Pensavo alla mutilazione subìta da Jaime ad opera del guitto che gli ha tranciato la mano destra, mano della spada.
Da là, comincia un grande cambiamento interiore per l'uomo. Non poteva essere quello di prima, colui che vedeva sè stesso come il Guerriero e Cersei come la Fanciulla.
Poco tempo dopo, tornato ad Approdo del Re e constatato che Cersei in realtà è Lo Sconosciuto (bella, quella sua riflessione) ne riparte e si avvicendano altre situazioni, tra cui il clero riarmato si solleva contro la Regina, la imprigionano (mentre la mia omonima Taena di Myr l'aspetta in portantina....poi capisce che è successo un patatrac e fugge immediatamente verso Lunga Tavola) e ad un certo punto le tagliano i capelli, i suoi bellissimi riccioli biondi.
Per Cersei la sua chioma è l'equivalente della mano per Jaime, una sua arma nonchè l'elemento in cui si auto-identifica: la leonessa dalla bionda criniera.
Il taglio dei capelli deve essere sconvolgente per la Regina, quanto la camminata della vergogna che le lascia addosso l'ossessione della pulizia (quattro bagni al giorno, se ricordo bene) e lo zio Kevan si accorge che il suo spirito vitale è spezzato: com'era lei un tempo, avrebbe esibito la corona d'oro sulla testa rasata, così pensa lo zio, con arroganza immutata.
Visto che Jaime e Cersei hanno condiviso la vita e la morte, e hanno fatto tutto insieme, circa negli stessi periodi - anche il giuramento dei Mantelli Bianchi e lo sposalizio con re Baratheon - mi sono detta che il taglio della mano e il taglio dei capelli erano due eventi pressochè equivalenti. I gemelli venivano privati della loro identità.
Voi che pensate?
Data la mia passione per i gemelli Lannister non posso non intervenire!
20 hours fa, Taena di Myr dice:che il taglio della mano e il taglio dei capelli erano due eventi pressochè equivalenti. I gemelli venivano privati della loro identità.
Sì, anche io la penso come te. Jaime senza mano perde la sua aura di campione spadaccino, perde il suo aspetto di guerriero. Cersei senza capelli, ma più che altro senza la dignità e l'aura di superiorità che sfoggiava alla corte, perde il suo aspetto di regina. È in questi episodi davvero speculari, però, che a mio parere le strade dei gemelli si dividono. Jaime ripensa al suo passato, alle cose orribili che ha fatto e cerca (con qualche passo falso e nelle sue imperfezioni, che restano) di migliorarsi, di fare la cosa giusta. Se Jaime imbocca la via della "redenzione" (termine forse troppo forte ma si è capita l'idea credo), penso che invece Cersei imboccherà la via della "perdizione", della vendetta e, non è per nulla escluso, della pazzia.
La storia di Jaime e Cersei spero che ci mostri come i due gemelli, a inizio saga in tutto e per tutto due gocce d'acqua, possano prendere direzioni diverse posti davanti alle stesse difficoltà.
E' curioso come Cersei, una volta posta nello stesso ruolo che aveva suo marito Robert, assuma senza rendersene conto gli stessi comportamenti che aveva lui: incoscienza nei confronti del denaro, bere smodatamente, dissolutezze sessuali. Comincia addirittura ad ingrassare: si pensi agli abiti che le erano diventati stretti, e lei punisce le lavandaie senza pensare che era lei a mettere su peso...... Porta acqua al mulino dell' esperimento di Stanford, famoso esperimento sociologico, in cui viene dimostrato che una persona si fa influenzare dal ruolo che si trova a svolgere. Diventata regina, comincia in breve a comportarsi come il re precedente. Rivede suo fratello dopo alcuni mesi: lui non è più come prima, non è un vincente, ha la barba lunga e i capelli rasati, soprattutto non ha più la mano della spada. Lei ha sempre avuto orrore delle deformità come ben sa Tyrion, e io sospetto che come madre avesse avuto molta paura di partorire dei nani.... Non riesce ad accettare la mutilazione del gemello, e ho trovato particolarmente crudele il suo rifiuto di ballare con lui ad una festa di corte: "la mia regina concede un ballo al suo cavaliere?" ma lei l'ha cacciato con parole spietate. Lui in quei giorni le dice che finalmente avrebbero la possibilità di sposarsi, ripristinando le antiche tradizioni dei Targaryen: ma lei rifiuta con decisione! ormai Jaime non le serve più, prima era la sua piccola vendetta privata a tutte le costrizioni che aveva dovuto subire come figlia e come moglie, si sentiva gratificata dal mantenere una relazione segreta e trasgressiva alla faccia di tutti....ma ora lui non è più lui, e perdipiù lei è libera e Regina! non immagina neppure cosa l'aspetta......
36 minutes fa, Taena di Myr dice:
E' curioso come Cersei, una volta posta nello stesso ruolo che aveva suo marito Robert, assuma senza rendersene conto gli stessi comportamenti che aveva lui: incoscienza nei confronti del denaro, bere smodatamente, dissolutezze sessuali. Comincia addirittura ad ingrassare: si pensi agli abiti che le erano diventati stretti, e lei punisce le lavandaie senza pensare che era lei a mettere su peso......
Ottima riflessione, non me n'ero mai accorto
Non è solo la mutilazione ad allontanare Cersei da Jaime ma il fatto che proprio per la mutilazione sia cambiato nell'animo: è una mutilazione esteriore e interiore. Prima i due si sentivano tutt'uno... mi pare che venga anche spiegato, a un certo punto (ma posso ricordare male): con la loro relazione Cersei e Jaime si completavano a vicenda, come se fossero una sola persona divisa in due alla nascita. Quando Jaime indossava la maschera da Sterminatore di Re ed era quindi caratterialmente vicino a Cersei, lei lo desiderava; appena inizia a farsi sentire il cambiamento in Jaime causato dalla mutilazione, Cersei si allontana dal fratello.
Non ricordi male: nel primo libro, quando Eddard Stark con la gamba fratturata chiede un colloquio privato alla Regina Cersei nel Parco degli Dei di Approdo del Re, lei arriva (in tenuta da caccia) e hanno un colloquio a cuore aperto. Lui l'aveva chiamata davanti all'Albero Diga perchè sperava che non fosse così empia da rispondergli con menzogne davanti ad un Dio più antico dei Sette Dei, e infatti lei gli racconta che sono nati insieme, prima lei poi Jaime afferrato ad un suo piede, e che sono "la stessa persona in due corpi diversi" , e che lei si sente completa solamente quando è accanto a lui.
Io sono rimasta particolarmente incantata (sono figlia unica) dalla quantità di piccoli ricordi d'infanzia che si affollano nella mente di Jaime nel corso di tutta la storia: i loro giochi, le marachelle, gli scherzi come quando vestivano l'uno gli abiti dell'altra e nemmeno il loro padre se ne accorgeva. Quando erano bambini innocenti e inconsapevoli del loro destino. Particolarmente bello quando lui ricorda che Cersei lo sfidò ad accarezzare un vecchio leone che viveva a Castel Granito dai tempi del loro nonno e, infilando il braccio tra le sbarre della gabbia, lei lo accarezzò e il leone le leccò la mano.
Jaime però, meno temerario di lei, la prese per le spalle e lentamente la fece allontanare..... era di sicuro un parente del leone che valse il titolo di cavaliere al nonno dei due fratelli Clegane, il cui simbolo dei tre mastini in corsa su fondo giallo ricordava l'episodio in cui tanti anni prima un leone tenuto a Castel Granito scappò dalla gabbia e si avventò, in cortile, contro il nonno Tytos Lannister che stava arrivando a cavallo. Il maestro del canile liberò subito tre mastini, che si lanciarono contro il leone salvando la vita a Tytos il quale nobilitò il vecchio Clegane .....