Io sono in pari, ma lo guardo insieme a mio fratello principalmente mentre mangiamo e se ci scappa una chiacchiera durante una delle lunghissime scene benvenga, anche perché alcune sono ben noiose! Non so, non capisco il senso, e a questo punto non credo che qualunque spiegazione finale possa risollevare tutto.
Mi viene il latte alle ginocchia ogni volta che ci sono le scene con Cooper il tonto, e non c'è mezzo personaggio che mi convinca
Cooper il tonto poteva avere senso per 3 o 4 episodi, ma ora diventa decisamente imbarazzante. E ci sono una quantitá di personaggi di contorno che fanno cose a caso e che, all'episodio 13 visto ieri sera, ormai uno si aspetta di poter almeno intravvederne il senso. Se esistesse una Uncanny Valley per le serie tv, questa ci sarebbe dentro in pieno.
Ho appena visto il doppio finale e mi è cascata la mascella, la sto ancora cercando sul pavimento... la prima parte la 3X17 pareva un magnifico ritorno alle origini, la quadratura del cerchio e poi la 3x18 ha rimescolato di nuovo tutto, ma proprio tutto!!!
27 anni ad aspettare di capirci qualcosa ed ecco un finale più assurdo e spiazzante di quello della seconda stagione! (che comincio a pensare che non fosse monco per via della produzione ecc... no era proprio pensato così!!)
Si però poi mi son ricordata che è Lynch, non D&D...
la cosa brutta e bella è che non posso neppure dire che questa stagione non mi è piaciuta!! Lynch è un fantastico figlio di p....
Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni (E.Roosvelt)
Amo lynch, amo twin peaks e la terza stagione è una delle sue migliori opere.
http://www.ilpost.it/2017/09/08/finale-twin-peaks-interpretazioni/amp/
qui ilpost ha fatto un bell'articolo con qualche risposta (qualche, perchè con lynch le domande sono sempre piu' delle risposte)
Vorrei fare una domanda semplice semplice. Perché definire capolavoro una cosa che non si capisce, senza né capo né coda? Anche il vecchio Twin Peaks era strano però sembrava seguire maggiormente una sua logica interna ed era corredato da scene umoristiche e "rurali". Questa terza stagione è stata un massacro per il mio cervello, non ci ho capito veramente NULLA.
E a chi mi dice che tutto il cinema di Lynch è così, gli rispondo che film come Mulholland Drive e Strade Perdute hanno una loro chiave interpretativa, cosa che invece qui sembra mancare. E' come se il nostro David ormai si cullasse sugli allori, propinando qualunque cosa gli passi per la testa perché tanto sa che i critici gli daranno ragione a prescindere
Ok, anche io ho finito di vederlo.
OPINIONE CEREBRALE
Dicono che Lynch abbia una sua poetica, un suo linguaggio, un suo stile e che spesso le sue opere contengano elementi onirici ed ermetici. Io non conosco "questo" Lynch, quindi non vorrei etichettare una terza stagione di Twin Peaks che evidentemente non sono in grado di capire. Si trovano scene di grande abilità registica (come tutta la parte iniziale riguardante il cubo e la guardia), altre di forte impatti visivo, altre di contrasti. Almeno dal mio punto di vista, Lynch è stato come un equilibrista sul limite di una Uncanney Valley televisiva per 18 puntate: difficile credere che possa essere rimasto in equilibrio così a lungo per puro caso, deve essere stato il frutto di scelte consapevoli e predeterminate.
OPINIONE VISCERALE
Questa serie tv è pura spazzatura. Tecnicamente è ridicola, e sembra rimasta in gran parte agli anni 90 per quanto riguarda le risorse tecniche a disposizione. Le scene oniriche sono interessanti, in parte, ma fini a se stesse. Se è una serie tv, devi metterci una trama, altrimenti fai una serie di cortometraggi psichedelici e basta.
I personaggi non hanno alcun arco narrativo. A dir la verità, non hanno proprio nulla: come abbia fatto Lynch a mettere in campo così tanti personaggi privi di qualsiasi spessore è un mistero. Arrivato a metà stagione, non mi fregava ancora nulla di alcuno dei personaggi, tantomeno quel noiosissimo, assurdo, ridicolo Dougie (o come si chiamava) che ha fagocitato metà della serie. Personaggi "che fanno cose" senza alcuno scopo nè effetto sulla trama, lunghi silenzi che non servono minimamente nè a dare allo spettatore il tempo per pensare, riflettere, alzare la tensione, nè per ammirare paesaggi o meraviglie visive. Perchè, tra gli altri difetti, questa serie è brutta visivamente: ci sono alcune sequenze davvero interessanti, affogate in 18 episodi di mediocrità colossale.
E anche tra le scene più oniriche, Lynch sembra essere un pò pretenzioso: mostrare quella stazione di servizio in bianco e nero, filmato in avanti, poi indietro, poi avanti di nuovo, poi fermo e tutto con dei fastidiosissimi rumori, e il tutto per minuti e minuti e minuti...
E quando finalmente, Dougie riprende coscienza e con la musica di TP in sottofondo si mette in marcia verso quella che pensiamo essere la conlcusione che darà senso a tutto il casino di prima, ecco che ci vediamo portare a tavola un finale che, bè, 'nsomma, ecco, boh?
Roba buttata fuori a casaccio. Quando una pesona butta fuori la roba che ha dentro in modo disorganizzato e sgradevole, di solito gli chiediamo se va tutto bene e se ha bisogno di qualcosa. Ehi, David, tutto bene? Hai bisogno di qualcosa?
Paradossalmente, l'unico personaggio davvero divertente e apparentemente sveglio di tutta la serie era quello interpretato da Lynch.
Non fraintendetemi, mi piacciono gli esperimenti cinematografici e televisivi. Ma qui sembra che a dirigere il 90% della stagione ci fosse un diplomando senza alcuna conoscenza di scrittura e regia. Se mi destrutturi il linguaggio televisivo per proporne uno nuovo ok. Ma se è solo per lasciarne i pezzi in giro, allora sei solo confuso.
TP3 non è, in tutta onestà, qualcosa che potrei consigliare ad altri.
Datemi una chiave di lettura sensata, e potrei anche rimangiarmi tutto. Che poi l'attesa della 'rivelazione' è proprio quello che mi ha fatto arrivare alla fine: "ma no dai, è Lynch, mica l'ultimo arrivato, sono sicuro che capiremo quello che succede e diremo "è geniale". Nope..
Alla fine ho finito di guardarla anch'io.
Opinione: UN DANNATO CASINO. Non ci si capisce veramente nulla, è tutto strano e contorto e onirico, sulla scia di INLAND EMPIRE, l'ultimo film di Lynch fino ad ora (e spero per sempre, visto come si è evoluta la poetica lynchiana). Una serie interminabile di immagini senza senso, suoni inquietanti, personaggi che "parlano" per monosillabi e qua e là inserti assurdamente comici che lasciano il povero spettatore ancora più frustrato e perplesso, su tutti
le vicende di Jerry Horne perso nei boschi, veramente surreali, e i discorsi alla radio del dottor Jacoby.
Questa stagione è molto inferiore alle prime due, perché queste ultime erano sì strane ma nonostante tutto più coerenti e costruite, si aveva l'idea che ci fosse dietro una vera trama e c'era tutto l'aspetto da "telenovela" che contribuiva ad alleggerire la storia e a rendere più concreti i personaggi, con i quali si empatizzava veramente. Qui invece è dura trovare un personaggio per cui fare il tifo, io personalmente avevo simpatia solo per i fratelli Horne e i fratelli Mitchum, ma nel caso dei primi solo grazie a quanto avvenuto nelle prime due stagioni e nel caso dei secondi grazie all'impagabile Jim Belushi, senz'altro uno dei migliori del cast. Ma non si salva molto altro: Lynch ha raggiunto l'obiettivo di far impazzire tutti, dal direttore del montaggio a quello delle musiche fino al povero spettatore. Se suoi lavori come Strade Perdute e Mulholland Drive erano ancora comprensibili perché si poteva trovare una chiave di lettura coerente, qui siamo di fronte al caos visivo, uditivo e di storia più assoluto.
Eppure, stando alle recensioni su Internet, la gente trova questa stagione geniale e potente dal punto di vista visivo. Ma che c...
PS: qualcuno sa dirmi che diamine è successo alla povera Audrey Horne?
PPS: il finale, per gli dei QUALCUNO MI SPIEGHI IL FINALE!
Giá, qualcuno gli spieghi il finale! E giá che c'é, lo spieghi anche a me!
L'unica cosa che mi pare di aver letto in giro, é che
Laura si é improvvisamente "accorta" di non essere piú nel suo mondo, ma nel "mondo reale". Infatti, a quanto pare la donna che apre la porta di casa é la vera proprietaria dell'edificio in cui hanno girato la serie. E pare che ci siano anche altri piccoli riferimenti al fatto che alcune scene non si svolgano nel mondo fittizio ma in quello reale. Sarebbe stato uno spunto interessante, se non si fosse perso nei 18 episodi di caos.
Le uniche cose buone sono state le musiche alla fine delle puntate nel Roadhouse. In particolare ho adorato il pezzo di Trent Reznor nella 3x08, veramente oscuro e agghiacciante