DISCLAIMER: nel topic possono venir fuori spoiler di ambientazione potenzialmente di tutto il materiale pubblicato da GRRM
Molto molto tempo prima di ASOIAF, Martin era uno scrittore di racconti di fantascienza, la maggior parte dei quali sono riconducibili ad una specifica ambientazione, quella che informalmente è stata chiamata "i Mille Mondi".
Personaggi mitici come Morgan o Kleronomas, pianeti come Avalon o Port Jamison, razze come i Fyndii o gli Hrangan, sono il collante che prende al proprio interno buona parte della produzione di Martin degli anni '70 e '80, compresa tra l'altro la serie di Tuf.
E ASOIAF? Beh, Martin nel 2016 sul suo blog ha detto che per ora si sente di escludere che il mondo che contiene Westeros faccia parte di questa ambientazione, ma anche che non intende precludersi cambiamenti di idea in futuro.
E quindi mi sono detto, perché non giocare a trovare i punti di contatto, quelli che ora siamo tenuti a considerare come auto-omaggi oppure fonti di ispirazione, e invece domani chissà?
Il primo e più evidente riferimento che mi viene in mente è il fatto che nel Tempo del Dio dai Mille Volti di Braavos viene citato il fanciullo con la spada, Bakkalon, divinità guerriera (una sorta di Cristo al contrario, anche nelle citazioni) ripresa da Martin anche in altri racconti, soprattutto ...e ricordati sette volte di non uccidere l'uomo.
Però io personalmente ho trovato una fortissima e singolare vicinanza con il racconto Fioramari.
Il mondo in cui è ambientato questo racconto ha singolari attinenze con quello di ASOIAF, in particolare con le regioni più nordiche: in primo luogo abbiano infatti stagioni che durano anni; poi abbiamo una struttura sociale fatta di "case", intese come famiglie allargate, che restano isolate durante l'inverno per poi incontrarsi a fiere e mercati nel corso dell'estate; durante l'inverno viene fatta menzione di alcune creature, "vampires" e "windwolves", che in qualche modo possono richiamare Estranei e metalupi... per non parlare dei miti relativi a spettri e ombre viventi.
Una cosa interessante dell'ambientazione martiniana dei Mille Mondi è che, dopo una fase di colonizzazione del cosmo da parte degli umani, in qualche modo i vari conflitti con razze aliene hanno lasciato diversi pianeti alla deriva, senza contatti, solo con alcune leggende relative ad un passato distante in cui si viaggiava tra le stelle, mondi che talvolta dimenticano persino la tecnologia più avanzata con il passare del tempo. Questo avviene ad esempio ne Il pianeta dei venti.
Anche in Fioramari l'elemento spaziale è quasi del tutto assente, se non per una certa astronave avaloniana più funzionale alla trama che altro e che costituisce un unicum rispetto alla vita quotidiana degli abitanti del pianeta, che sembra non avere alcun legame con i viaggi interstellari.
Per finire, anche l'elemento tecnologico in Fioramari gioca a favore di un ricongiungimento con ASOIAF: i personaggi cacciano con arco e coltello, non con fucili laser, si muovono sugli sci, sui carri e sulle navi, e via dicendo. Una tecnologia per certi versi medievale.
Potremmo allora, con un volo pindarico, immaginare l'ambientazione di Fioramari come una sorta di proto-società westerosiana, magari ambientata prima dell'invasione degli Andali o addirittura prima della Lunga Notte e della costruzione della Barriera.
A voi la parola! Avete trovato altre analogie, magari con altri racconti? Altri elementi per provare a giocare un po' con questa suggestiva ipotesi?
Ci sono molte idee della scrittura di Martin che sono dei "punti fissi" e sono presenti sia nei Mille Mondi per poi ritornare in ASOIAF.
Non ho letto i libri, ma in questa serie di video, c'è chi li ha raccontati e spiegato le analogie con ASOIAF:
Anche in F&B emerge un punto di contatto tra ASOIAF e Fioramari: l'usanza secondo cui, in inverno, gli anziani e gli inabili si allontano dalle loro case per andare a morire, e non gravare così sulle possibilità di sopravvivenza dei più giovani e forti.
3 hours fa, Lord Beric dice:Anche in F&B emerge un punto di contatto tra ASOIAF e Fioramari: l'usanza secondo cui, in inverno, gli anziani e gli inabili si allontano dalle loro case per andare a morire, e non gravare così sulle possibilità di sopravvivenza dei più giovani e forti.
Ciao, non conosco "I Mille Mondi", però questa cosa dei vecchi che d'inverno dicono "vado a caccia" e si allontanano dal villaggio per morire credo sia una cosa che realmente avveniva in società tribali di cacciatori raccoglitori come gli indiani d'america e gli inuit.
Sono sicuro di averla vista in almeno un film western ("L'uomo chiamato cavallo"???) e letta in qualche racconto che adesso non ricordo (scusami, sono totalmente privo di fonti ). Può essere che quindi sia un'idea che fa parte del bagaglio culturale di Martin e che viene fuori quando descrive società di quel tipo.
Il 13/3/2018 at 14:43, Lord Beric dice:E ASOIAF? Beh, Martin nel 2016 sul suo blog ha detto che per ora si sente di escludere che il mondo che contiene Westeros faccia parte di questa ambientazione, ma anche che non intende precludersi cambiamenti di idea in futuro.
Magari unisse i due mondi, il gigantesco wordbuilding dello zio sarebbe ancora più grandioso.
Certo, se aspettiamo che Martin torni alla fantascienza dopo aver finito ASOIAF per fare da collante tra le due opere, stiamo freschi...
Comunque, col senno di poi, è chiaro che Martin ha prelevato molte idee dai suoi romanzi fantascientifici per arricchire ASOIAF, quindi di analogie ce ne sono parecchie.