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Vaes Dothrak
di AryaSnow
creato il 29 maggio 2015


AryaSnow
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Inviato il 29 maggio 2015 10:12 Autore

{{Città

| Nome = Vaes Dothrak

| Regione = [[Terre Erbose]]

| Lingua = [[Dothraki]] ma metteremo la stessa pagina per popolo e lingua?

| Etnie = [[Dothraki]]

| Organizzazioni = [[Dosh Khaleen]]

| Mappa = Map_VD

| LegendaM = Mappa di "The Lands of Ice and Fire" rielaborata by Grazia Borreggine©

}}

 

[[Vaes Dothrak]] è la città sacra del popolo [[Dothraki]].<ref name="AGOT11">[[AGOT11]]</ref>

 

 

__TOC__

 

== Topografia ==

Mi sa che per la posizione geografica è meglio usare TLOIAF

Vaes Dothrak sorge su un terreno pianeggiante<ref name="AGOT36">[[AGOT36]]</ref> ai piedi della [[Madre delle Montagne]]. <ref name="AGOT17">[[AGOT17]]</ref> Al suo interno c’è un lago sacro chiamato [[Grembo del Mondo]].<ref name="AGOT46">[[AGOT46]]</ref>

 

E’ una città molto vasta, al punto da essere in grado di ospitare l’intero popolo dei [[Dothraki]], ma poco popolata e totalmente priva di mura. E’ caratterizzata da ampie strade pavimentate di erba e fango e battute dal vento. <ref name="AGOT36" />

Il suo portale d’ingresso, chiamato [[Portale del cavallo]], è costituito da due enormi cavalli di bronzo, con gli zoccoli anteriori che si incontrano a cento piedi dal suolo formando un arco. Da lì inizia la Via degli Dei, che percorre l’interno della città, fiancheggiata da statue ottenute dai [[Dothraki]] nel corso di secoli di saccheggio.<ref name="AGOT36" />

 

Gli edifici al suo interno sono tutti diversi tra loro in quanto sono stati eretti dagli schiavi delle terre razziate, ognuno dai quali nella costruzione ha seguito le tradizioni delle proprie terre (questo forse è un po’ storico, però sta bene anche qui. Ma se vogliamo spostarlo ok). Vi sono ad esempio padiglioni di pietra scolpita, grandi palazzi fatti di zolle e giunchi intrecciati, torrioni di legno fessurato, piramidi a gradoni rivestite di marmo, manieri di tronchi a cielo aperto. Alcune delle costruzioni hanno bastioni di rovi al posto delle mura.<ref name="AGOT36" /> Tra i vari edifici, alla fine del terzo secolo dopo la [[Conquista]] c’è anche il palazzo del potente [[Khal]] [[Drogo]], che presenta un tetto di seta che può essere rimosso in occasione di importanti banchetti.<ref name="AGOT46">[[AGOT46]]</ref>

 

Il palazzo in cui risiede il [[Dosh Khaleen]] ha le pareti fatte di tronchi di altezza variabile, che raggiungono i quaranta piedi nei punti più alti, ed è inoltre ricoperto da un fragile rivestimento di pezze cucite insieme. Attorno ad esso si estendono grandi pascoli recintati con focolari e stalle, insieme a centinaia di casupole semisferiche di terra e giunchi che sbucano dal terreno. <ref name="AGOT36" /> (parliamo almeno un po’ del palazzo anche nella voce del Dosh Khaleen?)

 

La città presenta due importanti mercati. Nel Mercato Orientale è possibile acquistare prodotti provenienti da luoghi come [[Quarth]], [[Yi Ti], [[Asshai]] e la [[Terra delle Ombre]]. Al Mercato Occidentale viene invece venduta merce proveniente dai [[sette Regni]], dalle [[Città Libere]] e delle [[isole dell’Estate]]. <ref name="AGOT54">[[AGOT54]]</ref> (in realtà nel capitolo ci sono più dettagli sulla merce che iene venduta e sulle etnie che si incontrano nei mercati. Ne parliamo da qualche parte?)

 

Il Mercato Occidentale è costituito da una grande piazza di terra battuta, circondata da abitazioni di mattoni di fango, serragli per animali e taverne dalle pareti imbiancate. I vari banchi dei venditori formano un labirinto di corridoi e sono ombreggiati da graticci di erba intrecciata. Il suolo della piazza è mosso da grosse gibbosità, le quali in superficie presentano delle aperture che conducono dentro magazzini interrati. .<ref name="AGOT54" />

 

(inoltre c’è anche scritto che il Marcato Occidentale sembra silenzioso e vuoto in confronto a quelli delle Città Libere…)

Vaes Dothrak è caratterizzata da un clima secco<ref name="AGOT36" /> e da temperatura fredde durante le ore notturne. <ref name="AGOT46" />

 

 

== Politica e amministrazione ==

A Vaes Dothrak ha sede il sacro ordine del [[Dosh Khaleen]], composto da [[Khaleesi|khaleesi]] rimaste vedove,<ref name="AGOT11" /> estremamente stimato presso i [[Dothraki]]. <ref name="AGOT46" />

 

== Cultura e società ==

I vari [[Khalasar|khalasar]] hanno l’usanza di recarsi a Vaes Dothrak per presentare le nuove [[Khaleesi|khaleesi]] al [[Dosh Khaleen]], da cui ricevono presagi riguardo alle future imprese militari<ref name="AGOT11" /> e alla sorte dei [[Khalakka|khalakka]] in procinto di nascere. <ref name="AGOT46" /> Al suo arrivo, ogni [[Khal|khal]] ha il dovere di recarsi sulla [[Madre della Montagna]] a compiere sacrifici rituali. <ref name="AGOT36" /> Le [[Khaleesi|khaleesi]] invece devono bagnarsi nel [[Grembo del Mondo]] durante le tradizionali cerimonie propiziatorie. <ref name="AGOT46" />

 

Nella città sacra tutti i [Khalasar|khalasar]] devono sospendere le loro inimicizie e considerarsi un unico popolo. <ref name="AGOT36" /> E’ inoltre assolutamente proibito sfoderare armi da taglio e versare sangue umano, trasgressioni che vengono punite con la morte.<ref name="AGOT33">[[AGOT33]]</ref> Sono tuttavia ammesse uccisioni che non prevedono lo spargimento di sangue. <ref name="AGOT46" />

 

Gli unici abitanti permanenti di Vaes Dothrak sono le anziane del [[Dosh Khaleen]] insieme alla loro servitù, ma presso i [[Dothraki]] si ritiene che un giorno tutti i [[Khalasar|khalasar]] si uniranno e torneranno a vivere lì. <ref name="AGOT36" />

Siccome i [[Dothraki]] non comprendono appieno il commercio, i mercanti si recano a Vaes Dothrak soprattutto per commerciare tra di loro. Sono però tenuti a onorare le anziane del [[Dosh Khaleen]] con tradizionali offerte e ad evitare di profanare i luoghi sacri della [[Madre delle Montagne]] e del [[Grembo del Mondo]]. <ref name="AGOT54" />

 

== Storia ==

(se vogliamo scrivere qualcosa, matterei che col passare dei secoli la città si arricchisce di statue dei saccheggi e gli uomini presi come schiavi costruiscono edifici di vari tipo)

 

== Eventi ==

Nel [[298]] il potente [[Khal]] [[Drogo]] giunge a Vaes Dothrak insieme alla sua [[Khaleesi]] [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys Targaryen]], da poco presa in moglie e già gravida di un figlio. <ref name="AGOT36" /> La sposa viene quindi presentata al [[Dosh Khaleen]] con la tradizionale [[Cerimonia di presentazione di Daenerys Targaryen al Dosh Khaleen|cerimonia]], durante la quale viene predetto che [[Rhego]], il [[Khalakka|khalakka]] che porta in grembo, diventerà lo [[stallone che Monta il Mondo]] e riunirà tutti i [[Khalasar|khalasar]]. Quella stessa sera [[Drogo]] uccide il cognato [[Viserys Targaryen (Re Mendicante)|Viserys]] con una colata di oro fuso, in modo da rispettare il divieto di versare sangue nella città sacra..<ref name="AGOT46" />

 

Mettereste negli eventi anche questo dettaglio? Nella notte a Vaes Dothrak è arrivata una grande carovana: 400 cavalli da Pentos attraverso Norvos e Qohor al comando del capitano mercante Byan Votyris per il Mercato Occidentale

In seguito alla decisione di [[Re dei Sette Regni]] [[Robert Baratheon]] di far assassinare la [[Khaleesi|khaleesi]], durante la visita di [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys]] al Mercato Occidentale un commerciante attenta alla sua vita offrendole del vino avvelenato. Il tentativo tuttavia fallisce grazie all’intervento di [[Jorah Mormont]] e spinge [[Khal]] [[Drogo]] a lasciare la città partendo per la guerra. <ref name="AGOT54" />

 

== Note ==

<references />

 

 

{{Portale | Argomento1 = Geografia | Argomento2 = Società}}

 

<noinclude>[[Categoria:Città]] [[Categoria:Dothraki]] [[Categoria:Terre Erbose]]</noinclude>

Modificato il 05 July 2024 17:07


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Inviato il 03 giugno 2015 20:49

{{Città

| Nome = Vaes Dothrak

| Regione = [[Terre Erbose]]

| Lingua = [[Lingua Dothraki|Dothraki]]

| Etnie = [[Dothraki]]

| Organizzazioni = [[Dosh Khaleen]]

| Mappa = Map_VD

| LegendaM = Mappa di ''The Lands of Ice and FirÈ' rielaborata by Grazia Borreggine©

}}

 

[[Vaes Dothrak]] è la città sacra del popolo [[Dothraki]].<ref name="AGOT11">[[AGOT11]]</ref>

 

 

__TOC__

 

== Topografia ==

Vaes Dothrak sorge su un terreno pianeggiante<ref name="AGOT36">[[AGOT36]]</ref> nella zona centrale delle [[Terre Erbose]], ai piedi della [[Madre delle Montagne]]<ref name="AGOT17">[[AGOT17]]</ref>. A; al suo interno Sei certa sia all'interno, o è semplicemente nelle vicinanze? c'è un si trova lago, altrettanto sacro per i [[Dothraki]], chiamato [[Grembo del Mondo]].<ref name="AGOT46">[[AGOT46]]</ref><ref name="TLOIAF">''[[The Lands of Ice and Fire]]''</ref>

 

È una città molto vasta, al punto da essere in grado di ospitare l'intero popolo dei [[Dothraki]], ma generalmente poco popolata e totalmente priva di mura. È caratterizzata da ampie strade pavimentate di erba e fango e battute dal vento.<ref name="AGOT36" />

 

Il suo portale d'ingresso da occidente, chiamato [[Portale del cavallo]], è costituito da due enormi cavalli di bronzo, con gli zoccoli anteriori che si incontrano a cento piedi dal suolo formando un arco. Da lì inizia la Via degli Dei, che percorre l'interno della città, fiancheggiata da statue ottenute dai [[Dothraki]] nel corso di secoli di saccheggio.<ref name="AGOT36" />

 

Gli edifici al suo interno sono tutti diversi tra loro, in quanto sono stati eretti dagli schiavi delle provenienti dalle terre razziate, ognuno dai quali nella costruzione ha seguito le proprie tradizioni delle proprie terre Vi sono ad esempio pPadiglioni di pietra scolpita, si alternano a grandi palazzi fatti di zolle e giunchi intrecciati, torrioni di legno fessurato, piramidi a gradoni rivestite di marmo, manieri di tronchi a cielo aperto. Alcune delle costruzioni hanno bastioni di rovi al posto delle mura.<ref name="AGOT36" /> Tra i vari edifici, alla fine del terzo secolo dopo la [[Conquista]] c'è anche il palazzo del potente [[Khal]] [[Drogo]], che presenta un tetto di seta che può essere rimosso in occasione di importanti banchetti.<ref name="AGOT46">[[AGOT46]]</ref>

 

Il palazzo in cui risiede il [[Dosh Khaleen]] ha le pareti fatte di tronchi di altezza variabile, che raggiungono i quaranta piedi nei punti più alti, ed è inoltre ricoperto da un fragile rivestimento di pezze cucite insieme. Attorno ad esso si estendono grandi pascoli recintati con focolari e stalle, insieme a centinaia di casupole semisferiche di terra e giunchi che sbucano dal terreno.<ref name="AGOT36" /> Parliamo almeno un po' del palazzo anche nella voce del Dosh Khaleen? <-- Direi di sì, riprendiamo il topic della voce?

 

La città presenta due importanti mercati. Nel Mercato Orientale è possibile acquistare prodotti provenienti da luoghi come [[Quarth]], [[Yi Ti], [[Asshai]] e la [[Terra delle Ombre]]. Al Mercato Occidentale viene invece venduta merce proveniente dai [[sette Regni]], dalle [[Città Libere]] e delle [[isole dell'Estate]]. <ref name="AGOT54">[[AGOT54]]</ref> In realtà nel capitolo ci sono più dettagli sulla merce che iene venduta e sulle etnie che si incontrano nei mercati. Ne parliamo da qualche parte? <-- Pensa che io toglierei anche la lista dei posti che hai messo, parlando semplicemente di posti a oriente e a occidente di Vaes Dothrak :stralol:

 

Il Mercato Occidentale è costituito da una grande piazza di terra battuta, circondata da abitazioni di mattoni di fango, serragli per animali e taverne dalle pareti imbiancate. I vari banchi dei venditori formano un labirinto di corridoi e sono ombreggiati da graticci di erba intrecciata. Il suolo della piazza è mosso da grosse gibbosità, le quali in superficie che presentano delle aperture che conducono dentro magazzini interrati.<ref name="AGOT54" />

 

Vaes Dothrak è caratterizzata da un clima secco<ref name="AGOT36" /> e da temperature fredde durante le ore notturne.<ref name="AGOT46" />

 

== Politica e amministrazione ==

A Vaes Dothrak ha sede il sacro ordine del [[Dosh Khaleen]], composto da [[Khaleesi|khaleesi]] rimaste vedove<ref name="AGOT11" />, estremamente stimato considerato presso i [[Dothraki]]<ref name="AGOT46" />.

 

== Cultura e società ==

I vari [[Khalasar|khalasar]] hanno l'usanza di recarsi a Vaes Dothrak per presentare le nuove [[Khaleesi|khaleesi]] al [[Dosh Khaleen]], da cui ricevono presagi riguardo alle future imprese militari<ref name="AGOT11" /> e alla sorte dei [[Khalakka|khalakka]] in procinto di nascere.<ref name="AGOT46" /> Al suo arrivo, ogni [[Khal|khal]] ha il dovere di recarsi sulla [[Madre della Montagna]] a compiere sacrifici rituali.<ref name="AGOT36" /> Le [[Khaleesi|khaleesi]] invece devono bagnarsi nel [[Grembo del Mondo]] durante le tradizionali cerimonie propiziatorie.<ref name="AGOT46" />

 

Nella città sacra tutti i [Khalasar|khalasar]] devono sospendere le loro inimicizie e considerarsi un unico popolo.<ref name="AGOT36" /> È inoltre assolutamente proibito sfoderare armi da taglio e versare sangue umano, trasgressioni che vengono punite con la morte.<ref name="AGOT33">[[AGOT33]]</ref> Sono tuttavia ammesse uccisioni che non prevedono lo spargimento di sangue.<ref name="AGOT46" />

 

Gli unici abitanti permanenti di Vaes Dothrak sono le anziane del [[Dosh Khaleen]] insieme alla loro servitù, ma presso i [[Dothraki]] si ritiene che un giorno tutti i [[Khalasar|khalasar]] si uniranno e torneranno a vivere lì.<ref name="AGOT36" />

 

Siccome i [[Dothraki]] non comprendono appieno il commercio, i mercanti si recano a Vaes Dothrak soprattutto per commerciare tra di loro. Sono però tenuti a onorare le anziane del [[Dosh Khaleen]] con tradizionali offerte e ad evitare di profanare i luoghi sacri della [[Madre delle Montagne]] e del [[Grembo del Mondo]].<ref name="AGOT54" />

 

== Storia ==

Nel corso dei secoli la città si accresce continuamente per via dei monumenti trafugati dai [[Dothraki]] alle civiltà saccheggiate e ai nuovi edifici lì costruiti dalle popolazioni depredate e ridotte in schiavitù. Una cosa così? Con che fonte?

 

== Eventi ==

Nel [[298]] il potente [[Khal]] [[Drogo]] giunge a Vaes Dothrak insieme alla sua [[Khaleesi]] [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys Targaryen]], da poco presa in moglie e già gravida di un figlio.<ref name="AGOT36" /> La sposa viene quindi presentata al [[Dosh Khaleen]] con la tradizionale [[Cerimonia di presentazione di Daenerys Targaryen al Dosh Khaleen|cerimonia]], durante la quale viene predetto che [[Rhego]], il [[Khalakka|khalakka]] che porta in grembo, diventerà lo [[stallone che Monta il Mondo]] e riunirà tutti i [[Khalasar|khalasar]]. Quella stessa sera [[Drogo]] uccide il cognato [[Viserys Targaryen (Re Mendicante)|Viserys]] con una colata di oro fuso, in modo da rispettare il divieto di versare sangue nella città sacra.<ref name="AGOT46" />

 

Mettereste negli eventi anche questo dettaglio? Nella notte a Vaes Dothrak è arrivata una grande carovana: 400 cavalli da Pentos attraverso Norvos e Qohor al comando del capitano mercante Byan Votyris per il Mercato Occidentale <-- Io no

 

In seguito alla decisione di [[Re dei Sette Regni]] [[Robert Baratheon]] di far assassinare la [[Khaleesi|khaleesi]], durante la visita di [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys]] al Mercato Occidentale un commerciante attenta alla sua vita offrendole del vino avvelenato. Il tentativo tuttavia fallisce grazie all'intervento di [[Jorah Mormont]] e spinge [[Khal]] [[Drogo]] a lasciare la città partendo per la guerra.<ref name="AGOT54" />

 

== Note ==

<references />

 

 

{{Portale | Argomento1 = Geografia | Argomento2 = Società}}

 

<noinclude>[[Categoria:Città]] [[Categoria:Dothraki]] [[Categoria:Terre Erbose]]</noinclude>


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]


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Inviato il 10 giugno 2015 16:53 Autore

- Boh, io ho sempre pensato che sia all'interno ma non mi pare ci siano grandi indicazioni... Comunque lanca un "il" davanti a lago.

 

- Ok, riprendiamo la voce del Dosh Khaleen per parlare del palazzo...

 

- Hmm boh, a me non dispiacerebbe approfondire, ma avrebbe senso anche così. Sentiamo altri pareri.

 

- La fonte della parte della storia ovviamente è AGOT36

 

-. Ok



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Inviato il 10 giugno 2015 20:04

OK, allora attendiamo lumi per il primo punto e opinioni per il terzo.


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The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
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Inviato il 12 giugno 2015 14:27

Non so dirvi sul punto uno. Sono decisamente scarsa in georgrafia martiniana. :ehmmm:

 

Sul punto 3, dal momento che non se ne parlerà più, potrebbe forse valere la pena dare qualche altro dettaglio se c'è, ma non è fondamentale. ;)


"Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità" (La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi)

 

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Inviato il 12 giugno 2015 21:07

Questo è un dettaglio ad altissima risoluzione della mappa di TLOIAF... come lo interpretiamo?


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The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

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Inviato il 14 giugno 2015 13:25 Autore

Beh mi sembra che almeno una parte del lago sia da considerarsi in città.



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Inviato il 14 giugno 2015 17:11

Ma solo una parte, dire che è all'interno non mi pare corretto perché fa pensare che la città sia su tutti i lati del lago. A questo punto, se va bene a tutti, mi limiterei a dire semplicemente che "si affaccia" sul lago.


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The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

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Inviato il 15 giugno 2015 13:16 Autore

Hmm ok, basta che si capisca il concetto.

Come lo scriveresti quindi di preciso?



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Inviato il 16 giugno 2015 17:22

{{Città

| Nome = Vaes Dothrak

| Regione = [[Terre Erbose]]

| Lingua = [[Lingua Dothraki|Dothraki]]

| Etnie = [[Dothraki]]

| Organizzazioni = [[Dosh Khaleen]]

| Mappa = Map_VD

| LegendaM = Mappa di ''The Lands of Ice and FirÈ' rielaborata by Grazia Borreggine©

}}

 

[[Vaes Dothrak]] è la città sacra del popolo [[Dothraki]].<ref name="AGOT11">[[AGOT11]]</ref>

 

 

__TOC__

 

== Topografia ==

Vaes Dothrak sorge nella zona centrale delle [[Terre Erbose]], ai piedi della [[Madre delle Montagne]]; al suo interno si trova il si affaccia sul lago, altrettanto sacro per i [[Dothraki]], chiamato [[Grembo del Mondo]].<ref name="TLOIAF">''[[The Lands of Ice and Fire]]''</ref>[/color]

 

È una città molto vasta, al punto da essere in grado di ospitare l'intero popolo dei [[Dothraki]], ma generalmente poco popolata e totalmente priva di mura. È caratterizzata da ampie strade pavimentate di erba e fango e battute dal vento.<ref name="AGOT36" />

 

Il suo portale d'ingresso da occidente occidentale, chiamato [[Portale del cavallo]], è costituito da due enormi cavalli di bronzo, con gli zoccoli anteriori che si incontrano a cento piedi dal suolo formando un arco. Da lì inizia la Via degli Dei, che percorre l'interno della città, fiancheggiata da statue ottenute dai [[Dothraki]] nel corso di secoli di saccheggio.<ref name="AGOT36" />

 

Gli edifici al suo interno sono tutti diversi tra loro, in quanto eretti da schiavi provenienti dalle terre razziate, ognuno dai quali nella costruzione ha seguito le proprie tradizioni. Padiglioni di pietra scolpita si alternano a grandi palazzi fatti di zolle e giunchi intrecciati, torrioni di legno fessurato, piramidi a gradoni rivestite di marmo, manieri di tronchi a cielo aperto. Alcune delle costruzioni hanno bastioni di rovi al posto delle mura.<ref name="AGOT36" /> Tra i vari edifici, alla fine del terzo secolo dopo la [[Conquista]] c'è anche il palazzo del potente [[Khal]] [[Drogo]], che presenta un tetto di seta che può essere rimosso in occasione di importanti banchetti.<ref name="AGOT46">[[AGOT46]]</ref>

 

Il palazzo in cui risiede il [[Dosh Khaleen]] ha le pareti fatte di tronchi di altezza variabile, che raggiungono i quaranta piedi nei punti più alti, ed è ricoperto da un fragile rivestimento di pezze cucite insieme. Attorno ad esso si estendono grandi pascoli recintati con focolari e stalle, insieme a centinaia di casupole semisferiche di terra e giunchi che sbucano dal terreno.<ref name="AGOT36" /> Parliamo almeno un po' del palazzo anche nella voce del Dosh Khaleen? <-- Direi di sì, riprendiamo il topic della voce?

 

La città presenta due importanti mercati. Nel Mercato Orientale è possibile acquistare prodotti provenienti da luoghi come [[Quarth]], [[Yi Ti], [[Asshai]] e la [[Terra delle Ombre]]. Al Mercato Occidentale viene invece venduta merce proveniente dai [[sette Regni]], dalle [[Città Libere]] e delle [[isole dell'Estate]]. <ref name="AGOT54">[[AGOT54]]</ref> Visto che mi pare che la scelta sia quella di dettagliare ulteriormente, cosa mettereste?

 

Il Mercato Occidentale è costituito da una grande piazza di terra battuta, circondata da abitazioni di mattoni di fango, serragli per animali e taverne dalle pareti imbiancate. I banchi dei venditori formano un labirinto di corridoi e sono ombreggiati da graticci di erba intrecciata. Il suolo è mosso da grosse gibbosità, che presentano delle aperture che conducono dentro magazzini interrati.<ref name="AGOT54" />

 

Vaes Dothrak è caratterizzata da un clima secco<ref name="AGOT36" /> e da temperature fredde durante le ore notturne.<ref name="AGOT46" />

 

== Politica e amministrazione ==

A Vaes Dothrak ha sede il sacro ordine del [[Dosh Khaleen]], composto da [[Khaleesi|khaleesi]] rimaste vedove<ref name="AGOT11" />, estremamente considerato presso i [[Dothraki]]<ref name="AGOT46" />.

 

== Cultura e società ==

I [[Khalasar|khalasar]] hanno l'usanza di recarsi a Vaes Dothrak per presentare le nuove [[Khaleesi|khaleesi]] al [[Dosh Khaleen]], da cui ricevono presagi riguardo le future imprese militari<ref name="AGOT11" /> e la sorte dei [[Khalakka|khalakka]] in procinto di nascere.<ref name="AGOT46" /> Al suo arrivo, ogni [[Khal|khal]] ha il dovere di recarsi sulla [[Madre della Montagna]] a compiere sacrifici rituali.<ref name="AGOT36" /> Le [[Khaleesi|khaleesi]] invece devono bagnarsi nel [[Grembo del Mondo]] durante le tradizionali cerimonie propiziatorie.<ref name="AGOT46" />

 

Nella città sacra tutti i [Khalasar|khalasar]] devono sospendere le loro inimicizie e considerarsi un unico popolo.<ref name="AGOT36" /> È inoltre assolutamente proibito sfoderare armi da taglio e versare sangue umano, trasgressioni che vengono punite con la morte.<ref name="AGOT33">[[AGOT33]]</ref> Sono tuttavia ammesse uccisioni che non prevedono lo spargimento di sangue.<ref name="AGOT46" />

 

Gli unici abitanti permanenti di Vaes Dothrak sono le anziane del [[Dosh Khaleen]] insieme alla loro servitù, ma presso i [[Dothraki]] si ritiene che un giorno tutti i [[Khalasar|khalasar]] si uniranno e torneranno a vivere lì.<ref name="AGOT36" />

 

Siccome i [[Dothraki]] non comprendono appieno il commercio, i mercanti si recano a Vaes Dothrak soprattutto per commerciare tra di loro. Sono però tenuti a onorare le anziane del [[Dosh Khaleen]] con tradizionali offerte e ad evitare di profanare i luoghi sacri della [[Madre delle Montagne]] e del [[Grembo del Mondo]].<ref name="AGOT54" />

 

== Storia ==

Nel corso dei secoli la città si accresce continuamente per via dei monumenti trafugati dai [[Dothraki]] alle civiltà saccheggiate e ai nuovi edifici lì costruiti dalle popolazioni depredate e ridotte in schiavitù.<ref name="AGOT46" />

 

== Eventi ==

Nel [[298]] il potente [[Khal]] [[Drogo]] giunge a Vaes Dothrak insieme alla sua [[Khaleesi]] [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys Targaryen]], da poco presa in moglie e gravida di un figlio.<ref name="AGOT36" /> La sposa viene quindi presentata al [[Dosh Khaleen]] con la tradizionale [[Cerimonia di presentazione di Daenerys Targaryen al Dosh Khaleen|cerimonia]], durante la quale viene predetto che [[Rhego]], il [[Khalakka|khalakka]] che porta in grembo, diventerà lo [[stallone che Monta il Mondo]] e riunirà tutti i [[Khalasar|khalasar]]. Quella stessa sera [[Drogo]] uccide il cognato [[Viserys Targaryen (Re Mendicante)|Viserys]] con una colata di oro fuso, in modo da rispettare il divieto di versare sangue nella città sacra.<ref name="AGOT46" />

 

In seguito alla decisione di [[Re dei Sette Regni]] [[Robert Baratheon]] di far assassinare la [[Khaleesi|khaleesi]], durante la visita di [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys]] al Mercato Occidentale un commerciante attenta alla sua vita offrendole del vino avvelenato. Il tentativo tuttavia fallisce grazie all'intervento di [[Jorah Mormont]] e spinge [[Khal]] [[Drogo]] a lasciare la città partendo per la guerra.<ref name="AGOT54" />

 

== Note ==

<references />

 

 

{{Portale | Argomento1 = Geografia | Argomento2 = Società}}

 

<noinclude>[[Categoria:Città]] [[Categoria:Dothraki]] [[Categoria:Terre Erbose]]</noinclude>


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]


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Inviato il 16 giugno 2015 21:08 Autore

Guarda, queste sono le informazioni che ho trovato nello schedone sul dettagli del mercato di Vaes Dothrak:

 

Al Mercato Orientale si vendono i frutti dell'albero delle uova, le torte di locuste, la pasta verde

 

Al Mercato orientale di vedono manticore nelle gabbie d'argento, elefanti, zebre

 

Al Mercato Orientale si incontrano uomini di Asshai, Quarth, Yi Ti, Bayashabad, Shamyriana, Kyakayanaya, Uomini ombra

 

Al Mercato Occidentale si sentono odori di aglio e pepe

 

Si vendono spezie, armi, gioielli, tressuti, cibi, vini, olii aromatici, profumi, animali

 

Si vendono pizzi di Myr, gioielli d'oro di Lannisport, mantelli piumati delle Isole dell'estate, amuleti della fertilità

 

 



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Inviato il 16 giugno 2015 21:33 Autore

 

Hmm...

 

{{Città
| Nome = Vaes Dothrak
| Regione = [[Terre Erbose]]
| Lingua = [[Lingua Dothraki|Dothraki]]
| Etnie = [[Dothraki]]
| Organizzazioni = [[Dosh Khaleen]]
| Mappa = Map_VD
| LegendaM = Mappa di ''The Lands of Ice and FirÈ' rielaborata by Grazia Borreggine©
}}

[[Vaes Dothrak]] è la città sacra del popolo [[Dothraki]].<ref name="AGOT11">[[AGOT11]]</ref>


__TOC__

== Topografia ==
Vaes Dothrak sorge nella zona centrale delle [[Terre Erbose]], ai piedi della [[Madre delle Montagne]]; si affaccia sul lago, altrettanto sacro per i [[Dothraki]], chiamato [[Grembo del Mondo]].<ref name="TLOIAF">''[[The Lands of Ice and Fire]]''</ref>

È una città molto vasta, al punto da essere in grado di ospitare l'intero popolo dei [[Dothraki]], ma generalmente poco popolata e totalmente priva di mura. È caratterizzata da ampie strade pavimentate di erba e fango e battute dal vento.<ref name="AGOT36" />

Il suo portale occidentale, chiamato
[[Portale del cavallo]], è costituito da due enormi cavalli di bronzo, con gli zoccoli anteriori che si incontrano a cento piedi dal suolo formando un arco. Da lì inizia la Via degli Dei, che percorre l'interno della città, fiancheggiata da statue ottenute dai [[Dothraki]] nel corso di secoli di saccheggio.<ref name="AGOT36" />

Gli edifici al suo interno sono tutti diversi tra loro, in quanto eretti da schiavi provenienti dalle terre razziate, ognuno dai quali nella costruzione ha seguito le proprie tradizioni. Padiglioni di pietra scolpita si alternano a grandi palazzi fatti di zolle e giunchi intrecciati, torrioni di legno fessurato, piramidi a gradoni rivestite di marmo, manieri di tronchi a cielo aperto. Alcune delle costruzioni hanno bastioni di rovi al posto delle mura.<ref name="AGOT36" /> Tra i vari edifici, alla fine del terzo secolo dopo la [[Conquista]] c'è anche il palazzo del potente [[Khal]] [[Drogo]], che presenta un tetto di seta che può essere rimosso in occasione di importanti banchetti.<ref name="AGOT46">[[AGOT46]]</ref>

Il palazzo in cui risiede il [[Dosh Khaleen]] ha pareti fatte di tronchi di altezza variabile, che raggiungono i quaranta piedi nei punti più alti, ed è ricoperto da un fragile rivestimento di pezze cucite insieme. Attorno ad esso si estendono grandi pascoli recintati con focolari e stalle, insieme a centinaia di casupole semisferiche di terra e giunchi che sbucano dal terreno.<ref name="AGOT36" /> Parliamo almeno un po' del palazzo anche nella voce del Dosh Khaleen? <-- Direi di sì, riprendiamo il topic della voce?

La città presenta due importanti mercati. Nel Mercato Orientale è possibile acquistare prodotti provenienti da luoghi come [[Quarth]], [[Yi Ti], [[Asshai]] e la [[Terra delle Ombre]]. Tra le merci ci sono i frutti dell'albero delle uova, le torte di locuste, la pasta verde. Vi si possono inoltre trovare animali sconosciuti in molte parti del mondo come le manticore, gli elefanti e le zebre. Al Mercato Occidentale viene invece venduta merce proveniente dai [[sette Regni]], dalle [[Città Libere]] e delle [[isole dell'Estate]], tra cui i pizzi di Myr, i gioielli d'oro di Lannisport, i mantelli piumati delle Isole dell'estate, oltre a una gran varietà di cibi tipici, spezie e vini.<ref name="AGOT54">[[AGOT54]]</ref>

Il Mercato Occidentale è costituito da una grande piazza di terra battuta, circondata da abitazioni di mattoni di fango, serragli per animali e taverne dalle pareti imbiancate. I banchi dei venditori formano un labirinto di corridoi e sono ombreggiati da graticci di erba intrecciata. Il suolo è mosso da grosse gibbosità, che presentano delle aperture che conducono dentro magazzini interrati.<ref name="AGOT54" />

Vaes Dothrak è caratterizzata da un clima secco<ref name="AGOT36" /> e da temperature fredde durante le ore notturne.<ref name="AGOT46" />

== Politica e amministrazione ==
A Vaes Dothrak ha sede il sacro ordine del [[Dosh Khaleen]], composto da [[Khaleesi|khaleesi]] rimaste vedove<ref name="AGOT11" />, estremamente considerato presso i [[Dothraki]]<ref name="AGOT46" />.

== Cultura e società ==
I [[Khalasar|khalasar]] hanno l'usanza di recarsi a Vaes Dothrak per presentare le nuove [[Khaleesi|khaleesi]] al [[Dosh Khaleen]], da cui ricevono presagi riguardo le future imprese militari<ref name="AGOT11" /> e la sorte dei [[Khalakka|khalakka]] in procinto di nascere.<ref name="AGOT46" /> Al suo arrivo, ogni [[Khal|khal]] ha il dovere di recarsi sulla [[Madre della Montagna]] a compiere sacrifici rituali.<ref name="AGOT36" /> Le [[Khaleesi|khaleesi]] invece devono bagnarsi nel [[Grembo del Mondo]] durante le tradizionali cerimonie propiziatorie.<ref name="AGOT46" />

Nella città sacra tutti i [Khalasar|khalasar]] devono sospendere le loro inimicizie e considerarsi un unico popolo.<ref name="AGOT36" /> È inoltre assolutamente proibito sfoderare armi da taglio e versare sangue umano, trasgressioni che vengono punite con la morte.<ref name="AGOT33">[[AGOT33]]</ref> Sono tuttavia ammesse uccisioni che non prevedono lo spargimento di sangue.<ref name="AGOT46" />

Gli unici abitanti permanenti di Vaes Dothrak sono le anziane del [[Dosh Khaleen]] insieme alla loro servitù, ma presso i [[Dothraki]] si ritiene che un giorno tutti i [[Khalasar|khalasar]] si uniranno e torneranno a vivere lì.<ref name="AGOT36" />

Siccome i [[Dothraki]] non comprendono appieno il commercio, i mercanti si recano a Vaes Dothrak soprattutto per commerciare tra di loro. Sono però tenuti a onorare le anziane del [[Dosh Khaleen]] con tradizionali offerte e ad evitare di profanare i luoghi sacri della [[Madre delle Montagne]] e del [[Grembo del Mondo]].<ref name="AGOT54" />

== Storia ==
Nel corso dei secoli la città si accresce continuamente per via dei monumenti trafugati dai [[Dothraki]] alle civiltà saccheggiate e ai nuovi edifici lì costruiti dalle popolazioni depredate e ridotte in schiavitù.<ref name="AGOT46" />

== Eventi ==
Nel [[298]] il potente [[Khal]] [[Drogo]] giunge a Vaes Dothrak insieme alla sua [[Khaleesi]] [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys Targaryen]], da poco presa in moglie e gravida di un figlio.<ref name="AGOT36" /> La sposa viene quindi presentata al [[Dosh Khaleen]] con la tradizionale [[Cerimonia di presentazione di Daenerys Targaryen al Dosh Khaleen|cerimonia]], durante la quale viene predetto che [[Rhego]], il [[Khalakka|khalakka]] che porta in grembo, diventerà lo [[stallone che Monta il Mondo]] e riunirà tutti i [[Khalasar|khalasar]]. Quella stessa sera [[Drogo]] uccide il cognato [[Viserys Targaryen (Re Mendicante)|Viserys]] con una colata di oro fuso, in modo da rispettare il divieto di versare sangue nella città sacra.<ref name="AGOT46" />

In seguito alla decisione di [[Re dei Sette Regni]] [[Robert Baratheon]] di far assassinare la [[Khaleesi|khaleesi]], durante la visita di [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys]] al Mercato Occidentale un commerciante attenta alla sua vita offrendole del vino avvelenato. Il tentativo tuttavia fallisce grazie all'intervento di [[Jorah Mormont]] e spinge [[Khal]] [[Drogo]] a lasciare la città partendo per la guerra.<ref name="AGOT54" />

== Note ==
<references />


{{Portale | Argomento1 = Geografia | Argomento2 = Società}}

<noinclude>[[Categoria:Città]] [[Categoria:Dothraki]] [[Categoria:Terre Erbose]]</noinclude>

 

 



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Inviato il 18 giugno 2015 10:07

Uppato. Ricordiamoci solo di riprendere la voce del Dosh Khaleen.


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The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]


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Inviato il 24 ottobre 2015 10:33

Relativamente a quanto deliberato nel topic del Dosh Khaleen, faccio la seguente proposta per Vaes Dothrak:

 

Gli edifici al suo interno sono tutti diversi tra loro, in quanto eretti da schiavi provenienti dalle terre razziate, ognuno dai quali nella costruzione ha seguito le proprie tradizioni. Padiglioni di pietra scolpita si alternano a grandi palazzi fatti di zolle e giunchi intrecciati, torrioni di legno fessurato, piramidi a gradoni rivestite di marmo, manieri di tronchi a cielo aperto. Alcune delle costruzioni hanno bastioni di rovi al posto delle mura.<ref name="AGOT36" /> Tra i vari edifici, alla fine del terzo secolo dopo la [[Conquista]] c'è anche il palazzo del potente [[Khal]] [[Drogo]], che presenta pareti di tronchi alti fino a quaranta piedi e un tetto di pezze di seta che può essere rimosso in occasione di importanti banchetti.<ref name="AGOT46">[[AGOT46]]</ref> Il palazzo è circondato da pascoli recintati con focolari, stalle e casupole di terra e giunchi.<ref name="AGOT36" />

 

Il palazzo in cui risiede il [[Dosh Khaleen]] ha pareti fatte di tronchi di altezza variabile, che raggiungono i quaranta piedi nei punti più alti, ed è ricoperto da un fragile rivestimento di pezze cucite insieme. Attorno ad esso si estendono grandi pascoli recintati con focolari e stalle, insieme a centinaia di casupole semisferiche di terra e giunchi che sbucano dal terreno.<ref name="AGOT36" />


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The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
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Inviato il 24 ottobre 2015 10:44 Autore

A me sembra ok...


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