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ADWD - "The human heart in conflict with itself"
di Euron Gioiagrigia
creato il 22 marzo 2018

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Euron Gioiagrigia
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Euron Gioiagrigia
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Inviato il 22 marzo 2018 16:26 Autore

Spesso Martin ama ripetere nelle sue interviste che lo scopo della sua letteratura, a partire dai romanzi fantascientifici anni 70-80 fino ad ASOIAF, sia esplorare non tanto il conflitto tra bene e male, visto che nella letteratura martiniana non si trovano spesso personaggi bianchi o neri (pur con notevoli eccezioni), quanto i conflitti del cuore umano. E in ASOIAF abbiamo una miriade di personaggi grigi caratterizzati da laceranti dilemmi interiori. Ne accenno a qualcuno, lasciando a voi il resto dell'analisi:

 

Theon Greyjoy: il simbolo per eccellenza di ASOIAF. Personaggi estremamente incerto su cosa desiderare, se essere amico degli Stark o un vero figlio di suo padre, la sua parabola è una decostruzione-ricostruzione con perdita e ritrovamento dell'identità, ma senza facili morali o lieti fini, visto che Martin può combinargli ancora di tutto. E di certo, la situazione in cui si ritrova a fine ADWD/inizio TWOW è certamente precaria;

 

Sandor Clegane: altro simbolo di ASOIAF, personaggio diviso tra la voglia di ambire a un futuro e a un comportamento più luminoso e il ricordo-ossessione di un passato violento che si palesa in comportamenti ancora più violenti. Sandor è il personaggio capace di fare a pezzi il garzone da macellaio in AGOT e salvare la vita a Sansa in ACOK durante le sommosse popolari. Altro personaggio dal destino incerto: perirà nello scontro con il fratello-zombie? O troverà la sua strada?

 

Tyrion Lannister: vero figlio di Tywin, caratterizzato da cinismo e furbizia che lo rendono a dir poco grigio, ma allo stesso tempo più onesto e "morale" di suo padre visto il modo gentile con cui si comporta verso Sansa e il disgusto che prova alla notizia delle Nozze Rosse. In ADWD il personaggio cade in una serie di dilemmi e strappi interiori dovuti anche alla storia di Tysha e al parricidio, e tutto ciò rende difficile una catarsi. Troverà il suo scopo aiutando Dany, o tenterà di fregare anche lei?

 

Daenerys Targaryen: altro personaggio chiave della saga pregna di conflitti interiori. Da una parte, l'ultima (?) Targaryen vorrebbe riprendere il ruolo di suo padre e tornare a governare Westeros, come suo diritto, ma allo stesso tempo Dany è anche la ragazzina impaurita che vorrebbe tornare a Bravoos nella casa dalle porte rosse, a vivere una vita tranquilla. Riuscirà a conciliare tutto ciò?

 

Stannis Baratheon: l'uomo che vive per la legge, per il diritto e per ciò che è giusto, non sembra vivere serenamente questo ruolo. Troppi drammi nel suo passato, a partire dalla morte dei genitori nel naufragio ai continui sgarbi di Robert e Renly, un personaggio impegnato in una perentoria missione di salvezza di Westeros visto che è l'unico pretendente al trono a rendersi conto della minaccia degli Estranei. Allo stesso tempo, però, a Stannis basterebbe essere amato maggiormente, solo un pò di più di quanto gli abbiano dimostrato tutti nel corso della sua vita. Riuscirà a risolvere i suoi conflitti?

 

E voi? Quali sono i personaggi che secondo voi vivono conflitti nel proprio cuore?


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Stella di Valyria
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Stella di Valyria
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Inviato il 22 marzo 2018 17:10

Tema e post molto interessanti.
Su Danaerys vorrei solo aggiugere che mi sembra viva un conflitto interiore anche sul modo di impostare ed usare il proprio potere: da una parte, il suo retaggio genetico Targ la porta a gesti spesso impulsivi e talmente estremi che, anche quando intende esercitare la giustizia e farsene paladina, rischiano di sfociare nell'effetto opposto, per eccesso di slancio (vedi la crocifissione dei padroni nelle città libere, senza neanche guardarli in faccia, faccendo di tutta l'erba un fascio e considerandola semplicemente una questione numerica, dove tutti sono colpevoli allo stesso modo e il singolo individuo neanche esiste). Dall'altra, la sua disponibilità, in mote occasioni, ad ascoltare e seguire consiglieri più pacati e più saggi, che temperano quel lato Targ che, lasciato libero di scatenarsi, la renderebbe pericolosamente in bilico tra la monarca illuminata e la variante femminile dell'ennesimo Targ folle.
"Ogni volta che nasce un Targaryen, gli dei lanciano una moneta: da un lato c'è la saggezza, dall'altro la follia", scrive più o meno Martin. Ecco:  Danaerys spesso mi dà l'idea che la moneta sia in quella fase in cui ha già toccato terra, ma sta ancora girando su se stessa, indecisa da che lato cadere.


                              


Iceandfire
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Iceandfire
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Inviato il 22 marzo 2018 17:59

Molto interessante il tema

 

Theon  Greyjoy ha iniziato il lungo percorso che probabilmente lo porterà a ritrovare se stesso,certamente e' in una posizione estremamente precaria e credo che Martin solo con una morte particolare ne siglerà la catarsi definitiva 

 

Tyrion Lannister e' come un magma nascosto che prima o poi manifesterà la sua potenza distruttiva , e' il piccolo leone della profezia dal quale Dany deve guardarsi

 

Stannis Baratheon  per me non avrà nulla e perderà tutto,la sua intransigenza sempre ovunque e comunque gli impedirà di raggiungere quello che ritiene gli sia dovuto 

 

Daenerys Targaryen subirà il tradimento per amore nel momento in cui crederà di aver raggiunto non solo la dimensione di regina ma pure la possibilità di vivere anche come una donna comune ,suo desiderio inconscio 

 

Sandor Clegane invece ,cavaliere in pectore e cinico per fatti oggettivi subiti da lui e pure dalle sue vittime, secondo me avrà il destino migliore ,si riabiliterà ,un poco come Jaime ( sono entrambi cinici e disillusi ) nel momento in cui ci sarà da difendere la vita di tanti E secondo me avrà la sua giustizia poetica sconfiggendo fuoco e fratello 


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

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Lyra Stark
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Lyra Stark
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Inviato il 23 marzo 2018 19:34

E' vero ce ne sono molti, anche perchè l'intenzione dell'autore è staccarsi dal fantasy classico e canonico e un po' fiabesco ma cercare di rispecchiare la realtà, dove le persone in genere sono appunto "grigie" (che inflazionato che sta diventando questo termine ^^"), piene di dilemmi e conflitti interiori, portate a interrogarsi anche perchè solo le persone da poco non dubitano mai di loro stesse e non si mettono in discussione.

 

Avete citato già molti esempi famosi, però noto che ne mancano alcuni:

nonostante appaiano granitici, o tonti secondo alcuni, secondo me anche gli Stark sono persone in conflitto, con lati grigi e oscuri e dilemmi morali:

Ned Stark: che dietro la patina di integrità morale nasconde rimpianti, bugie e incertezze;

Robb Stark: più difficile da giudicare non essendo POV, ma anche nella parabola del giovane Lupo si può leggere il conflitto, esemplificato anche da quanto accaduto con Jeyne, per lui soprattutto su ciò che è giusto fare e ciò che ci si aspetta che lui faccia, anche seguendo le orme del padre.

E soprattutto Jon Snow: io ho visto Jon come un personaggio carico di dilemmi, da sempre, com'è tipico di coloro che sono osservatori silenziosi e pensatori. Gran parte di ciò che fa lo fa perchè imposto dall'esterno ed egli si ritrova sempre a interrogarsi se abbia agito con correttezza secondo gli insegnamenti che gli sono stati dati finanche su questi stessi e su quella che man mano diviene la propria etica morale. Si ritrova ben presto ad avere a che fare con i compromessi morali e a prendere decisioni complesse che spesso lo portano a dover scegliere tra cuore, onore e cause di forza maggiore.

Bran Stark: lui è il caso che trovo più commovente. A volte leggiamo come vorrebbe essere solo il bambino che è, e si ritrova a interrogarsi e in conflitto con sè stesso, la sua natura e quello che pare essere il compito cui è chiamato.

In genere, comunque, direi che per gli Stark, come deformazione, emerge sempre un conflitto legato al dovere, a quello che ci si aspetta dà loro, e al desiderio di seguire il proprio cuore e i propri interessi.


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 

the neck
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Inviato il 23 marzo 2018 19:49

anche l'alto passero penso potrebbe rientrare nella categoria, anche se servirebbe qualche pagina in piu da parte di qualcuno per capire cosa fara fino alla sua(probabile)uscita di scena....


" A Grande Inverno giuriamo la fedeltà della Torre delle Acque Grigie. Cuore e focolare e raccolto a te noi doniamo, mio lord. Le nostre spade, le lance e le frecce sono al tuo comando. Da’ misericordia ai nostri deboli, aiuta i nostri inermi e fa’ giustizia per tutti. Noi mai ti volteremo le spalle. Lo giuro sulla terra e sull’acqua. Lo giuro sul bronzo e sul ferro. Lo giuriamo sul ghiaccio e sul fuoco. "

 

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AemonTargaryen
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Inviato il 24 marzo 2018 12:55

Topic interessante, Euron. Argomento che va alle radici della narrativa martiniana. Provo a lasciare anch'io qualche considerazione su alcuni personaggi ed i rispettivi conflitti.

 

Jon Snow. In effetti un personaggio che vive conflitti interiori molto complessi. Differenziazioni, tipologie differenti di conflitto vanno a svilupparsi lungo il percorso di Jon all'interno della saga; conflitti che lo portano a pagare prezzi altissimi, interiormente. Devastante e crudele è il primissimo banco di prova, quando giunto da poco alla Barriera viene a sapere delle vicissitudini della propria famiglia nel Sud, con il padre imprigionato per tradimento ed il fratello Robb sceso in guerra contro i Lannister. Eppure, nonostante i dubbi atroci, alla fine accetta di pagare il prezzo richiesto dal proprio status di confratello dei Guardiani della notte. Per quanto amaro possa essere il boccone.

 

Non meno semplice è un secondo conflitto, che va maturando durante la permanenza fra i wildlings.

 

Cita

Sono un uomo dei guardiani della notte” ripeteva una voce esile dentro di lui. Una voce che, quando Ygritte gli mordeva il lobo dell'orecchio o gli baciava la gola, lui non riusciva più nemmeno a udire. “È stato così anche per mio padre?” si domandò. “È stato anche lui debole quanto me, quando disonorò se stesso nel letto di mia madre?

 

(ASOS, Jon III)

 

Più in là, arriva forse il conflitto che più di tutti mette Jon alla prova, affliggendolo. Scegliere fra il proprio giuramento, che impone la neutralità dei Guardiani della notte, ed il salvataggio dell'amata sorella Arya. E qui, il giuramento rispettato anche pagando prezzi altissimi, viene infranto, a riprova dell'amore immenso nei confronti della sorella.

 

Catelyn Tully. Personaggio detestato da gran parte del fandom, vive anch'ella conflitti che porteranno con sé scelte difficili, talvolta sbagliate. Il dolore si fa centrale nel suo percorso, esasperando quella che in sé è già una situazione drammatica. E se da un lato Cat è ben consapevole di quanto Robb abbia bisogno di aiuto e che in quanto madre debba prestarglielo – per quanto è possibile che talvolta non fosse nelle sue possibilità aiutare il figlio, e questo è drammatico – dall'altro l'amore verso le due figlie Sansa e Arya, la volontà di riabbracciarle, assieme al dolore che la corrode dentro al punto da divenire insopportabile, la portano a compiere quel grande errore qual è stato liberare Jaime, col quale dà un duro colpo alla causa del Young Wolf.

 

Inoltre, staccandomi dai drammi più “attuali” di Catelyn...

 

Cita

Catelyn had nothing against this girl, but suddenly she could not help but think of Ned's bastard on the Wall, and the thought made her angry and guilty, both at once.

 

(AGOT, Catelyn VI)

 

Ora è chiaro che il punto non sia stato approfondito. In ogni caso, pur non entrando nel merito, dei sentimenti contrastanti – per quanto non così intensi da parlare di un conflitto vero e proprio di Catelyn nel rapportarsi con Jon – sembrano esserci. Conflitto di cui potrebbe invece parlarsi per quanto riguarda il rapporto con Eddard. Se non altro per via del peso del silenzio di Lord Stark sull'identità della madre del ragazzo, che probabilmente affligge Cat più dell'esistenza stessa di Jon.

 

Eddard, appunto. Come già sottolineato vive anch'egli conflitti notevoli. Tutta la vicenda relativa a Jon, i cui contorni vanno ancora chiariti, rappresenta uno dei conflitti umani più atroci raccontati da GRRM. Emblematico che Eddard, di fronte alla prospettiva di morire, non pensi che a Jon (pur avendo un figlio in marcia contro i Lannister e due figlie nella capitale) provando un profondo senso di colpa.

 

Rimanendo in ambito Stark, penso a Sansa, le cui convinzioni e sogni di inizio saga finiscono presto per infrangersi di fronte alla realtà, e la cui interiorità si sviluppa passando anche dal rapporto, intenso e complicato, con Sandor Cleganealtro personaggio col cuore in conflitto con se stesso. La prima vede la propria Weltanschauung annichilita, ritrovandosi a doverla rivedere completamente; il secondo dimostra come anche un uomo temuto dai più, autore di azioni brutali e deplorevoli, un uomo che si alimenta di rabbia, uno spirito perennemente afflitto, possa ritrovarsi assolutamente inerme, riscoprirsi in qualche modo fragile di fronte alla purezza di una ragazzina.


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