@Senza volto
allora è un problema linguistico :p un conto è dire che era inferiore sul mare un altro dire che lo ha trascurato, Napoleone ha investito più di ogni altro regnante francese della storia nella marina proprio per colmare il gap tecnico con gli inglesi, che non ce l'abbia fatta (perchè era impossibile) è un altro discorso. Le parole sono importanti :)
Cosi come gli ordini di battaglia, la coordinazione era sempre difficile è vero ma per entrambi gli schieramenti; non sono a conoscenza di difficoltà linguistiche tali da giustificare sconfitte nelle guerre napoleoniche, esempi?
Il "se" di alessandro è molto contingente al contrario di quello che pensate, in guerra tutti rischiano di morire ma lui non solo rischiava di morire ma troppe volte ha affidato ad una carica guidata da lui il tutto per tutto (non solo della battaglia ma della totalità del suo esercito) e ha vinto troppe volte "solo" grazie a quello e si può dire che è più fortuna che acume tattico (a mio modesto parere ma se volete possiamo anche discutere del significato di tattica).
@Loch
Vale il qui sopra per alessandro in più ti aggiungo che è molto, molto più probabile che dario sia scappato per paura e non fosse veramente in pericolo di vita, insomma Alessandro ha preso un azzardo (cosa che fanno tantissimi generali per carità) ma è stato fortunato. Se dario fosse rimasto non è affatto detto che sarebbe morto come dici te anzi, probabilmente gli attacchi di alessandro sarebbero rimasti schiacciati nel marasma del centro persiano (mi rendo conto che parliamo per ipotesi eh sto solo cercando di "dimostrarti" cosa intendo per aver avuto più fortuna che acume tattico).
Per intenderci (cosi magari chiarisco per tutti): puntare con una carica al generale nemico dritto per dritto nel mezzo di una battaglia non è una manovra di tattica brillante (per quanto possa essere ben eseguita e assolutamente non maldestra), attirare il generale nemico in una carica generale per poi circondarlo e farlo a pezzi con la sua guardia invece si. (sono riuscito a spiegarmi meglio? @_@)
Non ho le vostre conoscenze a riguardo.
Mi limito a fare tre nomi:
1) Alessandro Magno.
2) Genghis Khan.
3) Annibale.
Avrei messo Annibale primo, ma la grandezza e l'espansione degli imperi dei primi due restano scolpiti nel mito, per sempre.
Detto questo, da Napoleone e Cesare, a tutti gli altri nomi che vi ho visti elencare, non posso che dire: giusto, vero, complimenti.
Per personale simpatia ricordo:
Toro Seduto, capo Giuseppe e Alarico(quest'ultimo per i miei "limitati" punti di vista, fu un grande, che ad esempio preferisco al "mito" di Attila). XD
Ps:
Ma tipo, Orazio Coclite vale come condottiero? No perché ha smazzolato non si sa quanti nemici invasori di Roma, ma da SOLO!!!(altro che Leonida, con tutto rispetto eh)
@Ewin_Reyne
Però ci sono precise fonti che ci fanno propendere per un "Dario accoppato" piuttosto che per un "Alessandro incastrato":
la battaglia del Granico! :P
Qui la cavalleria persiana accettò la sfida lanciata dalla cavalleria macedone e tessala, si scontrarono in una mischia violentissima e allo stesso tempo dalla durata molto breve, risultato: di Eteri ne morirono qualche decina (se non proprio i 25 della statua di Lisippo), mentre lo stato maggiore persiano fu praticamente massacrato.
Inoltre gli attacchi di Alessandro non furono un "dritto per dritto" verso Dario, ma anzi furono manovre attentamente pianificate con il preciso obiettivo di "decapitare" l'esercito nemico, proprio perché una volta a terra anche il gigante più grande è vulnerabile come tutti.
Ad esempio a Gaugamela/Arbela Alessandro prima manovrò verso l'estrema destra, facendo muovere i persiani verso l'esterno nel timore che fossero accerchiati da quel lato, e poi mentre altri reparti di cavalleria e fanteria leggera impegnavano i nemici che accorrevano man mano (reparti d'elite e posizionati a rafforzare l'ala destra esattamente per quello scopo) gli Eteri ebbero "campo libero" per sferrare l'attacco decisivo, travolgendo l'esercito persiano attorno a Dario.
Piuttosto che un Dario codardo la mia analisi di Isso e Gaugamela è questa: Alessandro aveva capito che anche se fosse andato in difficoltà a sinistra e/o al centro, se avesse avuto la meglio rapidamente (o comunque in meno tempo rispetto a quello necessario ai persiani per avere la meglio sulla sua sinistra e/o il suo centro) sulla sinistra persiana e poi sul centro avrebbe vinto la battaglia, perchè nel migliore dei casi avrebbe ucciso Dario, nel peggiore avrebbe comunque potuto soccorrere i reparti del suo esercito in difficoltà (come infatti avvenne a Gaugamela).
Quanti eserciti buttarono al vento una possibile vittoria perchè dopo aver avuto la meglio sui propri diretti avversari si incaponirono ad inseguirli invece di soccorrere i compagni in difficoltà? (al volo mi viene in mentre la battaglia di Ipso e quella di Naseby).
Poi se vogliamo criticare Alessandro perché prese dei rischi a prescindere, boh non so proprio cosa doveva fare, doveva vincere un esercito che se gli andava bene era il doppio o il triplo senza prendere rischi? xD
Lui prese rischi e vinse sistematicamente le sue scommesse. Napoleone a Waterloo scommise sulla vittoria prima dell'arrivo dei prussiani e "la storia ci insegna come finì la corsa" [cit]
:P
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Segnalo per chi vuole approfondire Napoleone questa serie di podcast che ne narrano la vita e le imprese militari
Volendo interpretare la definizione "i migliori" non in senso "abili/geniali/vincenti" ma più che altro decisivi, fondamentali, determinanti nelle svolte storiche della nostra civiltà, la mia top10 è questa.
Premessa: quali sono i tratti caratteristici della nostra civiltà (mi limito all'occidente, l'asia/oriente ha una sua storia, altrettanto importante), gli eventi/idee/condizioni che più delle altre hanno plasmato e influenzato la società in cui viviamo?
Direi (ovviamente iper-semplificando)
1. Il pensiero/filosofia della Grecia classica
2. Roma, le sue leggi, il suo ordinamento
3. L'affermazione del cristianesimo
4. La germanizzazione dell'orbe romano (in altri termini, la caduta dell'impero d'occidente)
5. Il millenario scontro/resistenza/rifiuto dell'Islam
6. Il fallimento di qualunque disegno egemonico in Europa(1500-1700)
7. l'Illuminismo (rivoluzione americana + rivoluzione francese)
8. La colonizzazione del nuovo mondo (e poi dell'oriente) da parte degli Europei
9. La vittoria dell'asse atlantico stati uniti/impero britannico + sul mondo tedesco-germanico (WWI e soprattutto WW2)
E quali sono i condottieri che più hanno contribuito all'affermazione/creazione delle condizioni necessarie per la realizzazione dei punti precedenti?
1. Alessandro Magno (in subordine: Milziade, Temistocle, Pausania, insomma i leader della fase "difensiva" del mondo greco)
2. Scipione l'Africano (direi che vincere la seconda guerra punica è stata la svolta per Roma, e nessuno vi ha contribuito maggiormente di Scipione, in Spagna e Africa)
3. Costantino (per come ha determinato, accelerato e indirizzato su precisi binari l'affermazione del cristianesimo)
4. Fritigerno (Arminio praticamente a pari merito, ma è stata Adrianopoli e la successiva guerra gotica a mettere in moto, più di ogni altra cosa, la catena di eventi che ha determinato l'ascesa dei "barbari" nell'esercito, e poi in tutta la struttura di comando anche civile, a ovest)
5. Leone III Isaurico (in realtà c'è l'imbarazzo della scelta qui, 1200 anni di legnate quasi ininterrotte, da Poiters a Lepanto a Malta a Vienna alle Crociate, ma forse l'unico momento che davvero poteva determinare il trionfo totale o pressoché totale dell'Islam sono stati gli assedi di Costantinopoli del 674 e del 717. Prendo quello del 717)
6. Maurizio di Nassau (chi poteva creare un Impero egemonico sul continente? La dinastia degli Asburgo, forse. Quantomeno, ci hanno provato, per oltre un secolo. Carlo V, Filippo II. Dove hanno fallito? Le cause sono molteplici, tantissime, economiche, sociali, politiche, religiose, non certo solo militari. Nondimeno, forse è stata la guerra degli ottant'anni contro le province unite a dissanguare maggiormente le finanze e gli eserciti della Spagna. Anche la disfatta dell'Armada ne è stata, di fatto, un'appendice, una conseguenza. e Maurizio è stato il leader più importante e di successo, nella fase decisiva del conflitto). Ma anche qui c'è l'imbarazzo della scelta.
7. Napoleone (in subordine, Washington)
8. Cortez (in subordine, Robert Clive)
9. Zhukov (direi che Stalingrado + Kursk sono abbastanza; in subordine, ma parecchio, Montgomery)
Strano caso nessuno ha parlato di Giorgio Castriota Skanderbeg (in Albanese Gjergj Kastioti Skenderbeu). E stato L'eroe nazionale Albanese che nel 1400 salvo roma e vaticano degli turchi perciò la religione catolica e soprattutto la roma non subì la stessa fine di Costantinopoli oggi istambul. Non per altro quasi tutti i paesi europei portano la statua di Scanderbeg. E quela della vostra capitale fu ordinata ed inaugurata dal Musolini personalmente. Ce anche un palazzo che si chiama palazzo Scanderbeg ed è a due passi dal quirinale . Era un generale Albanese che con un un'esercito di 20 - 25 milasoldati Albanesi per 35 anni ha distruto l'esercito più potente del momento quello turco in Albania impedendogli di atraversare lo stretto. Il sultano voleva entrare nella storia cm colui che aveva distruto Costantinopoli e Roma e aveva tagliato le due teste della cristianita, ma fece uno stop molto lungo in Albania e x questo mori dal rammarico.
Il 27/4/2017 at 17:06, Ser Balon Swann dice:5. Leone III Isaurico (in realtà c'è l'imbarazzo della scelta qui, 1200 anni di legnate quasi ininterrotte, da Poiters a Lepanto a Malta a Vienna alle Crociate, ma forse l'unico momento che davvero poteva determinare il trionfo totale o pressoché totale dell'Islam sono stati gli assedi di Costantinopoli del 674 e del 717. Prendo quello del 717)
Anche gli assedi di Vienna nel 1529 e 1683 furono momenti davvero pericolosi. L'Europa in quel periodo era a pezzi e divisa (come oggi, del resto...).
Però non ricordo chi furono i generali cristiani che in quel caso si opposero all'orda ottomana, magari tu puoi integrare.
1) Napoleone Bonaparte,
perchè riuscì a salvare la Francia da una posizione molto svantaggiosa, essa era in guerra contro tutte le potenze europee, e a trasformarla nell'unica superpotenza sul continente, dimostrando di essere anche un grande statista oltre a un grande generale.
2) Gengis Khan,
perchè, nonostante le battaglie che ha combattuto siano avvenute per lo più in circostanze favorevoli, bisogna ricordare che trasformò una manciata di tribù mongole in un grande impero che assorbì buona parte dell'Asia e del vecchio continente.
3) Annibale,
perchè è riuscito a trasformare un esercito composto principalmente da mercenari, quindi soldati non determinati a difendere una bandiera straniera fino in fondo, in un esercito moderno e motivato. Inoltre egli fu l'inventore della guerra di movimento.
4) Cesare,
oltre ad essere stato un ottimo generale dalle tattiche intraprendenti e innovative, egli ha dimostrato grande acume nell'amministrazione politica.
Purtroppo però nella sua scalata al potere ha lasciato che il suo ego lo accecasse, facendogli commettere passi falsi.
5) Alessandro Magno,
le sue imprese sono leggendarie, ma bisogna ammettere che l'Impero Persiano contro cui combatteva era un paese diviso e non potente come un tempo. A differenza di altri generali non è riuscito a consolidare le proprie conquiste, in particolare per la prematura morte.
6) Guderian,
tralascio i successi ottenuti prima dell'Operazione Barbarossa e mi concentro su una delle fasi principali di quest'ultima, l'operazione tifone, in cui con solo il 50% dei Panzer iniziali riuscì ad ottenere una vittoria importante (almemo nella prima fase).
Egli fu inoltre il padre delle armate corazzate tedesche.
7) Hidenburg,
lo considero principalmente per l'importanza della vittoria di Tunnenberg, battaglia che l'ha reso celebre.
Grazie a questa vittoria la Germania è riuscita fin da subito ad arrestare l'invasione russa dei propri territori.
8) Foch,
per lo stesso motivo di Hidenburg.
Mi riferisco all'importanza che ha avuto la vittoria della battaglia della Marna.
9) Belisario,
oltre ad essere stato un grande generale è stato anche un soldato fedele ( ha rinunciato alla corona di Imperatore d'Occidente ).
Probabilmente avrebbe potuto ottenere maggiore successo se Giustiniano non fosse stato geloso della sua popolarità.
10) Giovanni Messe,
è probabilmente il miglior generale italiano della Seconda Guerra Mondiale, essendo riuscito a ottenere importanti vittorie in Russia avendo a disposizione i pochi e inadatti mezzi italiani.
Ditemi che ne pensate.
Io segnalerei anche
1)ciro fondatore dell'impero persiano. Da allora la Persia entra stabilmente nella lista delle grandi civiltà ed imperi, indipendentemente dalla sue strutture politiche
2)eraclio, imperatore d'oriente nel 7° secolo che, dopo secoli di guerre di confine sempre uguali, si ritrova ad affrontare una ventennale guerra con i persiani e con un impero ridotto a poco più della capitale per quasi tutto il conflitto. Nonostante la situazione disperata riuscirà addirittura a organizzare svariate spedizioni punitive nel cuore dell'Iran arrivando pure a occupare la regge del sovrano nemico. Sovrano che sarà tolto di mezzo dai sudditi ormai sfiniti dal non riuscire a fare arrendere un nemico che avrebbe dovuto essere stato battuto da anni.
Un vero badass insomma. Si dice che se non fossero arrivati gli arabi pochi anni dopo staremmo parlando di un secondo Cesare o Scipione.
3)qui non sono sicuro, ma i grandi successi iniziali degli arabi contro bizantini e persiani sarebbero frutto del talento di un certo generale kalid, mix di Napoleone e gengis khan in quanto realizzatore di piani strategici prevedenti eserciti capaci di coordinarsi nonostante distanze di centinaia di km.
4)nonostante un impero morto con lui e la sua grande filantropia, anche tamerlano dovrebbe essere degno della sua fama