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Film - ricette per un capolavoro
O di Oathkeeper
creato il 25 ottobre 2019

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Oathkeeper
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Oathkeeper
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Inviato il 25 ottobre 2019 11:24 Autore

Prendendo spunto dalla interessante discussione sul declino del cinema, ho ragionato su quali film in tutti questi anni mi hanno colpito e perché.

Dato che mi piacciono sia film impegnati, che di fantascienza o azione, ma ovviamente in ogni genere ho delle preferenze, mi chiedo quale sia la ricetta che fa sì che un film sbanchi il botteghino o che sia un flop. Questo vale sia per il film del cinema, sia tv.

 

Conta un mix di importanza attore / qualità recitazione / dialoghi / musica / fotografia / regia / effetti speciali etc, però non è detto che un film che ha un regista forte e cast di lusso sia garanzia di qualità del film, come ci sono film poveri in dialoghi o cast ma che hanno avuto un successo inaspettato.

 

Come distribuireste questo mix di fattori? E questo mix è cambiato coi decenni?

Potete mettere film famosi e premiati, ma mi interessa molto anche sapere di film semi sconosciuti o bizzarri che vi hanno colpito.

 

Per fare degli esempi...

Matrix - Keanu Reeves azzeccatissimo, storia intrigante, ambientazione angosciante, buon mix tra azione e mistica e un paio di dialoghi memorabili. Eppure i sequel non sono stati entusiasmanti.

Jurassic Park - mi è rimasto nel cuore e secondo me dovrebbero usarlo nelle scuole di cinema per insegnare come si fa un film d'intrattenimento. Questo film ha tutto, si regge su attori mediamente famosi ma carismatici, è basato su un romanzo di successo, uno dei primi film con effetti speciali dove gli effetti speciali sembravano veri. Ottimo ritmo, ottimo bilanciamento tra dramma, azione e humor. La saga nuova in teoria usa la stessa ricetta ma il risultato non è lo stesso, è carina ma nulla più. Perché?

 

Per passare al dramma, perché non fanno più film come Carlito's way, Munich, Il paziente inglese, Casinò, Apocalypse Now, Fight Club, American Psycho, American Beauty, Dracula di Stoker?

L'avvocato del diavolo, Fuga di mezzanotte, The Sleepers, La scelta di Sophie? Il miglio verde, Il silenzio degli innocenti, Confessioni di una mente pericolosa, The prestige?

 

E perché vanno alla grande i cinepanettoni ma film come The Congress, Moon, Predestination non se li fila nessuno?

 

Ogni tanto esce qualche perla come Shutter Island, Il sesto senso, Tre manifesti a Ebbing Missouri, Revolutionary Road, ma quanti all'anno?

 

Inoltre noto che diversi remake li amo di più alla vecchia maniera. Il pianeta delle scimmie ad esempio o The Time machine. in teoria dovrei sentire più vicini a me quelli moderni invece li ho trovati insulsi rispetto ai predecessori. Cosa gli manca? Vogliamo paragonare l'Atto di Forza di Schwarzy a quello di Farrell? Oppure i vecchi Terminator a Genesis? I primi X-men a Dark Phoenix? Ghostbusters originali al filmetto girlpower uscito qualche tempo fa?

 

 

 

 


Questa è l'unica Odissea:  gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,

colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)

 

Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )

 

Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.

(benedettini disertori)

 



 


Euron Gioiagrigia
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Inviato il 25 ottobre 2019 12:13
48 minutes fa, Oathkeeper dice:

Per passare al dramma, perché non fanno più film come Carlito's way, Munich, Il paziente inglese, Casinò, Apocalypse Now, Fight Club, American Psycho, American Beauty, Dracula di Stoker?

L'avvocato del diavolo, Fuga di mezzanotte, The Sleepers, La scelta di Sophie? Il miglio verde, Il silenzio degli innocenti, Confessioni di una mente pericolosa, The prestige?

 

Tutti film molto impegnati, spesso tratti da romanzi. Nessuno rischia più un'operazione del genere. Un film come Apocalypse Now poi richiederebbe un budget faraonico.

 

49 minutes fa, Oathkeeper dice:

E perché vanno alla grande i cinepanettoni ma film come The Congress, Moon, Predestination non se li fila nessuno?

 

Direi che ti sei risposta da sola.


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Inviato il 25 ottobre 2019 14:32

È una domanda veramente difficile la tua anche e soprattutto perché credo entrino in gioco sempre fattori soggettivi e personali, per cui non esiste la stessa ricetta per tutti.

Per quanto mi riguarda aldilà dei fattori tecnici, quasi oggettivi se vogliamo, sentimentali vuoi per tematiche o luna del momenton, un ingrediente fondamentale è la capacità di stupirmi con qualcosa che non mi aspetto. Che non è però un qualcosa di quantificabile o fisso.

Per esempione Avatar che pure era una grandissima novità non mi ha mai preso, anzi.

Ricordo per esempio che per il signore degli anelli non avevo aspettative ma i primi minuti di prologo mi lasciarono a bocca aperta. O ancora pacific rim o jurassic park. Credo che nel mio caso sia un mix di potenza visiva (pure l'inizio di BvS continua a rimanere una bomba per i miei gusti proprio per l'approccio inaspettato che utilizza gli stessi frame da una prospettiva differente) di suggestione visiva insomma che si lega con il fattore tematiche e capacità di intrattenere e suscitare emozioni. Tant'è che certi film come Green Book li ho amati pur senza alcuna potenza visiva particolare. Probabilmente alla fine si riconduce tutto alla capacità di suscitare emozioni che è determinata da tutti gli altri fattori che fanno un film.

E questo credo sia anche ciò che rende un film un capolavoro: trattandosi di cinema certamente quindi le immagini, ma anche la capacità di suscitare emozioni (che è legata a storia, interpretazione, musiche, effetti vari etc) e tuttavia anche i temi trattati, che probabilmente devono essere tali da toccare corde soggettive, quindi più sono e meglio sono trattati più si ottiene il capolavoro.  Di tutti questi fattori è importante poi il bilanciamento, perché appunto come Avatar si può avere una gran potenza visiva ma senza gli altri fattori serve a poco. 


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 
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Inviato il 25 ottobre 2019 14:47 Autore
10 minutes fa, Lyra Stark dice:

  Di tutti questi fattori è importante poi il bilanciamento, perché appunto come Avatar si può avere una gran potenza visiva ma senza gli altri fattori serve a poco. 

 

Concordo e ti cito perché avevo pensato anche io ad Avatar che è stato un'innovazione in CGI ma la storia raccontata era la classica favola Disneyana prevedibile e non mi ha "agganciata". 

Probabilmente, in merito allo suscitare emozioni e quindi empatizzare con la storia e i protagonisti, il fatto che più i film sono contorti, psicologici e se vogliamo morbosamente machiavellici, più mi intrigano dovrebbe farmi riflettere sulla mia psicologia :yeah: Anche per me l'effetto sorpresa conta tantissimo. Qualcuno citava I soliti sospetti ed è stato magistrale quel film, ma ce ne sono molti altri. Oppure mi piacciono quelli che ti lasciano con un punto interrogativo, come Inception, in modo che passi il resto della tua vita a chiederti se 

Cobb stava sognando o era tutto vero

 oppure sempre per restare in tema Di Caprio se 

Daniels alla fine sceglie di essere lobotomizzato per non ripetere il loop della sua follia

 

 


Questa è l'unica Odissea:  gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,

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Inviato il 25 ottobre 2019 14:53

Secondo me, l'unica ricetta è la scrittura. La potenza visiva alla fine è sì importante, ma tutto sommato finisce in secondo piano se la storia non ha una sua forza. L'esempio più lampante che mi viene in mente è la trilogia del Signore degli anelli, che aveva dialoghi di una bellezza incredibile, e del suo sfortunato sequel, Lo Hobbit. Se il regista è lo stesso, se l'autore di riferimento è lo stesso, se gli effetti speciali sono gli stessi, perché da una parte c'è un capolavoro e dall'altro una copia sbiadita? 

Per cui direi che la differenza l'ha fatta la sceneggiatura, e penso si possa estendere a molti altri film.


«When you heard him play his high harp with the silver strings and sing of twilights and tears

and the death of kings, you could not but feel that he was singing of himself and those he loved.»

 

— A STORM OF SWORDS

 


Neshira
Pescatrice delle Carte Dimenticate
Guardiani della Notte
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Neshira
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Guardiani della Notte

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Inviato il 25 ottobre 2019 17:14
5 hours fa, Oathkeeper dice:

Jurassic Park - mi è rimasto nel cuore e secondo me dovrebbero usarlo nelle scuole di cinema per insegnare come si fa un film d'intrattenimento. Questo film ha tutto [...] La saga nuova in teoria usa la stessa ricetta ma il risultato non è lo stesso, è carina ma nulla più. Perché?

Perchè in certi film, la novità ha una parte importante nell'impatto, ed è una cosa che non puoi e non dovresti sfruttare più di una volta; a meno, paradossalmente, di stravolgere totalmente la ricetta che ha fatto così tanto successo la prima volta e quindi introdurre la tua novità (Aliens)

 

Per il fallimento dei remake è facile...sei suicida (e presuntuoso) a provare un remake di qualcosa di 'grande': te la giochi difficile in partenza, e lì nemmeno puoi giocare la carta 'novità' se non in piccole deviazioni...se esageri non è un remake :p.

Lo dovresti provare solo con film che non hanno fatto successo, vedi ISDA del 74...

 

Poi remake e sequel hanno il rischio aggiuntivo che magari certi film hanno sbancato perchè rispecchiavano una moda/ esigenza del momento che poi è svanito...


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Lyra Stark
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Inviato il 25 ottobre 2019 17:53
2 hours fa, Oathkeeper dice:

Oppure mi piacciono quelli che ti lasciano con un punto interrogativo, come Inception, in modo che passi il resto della tua vita a chiederti se 

Oddio quelli no, io li odio! :shock:poi passo davvero tutta la vita a chiedermi ma allora qual'era la verità?!:wacko: :stralol: 

Lo hobbit forse perché non aveva una storia potente come il suo predecessore ISDA, perché è stato pieno di problemi fin dall'inizio della realizzazione e perché forse neanche il regista aveva voglia, ma anche perché comunque non era più una novità sicuramente. 

Ecco Jurassic Park partiva sa un'idea di base eccezionale, che poi è dovuta al libro: chi mai avrebbe pensato a ricreare dinosauri per uno zoo grazie all'ingegneria genetica all'epoca in cui uscì? Fino a quel momento i dinosauri te li immaginavi solo come ossa. Invece la storia era plausibile, persino ovvia, e ovviamente la resa ottima sia per effetti speciali che per il resto. Dopotutto resta uno dei migliori Spielberg, con tante sequenze iconiche (pensiamo solo ai passaggi tra thriller, action, dramma, humour nella sequenza del T Rex che esce dal recinto e se la prende con la macchina dei ragazzini. Cosa faccio li cito? Anche solo i cerchi nel bicchiere d'acqua, e poi al clou dell'azione stacco su Malcom che spanna il vetro della macchina, e non parliamo dell'accostamento Rex che attacca Gennaro seduto sul gabinetto. Mitico!)

I seguiti invece hanno avuto il problema che si è voluto strafare e come dicono bene in Jurassic World si è perso anche l'effetto wow perché ormai vedere dinosauri non era più una novità. 

Ecco, tra o film recenti che mi hanno piacevolmente stupita c'è anche Godzilla perché non me lo aspettavo ed ha alcune trovate interessanti e fresche. Già il seguito è meno accattivante perché anche qui hanno voluto strafare e manca una storia decente. Se non ce l'hai non puoi più puntare sull'effetto novità perché ormai quella carta te la sei già giocata.


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

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A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 
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Manifredde
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Inviato il 28 ottobre 2019 10:54

Secondo me ci sono almeno 3 ingredienti che si possono considerare per avere un film di successo (e parlo di successo economico):

-Ottima scrittura

-Fattore WOW! (nuove idee di regia, effetti speciali etc)

-Ampia fanbase giá presente (franchise, tema, etc).

 

Ad esempio, JP aveva una ottima scrittura ed uno straordinario fattore WOW. Inoltre i dinosauri sono sempre stati un elemento con una certa presa.

 

Poi, ovviamente, l'esecuzione puó esaltare gli ingredienti o ucciderli.

 

Poiché, di queste 3 componenti, l'ottima scrittura é la parte piú complessa e quella meno prevedibile, si punta sulle altre 2 con i risultati che tutti vediamo.

 

Siccome, peró, il fattore WOW dura solo finché é una novitá, e la fanbase cambia e/o vuole sempre qualcosa di nuovo da digerire, é solo tramite l'ottima scrittura che si consente ai film di durare nel tempo. E per ottima scrittura intendo qui una scrittura tecnicamente efficace, non ambiziosa o pretenziosa. Ad esempio, Indipencence Day, per quanto "scemo", ha una sceneggiatura impeccabile, con i suoi picchi e valli emotivi, i suoi bei personaggi ben caratterizzati, i suoi payoff messi al posto giusto, ben 3 linee narrative principali. Indipendence Day 2 non se lo ricorda piú nessuno.


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