"Grazie ad un decreto ministeriale il cosiddetto farmaco della tranquillità, il Ritalin, destinato a sedare i bambini vivaci, è passato dalla tabella degli stupefacenti a quella degli psicofarmaci.
Una volta si chiamava “argento vivo", “vivacità", irrequietezza. Oggi grazie alla medicalizzazione scellerata di molti comportamenti, ha un nome sinistro: “sindrome ADHD” o sindrome da iperattività. Se un bambino è irrequieto, passa da un gioco all’altro, non riesce a star fermo , insomma, se il bambino si ostina a fare il bambino è segno che ha qualcosa che non va. Per questo molti medici e pediatri su indicazione stessa del Ministero della Salute inizieranno a prescrivere e somministrare il Ritalin: un eccitante del sistema nervoso che grazie ad un effetto cosiddetto paradosso agisce come calmante sulla sfera emotiva e comportamentale.
Ora anche in Italia questo farmaco può essere somministrato ai bambini come accade negli Stati Uniti, dove l’allarme della comunità scientifica conferma la presenza di un vero e proprio esercito di piccoli dipendenti da farmaci.
Per questi motivi, l’onorevole Tiziana Biolghini, Consigliere delegato alle politiche dell’ Handicap della Provincia di Roma, si oppone con fermezza alle reintroduzione del Ratalin, nel mercato farmacologico italiano.
Interrogazione parlamentare
On. Tiziana Biolghini
Al Ministro della salute.
Per sapere, premesso che:
- dal marzo 2003, per decreto ministeriale, il Ritalin, anfetamina a base di metilfenidato, è passato dalla tabella degli stupefacenti a quella degli psicofarmaci;
- da quella data il farmaco, appartenente alla famiglia della morfina e della cocaina, può venire usato per «curare» i bambini affetti dal così detto «Disturbo da Deficit dell'attenzione con Iperattività» (ADHD o DDAI);
- la casa farmaceutica che produce il Ritalin, la multinazionale Novartis, nella scheda tecnica scrive che: «un uso abusivo del farmaco può indurre una marcata assuefazione e dipendenza psichica con vari gradi di comportamento anormale [...] si richiede un'attenta sorveglianza anche dopo la sospensione del prodotto poiché si possono rilevare grave depressione e iperattività cronica»;
- nonostante questo, però, la Novartis ha invaso il mercato americano, tanto che i piccoli americani «impasticcati» sono ormai circa quattro milioni;
- nello stesso periodo in alcune scuole d'Italia è partito un progetto chiamato «Prisma», sponsorizzato da istituti privati, per individuare bambini affetti da questa sindrome tramite questionari per gli insegnanti e le famiglie;
- le domande poste riguardano comportamenti molto comuni: ai genitori viene, per esempio, chiesto se il figlio faccia errori di negligenza, se si dimeni sulla sedia, se corra e si arrampichi o parli troppo, se si agiti o ascolti poco;
- bastano poche risposte affermative ed il genitore viene invitato ad una «visita più approfondita», che potrà condurre alla prescrizione della medicina;
- numerose ricerche hanno evidenziato come i bambini veramente iperattivi (disturbo che non comporta nessun tipo di deficit cognitivo) riescono a superare tale disturbo mediante psicoterapie ed interventi pedagogici mirati, senza l'uso di alcun farmaco, tanto meno del Ritalin che servirebbe soltanto a nascondere i sintomi senza intervenire a fondo sul problema;
- la questione risulta ancora più allarmante alla luce della situazione degli USA, dove il farmaco è in uso da molto tempo, e dove alcuni pediatri e psichiatri hanno lanciato un vero e proprio allarme dopo aver riscontrato nei bambini trattati con il Ritalin effetti collaterali talvolta devastanti: alcuni di loro, ormai adulti, non riescono a condurre una normale vita sociale, rimanendo dipendenti dalla sostanza;
all'interrogante sembra che si voglia per forza porre sotto controllo farmacologico tutti quei bambini che non stanno alle regole e non si conformano ai canoni sociali stabiliti:
- a quali motivazioni debba esser fatta risalire la modificazione della tabella in cui è classificato il Ritalin;
- se non ritenga pericolosa la possibile diffusione dell'uso di un farmaco così potente in età pediatrica e se non ritenga di dover scongiurare in ogni modo che gli interessi delle multinazionali farmaceutiche e degli istituti di ricerca privati possano prevalere su quelli reali dei bambini e delle loro famiglie;
- se non ritenga opportuno riportare la situazione allo stato precedente, riconducendo il Ritalin entro la tabella degli stupefacenti. "
tutto questo,badate bene,autorizzato da chi considera una canna una droga pesante....
Mi sembra molto semplice, l'ottica è quella di non prescrivere NESSUNO psicofarmaco a dei bambini (se non in casi davvero estremi). Non mi pare che le generazioni passate abbiano fatto fatica a crescere senza.
La differenza, imho, non esiste, come non doveva essere usato prima non dovrebbe essere usato ora, ma per una questione di principio, più che per una classificazione di 'sta cosa come droga o come psicofarmaco.
Per quanto mi riguarda gli psicofarmaci andrebbero utilizzati nella stessa ottica in cui si utilizza la morfina, casi estremi e basta. Anche quella è una droga, ma può servire in alcuni casi.
Con le canne e le droghe più propiamente dette (quelle "sociali") poi credo che non c'entri un H, personalmente sono per la liberalizzazione totale, ma è davvero un'altra cosa, imho.
Ciauz
Come al solito, prendiamo il peggio di quello che avviene all'estero e lo imponiamo qua da noi...
In ogni caso, quoto in toto Mik, anche per un problema esistenziale di fondo...
Vi immaginate un mondo in cui le emozioni provate dagli individui dipendono solo dalla chimica?
Bah, non credo che in Italia si arriverà ad avere un uso diffuso di questa sostanza.
Certo che, come tutte le cose, si dovrà usarla con moderazione e in casi particolari... un po' come la sopracitata morfina.
In ogni caso il governo non dice che la canna è una droga pesante, bensì leggera, ma cmq dannosa.
Se non ricordo male ad un'altra interrogazione tempo fa era stato risposto che il farmaco è di nuovo in commercio per renderlo accessibile a coloro che ne hanno veramente bisogno, mediante ricetta del medico. Bè, allora c'è solo da sperare nel buon senso di medici e genitori, anche se
- nello stesso periodo in alcune scuole d'Italia è partito un progetto chiamato «Prisma», sponsorizzato da istituti privati, per individuare bambini affetti da questa sindrome tramite questionari per gli insegnanti e le famiglie;
questo non promette bene
Proporre una cosa simile è assolutamente assurdo.
Soprattutto per i bambini ma anche per gli aduliti.
Date un occhio al film "Equilibrium" con Christian Bale, potreste trovarlo profetico
Siamo arrivati a questo punto ?
Confido cmq nel buon senso dei genitori,sperando che i bambini italiani non facciano la fine di quelli statunitensi.
Concordo con chi ha detto che simili cose andrebbero decisamente usate con parsimonia... si rischia di arrivare all'eccesso degli antibiotici, che ormai sono usati per ogni minimo disturbo, ma con ripercussioni non poco differenti
Vi immaginate un mondo in cui le emozioni provate dagli individui dipendono solo dalla chimica?
Avete presente Paranoia? "Benvenuti nel migliore dei mondi possibili - che lo vogliate o no"
Wow figoso,davvero divertente,magari così la smettono di scassare....no seriamente,credo ci sia poco da aggiungere,è una cosa assolutamente vergognosa.
E' una cosa vergognosa! Lasciate giocare i bambini!
Spero che i pediatri somministrino il farmaco con molta cutela e solo nei cas in cui è assolutamente necessario.
Proprio l'altro giorno all'uni c'era una raccolta firme contro la sperimentazione di questi psicofarmaci sui bambini...
Anch'io spererei che il farmaco venga somministrato con molta cutela e naturalmente solo nei casi in cui è assolutamente necessario, e purtroppo esistono. Ma a mio malgrado penso che la vivacità di molti bambini e ragazzi, sia dovuta per lo più alla maleducazione (colpa dei genitori troppo permissivi o deboli che dir si voglia) che al loro "argento vivo".