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Le sette "benedizioni" di Duncan l'Alto
di Jacaerys Velaryon
creato il 06 marzo 2025


Jacaerys Velaryon
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Jacaerys Velaryon
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Inviato il 06 marzo 2025 16:15 Autore

Nell’attesa della messa in onda di A Knight of the Seven Kingdoms, serie TV dedicata alle avventure di Dunk & Egg, ecco una teoria a tema.

In The Hedge Knight (THK), prima novella incentrata sui personaggi di Duncan the Tall ed Aegon “Egg” Targaryen, l'ambientazione principale è il torneo di Ashford dell’anno 209 dopo la Conquista: in tale sede, il cavaliere errante Dunk viene sottoposto al giudizio dei sette per aver picchiato Aerion “Brightflame” Targaryen, nell’atto di difendere la marionettista Tanselle da un’aggressione del principe. Il giudizio dei sette corrisponde a una forma solenne di processo per combattimento: invece di una classica tenzone fra due campioni, prevede che si affrontino due schieramenti di sette guerrieri cadauno, guidati dall’accusatore e dall’accusato. Il giudizio dei sette, come l’istituzione del cavalierato in generale, gode di una consacrazione religiosa: il numero dei combattenti fa riferimento al Credo dei Sette, il culto monoteistico portato a Westeros dal popolo degli Andali. Da questo processo il nostro eroe esce vincitore, sconfiggendo il malvagio Aerion.

Fin qui, nulla che un comune lettore di Dunk & Egg (D&E) non sappia già. Questo thread, però, verte su una curiosità notata dai più appassionati: Dunk ha apparentemente ricevuto la “benedizione” del dio a cui il giudizio è consacrato, o, per meglio dire, la benedizione dei sette aspetti della divinità andala: Padre, Madre, Guerriero, Vergine, Fabbro, Vecchia e Straniero. La vittoria di Dunk, insomma, sarebbe stata “propiziata” dai numi tutelari del cavalierato, segno che il protagonista della novella, nonostante non abbia ricevuto realmente un’investitura da “Ser”, è un “true knight”, un cavaliere che combatte per cause giuste.

Questo favore divino, che sia reale o soltanto simbolico, trasparirebbe dalle azioni di alcuni personaggi in occasione del processo. È da notare, però, che mentre alcune benedizioni appaiono esplicite e chiaramente associabili a un aspetto del dio andalo, altre sono piuttosto incerte, il che ha prodotto opinioni diverse su quali passaggi testuali vanno considerati benedizioni e quali no. Lo stesso GRRM non ha mai fornito spiegazioni in merito. Con questo thread fornirò la mia interpretazione della teoria, andando ad analizzare quelle che ritengo essere le effettive benedizioni ricevute da Dunk.

 

Fabbro

Il primo aspetto dei Sette ad aver benedetto Dunk è il Fabbro, allegoria del lavoro e della creatività. Egli è rappresentato in THK da Steely Pate, per l’appunto un ferratore, che “benedice” Dunk sistemandogli lo scudo in cambio di un pagamento simbolico, una moneta di rame:

“Your rim was old cheap steel, brittle and rusted,” he said. “I’ve made you a new one, twice as thick, and put some bands across the back. It will be heavier now, but stronger too. The girl did the paint.”

A rimarcare il concetto, Pate accompagna Dunk al giudizio e lo definisce un vero cavaliere:

 "A knight who remembered his vows," the smith said.

 

Madre

Nel recarsi sul luogo del giudizio, Dunk incrocia una serie di persone che gli augurano di vincere il combattimento. La prima è una donna che gli rivolge un auspicio di buona sorte:

A few steps farther on, a woman called out, “Good fortune to you.”

I tre aspetti femminili del dio andalo sono la Madre, la Vergine e la Vecchia. Non essendo descritta né come giovane, né come anziana, l’ipotesi più probabile è che questa donna portatrice di fortuna rappresenti la Madre, allegoria dell’amore e della misericordia.

 

Vecchia

Dopo la donna, si avvicina a Dunk un uomo anziano, il quale invoca la forza divina:

An old man stepped up to take his hand and said, "May the gods give you strength, ser.”

Malgrado sia un uomo e non una donna, il fatto che GRRM abbia sottolineato l’anzianità del personaggio suggerisce che rappresenti la Vecchia, allegoria della saggezza che deve guidare i fedeli.

 

Guerriero

Dopo il vecchio, Dunk incontra un fratello questuante, un umile membro del clero dei Sette, che benedice la sua spada:

Then a begging brother in a tattered brown robe said a blessing on his sword,

L’attenzione sull’arma di Dunk lascia intendere che il personaggio rappresenti il Guerriero, allegoria del coraggio e della forza in battaglia.

 

Vergine

Dopo il fratello questuante, Dunk riceve il bacio di una fanciulla:

and a maid kissed his cheek.

La ragazza rappresenta evidentemente la Vergine, allegoria di innocenza e castità.

 

Padre

Dunk è riuscito a trovare cinque alleati: Raymun Fossoway, Robyn Rhysling, Lionel Baratheon, Humfrey Hardyng e Humfrey Beesbury. Ne manca uno per consentire a Dunk di combattere per la propria innocenza, e all'improvviso fa la sua comparsa Baelor “Breakspear” Targaryen, che si propone come sesto campione di Dunk. Non avendo a disposizione la propria armatura, il principe ha preso in prestito quella del figlio Valarr:

Then came a voice. “I will take Ser Duncan’s side.”
A black stallion emerged from out of the river mists, a black knight on his back. Dunk saw the dragon shield, and the red enamel crest upon his helm with its three roaring heads. The Young Prince. Gods be good, it is truly him?
Lord Ashford made the same mistake. “Prince Valarr?”
“No.” The black knight lifted the visor of his helm. “I did not think to enter the lists at Ashford, my lord, so I brought no armor. My son was good enough to lend me his.” Prince Baelor smiled almost sadly.

Baelor, erede e Mano del Re Daeron II, ha fama di uomo giusto e si presenta al giudizio come un genitore: per l’appunto, incarna l’aspetto del Padre, allegoria del potere e della giustizia divina.

 

Straniero

Dunk è un signor nessuno, eppure ben sei famosi cavalieri, che prima del torneo di Ashford erano per lui degli estranei, si schierano dalla sua parte, malgrado egli non lo ritenesse possibile:

Six knights, Dunk thought. They might as well have told him to find six thousand. He had no brothers, no cousins, no old comrades who had stood beside him in battle. Why would six strangers risk their own lives to defend a hedge knight against two royal princelings?

I sei campioni "estranei" che combattono al fianco di Dunk rappresentano lo Straniero, allegoria dell'ignoto e in particolare della morte. A tal proposito, tre dei quattordici combattenti perdono la vita, tutti appartenenti allo schieramento di Dunk: Baelor Targaryen, Humfrey Hardyng e Humfrey Beesbury. Il favore concesso a Dunk dallo Straniero, aspetto ambiguo del dio andalo, né maschile né femminile, sia umano sia bestiale, si rivela nella sua duplicità come benedizione e maledizione al tempo stesso:

“If I had not fought, you would have had my hand off. And my foot. Sometimes I sit under that tree there and look at my feet and ask if I couldn’t have spared one. How could my foot be worth a prince’s life? And the other two as well, the Humfreys, they were good men too.”

Modificato il 06 March 2025 21:03

Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.

Enrico Berlinguer

 

What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.

George R. R. Martin (A Game of Thrones)

 

The measure of a life is a measure of love and respect,

So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect

Neil Peart (The Garden)

 

Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.

Andrew Kevin Walker (Seven)

 

In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.

George Orwell (Nineteen Eighty-Four)

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Jacaerys Velaryon
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