Mi sono accorto di una cosa un po' insolita (sempre che la mia memoria non faccia cilecca, dato che è un bel po' che non "percorro" le pagine di Westeros): i cavalli??????
A parte i pochi eletti che dispongono di un Meta-Lupo, o di un corvo-parlante, non ricordo qualche cavaliere o personaggio tanto affezionato al suo cavallo da dargli un nome. Sbaglio?
I cavalli sono solo mezzi di trasporto....
Non é del tutto esatto. Io mi ricordo di almeno quattro cavalli che hanno un nome:
- Sorriso é il destriero di Theon Greyjoy
- Straniero é quello del Mastino
- Danzatrice é la cavalla di Bran
- la puledra d'argento (era) la puledra di Dany
Puo darsi che ce n'erano anche altri, ma attualmente non me li ricordo.
Qualche altro nome salta fuori in aFfC.
In effetti cmq risalta un pò la scarsa considerazione che hanno i cavalli in questo mondo di cavalieri...
In effetti anche io mi ricordo soltanto quei 4 nomi.....
nessun cavaliere si affezziona al suo cavallo.....??? >_>
a me sembra strano.... :unsure:
Qhorin
Bhe alla fine qualcuno che spicca c'è..ma è giusto anche cosi..è un mondo "Low Magic" e non mi piacerebbe veder 4000 cavalli "speciali"...
Quelli gia citati infatti hanno peculiarità.. (Sorriso nn me lo ricordo)...
Straniero è il migliore, sembra un po Re Nero di Kenshiro (dimensioni a parte!!)
Non é del tutto esatto. Io mi ricordo di almeno quattro cavalli che hanno un nome:
- Sorriso é il destriero di Theon Greyjoy
- Straniero é quello del Mastino
- Danzatrice é la cavalla di Bran
- la puledra d'argento (era) la puledra di Dany
Puo darsi che ce n'erano anche altri, ma attualmente non me li ricordo.
C'era anche Codarda, la cavalla temporanea di Arya.
Cmnq, come potete controllare tutti, i personaggi principali trascorrono più tempo coi piedi per terra che sui cavalli, anche perchè nel libro tutto sommato non ci sono moltissime battaglie campali che richiedano l'uso della cavalleria, al contrario di quanto avvenga con Ombromanto o Bucefalo.
ma jeime combatte spesso a cavallo, ma lui lo considera solo un mezzo di trasporto, come molti altri.
vi ricordate la puledra che ha usato il cavaliere di fiori nel torneo...
ma jeime combatte spesso a cavallo, ma lui lo considera solo un mezzo di trasporto, come molti altri.
vi ricordate la puledra che ha usato il cavaliere di fiori nel torneo...
Bhe io mi ricordo solo di una Puleda che monta Jaime spesso........................... :unsure:
....riflettendoci credo che sia una scelta di Martin. Il suo intento era quello che di essere il più fedele possibile a una storia reale, una specie di medioevo-alternativo che un spruzzatina di fantasia
(i metalupo e gli estanei) poi la gentil consorte ha voluto i draghetti, che inizialmente non erano previsti.
In un periodo simile, con guerre scontri e condizioni di vita "un po' più spartane" per la stragrande maggioranza delle persone, non credo che fosse comune affezionarsi ad un cavallo.
I ricconi, in quanto tali, li cambiavano come calzini (ops, come noi oggi cambieremmo calzini), e ne avevano a disposizione più d'uno, quindi perché affezionarsi.
Mentre i soldati non potevano permettersi il lusso di "possedere" un cavallo per più del tempo necessario.
Credo che l'idea dell'attaccamento al cavallo (eccezione fatta per un episodio storico confermato, Bucefalo) sia puramente una forma di "romanticismo" nata secoli dopo. Quando abbiamo iniziato ad inventare storie fantasy, e simili.
Con questo non voglio dire che non ci si affezionava ai cavalli, ma probabilmente era un aspetto molto-molto-secondario e casuale... era più importante la spada!!!!
Sinceramente credo che sia proprio il contrario di quanto tu dica... per un soldato che combatte a cavallo, un controllo perfetto dell'animale è fondamentale, e si può ottenere solo con un'eccellente intesa. Quindi affezionarsi all'animale è la cosa più naturale del mondo.
In Martin la vediamo eccome questa abitudine: persino il Mastino, lo spietato Mastino dà un nome al suo cavallo, per quanto sia un nome feroce. E Arya quando trova una cavalla selvaggia.
Nelle Cronache l'unico che effettivamente non dà nomi ai cavalli è Jaime; ma il Jaime che tutti conoscono è tanto arrogante e sbruffone che non darebbe un nome neppure alle persone...
Io dò ragione a lord Tywin: se compaiono pochi nomi, è perché vediamo relativamente pochi cavalli.
Bhe poi le cronache preferiscono incentrare l'attenzione su altri dettagli, i cavalli sono solo comparse delle storie..anche per il popolo Dothraki, pienamento legato ai cavalli, questi sono solo un semplcie elemento scenico...
i cavalli sono solo comparse
i personaggi principali trascorrono più tempo coi piedi per terra che sui cavalli
Allora è una pecca della saga, che racconta un mondo di cavalieri appiedati.
I cavalieri propriamente detti non sono pochi, tutt'altro... e se solo uno di essi ha un cavallo "rilevante" credo fosse raro che si instaurasse un rapporto stretto.
Non stiamo parlando di una ragazzina "sperduta" che si attacca ai pochi affetti che la circondano! Il cavallo selvaggio che trova...
...e tantomeno di un "cortigiano" che, per comodità, ha l'abitudine di usare sempre lo stesso cavallo. Sì può chiamare affetto, ma non è un legame vero e proprio tra i due.
per un soldato che combatte a cavallo, un controllo perfetto dell'animale è fondamentale, e si può ottenere solo con un'eccellente intesa. Quindi affezionarsi all'animale è la cosa più naturale del mondo.
Vero, ma quanto era lunga la vita di un cavallo da guerra???? E soprattutto, si trattava di cavalli addestrati, abituati e quindi docili ai comandi di un cavaliere altrettanto abituato-addestrato.
Tranne qualche raro "duo da combattimento", non credo si andasse molto per il sottile. I cavalli dovevano essere sempre freschi e riposati, quindi credo che legami stretti ce ne fossero pochi. Pochissimi.
Capisco i soldati professionisti, ufficiali di un esercito stabile, che quindi usano abitualmente quei due o tre cavalli, proprio perché hanno una base fissa (un castello, una città)... anche se dubito che di fronte alla scelta fra il "proprio" e uno migliore, avessero scelto il vecchio compagno.
Ma tutti gli altri non hanno un cavallo fisso. Ne i veterani ne i coscritti, e per questi ultimi magari l'animale non è neppure addestrato.
Oppure i "cavalieri solitari" come il Mastino (che si è affezionato al cavallo proprio perché è l'unico essere vivente per lui importante, ed è suo, non del suo signore)... in pratica è l'unico cavaliere che abbia un proprio cavallo-compagno. Un po' poco in una saga con così tanti cavalieri, non trovate?
Per la cronaca anche nel Cavaliere Errante Dunk dà un nome a ciascuno dei propri cavalli.
Cmq credo che tutti i cavalli usati abbiano un nome, ma solo pochi di loro sono usati così spesso dai personaggi da meritare di essere battezzati ufficialmente.
Credo che questo sia normale per il taglio che Martin ha dato ai suoi romanzi...voglio dire dopo tanti libri dove ci sono personaggi leggendari e immortali...matrimoni che si capiscono alla prima pagina e cavalli eroi siamo passati a protagonisti mortali, storie d'amore inaspettate e anche, volendo, immorali e cavalli che (come è normale) muoiono a decine in battaglia.
I cavalli, oltre a morire in battaglia, vengono spesso cambiati alle varie fortezze, vedi SPOILER IL TRONO DI SPADE 071a299119eb0e07699f967044e9a8f1'071a299119eb0e07699f967044e9a8f1
Cat alla Porta Insanguinata quando incontra Bry
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In genere un nome lo si da quando si ha il tempo e il modo di affezionarsi agli animali. Ad un soldato, sia pure con il binomio indissolubile con il suo cavallo, io insegnerei a non avere troppo affetto verso di lui, vista la mortalità equina a Westeros.
In compenso abbiamo Mya Stone che invece da un nome ai propri muli, a riprova che è l'affetto, quello che conta. ^_^