che da Pyke va a Grande Inverno
ma come fanno i Greyjoy
a star senza seminare
e rimanere veri uomini però.
Per giunta vengono annegati
da Capelli Bagnati
che li resuscita e poi gli chiede come va?
Col cuore appresso a una moglie,
a una Moglie del Sale...
Chissà se ci pensano ancora, chissà...
EDIT: Sostituisco "Arbor" con "Valyria": da' un maggiore senso di ampiezza! " />
Però quante canzoni! Ed una più bella dell'altra... Peccato che la Dama non conosca la melodia di nessuna delle 3, ma i testi sono davvero splendidi (@Eddard: sei riuscito a far quasi commuovere il Cavaliere, il che non è da tutti!)
Macchia
(sulle note di Com'è profondo il mare, di L.Dalla)
Siamo noi, siamo in tanti
Ci nascondiamo di notte
Per paura dei cultisti
Dei possibilisti
Siamo spiriti neri
Siamo pessimisti
Siamo i cattivi pensieri
E ci nascondiamo in un giullare
Com'è profondo il mare...
Com'è profondo il mare...
Babbo, che eri un gran cacciatore
Di quaglie e di fagiani
Caccia via queste ombre
Che non mi fanno pensare
Che mi fanno saltellare
Com'è profondo il mare...
Com'è profondo il mare...
E' inutile
Non c'è più speranza
Non c'è più decenza
R'hllor o chi per lui
Sta cercando di dividerli
Di far loro del male
Di farli bruciare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Con la forza di un ricatto
Quella donna diventò qualcuno
Resuscitò anche i morti
Spalancò prigioni
Corruppe un re
E quasi tutti i suoi servitori
Lo innalzò per un attimo
Ad un ruolo difficile da mantenere
Poi lo lasciò cadere
A piangere e a urlare
Solo in mezzo al mare
Com'è profondo il mare
Poi da solo l'urlo
Diventò un tamburo
E il re come un lampo
Nel cielo sicuro
Cominciò una guerra
Per conquistare
Quello scherzo di terra
Che voleva avere,
Che voleva dominare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Ma la terra
Gli fu portata via
Compresa quella rimasta addosso
Fu scaraventato
In un palazzo,in un fosso
Non ricordo bene
Poi una storia di catene
Bastonate
E chirurgia sperimentale
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Intanto una ragazzina
Forse una regina
Inventò la commozione
E rimise d'accordo tutti
I belli con i brutti
Con qualche danno per i brutti
Che si videro consegnare
Un pezzo di specchio
Così da potersi guardare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Frattanto i pesci
Dai quali discendiamo tutti
Assistettero curiosi
Al dramma collettivo
Di questo mondo
Che a loro indubbiamente
Doveva sembrar cattivo
E cominciarono a pensare
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare
E' chiaro
Che il pensiero dà fastidio
Anche se chi pensa
E' muto come un pesce
Anzi è un pesce
E come pesce è difficile da bloccare
Perchè lo protegge il mare
Com'è profondo il mare
Certo
Chi comanda
Non è disposto a fare distinzioni poetiche
Il pensiero come l'oceano
Non lo puoi bloccare
Non lo puoi recintare
Così stanno bruciando il mare
Così stanno uccidendo il mare
Così stanno umiliando il mare
Così stanno piegando il mare....
URKA! Allora stappo subito la bottiglia più pregiata....un simile evento merita di essere festeggiato " />sei riuscito a far quasi commuovere il Cavaliere, il che non è da tutti
Cmq bisogna ammettere che anche lui ci sa fare MOLTO bene....mentre io devo ripiegare sulle note della cazone che diede ai Pooh la vittoria di Sanremo...
Guerrieri soli
Li incontri dove la gente passa
e si ferma per parlare,
con barbe lunghe o capelli radi,
cicatrici vecchie e nuove,
perduti con lo sguardo all'orizzonte
rughe strane che solcano la fronte.
Ma perchè ogni giorno viene sera?
A volte un uomo è da solo perchè ha intesta strani tarli
perchè non gli piace il sesso o per la smania di successo
per operare l'incantesimo che ha dentro
perchè la vita l'ha messo alla gogna
o perché in un mondo falso è un uomo vero.
Dei di ogni città, e delle immensità,
che esistiate o no, e chiunque siate voi
vediamo se si può imparare questa vita
e magari un po' cambiarla
prima che ci uccida lei.
Vediamo se si può
farci amare come siamo
senza ammazzarci più
per qualunque gelosia
perchè questa vita stende
e chi è steso dorme o muore
oppure fa l'amore.
Ci sono uomini soli per la sete d'avventura
perchè han solcato i mari muti su una nave nera,
per medri che non li hanno mai svezzati,
per donne che li han presi e avvelenati
o solo perché sono troppo onesti.
Dei di ogni città e delle immesità,
che esistiate o no, e chiunque siate voi
vediamo se si può imparare queste donne
e cambiare un po' per loro
e cambiare loro un po'.
Ma dei delle città, e delle immensità,
voi restate lassù, e i problemi sono qui
affrontati con le lame
ma se si spezza la spada
un guerriero resta solo.
(da Uomini soli dei Pooh)
Eh? "Ma come fanno i marinai", Lucio Dalla & De Gregori, non la conosci?! " />Però quante canzoni! Ed una più bella dell'altra... Peccato che la Dama non conosca la melodia di nessuna delle 3,
Eh? "Ma come fanno i marinai", Lucio Dalla & De Gregori, non la conosci?! " />
Però quante canzoni! Ed una più bella dell'altra... Peccato che la Dama non conosca la melodia di nessuna delle 3,
Soltanto l'inizio... Le prime due righe..." />
Una canzone che sembra già fatta apposta:
Tyrion Lannister starring: Un Giudice di Fabrizio De Andrè!
Cosa vuol dire avere
un metro e una vigorsol stesa di statura,
ve lo rivelan gli occhi
e gli sguardi del parente,
o la curiosità
di Cersei tr**a indisponente
che si avvicina solo
per un suo dubbio impertinente:
vuole scoprir se è vero
quanto si dice intorno ai nani,
che siano i più forniti
della virtù meno apparente,
fra tutte le virtù
la più indecente.
Passano gli anni, i mesi,
e se li conti anche i minuti,
è triste trovarsi adulti
senza essere cresciuti;
la maldicenza insiste,
batte la lingua sul tamburo
fino a dire che un nano
è una carogna di sicuro
perché ha il cuore toppo,
troppo vicino al buco del c**o.
Fu nelle notti insonni
vegliate con Shagga e il suo fetore
che preparai i barbari
diventai comandante di plotone
per imboccar la strada del re
che dalle tende dell'esercito regale
porta alle rapide nere
quindi alle porte della capitale,
primo cavaliere finalmente,
arbitro in terra di tutto quanto il reame.
E allora la mia statura
non dispensò più buonumore
a chi alla sbarra in piedi
mi diceva Vostro Onore,
e di affidarli a ser Alliser
fu un piacere del tutto mio,
4d675087ecbbc736587da701b7787b39'4d675087ecbbc736587da701b7787b39
prima di mandare
mio padre nel tauto
pregustando con gioia
l'ora d'arrivo dello Sconosciuto.
tauto = bara
NdBeric: magari censuriamo un paio di termini...