"Andrò nella tomba pensando alla pesca di mio fratello " Stannis Baratheon 

Questa è solo una frase buttata lì o nasconde un indizio sul futuro di Stannis ?

Conosco una storiella , c' era un signorotto a cui una fattucchiera aveva predetto che sarebbe morto a causa del crollo di due torri, il signorotto si tenne lontano per tutta la vita da torri e castelli andando a vivere in un paesino di campagna ,bene , un giorno camminando per il  paese morì colpito da un pezzo di ferro caduto dall' alto ,quel pezzo di ferro era l'insegna della locanda di paese " le due torri" dove appunto c'erano raffigurate due torri

Prendendo spunto mi sono ricordato che a Tempio di Pietra c è una locanda di nome "la pesca " 

Tempio di Pietra si trova nelle terre dei fiumi e fu teatro della battaglia delle campane che ancora turba il sonno di Jon connington, quindi diciamo che mi sono convinto che Stannis morirà qui , davanti a quella locanda ,e l'ultima cosa che vedrà sarà l'insegna della locanda 

Prima però ci deve arrivare al Sud...e con "Aegon", i Tyrell, i Lannister e nemici ovunque, lo vedo poco probabile. Il fatto che Stannis abbia perso Roccia del Drago e Capo Tempesta è un chiaro indizio che il percorso di Stannis si concluderà al Nord.

Certo però che la tua osservazione è curiosa, ma io credo che la frase di Stannis vada inquadrata in un sentimento di affetto che il freddo e rigido Stannis, nonostante tutto, provava per il fedigrafo fratello minore. Secondo me non è una previsione per il futuro.

Io di chiari indizi non ne vedo , per fermare gli estranei servono tutti i regni e le terre dei fiumi (con i frey da abbattere per ottenere sostegno) sono li sulla strada .

Se poi la Valle fingesse di dichiararsi per Stannis salvo poi unirsi ad Aegon sposando Sansa al principe (altra teoria per un altro topic)ecco la trappola munita di esca e Jon  Connington, Stannis , magari anche Brienne, tutti riuniti nello stesso posto 

Il problema è che a Sud nessuno appoggerebbe Stannis. I Lannister sono in declino (e le Nozze Rosse 2.0 daranno un'ulteriore sforbiciata alle loro forze), ma vi è Aegon,che ha il sostegno della Compagnia Dorata e presto avrà anche quello di Dorne (quando Doran saprà della finaccia di Quentyn) e Tyrell, che non vedono l'ora di saltare il fosso.

Certo bisogna vedere quali sono i piani di Ditocorto riguardo allo schieramento politico della Valle, ma non riesco a immaginare un alleato per Stannis...

Il tuo ragionamento manca di mettere in conto le conseguenze di eventi intermedi come l'appoggio della banca di ferro e la liberazione del Nord,  il sostegno crescerà e liberare le terre  dei fiumi dai frey è un ' occasione ghiotta 

I Tyrell faranno una brutta fine ,nella compagnia dorata hanno "amici" nell' altopiano 

Senza contare che la situazione va verso il tutti contro tutti (Stannis vs Euron vs Aegon vs Daenerys),Stannis o chiunque voglia combattere gli estranei deve andare a sud ,almeno a dirglielo che ci sono gli estranei 

Alla Banca di Ferro non ci avevo pensato. Condivido il tuo accenno al "tutti contro tutti", effettivamente la situazione, come dissi a suo tempo, sta per esplodere.

Il problema è che Stannis sta antipatico alla maggior parte dei lord del Sud, proprio per la sua nomea di uomo rigido, duro e contro i corrotti. Non so quale sia l'opinione del popolo, ma in un sistema come Westeros contano solo i lord. Quindi, vederlo leader del Sud mi pare improbabile.

Certo, se la Banca di Ferro dà a Stannis diecimila mercenari (dico un numero a caso) allora la sua situazione si risolleva parecchio. Ma faranno in tempo?

Faranno in tempo per cosa ? Preso il Nord può aspettare. 

Dopo tutto quello che è successo credo che nelle terre dei fiumi un po' di dura e rigida giustizia contro i corrotti sia auspicata, Non sottovalutiamo le religioni nel prossimo libro ,il dio rosso si sta espandendo proprio nelle terre dei fiumi 

Fare in tempo per gli Estranei, o per la sopravvivenza dello stesso Stannis.

Sì, Rhllor si sta espandendo, ma non so se il Credo la prenderà bene. Proprio in ADWD l'Alto Passero dice a Cersei che Stannis e il suo "red demon" non hanno posto a Westeros.

Vedi che bello ? Anche il problema religioso mentre un altro pazzo vuole sterminare tutte le religioni  (Euron) 

Quindi Stannis vs Aegon (che verrà incoronato dall' alto passerò) 

E c'è chi vuole il finale della serie tv mentre nei libri ci aspetta di tutto

Ho visto casualmente la firma di NonnoOlenno sto l'avatar e ho ripensato all'episodio in cui Renly dona la pesca a Stannis. Tralasciando significati sociopolitici come fatto da Loki (un indizio sulla futura fine di Stannis), mi chiedo se il gesto non posso essere interpretato in funzione intimistica, ossia come se il gesto rivelasse qualcosa sui due protagonisti della scena, e su Renly più precisamente. In particolare mi piacerebbe conoscere l'opinione degli utenti più esperti nelle analisi filosofiche dei personaggi di ASOIAF.

L'episodica insita nell'evento della pesca porta con sé delle contraddittorie ambivalenze.

La pesca in sé è per cultura orientale una rappresentazione di vita eterna, un tributo materiale al perdurare dell'esistenza, che mai si estingue. Nel tessuto Martiniano, però, ha la valenza opposta, ossia è votata al sottolineare la brevità e la fuggevolezza dell'esistenza. Filosoficamente si configura come espediente che pone in essere il conflitto e la riflessione dell'esistenza umana quale essenza puramente transitoria e, di più, priva di senso qualora tale transitorietà non sia lenita dall'alimentarsi e dal soddisfarsi a livello personale e istintivo.

In tale frutto possiamo cogliere un'espressione di freschezza e di leggerezza, è metaforicamente prospero e trova la sua collocazione in un contesto primaverile o estivo. Dunque riflettendoci non è diverso da Renly stesso, la cui natura è collocabile solo nei meccanismi di un'estate enfatica, dove per estate s'intende un atteggiamento caloroso e lontano dalle dinamiche più ardue dell'esistenza.

In tale confronto il minore dei Baratheon deride il proprio fratello e sembra farlo con superficialità, come da sua consuetudine. Eppure il suo gesto cela un monito molto più profondo di cui egli stesso è inconsapevole fautore: è un invito a inseguire le proprie inclinazioni personali e la passionalità insita nella vita, un invito all'intensità e all'adempimento delle proprie necessità in quanto uomo che arde, ama e il cui dovere è rispondere a sé stesso, nelle spire di suddette istanze.

Stannis è per contro soggetto che rifugge da tale schema, che eccede nel suo attaccamento ad una dimensione di inflessibilità, poco collocabile nei bagliori della passione e del godimento della vita. Egli non coglie l'attimo, ma si distanzia da esso. E' totalmente apatico, dove per apatia non s'intende una vera e propria assenza di reazioni, ma una carenza di passioni. E' connaturato e ossessionato dal pragmatismo e dal concetto di dovere, tanto da non sentire alcun richiamo da questi punti di vista e da non comprenderne il senso, dunque, tanto in sé stesso quanto negli altri.

L'onorare la vita rispondendo alla propria passionalità e ricercando nell'esistenza ciò che più ci aggrada e gratifica in quanto esseri umani, portandoci gioia. Un processo psicologico ed emotivo dal quale l'Io di Stannis è esente, poiché corroborato da una matrice strutturale che lo induce ad una visione diametralmente opposta, svuotandolo al contempo di ogni impulso più emotivo e personale.

In sostanza può ascriversi a significato che riconduca ad un valoroso ed essenziale carpe diem, ed è senza dubbio incisivo e rivelatore, a livello di componente psichica, tanto della natura di Renly quanto di Stannis, e dei diversi bisogni che tali nature si pongono.

Si tratta di uno dei passi più belli della saga di ASOIAF.