La casa digitale è già qui
Samsung sostiene la costruzione di case cablate per accogliere le ultime tecnologie della domotica
Il Samsung Tower Palace di Seul, in Corea del Sud, è un vero e proprio palazzo delle meraviglie tecnologiche, dove persino i frigoriferi sono connessi in Rete. Questo complesso residenziale è stato concepito come una sorta di vetrina delle proposte per la casa digitale di Samsung Electronic: un'idea che un tempo era ritenuta una chimera e ora inizia invece a prendere corpo. Gli appartamenti da oltre un milione di dollari del Samsung Tower sono dotati, oltre che di frigoriferi, anche di forni connessi a Internet, di telecamere per la sicurezza e di schermi piatti appesi ai muri.
In Corea del Sud Samsung ha venduto oltre seimila case connesse in Rete e ora intende esportare l'idea. La società infatti sta conducendo dei test in Canada, Australia ed Europa e recentemente ha stretto accordi con due società edili americane per avviare costruzioni analoghe anche negli Stati Uniti. L'intenzione è contenere i costi per la cablatura delle case, per rendere piuttosto conveniente l'adozione delle nuove tecnologie.
Le imprese IT e dell'elettronica di consumo tentano di proporre la casa del futuro da anni. Tuttavia solo con la diffusione degli accessi a Internet a banda larga, la maggior confidenza con le tecnologie digitali e l'aumento dei prodotti "intelligenti" e delle tipologie di rete, la casa digitale inizia a diventare realtà. "La proposta è piuttosto allettante per i consumatori", afferma l'analista di Gartner Van Baker. "Il prezzo non è un problema. Conta solo la facilità di utilizzo e quella di configurazione".
L'anno scorso un gruppo di imprese capitanate da Intel e Sony ha costituito il Digital Home Working Group, un consorzio destinato a tracciare le linee guida per semplificare l'interoperabilità tra i dispositivi informatici ed elettronici. Dopo aver mancato alcuni obiettivi che lui stesso si era fissato, il gruppo terrà una manifestazione il 22 giugno in cui rivelerà il suo nuovo nome, le linee guida definitive per i prodotti e una bozza di iniziative. L'attenzione di Intel per questo settore è stata marcata con l'apertura di un laboratorio in Corea del Sud e l'incarico affidato a S. K. Lee, un ex ricercatore di Samsung, di stabilire quali prodotti saranno utili nella casa digitale. Il laboratorio coreano sarà diverso dagli altri aperti da Intel, perché più che con le università, lavorerà con altre imprese, come LG e Samsung.
Nonostante il recente interesse, però, la casa digitale deve affrontare grossi problemi. Molti consumatori si interrogano sull'effettiva utilità di prodotti come i frigoriferi connessi a Internet, per non parlare della loro complessità. La catena di rivenditori Best Buy tuttavia registra un ritorno del 15-20% sui prodotti di networking domestico: si tratta di un valore alto rispetto ai tassi a una sola cifra della maggior parte degli altri prodotti. Per esempio, i proprietari di videoregistratori digitali TiVo li ritengono essenziali ma trovano l'installazione laboriosa e, in alcuni casi, poco chiara. In Corea del Sud, poi, le case digitali di Samsung hanno ancora qualche problema di funzionamento: la società infatti utilizza una rete powerline che ha ancora alcuni problemi di interoperabilità e in effetti limita il mercato alle nuove case, dove l'impianto può essere installato durante la costruzione.
Tuttavia saranno sempre di più i proprietari di case che si convertiranno al digitale, rendendo irresistibile il mercato. Secondo molti esperti la diffusione della banda larga contribuirà all'adozione della casa digitale: permetterà infatti ai consumatori di accedere a contenuti multimediali e ad acquisti tramite un numero maggiore di dispositivi, e consentirà alle imprese di rendere disponibili on-line i propri contenuti musicali e video. Allo stesso tempo, le società di elettronica di consumo creeranno un'offerta sempre più grande di prodotti digitali.
Da anni Sony tenta di rendere disponibile i propri contenuti musicali e video sui dispositivi informatici. Per esempio la società ha stabilito un giorno in cui i clienti possono scaricare il film "Spider Man" per guardarlo sul computer. Tuttavia il tasso di diffusione della banda larga, più basso del previsto, e i timori legati alla gestione dei diritti digitali hanno fatto arenare il piano. Tuttavia Sony e altre società hanno creato prodotti digitali, scommettendo che presto i contenuti saranno largamente disponibili. In Giappone, la società vende un televisore a schermo piatto con capacità di networking senza fili. Inoltre, Samsung sta sviluppando una TV che riceve i segnali della televisione ad alta definizione (HDTV) in modalità wireless, tramite una connessione 802.11a. La società inoltre sta sperimentando la trasmissione di diversi canali HDTV su una connessione a banda ultra-larga.
Anche se le vendite di questi prodotti sono state basse, secondo Samsung la domanda crescerà con la diffusione degli investimenti di costruttori e proprietari di case nelle reti sempre più sofisticate necessarie per farli funzionare. "Questi prodotti sono considerati ancora all'avanguardia e futuristici e sono decisamente costosi, per cui sono un investimento", afferma un portavoce della catena Best Buy. "Li comprerà solo chi vuole sempre l'ultimo e il meglio, ma indicano comunque quale sarà il futuro".
che ne pensate?
In Japan saranno disponibili dall'anno prossimo, in U.S.A. tra 2-3 anni, da noi più o meno quando arriverà l'ultimo libro delle Cronache........... e sono ottimista!!!
Meglio far passare un po' di tempo........
In Japan saranno disponibili dall'anno prossimo, in U.S.A. tra 2-3 anni, da noi più o meno quando arriverà l'ultimo libro delle Cronache........... e sono ottimista!!!
è vero...parole sante....
Tsè..facciamocela da noi
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non è che l'idea di questa casa digitale mi piaccia così tanto, mi sa tanto di una nuova moda imposta e inutile e naturalmente molto costosa.