Via Lattea... addioAncora 25 anni di luci intense, diffuse e accese per tutta la notte e la galassia scomparirà dai cieli italiani
I nostri nipoti potrebbero non riuscire più a vedere la Via Lattea. Sì perché, secondo l'ultimo allarme lanciato dagli esperti, ancora 25 anni di luci intense, diffuse e accese per tutta la notte e la galassia scomparirà dai cieli italiani. Già adesso per tre italiani su quattro la notte non scende mai e oltre metà non riesce più ad ammirare il cielo. Tutta colpa dell'inquinamento luminoso, una nuova forma di contaminazione prodotta come sempre dalla superficialità e dalla "miopia" dell'uomo, che non si accorge di aver intaccato la magia di notti buie e stellate con i suoi sprechi e la inutile dispersione di luce artificiale verso l'alto o verso zone che non necessitano di illuminazione.
Ed è per difendere il diritto a un cielo buio e stellato che astrofili, astronomi e ambientalisti sono scesi di nuovo in campo nella XII Giornata nazionale contro l'inquinamento luminoso sabato scorso (16 ottobre). La giornata, osserva l'Unione astrofili italiani (UAI), «è stata una delle poche occasioni in cui richiamare l'attenzione di tutti sullo spreco energetico perpetrato da quelle fonti che disperdono la luce verso l'alto: globi luminosi nelle città e nei parchi urbani, torri-faro che puntano verso il cielo e fari rotanti che contaminano le bellezze del firmamento».
Luci che nelle città sono sempre più intense e rivolte verso il cielo a cancellare stelle e costellazioni, tanto che in meno di 25 anni la Via Lattea potrebbe appunto diventare del tutto invisibile da qualunque punto del territorio italiano a livello del mare. L'allarme lo ha lanciato l'Istituto di Scienza e Tecnologia dell'Inquinamento Luminoso (ISTIL), confrontando una mappa della luminosità del cielo ottenuta nel 1971 da tre astronomi della Specola Vaticana con i dati attuali, ottenuti utilizzando i dati forniti dai satelliti del Defence Meteorological Satellite Program dell'aeronautica militare statunitense, nell'ambito di un progetto finanziato dall'Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
«Il cielo notturno in Italia è molto più degradato di quanto si creda normalmente», ha osservato l'astronomo Pierantonio Cinzano, che si occupa di ricerca sull'inquinamento luminoso presso l'università di Padova e l'Istil, autore del primo atlante dell'inquinamento luminoso insieme al fisico Fabio Falchi. Secondo i dati più aggiornati raccolti dall'Istil, un bel cielo stellato è ormai un ricordo in Lombardia, Campania e Lazio, dove la popolazione non riesce più a vedere la Via Lattea nemmeno nelle notti più serene. Troppo luminosi anche i cieli di Liguria, Emilia-Romagna e Toscana, e in Sicilia, Veneto, Piemonte, Puglia e Friuli Venezia Giulia un abitante su due non riesce a distinguere la Via Lattea. Migliore la situazione in Sardegna, Marche e Abruzzo, e in Umbria, Calabria e Molise solo un abitante su dieci vive in un luogo da cui la Via Lattea è totalmente invisibile.
I più fortunati sono gli abitanti di Trentino Alto-Adige, Basilicata e Valle d'Aosta, dove la Via Lattea è ancora visibile per quasi tutti, almeno nelle notti più serene. Cosa fare dunque per salvare il cielo stellato, ma anche per preservare l'ambiente (animali notturni che alterano le loro abitudini, piante che risentono dell'eccesso di luce e perfino i pericoli della luce troppo intensa sulla circolazione stradale nella notte)? L'invito rivolto a cittadini e istituzioni è a un uso più razionale dell'illuminazione, per esempio indirizzando le luci verso il basso e utilizzandole solo dove sono necessarie.
«Fin da adesso - ha osservato Cinzano - c'è la possibilità tecnica di realizzare impianti che contengano il più possibile l'inquinamento luminoso». Se un passo in avanti è stato fatto con le leggi in vigore in Lombardia, Marche ed Emilia Romagna, ci sono ancora delle lacune - ha rilevato Cinzano - nella bozza di legge in discussione alla Camera: «non sono definiti correttamente - ha osservato - i limiti all'emissione diretta degli apparecchi» e «i limiti all'intensità consentita verso l'alto sono 30 volte superiori a quelli accettati dalla legge in vigore in Lombardia».
18 ottobre 2004
dal sito di Libero.
so che probabilmente la maggior parte di voi non sarà molto interessata alla notizia, ma a me, come astrofilo, ha messo una tristezza addosso incredibile... :smack:
godiamocela, finchè dura...
Figurati, io vivo a Milano...
Le stelle le vedo solo in vacanza o al planetario
A me, invece, è un argomento che interessa tantissimo!!!
me ne accorgo in prima persona...hanno costruito delle case nuove di fronte casa mia e così hanno aumentato gli impianti luminosi: nn vedo più una cippa ...prima potevo ammirare le stelle tutte le notti (ovviamente togli quelle nuvolose). E poi so che da foto satellitari le parti che subiscono più inquinamento luminoso sono le coste e io abito a Venezia: è tutta una costa, l'unica sarebbe rifugiarsi in qualche isolotto abbandonato e piantarci una tenda (altro che isola dei famosi).
Che poi oltre all'inquinamento luminoso si deve mettere in mezzo quello dei gas...anche quelli "distorgono" la visuale, e fenomeni come quelli dell'aurora boreale; e l'inquinamento spaziale dove lo mettiamo ? Ci sono miliardi di frammenti che ci girano sulle teste ...insomma è tutto un casino ci vorrebbe un pò più di consapevolezza da parte di tutti e una volontà più affermata in chi può agire e intervenire
Ciao
Più che altro a me dispiace l'enorme dispendio energetico dovuto a illuminazioni stradali di gran lunga eccessive.
Spreco e basta.
Triste notizia e triste argomento che scopro solo ora (w la mia ignoranza ).
anche a me dispiacerebbe molto se i cieli stellati scomparissero definitivamente
Come appassionato astrofilo, non posso che continuare a disperarmi per un problea che sta diventando sempre più pressante...
Avendo la fortuna di vivere in una zona abbastanza isolata, e soprattutto avendo la possibilità di andare in montagna con una certa frequenza, tendo a dimenticare le reali dimensioni del problema...
Un problema che tutti possiamo contribuire a risolvere, anche se nel nostro piccolo, seguendo il semplice buon senso!!!
GRAZIE LYGA PER AVER APERTO QUESTO 3D!!!!!!!!!!!
Davvero triste,ormai ci stiamo privando di ogni cosa che possa risultare anche solo vagamente piacevole,triste davvero....
Cavoli,vendere il cielo per un po' di luce non so se mi va poi così a genio Meno sprechi,teniamo ciò che serve ma non perdiamolo sto cielo
Anche io sono un'appassionato di Astronomia e sinceramente non ho mai dato troppo peso al problema perchè quando vado per escursioni mi sono sempre recato in montagna. Credo che l'inquinamento luminoso sia ormai diventato un componente quasi indispensabile della nostra società odierna e quindi sperare che si torni indietro è inutile.
Piuttosto sarebbe invece bello istituire delle sorte di Aree Protette o se si preferisce "Aree di avvisamento" dove si possa scrutare il cielo in pace senza dover per forza ricorrere ad un telescopio gigante o un planetario.
Concordo con il fatto che nelle grandi città sia impossibile ridurre l'inquinamento luminoso a livelli accettabili, ma il problema è che la luce di una città, soprattutto in pianura, è visibile a chilometri e chilometri di distanza...
Per molti questo esempio non dirà molto, ma le luci di Torino, arrivando via Asti, si vedono già da Trofarello...
Le aree protette dovrebbero essere davvero nascoste, o quantomeno di difficile accesso, per non risentire di effesti dalla portata così vasta...
Anche se la soluzione è utopistica, credo che una razionalizzazione dell'utilizzo dell'energia sia la cosa migliore...
Di solito dove vado io ci sono montagne ai 4 lati della vallata e ti assicuro che se non ci fosse la luna saresti nel buio più completo ad eccezione della luca di qualche casa sperduta. E lo spettacolo è davvero valido. Altra alternativa è quella di andare in alto mare. ^^
manco io vedo più niente oramai nelle città è così dappertutto.... l'unica è davvero essere in un posto o schermato o dove non ci sono luci nel raggio di 20 km.....
è vero che dobbiamo evitare gli ecessi, ma viviamo in una società in cui non tutti approfitterebbero del buio per vedere il cielo stellato: ne farebbero un altro uso di certo non piacevole per molte vittime , quindi dobbiamo stare attenti ad affrotnare qsto argomento....
Questo è un aspetto molto importante ed interessante...
Ma si parlava di semplicemente di evitare certi eccessi indiscriminati della luce... Esempio su tutti: il faro rotante delle discoteche all'aperto, visibile, in pianura, nell'arco di decine di km... OK che vogliono richiamare gente, ma è un po'esagerato!!!
nonostante viva in campagna la vista non è un granchè. di sicuro la Via Lattea non è visibile, l'ho vista solo in montagna.