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Fantasy, genere bistrattato
di Lord Beric
creato il 03 maggio 2006

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Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri
Guardiani della Notte
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Lord Beric
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Guardiani della Notte

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Inviato il 03 maggio 2006 1:18 Autore

Questo topic nasce da una serata un po' delirante tra il sottoscritto e Ninaeve, durante la quale abbiamo un po' chiacchierato sui principali problemi, a livello editoriale e di mercato, del genere fantasy, e su cosa potrebbe spingere le case editrici a trattare finalmente questa branca della letteratura come un settore a sé stante e non come una variazione sul tema della fantascienza o della letteratura per ragazzi...

 

Ecco la chattata!!

 

[20:35] <ninaeve> ho un quesito serio, più o meno

 

[cut]

 

[20:36] <Beric> quesita pure XD

[20:36] <Jaqen> quesitaci

[20:36] <ninaeve> l'altro giorno mi sono fatta abbindolare e ho comprato l'ultimo libro della troisi

 

[cut]

 

[20:37] <ninaeve> in libreria c'erano parecchi libri la cui fascetta strombazzava la giovane età degli scrittori

 

[cut]

 

[20:38] <ninaeve> che ne pensate di questa insistenza sulla giovane età degli scrittori di fantasy

[20:38] <ninaeve> ?

[20:38] <Jaqen> beh

[20:38] <ninaeve> io mi sono fatta un paio di idee, ma volevo sentire anche la vostra

[20:38] <Jaqen> sai quanto vende harry potter vero? :P

[20:39] <Jaqen> eh una fascia che va parecchio

[20:39] <Jaqen> il fantasi per i ragazzi

[20:39] <Beric> secondo me i motivi sono prevalentemente due:

[20:39] <Beric> - il fatto che uno scrittore giovane può facilmente essere presentato come una "rivelazione del secolo"

[20:40] <Beric> ed essere gonfiato commercialmente

[20:40] <ninaeve> ma i casi si moltiplicano

[20:40] <Beric> - il fatto che i fantasy spesso sono organizzati in saghe di millemila libri

[20:40] <Beric> e uno scrittore giovane da maggiori garazie al lettore di sopravvivere fino alla fine della saga XD

[20:40] <ninaeve> ma dai!

[20:40] <Beric> (vedi jordan e quello che gli sta capitando... :\)

[20:40] <Jaqen> lol

 

[cut]

 

[20:44] <ninaeve> io ho letto il fenomeno come un tentativo di confinare il fantasy allo status di genere minore

[20:44] <ninaeve> di letteratura per l'infanzia

[20:44] <ninaeve> barra adolescenza

[20:44] <ninaeve> facendolo scrivere e leggere ai giovanissimi

[20:45] <ninaeve> e visto che i "grandi vecchi" passano al mondo dei più il gioco viene bene

 

[cut]

 

[20:48] <Beric> comunque

[20:48] <Beric> francesca

[20:49] <Beric> dici che scrittura di giovani ------> lettura per giovani?

 

[cut]

 

[20:53] <Beric> francy

[20:53] <ninaeve> si

[20:53] <Beric> ti stavo chiedendo...

[20:53] <Beric> come mai pensi che un libro scritto da una persona giovane

[20:53] <ninaeve> ok, si

[20:53] <Beric> sia destinato (o sia visto come destinato) ad un pubblico giovane?

[20:54] <ninaeve> allora noi compriamo la troisi e paolini perchè siamo drogati, ma

[20:54] <ninaeve> non ci aspettiamo le vette della letteratura come da autori più maturi

[20:54] <ninaeve> dico bene?

[20:54] <Beric> certo

[20:55] <ninaeve> rimarcare continuamente la giovane età degli scrittori li avvicina

[20:55] <ninaeve> in un certo modo

[20:55] <ninaeve> al mondo del pubblico potenziale

[20:55] <ninaeve> ingrossatom negli ultimi anni, da schiere di giovinastri attratti dal signore degli anelli

[20:55] <ninaeve> narnia

[20:55] <ninaeve> e i lettori di harry potter un poo' cresciutelli

[20:56] <Beric> XD

[20:56] <ninaeve> fin qui può reggere?

[20:56] <Beric> beh

[20:56] <Beric> no

[20:56] <Beric> nel senso che tu

[20:56] <Beric> stai mettendo come ipotesi quella che è la tua tesi

[20:56] <Beric> ovvero che il pubblico potenziale sia quello giovanile

[20:56] <Beric> XD

[20:57] <ninaeve> ma certo, io amo il metodo nomologico deduttivo, ma i giovani sono indubbiamente il target

[20:57] <ninaeve> dimercato

[20:57] <ninaeve> di mercato*

[20:57] <Beric> mmm si

[20:58] <Beric> si può discutere sul fatto che sia una tattica efficace o meno

[20:58] <Beric> ma è indubbio che quello che dici sia vero

 

[cut]

 

[21:04] <ninaeve> dicevo, così si fa in modo che siano i giovani a comprare fanatsy

[21:04] <ninaeve> o li si invoglia a farlo

[21:04] <Beric> si

[21:04] <Beric> anzi

[21:04] <Beric> si alla prima e ni alla seconda

[21:04] <ninaeve> mentre gli adulti la diserteranno perchè al di sotto dei loro standard

[21:05] <Beric> si fa in modo che siano i giovani a comprare fantasy sicuramente

[21:05] <ninaeve> sto un po' estremizzando off course

[21:05] <Beric> nel senso che i meno giovani saranno magari prevenuti verso la "grande rivelazione del nuovo millennio"

[21:05] <Beric> e aspetteranno a comprare qualcos

[21:05] <Beric> a

[21:05] <Beric> però

[21:05] <Beric> sul fatto che si invoglino i giovani

[21:05] <Beric> non ne sono così certo...

 

[cut]

 

[21:07] <ninaeve> ma, guarda quanti solo sulla barriera dicono di scrivere fanatsy

[21:07] <Beric> certo

[21:07] <Beric> però

[21:07] <Beric> non mi pare che il lettore medio di fantasy

[21:07] <Beric> sia inesperto del settore...

[21:08] <Beric> quindi non so quanto possa essere attratto da questi bambini-scrittori...

[21:08] <Beric> mi pare che gli appassionati del genere siano abbastanza esigenti...

[21:08] <ninaeve> ma non si punta tanto sugli appassionati, bensì

[21:08] <Beric> a mio avviso è la solita confusione tra fantasy e letteratura fantastica per ragazzi

[21:08] <ninaeve> sulla nuova generazione di lettori

[21:08] <ninaeve> e poi non farei gli editori così sporvveduti

[21:09] <ninaeve> sprovveduti*

[21:09] <Beric> mah

[21:09] <Beric> gente che ti mette certi titoli per feast

[21:09] <Beric> come li definiresti? :P

[21:09] <Beric> oltre che criminali, ovviamente XD

[21:10] <ninaeve> ignoranti

[21:10] <Beric> ecco XD

[21:10] <ninaeve> ma non credo che sia sinonimo di sprovveduti

[21:10] <Beric> ma vedi

[21:10] <ninaeve> mah, gli armadi mi fanno prendere

[21:11] <ninaeve> connessioni neuronali improbabili

[21:11] <Beric> ahahahah

[21:11] <Beric> nono

[21:11] <Beric> anzi

[21:11] <Beric> è interessante XD

[21:11] <Beric> quello che pensavo

[21:11] <Beric> però

[21:11] <Beric> è che se questi signori sono ignoranti del genere fantasy

[21:11] <Beric> di certo non posso sperare di capirne i lettori...

[21:11] <Beric> quindi cercano strategie di mercato

[21:12] <ninaeve> ah bè, certo

[21:12] <Beric> che magari non sono poi così vincenti come si potrebbe anche credere

[21:12] <Beric> se noti il fantasy viene sempre fatto appoggiare o alla fantascienza o alla letteratura per ragazzi

[21:12] <ninaeve> ma queste strategie alla lunga potrebbero far sprofondare nuovamente nel limbo il genere

[21:12] <Beric> non viene mai presentato come genere a sé stante

[21:12] <Beric> <ninaeve> ma queste strategie alla lunga potrebbero far sprofondare nuovamente nel limbo il genere <--- già :|

[21:13] <ninaeve> infatti, e la fantascienza sembra essere già passata a miglio vita alle nostre latitudini

[21:13] <ninaeve> la cosa mi preoccupa perchè in tal modo rischiano di essere pubblicate solo le fetenzie

[21:14] <Beric> eh

[21:14] <ninaeve> e a me dispiace che un genere letteraio che amo sia condotto al patibolo

 

[cut]

 

[21:14] <Beric> ma noi consumatori abbiamo armi potentissime a disposizione

[21:15] <Beric> ovvero il boicottaggio...

[21:15] <Beric> :P

 

[cut]

 

[21:15] <ninaeve> ah si? e se non si troveranno che schifezze?

[21:15] <ninaeve> ecco perchè è importante creare un nuovo pubblico

[21:15] <Beric> beh

 

[cut]

 

[21:15] <Beric> ma infatti è ora che si deve agire

[21:15] <ninaeve> diverso dal precedente

[21:15] <Beric> ora che il panorama è ancora abbastanza vario...

[21:16] <Beric> puntare su queli autori che si sa essere buoni

 

[cut]

 

[21:16] <ninaeve> si certo, ma non credo che basti

[21:16] <Beric> eheheh

[21:16] <ninaeve> secxondo me sarebbe utile alzare il livello di discussione sul genere fantasy

[21:16] <Beric> ma francy

[21:17] <Beric> questo lo puoi fare in posti come la barriera

[21:17] <Beric> non al cda della fanucci

[21:17] <Beric> o della mondadori... :|

[21:17] <Beric> e purtroppo è lì che si decide la politica di mercato

[21:17] <ninaeve> e così ti freghi la visibilità e resta un discorso autoreferenziale

[21:17] <Beric> esatto

[21:18] <ninaeve> a quanto mi risulta non esiste nemmeno una rivista che faccia critica letteraria seria sul fantasy

[21:18] <Beric> sarebbe lungimirante da parte delle case editrici leggere forum come il nostro

[21:18] <Beric> (così come molti altri forum)

[21:18] <Beric> ma non lo fanno

[21:18] <ninaeve> lo leggono,

[21:18] <Beric> dici?

[21:18] <ninaeve> si

[21:19] <ninaeve> alcuni sospetto siano anche messi in piedi dalle stesse case ed

[21:19] <Beric> mmm

[21:19] <Beric> allora o sono ignorati

[21:19] <ninaeve> una sorta di pubblicità indirizzata al pubblico dilettori super preparato e diffidente

[21:19] <Beric> o non so cosa pensare... :\

[21:19] <ninaeve> sono st**i

[21:20] <ninaeve> a me non va bene questa cosa

[21:20] <ninaeve> neppure un po'

[21:20] <ninaeve> ero contenta perchè sembrava che la letteratura fantasy avesse acquisito un briciolo di dignità

[21:21] <ninaeve> ma non so quanto potrà durare, senza correttivi, la situazione

[21:21] <Beric> purtroppo non so cosa dirti

[21:21] <ninaeve> ma sono solo deliri i miei?

[21:21] <Beric> come semplici lettori

[21:21] <Beric> non so francamente che cosa potremmo fare...

[21:22] <ninaeve> non lo so nemmeno io

[21:22] <ninaeve> e le riviste costano un botto

[21:22] <ninaeve> (io ne farei una se trovassi chi finanzia)

[21:23] <Beric> beh

[21:23] <Beric> una webrivista? XD

[21:23] <Beric> lì il costo è solo quello del dominio...

[21:23] * ninaeve vuole un dolce, ma ha finito sia il cioccolato che il gelato

[21:23] <ninaeve> si certo, ma si ricade nel caso della barriera

[21:23] <ninaeve> l'autoreferenzialità

[21:23] <ninaeve> e la scarsa visibilità

[21:24] <Beric> mah

[21:24] <Beric> non so se una rivista ne avrebbe poi di più, sai?

[21:24] <Beric> in fondo una rivista per appassionati

[21:24] <Beric> è destinata a rimanere circoscritta nel suo ambiente

[21:24] <Beric> laddove un sito internet ha speranze di incocciare per lo meno navigatori occasionali

[21:25] <Beric> inoltre una rivista cartacea è limitata alla zona di distribuzione

[21:25] <Beric> problema che internet non ha...

[21:25] <ninaeve> non parlarmi di distribuzione, ma in fondo hai ragione

 

[cut]

 

[21:25] <Beric> XD

[21:26] <ninaeve> una volta avevo proposto l'impresa sul forum

 

[cut]

 

[21:26] <ninaeve> ma avevo raccattato solo Doran Nymerios come accolito

 

[cut]

 

[21:27] <Beric> davvero avevi proposto una cosa del genere?

[21:27] <Beric> me la devo esser persa ^^"

[21:27] <ninaeve> sissi

 

[cut]

 

[21:30] <ninaeve> matteo, ci penserò ancora

 

[cut]

 

[21:30] <ninaeve> magari non è una brutta idea... mumble mumble

[21:30] <Qho> cosa?

[21:30] * Qho curioso

[21:31] <ninaeve> una rivista di critica letteraria sul genere fantasy

[21:31] <ninaeve> se ne parlicchiava

[21:31] <Qho> uhm...

 

Che ne pensate? Condividete l'apprensione o sono solo nostre impressioni & deliri? E nel caso ci sia veramente un rischio di "degenerazione" per l'offerta della fantasy, vale la pena di far sentire la nostra voce? Come? :figo:


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

A
Algor
Confratello
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Algor
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Inviato il 03 maggio 2006 10:57

Oggi la situazione è molto migliorata rispetto ai primi anni 90, quando mi avvicinai al genere.

All'epoca sugli scaffali- o meglio sullo scaffale- trovavo solo Il Signore degli Anelli e l' "eroico" Terry Brooks.

Attualmente in ogni libreria più di una parete intera è adibita al fantasy, quindi non potrebbe andar meglio!

 

Problema principale? I prezzi. Dai 13 ai 18 euro inizia a sembrarmi un furto, quando dopo poco tempo il tascabile costa la metà. Non ho ancora letto Jordan proprio per questo motivo.

Per ovviare sono un assiduo frequentatore di mercatini dell'usato ( Gemmel l'ho quasi tutto così, per dirne una).

 

Harry Potter? Grazie a lui tanti piccoli lettori ameranno il fantasy, che prospererà anche in Italia.Ci rendiamo conto? Abbiamo autori di fantasy italiani...fono a poco tempo fa era un'utopia.

 

Fantasy bistrattato...da chi? Visto che si sconfinerebbe in politica non ne parlerò.

 

Una rivista sarebbe un sogno


B
Brynden "PesceNero"
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Brynden "PesceNero"
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3611 messaggi
Inviato il 03 maggio 2006 11:10

 

Fantasy bistrattato...da chi? Visto che si sconfinerebbe in politica non ne parlerò.

 

 

Bsitrattato in primis dalle case editrici....e sono daccordissimo. Giusto in questi giorni stò leggendo "Il signore del caos" di Jordan. la fanucci l'ha semplicemente trattato come letteratura di serie b, solo nelle prime 200 pg ci sono almeno 40 errori di battitura, o traduzione, bastava una rilettura in più x dimezzarli almeno. ma ormai questo caso è la normalità x fanucci...dov'è finita la professionalità?

 

...e poi bistrattato dal grande pubblico! Quando parlo con chi non ha mai letto fantasy mi risponde....<fantasy??? maghi, streghe, folletti?? ma dai leggi ste cose??> :figo: La gran parte di queste opinioni sono legate al concetto Harry Potter=Fantasy=Letture x bimbi...concetto errato soprattutto nella parte HP=Fantasy (Io HP l'epurerei dalla fantasy se potessi)

 

Si, il problema esiste, e la recente diffusione dei film fantasy non ha fatto ke peggiorarlo (....e speravo il contrario).

 

Comunque...only time will tell ha detto lo zio in un'intervista ke avete inserito da poco sul forum. Noi non possiamo far altro ke premiare gli autori e le case editrici ke meritano, dire la nostra e sperare ke qualcuno prima o poi ci ascolti....

 

 

Ciao

 

bry :figo:


D
Dany Snow R.
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677 messaggi
Dany Snow R.
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677 messaggi
Inviato il 09 maggio 2006 22:06

INTERESSANTISSIMO POST =D =D =D

 

 

Purtroppo penso che non giungeremo mai a una rivalutazione del fantasy. Semplicemente perché è eccessivamente commerciale, come genere... forse che la fantascienza è meglio considerata...?

 

 

Inoltre, se anche esistesse una rivista esclusivamente pro-fantasy (o un sito, o una trasmissione TV, o qualsiasi altro strumento attraverso i mass-media...), temo che dopo una manciata di numeri chiuderebbe per mancanza di argomenti. Voglio dire... alla fin fine, quante saghe fantasy esistono? Poche decine, temo.

E quante di queste sono valide?

Ancora meno.

 

Quindi, dopo un paio d'anni di pubblicazioni / aggiornamenti / finirebbe il materiale su cui parlare.

 

A meno che non si comprendesse TUTTO ciò che riguarda il fantasy, in ogni sua forma... letteratura, musica, illustrazione, fumetto, cinema, videogioco, siti web, e quant'altro possibile.

 

Ma a quel punto temo che si sarebbe snaturato l'incipit iniziale, ovvero elevare il genere narrativo "fantasy" alla stregua di letteratura.


M
Marzio Seaworth
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170 messaggi
Marzio Seaworth
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170 messaggi
Inviato il 10 maggio 2006 0:26

Beh sinceramente non sento come un problema il fatto che qualcuno giudichi infantile e commerciale la fantasy... mi rendo conto che anch'io ho la mia buona dose di pregiudizi, per esempio quando vedo qualcuno che si legge il libro del personaggio televisivo di turno penso sempre che sarà una me**a e che se lo legge solo perché è il libro del momento e che cosa stupida etc etc etc. Oppure nei confronti di Harry Potter che ora gradisco molto (beh almeno fino al quarto libro) ma che prima ho sempre giudicato come roba da supermercato. Trovo inoltre che sia sbagliato appoggiarsi troppo su quello che dovrebbe essere semplicemente un ausilio alla catalogazione per bibilioteche e case editrici e cioè la famigerata suddivisione della narrativa in generi. Quando avevo tredici-quattordici anni leggevo una quantità di romanzi fantasy e molti erano semplicemente spazzatura di cui auspicabilmente non si ricorderà più nessuno. Probabilmente è questo il destino riservato a molti autori...i migliori però emergono sempre e un buon libro è un buon libro e basta. Certo che il modo di presentarsi di molte edizioni italiane è vergognoso, però se confronto la mia copia di "Re in eterno" di T.H. White che è un Oscar Mondadori dell'89 con i libri pubblicati oggi dalla stessa casa editrice, credo che un lieve miglioramento ci sia stato. Che poi veste grafica, commento sul retro etc siano spesso squallidi e raffazzonati è fuor di dubbio (non parliamo della divisione in più parti...).Non c'è solo la Mondadori nel cahier de doleance (chissà che mazza ho scritto, speriamo bene!):Fanucci, che ripubblica i romanzi di Dick (e dunque non roba inedita) proponendoli a cifre assurde, o Bompiani, che compra i diritti di Tolkien per fotocopiare poi l'edizione Rusconi del Signore degli Anelli mi hanno infastidito parecchio.

Precisato dunque che il mio senso di autostima non viene scalfito dagli sguardi di chi in autobus mi vede sereno godermi il mio Harry Potter e che me ne stracatafotto (per dirla con Montalbano) se qualcuno si ritrova a pensare che leggo roba da bimbi, devo dire che condivido l'auspicio che si possa in futuro capire qualcosa di più sui libri che ti vengono proposti in libreria...Io le Cronache ho cominciato a leggerle solo perché consigliato da altri tolkienofili del forum che frequento, mai più mi sarei sognato di comprare quei libri così anonimi. Già chiamare la serie "Le cronache di..." è un appiattimento sul già visto già sentito; poi scrivere sul retro che "narra di duelli e amori, corti sontuose e lande desolate" non è un grande passo avanti per capirci qualcosa. Ma questo credo siamo tutti stufi di ripeterlo....come supplire alla scarsità di informazioni? Attualmente, solo in rete è possibile raggiungere un certo numero di persone senza spese enormi e pertanto io dico che è giusta la strada della webzine...penso ad una cosa tipo comicus.it che era partita come una pubblicazione su internet (nel senso che ogni tot era scaricabile il pdf) di una fanzine dedicata al solo fumetto americano (supereroi per capirci) e che ora è un sito che raccoglie un sacco di recensioni su fumetti di tutti i generi e propone anche strisce di autori molto interessanti in anteprima, nonchè collaborazioni di autorità della materia.


A
Ardan
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Ardan
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Inviato il 10 maggio 2006 17:10

A dire il vero una rivista fantasy su internet c'è già, e anche di buona qualità (mi sembra un pò lenta nel recensire i nuovi libri, ma per quello ci vogliono tanti collaboratori...). la trovate qui

 

http://www.fantasymagazine.it/home/

 

Per il resto io non mi preoccuperei eccessivamente quando è nato il romanzo in prosa è stato considerato per moltissimi anni un genere minore e solo lentamente ha raggiunto visibilità

 

Penso che gli editori sappiano fare il loro mestiere che è quello di vendere libri che piacciano ai lettori e penso che i capolavori piacciano al 90% dei lettori (intelligenti e non) quindi dubito che un editore si lascerà scappare una buona opera...

Dopotutto non si sono fatti scappare ISDA, IT e neppure Jonathan Strange e Mr Norrel

 

Solo che ci sono più scrittori che buone opere

E più lettori che scrittori

 

Quindi gli editori devono affiancare alle buone opere della fantasy anche roba più commerciale che tenga buoni i letttori meno esigenti in attesa delle belle opere...


B
Born_Broke
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Born_Broke
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B

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Inviato il 12 maggio 2006 21:00

Solo una piccola nota a proposito dei prezzi, visto che molti si lamentano (giustamente).

Da quello che leggo sul forum sembra che l'opzione biblioteca non sia molto popolare.

Eppure io ho già letto diverse saghe senza comprare mezzo libro. Ovviamente a parte gli ultimi 2 di Martin.. Inoltre ho notato che la biblio (almeno qui da me) è molto disponibile a acquistare un volume su richiesta.

Certo, se uno ha una passione smodata x un libro allora se lo compra. Xò se invece si tratta, per esempio, di "assaggiare" un autore sconosciuto, quella di prendere un libro in prestito è la scelta migliore.


Q
Qhorin Halfhand
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Qhorin Halfhand
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Q

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Inviato il 13 maggio 2006 0:11

Io invece ho raggiunto un accordo con la mia libraia/fumettaia: poichè le riempio la cassa di euri ogni anno con tutti i fumetti/manga che le compro, mi presta molti dei libri che altrimenti comprerei senza farmeli pagare.

Ovvio, se però so che il libro mi piace lo compro :wacko:


B
Brynden "PesceNero"
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Brynden "PesceNero"
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Inviato il 15 maggio 2006 9:23

Eppure io ho già letto diverse saghe senza comprare mezzo libro. Ovviamente a parte gli ultimi 2 di Martin.. Inoltre ho notato che la biblio (almeno qui da me) è molto disponibile a acquistare un volume su richiesta.

 

 

Non posso concepire la lettura di un libro se poi non c'è l'ho di mia proprietà, nella mia libreria, sempre a disposizione. Sono un pò fissato, ma non posso farci nulla.

 

Ciao

 

Bry :)


K
kindra
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kindra
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K

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Inviato il 22 maggio 2006 18:41

Avrei voluto rispondere prima, ma il tempo a disposizione è quello che è, soprattutto quando, come in questo caso, invece di inserire una breve risposta ho iniziato a sproloquiare senza riuscire a fermarmi…

 

In libreria c'erano parecchi libri la cui fascetta strombazzava la giovane età degli scrittori. che ne pensate di questa insistenza sulla giovane età degli scrittori di fantasy?

 

Anch’io penso che quest’insistenza sulla giovane età degli scrittori sia negativa. Parlando di fantasy ho visto pubblicizzare così “Nihal della terra del vento” della ventunenne Troisi, “Eragon” del quindicenne Paolini e “Le tre pietre” della tredicenne Bujor. Tutti libri, secondo me, adatti proprio ad un pubblico di ragazzini che cercano l’avventura senza avere pretese di alte qualità letterarie, e che non si rendono conto di quanto una storia sia poco originale, se non addirittura prevedibile. Tutti libri, a mio giudizio, mediocri, con una qualità lievemente migliore solo nel libro della più matura fra i tre autori, cioè la Troisi.

Allo stesso modo, cioè puntando sui sedici anni dell’autore, ho visto pubblicizzare anche “Il nostro amore si chiama Cecilia” di Belfiore, che però è dichiaratamente un libro da ragazzini, a partire dalla collana in cui è pubblicato (Battello a vapore) per proseguire con la copertina e con le varie operazioni di marketing che ne sono state fatte. E infatti questo libro viene consigliato come lettura per la scuola ai ragazzini delle medie.

Solo che nessuno si sogna di presentare “Il nostro amore si chiama Cecilia” come i nuovi “Promessi sposi” o la nuova “Anna karenina”. È una storia d’amore e amicizia per adolescenti e pre-adolescenti, nulla più. Perché quando il genere è il fantasy ogni scrittore è il nuovo Tolkien o al limite il personaggio è il nuovo Harry Potter? Io credo che sia veramente scarsa considerazione da parte delle case editrici per il pubblico, anche se per i tre libri che ho citato poco più su ci sono un paio di considerazioni da fare.

I libri della Troisi sono pubblicati nella collana “I massimi della fantascienza” (sic! Non esistono “I massimi della fantasy” o “del fantastico”), ma nel catalogo Oscar si trovano nelle pagine dedicate ai ragazzi, quindi se non proprio subito almeno dopo qualche tempo in casa editrice si sono resi conto che un pubblico “maturo” (non mi riferisco tanto all’età quanto alla quantità e qualità di libri letti) avrebbe trovato quei romanzi quanto meno banali, mentre dei lettori giovani avrebbero potuto apprezzarli (e infatti li apprezzano. Non vi posso fornire i dati di vendita, ma i libri della Troisi sono tutti entrati nella classifica dei più venduti).

“Eragon” è pubblicato da Fabbri. Chi non lavora nel mondo editoriale probabilmente non lo sa, ma Fabbri non pubblica romanzi per adulti. Pubblica libri per bambini, manualistica di vario tipo, fumetti, testi scolastici, illustrati, ma quanto a narrativa se avete superato i 15-16 anni è quasi sicuro che potete tranquillamente ignorare le sue pubblicazioni.

“Le tre pietre”, pubblicato da Sonzogno, è meno chiaramente individuabile come libro per ragazzi, ma anche questo lo è. Certo, per un lettore non è sempre facile distinguere le collane, soprattutto se non hanno le idee chiare anche le persone che lavorano nella vostra libreria. Mettere uno di questi libri in un settore per adulti, secondo me, è un errore, ma visto che nessuno può leggere tutti i libri per decidere la giusta collocazione, è un genere di errore che capita abbastanza spesso. A costo di sembrare dei rompiscatole secondo me se vi dovesse capitare di vedere un errore di questo tipo dovreste, con educazione, segnalarlo. Se la persona con cui parlate è intelligente vi ascolterà e provvederà a fare lo spostamento. Non avete idea di quante volte quando arrivano le novità ci capiti di prendere in mano un libro e confrontarci in tre o quattro persone per cercare di capire in quale reparto sia meglio mettere quel volume.

Tornando a Ninaeve… sì, solo nel fantasy (per fortuna non sempre) e nella letteratura per ragazzi viene evidenziata la giovane età degli autori, quindi per gli editori si tratta di due generi in qualche modo assimilabili.

Cito per ricordare questa convinzione generale il famoso articolo di Baresani-Mannheimer dello scorso anno, secondo cui tutti noi siamo maschi, di destra e giovani e immaturi. Se la pensano tutti così, allora per loro è solo giusto propinarci letture da ragazzini.

Non so se avete mai fatto caso, ma quando vengono fatte statistiche sui lettori vengono considerati “lettori deboli” le persone che leggono libri di cucina, manualistica varia e… libri fantasy! In compenso i romanzi “rosa” rientrano fra quelli letti dal “lettore forte”. A mio giudizio il lettore è “forte” se legge almeno 20 libri l’anno, indipendentemente dal genere. I miei 40 fantasy annui cosa sono, parole incrociate? Quando leggo queste catalogazioni mi viene sempre una gran voglia di prendere per il collo chi le fa…

 

[20:44] <ninaeve> io ho letto il fenomeno come un tentativo di confinare il fantasy allo status di genere minore, di letteratura per l'infanzia barra adolescenza facendolo scrivere e leggere ai giovanissimi e visto che i "grandi vecchi" passano al mondo dei più il gioco viene bene

[20:48] <Beric> comunque Francesca dici che scrittura di giovani ------> lettura per giovani? Come mai pensi che un libro scritto da una persona giovane sia destinato (o sia visto come destinato) ad un pubblico giovane?

[20:54] <ninaeve> allora noi compriamo la Troisi e Paolini perché siamo drogati, ma non ci aspettiamo le vette della letteratura come da autori più maturi, dico bene?

 

Spero che la spiegazione della tendenza sia “se cominciano a leggere da giovani e di divertono, poi proseguono tutta la vita e ci siamo conquistati almeno sessant’anni di cliente”. Se è così significa che intendono pubblicare fantasy seriamente, se invece l’idea è che il fantasy lo leggono solo gli adolescenti siamo messi male. Noi non ci aspettiamo le vette della letteratura da questi autori, al massimo un piacevole passatempo in attesa del Martin o Jordan di turno. I lettori più giovani si appassionano. Speriamo veramente che non pensino solo ai giovani.

 

i meno giovani saranno magari prevenuti verso la "grande rivelazione del nuovo millennio" e aspetteranno a comprare qualcosa, però sul fatto che si invoglino i giovani non ne sono così certo...

 

Da libraia ti garantisco che i libri che abbiamo citato vendono, e parecchio. E nel caso di Troisi e Paolini i lettori tornano a chiedere il seguito, dimostrando anche una certa impazienza per i tempi di attesa lunghi.

 

il fantasy viene sempre fatto appoggiare o alla fantascienza o alla letteratura per ragazzi

[21:12] <ninaeve> ma queste strategie alla lunga potrebbero far sprofondare nuovamente nel limbo il genere

[21:12] <Beric> non viene mai presentato come genere a sé stante

[21:13] <ninaeve> infatti, e la fantascienza sembra essere già passata a miglio vita alle nostre latitudini. la cosa mi preoccupa perché in tal modo rischiano di essere pubblicate solo le fetenzie, e a me dispiace che un genere letterario che amo sia condotto al patibolo

 

La cosa che parecchie volte mi ha fatto inorridire è che anche persone che dovrebbero avere ben vivo in mente il problema di essere guardati dall’alto in basso come se la nostra fosse una letteratura di “serie B” cadono negli stessi pregiudizi degli altri. Ho sentito parecchi commenti snobistici da parte di lettori di fantascienza nel vedere sugli scaffali la scritta “reparto fantasy/fantascienza”. Al di là del fatto che la scritta non è corretta, perché io tengo la fantasy su una parete e la fantascienza su un’altra, perché uno dei due generi dovrebbe essere meglio dell’altro? A me piacciono entrambi i generi, anche se prediligo il fantasy. Solo che i lettori di fantascienza più “testoni” (per non dire di peggio) reputano che la fantascienza sia importante perché parla del nostro futuro (“Ubik” di Dick avverrà mai nel futuro? O “Invasione” di Turtledove? O “Cronache marziane” di Bradbury?), mentre la fantasy, con i suoi draghi (che come ben sappiamo non sono presenti in tutti i romanzi o in tutte le saghe) parla solo di favolette buone per bambini.

Io non credo che un genere sia intrinsecamente migliore dell’altro. Ci sono scrittori più o meno bravi, e ci sono i gusti personali di ogni lettore. Il resto sono tutte chiacchiere. Solo che se ad avere pregiudizi è la maggioranza noi ci ritroviamo confinati nel solito ghetto…

È vero che di fantascienza ultimamente sta uscendo ben poco, ed è un brutto segno anche il fatto che Fanucci abbia diradato le uscite per quanto riguarda la fantasy. Sono segnali preoccupanti, anche se d’altra parte abbiamo un romanzo di Gemmell che sta per essere pubblicato da Piemme e Hobby&Work che, pubblicando a breve un Turtledove, dimostra di non essere più interessata solo a Warhammer. Vedremo…

 

[21:14] <Beric> ma noi consumatori abbiamo armi potentissime a disposizione ovvero il boicottaggio...

[21:15] <ninaeve> ah si? e se non si troveranno che schifezze? Ecco perché è importante creare un nuovo pubblico

 

Purtroppo Ninaeve ha ragione. Possiamo non comprare le schifezze, ma se in circolazione ci sono solo quelle o impariamo l’inglese, o non leggiamo, oppure ci adattiamo…

Non so, forse può essere utile scrivere direttamente alle case editrici esponendo (con educazione, altrimenti qualcosa mi dice che la lettera finisce nel cestino) il nostro punto di vista. L’unica volta in cui so con certezza che scrivere ad una casa editrice ha funzionato è stato per Jordan.

Fanucci aveva pubblicato nel suo giornale un questionario per i lettori, con l’intento di conoscerli meglio. Fra le varie domande c’era “quale autore vorresti veder pubblicato nelle nostre collane?”. Io ho inserito una serie di nomi, fra cui quello di Robert Jordan. Qualche mese più tardi Sergio Fanucci rispondeva dicendo che in tanti avevamo richiesto la sua pubblicazione, ma che commercialmente parlando era un’operazione difficile.Se avesse pubblicato i volumi a partire dal primo tutti quelli che avevano già comprato le edizioni Mondatori avrebbero ignorato quei romanzi, che quindi avrebbero rischiato di vendere pochissimo. Se invece avesse iniziato a pubblicare direttamente dal quarto non avrebbe mai potuto conquistare nuovi lettori. Dopo qualche altro mese di attesa ha deciso di iniziare con “L’occhio del mondo” e, se devo giudicare dalle vendite, non se n’è certo pentito.

Altre lettere agli editori possono servire? Non lo so. Io ho incontrato in qualche occasione Sergio Fanucci e con vari mezzi (di persona, via mail e tramite i rappresentanti) gli rompo le scatole da anni per l’incredibile quantità di errori di stampa presente nei suoi libri, ma la situazione non è certo migliorata.

Creare un nuovo pubblico? In realtà un pubblico maturo di lettori di fantasy c’è già, solo che molte persone, addetti ai lavori compresi, non se ne accorgono.

 

Secondo me sarebbe utile alzare il livello di discussione sul genere fantasy

[21:16] <Beric> ma francy questo lo puoi fare in posti come la barriera, non al cda della Fanucci o della Mondadori... e purtroppo è lì che si decide la politica di mercato

[21:17] <ninaeve> e così ti freghi la visibilità e resta un discorso autoreferenziale

 

Siamo autoreferenziali, è questo che ci frega. Lo so, non sto dicendo niente che non abbiate già detto voi. Quanti di noi sono laureati o laureandi? Quanti di noi hanno comunque una buona cultura costruita al di fuori delle istituzioni scolastiche? Sulla barriera, in mezzo a tanti deliri, nascono anche discussioni serie, ma siamo sempre noi a vederle, e noi certo non abbiamo pregiudizi sulla fantasy. A meno che qualcuno di noi non riesca a diventare amministratore delegato di case editrici come Mondatori o Rizzoli, ovviamente, e inizi ad agire invece di parlare a vuoto.

Più che di una rivista di settore, che leggerebbero solo gli appassionati, bisognerebbe che iniziassero a comparire articoli seri su giornali seri e di ampia diffusione. Dietro il nickname di qualcuno di voi si nasconde per caso Enzo Biagi? Questo sì che sarebbe un grande aiuto! Altrimenti resteranno solo quattro chiacchiere fra noi. Divertenti per passare il tempo, ma di utilità zero.

Già in un’altra discussione avevo fatto un link a questo brano di Guy Gavriel Kay, e in seguito ne avevo inserito anche una mia traduzione. Kay è scrittore, sceneggiatore e poeta, e in questo saggio spiega perché, fra i vari generi, lui prediliga la fantasy. Ci sono riflessioni interessanti, se solo si riuscisse a farle entrare in certe zucche vuote…

http://www.brightweavings.com/ggkswords/globe.htm

 

una rivista di critica letteraria sul genere fantasy. Se ne parlicchiava

 

Io non prometto niente, una delle mie specialità è perdere tempo senza neanche rendermene conto, ma potrei essere interessata.


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Ninaeve
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Inviato il 22 maggio 2006 19:33

grazie kindra,

la tua risposta è stata chiara, esauriente ed interessante. come si capirà, io sono per elevare i toni dello scontro intellettuale per non dovere equiparare gran parte delle mie letture, come graziosamente facevo notare, alla compilazione della settimana enigmistica.

credo aggiungerò qualcosa più tradi, ora me ne vado a starnutire altrove!


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Inviato il 22 maggio 2006 21:13

Ci sono scrittori più o meno bravi, e ci sono i gusti personali di ogni lettore. Il resto sono tutte chiacchiere. Solo che se ad avere pregiudizi è la maggioranza noi ci ritroviamo confinati nel solito ghetto…

 

 

Questo è esattamente il punto. Vengono pubblicati libri buoni e libri pessimi per qualsiasi genere letterario, e ovviamente quelli che poi rimangono sono quelli buoni.

Solo la fantasy, però, è considerata per lo più esclusivamente spazzatura. E intendiamoci, per la gran parte non è un giudizio così sbagliato: si possono avere libri più che godibili come lettura distensiva, ma di "valore" pressocchè nullo (penso ai vari Warhammer, Forgotten Realms, ecc). Ed è perfettamente normale, dal momento che oggi come oggi moltissima gente scrive, ma oggi come in passato poca gente sa fare davvero bene ciò che fa.

Ma, per l'appunto, questo avviene in ogni ambito. Personalmente penso che un qualsiasi romanzo-thriller simili che si vedono sempre più spesso in libreria abbia nulla di più di un qualsiasi romanzo fantasy. Però una boiata scritta da Dan Brawn ottiene molta più considerazione di ogni libro fantasy.

Il fantasy è considerato in toto di serie B, e non si considera nessuno dei suoi maestri come uno scrittore serio.

 

Il contraccolpo peggiore per noi poveri lettori non anglofoni è che in questo modo molto spesso vengono tradotti libri di successo sicuro ma sostanzialmente per ragazzi, mentre altri autori più meritevoli finiscono col non essere neppure presi in considerazione (anche se, in realtà, cominciano a essere tradotti anche autori di un certo rilievo).


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Oberyn Martell
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Inviato il 01 giugno 2006 15:11

Bene, guardate un po' cosa ho trovato su infinitestorie.it a proposito de "Il dardo e la rosa" di Jacqueline Carey:

 

L'eredità di Tolkien è un pesante fardello da portare per gli autori di fantasy che, volenti o nolenti, vengono sottoposti a confronti spesso impietosi con le opere del creatore degli hobbit. Anche i talenti più puri - Terry Brooks e David Eddings in primis - pur confezionando romanzi eccellenti, non hanno saputo affrancarsi del tutto dalla sua ombra. Il proliferare di cloni del Signore degli anelli induce ad accogliere con una certa benevolenza ogni saga fantastica in grado di offrire qualche motivo di novità e curiosità. Si potrà apprezzare o meno la narrativa di Jacqueline Carey, ma è indubbio che il suo romanzo d'esordio, Il dardo e la rosa, colpisce nel segno in fatto di originalità: non tanto per l'ambientazione (una simil-Europa del Rinascimento legata alla tradizione greco-romana) o per la trama (anche qui abbondano congiure di palazzo e viaggi avventurosi), quanto piuttosto per la carica sensuale che l'autrice ha saputo infondere nella sua opera. [...]

 

 

Certo che se gli autori migliori vengono identificati con Eddings e Brooks è ovvio che non si può che parlare di cloni del SdA... fatto sta che chi fa le recensioni potrebbe quantomeno informarsi un po' sul genere di cui sta parlando.


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Mithrin
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Inviato il 01 giugno 2006 15:52
Anche i talenti più puri - Terry Brooks e David Eddings in primis -

 

Questo la dice tutta sulla valiudità di quel articolo. Che questi due autori piacciano a molti è un discorso ma che siano dei "talenti puri", beh, io non li co0nsidero tali


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