Amici Tolkieniani leggete un po' la mia biografia
Gil-Galad
Gil-Galad, il cui nome signfica "Stella di Radianza" era detto anche Ereinion o Ereinion Gil-galad e fu l’ultimo Re dei Noldor nella Terra di Mezzo. Figlio di Fingon, dopo la dagor Bragollach fu da questi inviato al sicuro ai porti delle Falas. Dopo la caduta della Falas, fuggì a Balar. Quando Maeglos e Maenor assalirono Sirion, assieme a Cirdan, accorse in aiuto degli elfi.
Fu incoronato Re supremo dei Noldor quando la città segreta degli elfi, Gondolin, venne distrutta da un esercito invasore di Balrog, Draghi, Troll e Orchi e il Re Turgon venne ucciso. Dopo essere fuggito a occidente con i sopravvissuti del suo popolo, Gil-Galad fondò il suo regno a Lindon (nella stessa parte della Terra di Mezzo dove gli Hobbit avrebbero successivamente fondato la Contea). Fu a Lindon che le navi di Elendil furono fatte a pezzi dalla burrasca tremenda che distrusse l’isola di Númenor. E fu nelle vicinanze del Regno degli Elfi che Elendil fondò la città di Annúminas, che sarebbe stata la capitale del suo regno settentrionale, Arnor.
Furono Elendil e Gil-Galad a rendere più stretto il legame fra Elfi e Númenóreani, inizialmente creatosi quando gli Uomini erano accorsi in aiuto degli Elfi e avevano respinto gli Orchi di Sauron che erano dilagati per tutta la Terra di Mezzo invadendola e minacciavano di ricacciare fino al Mare l’esercito di Gil-Galad. Gil-Galad con il suo popolo e a fianco dei Númenoreani di Elendil e dei figli Isildur e Anárion sconfisse Sauron nella battaglia di Dagorlad nel 3434; Barad-dûr fu poi cinta d’assedio. Partì con il suo esercito dal Lindon, per poi unirsi a quello dei Númenoreani e a quello degli altri Elfi radunati da Gran Burrone e da Bosco Atro. La lancia leggendaria che apparteneva a Gil-Galad era enormemente temuta da ogni Orco nella Terra di Mezzo, in quanto essi sapevano che trovarsela di fronte sul campo di battaglia voleva dire che la morte era vicina. Chiamata Aiglos, o “Punta di Ghiaccio”, dagli elfi, era alta nove piedi; la lama ricurva ne misurava quasi due ed era incisa in filigrana di ottone. Era un’arma poderosa e avrebbe potuto essere impugnata soltanto dal più forte e possente dei guerrieri. Aiglos aveva più l’aspetto della partigiana che della lancia comune, ed era maneggiata con ambo le mani dal Re Supremo. Con essa, il Re era abituato a lanciarsi fra i nemici con colpi ampi, che li falciavano da lato a lato, passando e ripassando fra loro, infilzandone parecchi contemporaneamente prima che quelli riuscissero anche solo a sperare di avvicinarsi alla distanza adatta per rispondere ai suoi colpi. La lama portava la seguente iscrizione elfica:
Gil-Galad ech vaegannen matha,
Aith helegnín i orch gostatha;
Nin cíniel na nguruthos
Hon essnín istatha:
Aiglos
Gil-Galad impugna una lancia ben fatta,
L’Orco avrà timore della mia punta di ghiaccio;
Quando mi vedrà, nel terrore dalla morte
Conoscerà il mio nome:
Aiglos
Dopo che Gil-Galad cadde nella battaglia ai piedi di Monte Fato, Aiglos venne riportata a Gran Burrone da Elrond, e qui deposta nella grande sala a fianco a fianco con i frammenti di Narsil, di modo che le due armi leggendarie rimanessero vicine nella morte come chi le aveva impugnate lo era stato nella vita.
L’armatura di Gil-Galad era, nella sua composizione, simile a quella di tutti gli Elfi della Seconda Era: una corazza e una falda di lamine snodate in acciaio su una cotta di maglia fine, insieme a spallacci e bracciali. Tuttavia, come si conveniva alla sua condizione di Re Supremo, la sua armatura era colorata con tinture blu, decorata con un motivo serpeggiante e sinuoso simile a tralci della vita, e le lamine erano incise con simboli dell’alfabeto Tengwar; e comprendeva delle placche di cuoi che offrivano maggiore protezione.
Alla gola portava un collare d’acciaio con le sue insegne araldiche, dodici stelle in campo blu notte. E’ possibile che il colore blu indicasse un’associazione con il Mare; comunque, si trattava sicuramente di un tipo di tintura raro nella Terra di Mezzo, che doveva aver richiesto moltissimo tempo ed esperienza per trovare elementi animali o vegetali, dai quali estrarla. Il suo mantello era blu cupo e la sua armatura dorata, e invece dell’elmo portava una corona d’oro, forgiata per lui dai fabbri di Eregion, forse addirittura da Celebrimbor medesimo, colui che aveva forgiato gli Anelli del Potere. Lo scudo del Re Supremo era della stessa forma di quello dei soldati regolari elfici, ma come l’armatura era anch’esso ornato più sontuosamente – lavorato a smalto, di colore azzurro, sopra e tutt’intorno all’umbone, e con una decorazione in oro con le sette stelle della sua casata. Poiché Aiglos veniva brandita con ambo le mani, è probabile che lo scudo fosse portato soltanto fino al campo di battaglia, senza essere poi impugnato durante il combattimento vero e proprio e lasciato, invece, in custodia a uno dei suoi servitori.
Gil-Galad Fu il primo portatore di Vilya, l’Anello d’aria, uno dei Tre Anelli elfici, che poi passò nelle mani di Elrond. Ricevette in dono da Elendil le torri che diedero il nome ai Colli Torrioni.
Venne ucciso nel fuoco durante il duello con Sauron e dopo la sua morte tutti gli Elfi di Gil-Galad si ritirarono a Lindon. Le sue gesta sono ricordate nel poema “La caduta di Gil-Galad”.
The Fall of Gil-Galad
Gil-Galad was an Elven-king.
Of him the harpers sadly sing:
the last whose realm was fair and free
between the Mountains and the Sea.
His sword was long, his lance was keen,
his shining helm afar was seen;
the countless stars of heaven's field
were mirrored in his silver shield.
But long ago he rode away,
and where he dwelleth none can say;
for into darkness fell his star
in Mordor where the shadows are.
La Caduta di Gil-Galad
Gil-Galad sugli Elfi soleva regnare:
Tristi cantano ora i menestrelli
I giorni ancor liberi e belli
Del suo regno tra i Monti ed il Mare.
La sua lancia era aguzza, la sua spada tagliente,
E da lungi il suo elmo splendeva possente.
Migliaia di stelle che in cielo raggiavano
Nel suo elmo d'argento si rispecchiavano.
Ma mille anni fa egli cavalcò via,
E nessuno oggi sa dov'egli adesso sia;
E la sua stella cadde nelle tenebre profonde,
A Mordor dove la cupa ombra si diffonde.
Gil Galad - Stella di radianza
Mi sa molto di "Il Signore Degli Anelli - Armi e Battaglie"...
ehhh...gil galad mi piace molto...ma il migliore secondo me resterà sempre fingolfin!e al secondo posto finrod felagund!niente di personale eh
aggiungo che "la caduta di gil-galad" è cantata, a sorpresa di tutti, da sam in sda...quel pezzo mi piace sempre troppo
Fingolfin? Be' è sempre mio "nonno" buon sangue non mente eh!!!!
Gil Galad - Stella di radianza
in effetti è un bel personaggio!!