Ad una settimana dal voto per il parlamento europeo, passata la prima' "emozione", si può cominciare a fare un'analisi del voto, con un punto di vista che non è solo quello italiano.
In questo senso, sto leggendo l'ultimo numero di Internazionale (lettura che consiglio sempre) che, come certamente sapete, raccoglie contributi da testate di tutto il mondo ed offre una visione d'insieme.
Alcuni spunti che ho tratto dalla lettura e che possono essere spunto di riflessione:
- l'afflusso alle urne, a livello europeo, è aumentato.
- I partiti "green" sono cresciuti parecchio. In questo, il voto "giovane" ha avuto un peso determinante, soprattutto in alcuni Paesi.
- i partiti liberali hanno pure visto un incremento del proprio indice di gradimento
- non c'è stata una schiacciante affermazione dei partiti nazionalisti o euroscettici
La sintesi che traggo da alcuni degli articoli che ho letto è che, contrariamente a quello che potrebbe sembrare, il progetto europeo in qualche modo sta tentando di resistere.
E voi che ne pensate?
Se invece che alla UE-28 guardassimo ad una ipotetica UE-27 senza Italia, vedremmo che i gruppi "euroscettici" hanno meno PE del 2014.
Ma anche prima delle elezioni, solo i media nostrani ipotizzavano 1) maggioranze "sovraniste" 2) alleanze del PPE con i "sovranisti".
L'idea stessa che il progetto europeo "resista" o "barcolli", elettoralmente parlando, è frutto soprattutto di una bolla mediatica tutta italiana.
Il tipo di maggioranza che sarebbe uscita dalle urne non è mai stato in discussione. I dubbi erano se l'ALDE sarebbe stato sopra o sotto i 100 PE, se ci sarebbero stati 20-30-40 PE di distacco tra PPE e PSE, se i Verdi sarebbero stati quarto o quinto gruppo parlamentare. Dettagli, in sostanza.
Ben più interessante è il declino ormai inarrestabile di popolari e socialisti in favore di liberali e verdi.
Greta vincitrice morale delle elezioni, senza alcun dubbio.
PS: ovviamente è impossibile per ragioni politiche, ma sarebbe ad oggi aritmeticamente possibile una maggioranza "di sinistra" al Parlamento Europeo prendendo tutto quello che c'è dall'ALDE a sinistra... mentre la stessa cosa non è possibile dall'ALDE andando a destra. Poi il PPE è arrivato primo e ha pieno diritto di prelazione sulle cariche, ma ecco, rispetto al 2014 forse per me questa è la novità più importante di tutte
La UE c' è ancora ma bisognerà capire chi ci sarà al vertice. In ogni caso ci vuole una maggioranza e ultimamente si fatica a trovare in giro per l' europa.. La spagna per esempio è ancora senza un governo.. Si tratta di aspettare..
2 hours fa, Maya dice:il progetto europeo in qualche modo sta tentando di resistere
Non mi stupisce. Aldilà dei vari quaraquá e mal di pancia che alternativa ci sarebbe? E soprattutto chi si prenderebbe le responsabilità di sfasciare tutto?
Basta vedere in UK che situazione assurda si è creata. E se finalmente se ne andassero come proclamano da anni poi i risultati sarebbero sotto gli occhi di tutti.
Inoltre, cinicamente l'esistenza dell'Europa garantisce un ulteriore bacino di confluenza di rappresentanti e parlamentari, siamo sicuri che vorrebbero rinunciarvi?
Adesso si vedrà come decidono di organizzarsi.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Ecco, una cosa che leggevo - in un articolo tratto da Liberatiòn, se non erro - è che l'esperienza Brexit starebbe portando al graduale abbandono da parte degli euroscettici di concetti quali "uscita dall'Europa", "No euro". Non so però quanto ci sia vero in questa affermazione e se non sia piuttosto una sensazione non motivata dai fatti.
Credendo da sempre nel sogno europeo, sono contento di questo risultato. Soprattutto per quanto riguarda il fatto che i partiti sovranisti non hanno sfondato come si millantava qui da noi. Se poi questa vittoria morale per i partiti europeisti si tradurrà in una loro concreta e più incisiva politica volta a correggere le storture del sistema Europa, è tutto da vedere.
L'ottimo risultato dei verdi me lo aspettavo, all'estero intendo, da noi hanno sempre contato relativamente poco.
4 hours fa, Maya dice:Ecco, una cosa che leggevo - in un articolo tratto da Liberatiòn, se non erro - è che l'esperienza Brexit starebbe portando al graduale abbandono da parte degli euroscettici di concetti quali "uscita dall'Europa", "No euro". Non so però quanto ci sia vero in questa affermazione e se non sia piuttosto una sensazione non motivata dai fatti.
Ho letto anch'io un'analisi simile, di un giornalista tedesco, mi pare, in cui si sosteneva che il caos politico post-voto su Brexit in UK abbia indebolito la propaganda euroscettica. Prima del referendum sembrava che fuori dal "gulag europeo" il UK avrebbe trovato un nuovo paradiso, invece a tre anni dal voto non c'è neanche l'ombra di un'accordo, non c'è nessuno che se ne voglia occupare concretamente ed è facile che alla fine si opti per un secondo referendum. Mi pare che basti ed avanzi per rompere le speranze più sfrenate degli euroscettici.
Se a questo si aggiunge che Orban, qualche giorno fa, ha definitivamente chiuso la porta in faccia al buon Salvini, rifiutandosi di lasciare il PPE (i fondi europei sono il motore del boom economico dei Paesi dell'Est), e che pare che lo stesso abbia fatto Farage, credo che nell'immediato futuro, l'Europa abbia poco o nulla da temere.
In gran bretagna vogliono la brexit e infatti hanno votato farage..
Il Brexit Party è stato il più votato, ma i partiti europeisti nel complesso hanno preso quasi più voti. Continua a non esserci una maggioranza netta a favore o a sfavore della Brexit.
Provo a dire la mia dall'alto della mia esperienza della Maratona Mentana
9 hours fa, Lord Beric dice:Ma anche prima delle elezioni, solo i media nostrani ipotizzavano 1) maggioranze "sovraniste" 2) alleanze del PPE con i "sovranisti".
Sono d'accordo sulla totale infondatezza del punto 1, meno sulla totale implausibilità del punto 2. Gli equilibri storici sono traballanti e la situazione è liquida.
Alcuni esponenti del PPE, Orban e (per quanto conti ancora) Berlusconi, stanno tentando di intercettare l'ondata sovranista e di costruire un qualche cosa con alcuni "sovranisti" (che sarebbe meglio chiamare destre vecchio stampo Dio, Patria e famiglia). Ora Salvini non sembra intenzionato a seguire questa via, resta il fatto che questa strada alcuni l'hanno prospettata. Inoltre, resta ancora da vedere se Orban con la sua dozzina di seggi rimarrà nel PPE o verrà cacciato. Se venisse cacciato allora sì che il gruppo sovranista acquisirebbe peso, anche se non necessariamente più importanza. In ogni caso io penso che il pragmatismo prevarrà e Orban verrà mantenuto all'interno del PPE, con tutte le conseguenze che esso porta: essere una colonna portante di tutte le maggioranze possibili e quindi costringere i compagni di governo ad accettare alcune strizzate d'occhio alle destre.
9 hours fa, Lord Beric dice:Il tipo di maggioranza che sarebbe uscita dalle urne non è mai stato in discussione. I dubbi erano se l'ALDE sarebbe stato sopra o sotto i 100 PE, se ci sarebbero stati 20-30-40 PE di distacco tra PPE e PSE, se i Verdi sarebbero stati quarto o quinto gruppo parlamentare. Dettagli, in sostanza.
Erano infatti questi i risultati che più contavano. Le maggioranze in discussione, le uniche possibili credo, sono PPE-PSE-ALDE o PPE-PSE-Verdi. La seconda credo sia più improbabile, alcune idee dei Verdi sullo sviluppo e l'industrializzazione urtano un poco alcuni popolari. La prima penso sarà quella che vedremo realizzata, con tutto ciò che ne consegue: il triumvirato europeo Germania (PPE di Merkel), Francia (ALDE di Macron) e Spagna (PSE di Sanchez), con la Vestager a capo della Commissione. E grazie a Salvini ci scorderemo il terzo posto che la Francia ci aveva offerto al tempo di Gentiloni dopo l'uscita del Regno Unito, terzo posto che oggettivamente ci spetta ma che ci siamo fatti sfilare dalle mani, come è giusto che sia visti i rapporti attuali. In ogni caso tutte le maggioranze possibili dovranno essere calibrate con l'uscita dei parlamentari inglesi il 31 ottobre (forse...).
7 hours fa, Maya dice:Ecco, una cosa che leggevo - in un articolo tratto da Liberatiòn, se non erro - è che l'esperienza Brexit starebbe portando al graduale abbandono da parte degli euroscettici di concetti quali "uscita dall'Europa", "No euro". Non so però quanto ci sia vero in questa affermazione e se non sia piuttosto una sensazione non motivata dai fatti.
Ho studiato per un corso all'università un po' di integrazione europea. Nel capitolo della Brexit si parlava proprio di rilevazioni fatte in tutta Europa dopo l'uscita del Regno Unito e l'elezione di Trump. Emergeva che la maggioranza degli europei intervistati confidava nell'integrazione e anzi che la Brexit aveva avuto il solo risultato di rafforzare il sentimento europeista. Io ne parlo inoltre per esperienza personale. La Brexit mi ha incentivato ad approfondire i temi europei che prima bellamente ignoravo e ora posso dirmi convinto europeista. Se il meccanismo ha funzionato anche con altri allora siamo a cavallo!
6 hours fa, Guardiano della notte dice:Se poi questa vittoria morale per i partiti europeisti si tradurrà in una loro concreta e più incisiva politica volta a correggere le storture del sistema Europa, è tutto da vedere.
E' proprio questo il problema. I partiti euroscettici, a parte qualche eccezione come Melanchon, sono di destra tradizionale, compatti, decisi nell'obiettivo di "cambiare l'Europa" in qualche strano modo che solo loro sanno, visto che dare più potere a 27 Capi di Stato e di Governo anziché concentrarlo nelle mani della Commissione mi sembra solo un distruggere ciò che si è faticosamente fatto fino ad adesso... I partiti europeisti vanno dai verdi al centrosinistra, dal centrodestra ai liberali... Un po' troppe anime per poter essere enumerati in un solido blocco compatto europeista da opporre al fronte euroscettico... Vedremo... Sicuramente, se in questa Commissione non si raggiungeranno alcuni obiettivi di integrazione, in futuro la vedo molto dura precedere tutti insieme lungo il cammino dell'UE. Le prospettive di un'Europa a più velocità se questa Commissione fallirà si avvicinano.
7 hours fa, Lyra Stark dice:Inoltre, cinicamente l'esistenza dell'Europa garantisce un ulteriore bacino di confluenza di rappresentanti e parlamentari, siamo sicuri che vorrebbero rinunciarvi?
Basta vedere quanti soldi si sono arrubbati i lepenisti al Parlamento Europeo... Tutte chiacchiere elettorali quelle antieuropeiste che però, a quanto pare, la maggioranza della gente, almento in Italia, prende per vere...
P.S.: e tutto ciò per un Parlamento Europeo che non conta poi così tanto nella struttura dell'UE. I membri della Commissione dovranno essere sì fiduciati dal Parlamento Europeo, ma saranno selezionati dai governi in carica dei Paesi. Quindi un filo-leghista nella commissione ci sarà di sicuro, così come un uomo di Orban, un uomo della destra polacca e così via. Tanto le decisioni che contano vengono prese al Consiglio europeo dei Capi di governo... Dare tutta questa importanza a un'assemblea le cui decisioni in alcuni casi non sono nemmeno vincolanti è a dir poco assurdo.