io...hmmm....boh trovare un'unica cosa che mi identifichi, cos' su due piedi, nn ci riesco. dovrei pensarci a fondo, proprio perchè cerco di nn legarmi troppo a nessuna cosa in particolare, tranne alle persone. domanda troppo impegnativa, passo parola
In xaytar
Sansa, è la mia risposta definitiva *_*
/me sanso
Che 3D intrigante!
Io sono un "entusiasta", uno di quelli che apprezza un pò tutto. Polutropon (concedetemi il termine, sperando che il vecchietto cieco non si offenda) per natura, ho mille interessi. Mi piace tantissimo viaggiare, e qualsiasi sia la città dove arrivo, non mi ci perdo mai, grazie all'ottimo senso d'orientamento e all'innata capacità di osservare i particolari. Adoro anch'io le grandi cattedrali, gotiche è meglio (quest'estate ero a Koln/Colonia... ), ma apprezzo un pò tutta l'architettura (ultimamente molto il Barocco, ma vado a periodi...), e l'arte in generale. Amo tantissimo i mezzi tecnici: navi, aerei, treni etc.
Amo tantissimo i grandi paesaggi, le montagne in particolar modo. Apprezzo qualsiasi luogo sulla terra, anche se non l'ho mai visto. Credo che il Mondo sia veramente bellissimo, al di là dei tantissimi problemi, non per ingenuità, ma per convinzione interiore. E credo che ovunque, un briciolo di felicità ci sia sempre, anche se in mezzo a tanto dolore.
Caratterialmente sono un pò controverso. Forse Stannis è il personaggio che mi identifica di più. sono severo con me stesso e con gli altri, ma credo sempre giusto. La gente mi reputa generalmente buono e generoso. Di certo cmq io non sono umile. Cerco sempre di essere il più freddo e razionale possibile, non amo farmi coinvolgere sentimentalmente... e respingo un pò troppe ragazze! A dire il vero la mia situazione con l'altro sesso è ariostesca,: amo chi mi sfugge, e fuggo chi mi ama... mah!
In ogni caso, il mio segno zodiacale, per chi crede a queste cose, è l'Ariete, e sono nato il 25 marzo, di martedì. Ve lo dico perchè c'è gente che riesce a fare il profilo psicologico di una persona con questi dati... non so come, ma mi è capitato, una volta anche in treno con uno sconosciuto mio coeataneo.
Se avessi un motto, sarebbe semper droit.
Ciao a tutti
Vainamoinen
Mamma mia come mi piace riesumare....e poi questo era un post proprio carino....mi rivolgo ai nuovi:forza ragazzi mettetevi a nudo....!!!! http://www.hinaworld.it/labarriera.net/forum/public/style_emoticons/default/happy.gif
Mi identifico in quel personaggio del Nord, che riabiliterà il buon nome Stark, massacrerà Bolton, Frey, Lannister e Greyjoy e renderà il Nord indipendente.
io come comportamento visione delle cose sono come tyrion
Io in parte mi identifico nei fumetti che faccio, se guardate bene infatti molte delle mie ansie, delle mie ribellioni e delle mie tensioni emergono tra la china. Mi identifico in quello che scrivo e che sono in molti a chiamare poesie. Mi identifico in quello che scrivo, dalla più stupida delle cacchiate alla più complessa delle riflessioni. Mi identifico come uno scalatore perché nella mia vita sono davvero poche le cose che non mi sono dovuto conquistare con i denti e con la determinazione. Mi identifico purtroppo nella rabbia che mi pervade sempre e che molto spesso è frutto delle mie debolezze e delle mie incertezze. Mi identifico nel riflesso che vedo allo specchio perché quello sono io, che lo voglia o no.
Volete identificarmi con un immagine? Cercate il vento che soffia prima del temporale..
Posto solo alcune foto (davvero poche ed estremamente insufficienti) per far capire una delle cose in cui mi identifico... Tratte dalle collezioni donna di pret-à-porter per l'Autunno/Inverno 2008-2009:
Alexander McQueen / Versace
Salvatore Ferragamo / Givenchy
Avete capito bene, è moda. Molti la considerano inutile e superficiale, ma personalmente non sono d'accordo. Al giorno d'oggi si tende a demonizzare l'immagine... Ed è sbagliato: l'estetica è una componente fondamentale nella nostra vita perché, diciamoci la verità, il bello piace. Piace perché ci fa sentire bene, ci regala emozioni, ci gratifica. Ed il bello ha tante forme: può essere la Piccola serenata notturna di Mozart, L'infinito di Leopardi, il David di Michelangelo... E può essere un abito.
Credo che per una persona nulla sia più meraviglioso della bellezza interiore unita a quella esteriore, e son convinto che in ogni caso considerare solo una delle due sia sbagliato ed incompleto. Ed il modo migliore per celebrare la bellezza esteriore è un abito. Un abito non è solo un taglia-e-cuci, è molto di più: è creatività, è passione, è un modo per esprimere se stessi, per distinguersi dalla massa. E non solo... Un abito può essere arte (la cosiddetta haute couture), o addirittura storia: mi fa sorridere pensare a quante persone, soprattutto donne, ignorino quanto devono a geni e maestri come Gabrielle "Coco" Chanel, Christian Dior, Yves Saint-Laurent, Cristobal Balenciaga se oggi possono aprire l'armadio e decidere in totale libertà cosa indossare giorno per giorno.
Il piu delle volte mi identifico con la carta di identità......male che vada uso la patente.
:dart: :dart: :dart:
;)Il piu delle volte mi identifico con la carta di identità......male che vada uso la patente.
:wacko: :unsure: :(
in cosa mi identifico io? mh, domanda insidiosa. beh, dato il mio carattere e la mia storia, in una parola: BUSHIDO, cioè la via del guerriero. mi spiego, non si sa mai :wacko:
il bushido è un modo di vivere che doveva contraddistinguere i samurai, fatto di rispetto, onore, gentilezza, altruismo e coraggio. insomma erano parecchie cose e tutte non me le ricordo. ricordo che c'erano immagini molto poetiche al rguardo. insomma, un modo per vivere in pace col mondo e con sè stessi, nel rispetto e nella collaborazione e, soprattutto, nel rifiuto della violenza.
direi che si accorda con me.
In che cosa mi identifico? E' una bella domanda, che per me non ha ancora una risposta univoca.
Forse potrebbe valere quello che pensava la mia professoressa di lettere quando mi diplomai. Alla classica cena di saluto con gli alunni, regalò ad ognuno di noi una maglietta con stampata un'immagine ed una frase. Non ho mai capito perchè la meritai, o se abbia fatto qualcosa per scatenare in lei qualche impressione particolare.
Credo che io non mi sia avvicinato così tanto a definire me stesso, come la mia prof.
Questa era la frase.
Dare significato alla vita può sortire follia, ma la vita senza significato è la tortura dell'irrequietezza e del desiderio vago. E' una nave che anela il mare eppur lo teme.
In effetti, a quattro anni di distanza, credo di essere ancora la persona descritta nella citazione. Una persona in attesa di capire quale è il suo posto nel mondo, di scoprire il suo vero significato, oltre la realtà lavorativa-amorosa-familiare.
Sono un idealista che crede che le idee non siano monadi irraggiungibili, ma esempi da praticare. Che crede in persone come Gandhi e JF Kennedy, nel sacrificio di se stessi per un bene superiore e che ognuno di noi prima o poi dovrà trovare un fine per se stesso.
Non ho ancora trovato il mio, un'ideale, qualcosa (o qualcuno) per cui valga la pena buttarsi ogni timore alle spalle e, forse, è per questa ragione che sento i giorni passare senza lasciarmi nulla di veramente importante. Mi sembra di essere un granello di sabbia trasportato da una tempesta nel deserto, quando l'unica cosa che vorrei sarebbe rimanere fermo ed osservare il mondo intorno a me.
Forse è anche per questo che la lettura della prima trilogia di Dune ha avuto su di me un effetto sconvolgente.
Prendendo a prestito un personaggio della saga, per chi l'ha letta, potrei essere un fremen del deserto. Stilgar.
Per chi non ha avuto il piacere di conoscerlo, aggiungo che nella mia scala dei valori terreni al primo posto c'è il rispetto degli amici, al secondo il rispetto di se stessi, al terzo la ricerca della felicità.
stilgar è un personaggio ENORME! :wub:
Ho pensato un po' ma non riesco a dare una risposta... :wub: In cosa mi identifico? Boh.... sono talmente lunatico che fatico ad identificarmi in qualcosa.... non so davvero.... va bene dire me stesso :wub:
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »