Notando con sconcerto la mancanza di una discussione su questo noto manga, ne apro una io.

Scritto e disegnato da Kouta Hirano nell'arco di 10 anni (1998-2008), Hellsing è un manga di genere horror - fantasy che si ispira al romanzo Dracula di Bram Stoker ma può per certi aspetti esserne considerato una specie di seguito.

Trama: in Inghilterra esiste un'organizzazione segreta paragovernativa denominata Hellsing (notate il gioco di parole tra Helsing e il termine inglese che letteralmente vuol dire "canto dell'inferno") che si occupa di combattere tutti i vampiri, i mostri e in generale le entità sovrannaturali che minacciano l'Inghilterra. Asso nella manica dell'organizzazione è, paradossalmente, il vampiro Alucard (leggetelo al contrario) che è legato da un indissolubile (e non chiaro) vincolo di fedeltà alla padrona Integra Hellsing e che si occupa di spazzare via ogni minaccia all'organizzazione, forte di una quasi totale invulnerabilità. Nemiche dell'Hellsing sono l'Iscariota, divisone paramilitare del Vaticano che si occupa anch'essa di sterminare i mostri ma è maggiormente carica di fanatismo e che vanta come pedina principale il sacerdote Alexander Anderson, e la sedicente organizzazione Millennium, gruppo di vampiri e freak vari nazisti comandata dal Maggiore, che ha in mente un piano per una nuova grande guerra....

Altri personaggi sono Seras Victoria, poliziotta trasformata per una serie di circostanze in vampiro e agli ordini dell'Hellsing, Walter Dorneaz, letale maggiordomo della casa Hellsing, Enrico Maxwell, fanatico capo dell'Iscariota, e il Capitano, licantropo agli ordini di Millennium.

Kouta Hirano può essere definito il GRRM giapponese: è corpulento, ha un ritmo di scrittura non certo veloce (un volume all'anno), e non risparmia shock e morti eccellenti al lettore. Hellsing è un manga sicuramente controverso per quanto riguarda la violenza e alcune tematiche (le chiese qui non ci fanno una bella figura), ma ciò che più mi ha colpito è il tono vivido con cui vengono descritti i personaggi: tutti con una vena di follia e/o qualche ossessione particolare che li scolpisce nella memoria del lettore. La trattazione psicologica non è certo ai livelli di Martin, ma in alcuni casi è difficile non empatizzare con qualche personaggio particolarmente tormentato (il maggiordomo Dorneaz, Seras). Il fatto poi che l'opera abbia richiesto una degenza di 10 anni implica che come stile di disegno e dialoghi vi sia un un netto miglioramento dai primi volumi, non certo perfetti (proporzioni sbagliate, uso eccessivo dei neri ecc.) agli ultimi che sono quasi dei gioiellini.

L'unica cosa che mi ha veramente deluso di tale manga è il finale, che praticamente contraddice tutto quello che Alucard non fa che ripetere per tutta la serie ("Non esiste niente di immortale"). Il pre-finale, ossia il termine dello scontro tra Alucard e il Maggiore, a mio avviso doveva essere il vero finale, ma Hirano ha deciso diversamente. A voi i commenti!

Presi i primi volumi ma non li ho mai letti..in compenso mio fratello se li è divorati..magari lo recupero. ;)