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Riassunto ACOK12
di AryaSnow
creato il 23 gennaio 2015


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Inviato il 23 gennaio 2015 22:57 Autore

{{ Capitolo

| Titolo = ACOK12 - DEANERYS

| Immagine = IRDL_Oscar

| Legenda = <center>Il Regno dei Lupi<br />(Mondadori)</center>

| POV = [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys Targaryen]]

| Luogo = [[Desolazione Rossa]]

| Puntata = [[il Nord non dimentica | 02x01 – Il Nord non dimentica]] <br />[[Oltre la Barriera| 02x02 – Oltre la Barriera]]<br />[[il giardino di ossa| 02x04 - Il giardino di ossa]]

| Uscita = ???

| Precedente = [[ACOK11 | ACOK11<br />THEON I]]

| Successivo = [[ACOK13| ACOK13<br />JON II]]

| Corrente = [[ACOK12 | ACOK12<br />DAENERYS I]]

| PrecedenteP = [[AGOT72 | AGOT72<br />DAENERYS X]]

| SuccessivoP = [[ACOK27 | ACOK27<br />DAENERYS II]]

}}

 

[[AGOT01]] è il dodicesimo capitolo de ''[[A Clash of Kings]]'' e de ''[[il Regni dei Lupi]]''.

 

È il primo capitolo dedicato a [[Daenerys Targaryen]] de ''[[il Regni dei Lupi]]'' e de ''[[A Clash of Kings]]]]'' e l’undicesimo de ''[[A Song of Ice and Fire|Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco]]''.

 

__TOC__

 

== Sinossi ==

[[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys]] decide di far procedere il proprio [[Khalasar|khalasar]] verso est, attraverso la [[Desolazione Rossa]]. E’ infatti convinta che la [[Cometa rossa|cometa rossa]], che sorge in quella direzione, sia un segnale destinato a lei, e inoltre teme di scontrarsi con altri [[Khalasar|khalasar]] recandosi altrove. I suoi [[Draghi|draghi]], appena usciti dall’uovo, sono ancora piccoli e indifesi, facili prede di qualunque nemico per via del loro inestimabile valore.

Il viaggio si rivela estremamente arduo, essendo la [[Desolazione Rossa]] un’immensa terra desertica e inospitale. Iniziano a morire molti cavalli e dopo tre giorni cadono le prime vittime umane. Le provviste si esauriscono e la terra offre solo ciuffi di [[Erba canina|erba canina]] e poche pozze d’acqua stagnante. All’inizio [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys]] si preoccupa per la sopravvivenza dei [[Draghi|draghi]], ma quando capisce che mangiamo solo carne cotta riesce a sfamarli cucinando i resti dei cavalli morti e permettendo così ai cuccioli di crescere in fretta. Un giorno rivela ai suoi [[Cavalieri di sangue|cavalieri di sangue]] i loro nomi: [[Drogo]], [[Rhaegal]] e [[Viserion]], in onore dei tre uomini più importanti della sua vita. Proseguendo vede la sua ancella [[Doreah]] indebolirsi fino a non riuscire più a montare a cavallo e la assiste fino alla morte tenendole la mano.

Solo quando un terzo del [[Khalasar|khalasar]] è ormai morto viene avvistata una città, che però scoprono abbandonata da parecchio tempo. Riescono tuttavia a trovare al suo interno frutta e acqua fresca sufficienti a riprendere le forze e battezzano la città [[Vaes Tolorro]]. Dopo essersi ripulita [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys]] ha una lunga conversazione con [[Jorah Mormont]], che le narra la triste storia del suo matrimonio fallito con [[Lynesse Hightower]], donna di cui lui era profondamente innamorato, appartenente a una famiglia più altolocata della sua. Nel tentativo di soddisfare i costosi capricci della sposa, [[Jorah Mormont|Jorah]] si è dedicato al commercio di schiavi e poi all’attività di mercenario, senza però riuscire a impedirle di fuggire da un ricco mercante. Dalle parole del cavaliere sulla somiglianza tra lei e [[Lynesse Hightower|Lynesse]], [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys]] si rende conto dei sentimenti che questi nutre nei suoi confronti, ma non crede di poterlo ricambiare.

Il giorno seguente [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys]] manda i suoi tre [[Cavalieri di sangue|cavalieri di sangue]] in esplorazione in tre direzioni diverse, in modo da scoprire dove finisce la [[Desolazione Rossa]] prima di rimettersi in viaggio. Dopo alcuni giorni i primi due annunciano di non aver trovato luoghi abitati, mentre[[Jhogo]] tarda a fare ritorno. Quando finalmente si ripresenta, racconta di aver raggiunto la grande città di [[Quarth]] e conduce con sé tre dei suoi abitanti: lo stregone [[Pyat Pree]], il mercante [[Xaro Xhoan Daxos]], la donna misteriosa di nome [[Quaithe]]. Tutti loro sono interessanti a vedere di persona i [[Draghi|draghi]] di [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys]].

 

== Prime apparizioni ==

[[Pyat Pree]] - [[Quaithe]] - [[Xharo Xhoan Daxos]]

Modificato il 05 July 2024 17:07


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Inviato il 31 gennaio 2015 9:43

{{ Capitolo

| Titolo = ACOK12 - DAENERYS

| Immagine = IRDL_Oscar

| Legenda = <center>Il regno dei lupi<br />(Mondadori)</center>

| POV = [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys Targaryen]]

| Luogo = [[Desolazione Rossa]]

| Puntata = [[il Nord non dimentica|02x01 Il Nord non dimentica]] <br />[[Oltre la Barriera|02x02 Oltre la Barriera]]<br />[[il giardino di ossa|02x04 - Il giardino di ossa]]

| Uscita = ???

| Precedente = [[ACOK11|ACOK11<br />THEON I]]

| Successivo = [[ACOK13|ACOK13<br />JON II]]

| Corrente = [[ACOK12|ACOK12<br />DAENERYS I]]

| PrecedenteP = [[AGOT72|AGOT72<br />DAENERYS X]]

| SuccessivoP = [[ACOK27|ACOK27<br />DAENERYS II]]

}}

 

[[ACOK12]] è il dodicesimo capitolo de ''[[A Clash of Kings]]'' e de ''[[il regno dei lupi]]''.

 

È il primo capitolo dedicato a [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys Targaryen]] de ''[[il regno dei lupi]]'' e de ''[[A Clash of Kings]]]]'' e l'undicesimo de ''[[A Song of Ice and Fire|Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco]]''.

 

 

__TOC__

 

== Sinossi ==

[[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys]] decide di far procedere il proprio [[Khalasar|khalasar]] verso est, attraverso la [[Desolazione Rossa]]. È infatti convinta che la [[Cometa rossa|cometa rossa]], che sorge in quella direzione, sia un segnale destinato a lei, e inoltre teme inoltre di scontrarsi con altri [[Khalasar|khalasar]] recandosi dirigendosi altrove. I suoi [[Draghi|draghi]], appena usciti dall'uovo, sono ancora piccoli e indifesi, facili prede di qualunque nemico per via del loro inestimabile valore.

 

Il viaggio si rivela estremamente arduo, essendo la [[Desolazione Rossa]] un'immensa terra desertica e inospitale. Iniziano a morire molti cavalli e dopo tre giorni cadono le prime vittime umane. Le provviste si esauriscono e la terra offre solo ciuffi di [[Erba canina|erba canina]] e poche pozze d'acqua stagnante. All'inizio [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys]] si preoccupa per la sopravvivenza dei [[Draghi|draghi]], ma quando capisce che mangiano solo carne cotta riesce a sfamarli cucinando i resti dei cavalli morti e permettendo così ai cuccioli di crescere in fretta. Un giorno rivela ai suoi [[Cavalieri di sangue|cavalieri di sangue]] i loro nomi: [[Drogo]], [[Rhaegal]] e [[Viserion]], in onore dei tre uomini più importanti della sua vita. Proseguendo vede la sua ancella [[Doreah]] indebolirsi fino a non riuscire più a montare a cavallo e la assiste fino alla morte tenendole la mano.

 

Solo quando un terzo del [[Khalasar|khalasar]] è ormai morto viene avvistata una città, che però scoprono abbandonata da parecchio tempo. Riescono tuttavia a trovare al suo interno frutta e acqua fresca sufficienti a riprendere le forze e battezzano la città l'insediamento [[Vaes Tolorro]]. Dopo essersi ripulita [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys]] ha una lunga conversazione con [[Jorah Mormont]], che le narra la triste storia del suo matrimonio fallito con [[Lynesse Hightower]], donna di cui lui era profondamente innamorato, appartenente a una famiglia più altolocata ricca e potente Non credo che altolocata sia corretto: a livello prettamente nobiliare gli Hightower hanno un passato da re, ma al tempo di Robert potremmo dire che entrambe le casate distano due gradini dalla corona; però come influenza, potere e ricchezza ovviamente non c'è paragone della sua. Nel tentativo di soddisfare i costosi capricci della sposa, [[Jorah Mormont|Jorah]] si è dedicato al commercio di schiavi e poi all'attività di mercenario, senza però riuscire a impedirle di fuggire da un ricco mercante annoiata e stizzita dalla vita modesta che conduceva all'[[isola dell'Orso]]. Dalle parole del cavaliere sulla somiglianza tra lei e [[Lynesse Hightower|Lynesse]], [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys]] si rende conto dei sentimenti che questi nutre nei suoi confronti, ma non crede di poterlo ricambiare.

 

Il giorno seguente [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys]] manda i suoi tre [[Cavalieri di sangue|cavalieri di sangue]] in esplorazione in tre direzioni diverse si fa riferimento espressamente ai punti cardinali?, in modo da scoprire dove finisce la [[Desolazione Rossa]] prima di rimettersi in viaggio la direzione migliore verso cui mettersi in cammino. Dopo alcuni giorni i primi due annunciano [[Aggo]] e [[Rakharo]] ritornano annunciando di non aver trovato luoghi abitati, mentre [[Jhogo]] tarda a fare ritorno. Quando finalmente si ripresenta, racconta di aver raggiunto la grande città di [[Qarth]] e conduce con sé tre dei suoi abitanti: lo stregone [[Pyat Pree]], il mercante [[Xaro Xhoan Daxos]], la donna misteriosa non si dice ancora che è una sacerdotessa? di nome [[Quaithe]]. Tutti loro sono interessati Lo dicono chiaramente? a vedere di persona i [[Draghi|draghi]] di [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys]].

 

== Prime apparizioni ==

[[Pyat Pree]] - [[Quaithe]] - [[Xharo Xhoan Daxos]]

 

== Paginazione ==

 

<br /><center>{{Riquadro | Sfondo = O | Testo = Per approfondire la paginazione di ''A Clash of Kings'', vedi la voce [[Paginazione dei libri (ACOK)|dedicata]]}}</center><br />

 

*[[File:usa.png | 32px]] - ''A Clash of Kings'', edizione ''hardcover'', Bantam Spectra, ISBN 978-0-553-10803-3, 1999, pagg. 142-153

*[[File:uk.png | 32px]] - ''A Clash of Kings'', edizione ''hardcover'', Harper Collins, ISBN 978-0-00-224585-2, 1998, pagg. 138-149

*[[File:ger.png | 32px]] - ''Der Thron der Sieben KönigreichÈ', edizione ''paperback'', Blanvalet, ISBN 978-3-442-24923-7, 2000, pagg. 221-238

*[[File:fra.png | 32px]] - ''La Bataille des Rois'', edizione ''paperback'', J'ai Lu, ISBN 978-2-857-04620-2, 2000, pagg. 183-198

*[[File:ita.png | 32px]] - ''Il regno dei lupi'', edizione ''hardcover'', Mondadori, ISBN 978-88-04-49654-0, 2001, pagg. 191-206

*[[File:esp.png | 32px]] - ''Choque de reyes'', edizione ''paperback'', Gigamesh, ISBN 978-84-93270-22-3, 2003, pagg. XXX

 

== Note ==

<references />

 

 

{{Portale | Argomento1 = Libri}}

 

<noinclude>[[Categoria:A Clash of Kings]] [[Categoria:Capitoli di Daenerys Targaryen]] [[Categoria:Il regno dei lupi]]</noinclude>


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]


AryaSnow
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Inviato il 31 gennaio 2015 13:10 Autore
annoiata e stizzita dalla vita modesta che conduceva all'[[isola dell'Orso]]

 

 

Non sono d'accordo con questa precisazione.

1) Perché secondo me appesantisce la frase e non è strettamente necessaria (visto che si parla già prima di capricci e di tentativi di soddisfarli è abbastanza chiaro il motivo della loro rottura).

2) Perché non è esatto: vanno via insieme dall'isola dell'orso molto prima della separazione. Jorah si dedica al commercio di schiavi quando è ancora a Westeros, ma poi fugge in esilio per evitare la punizione e la moglie ovviamente viene con lui. Vivono per un po' di tempo nelle città libere dove, dopo un periodo di tempo in cui vivono con i soldi ricavati dalla vendita della loro nave, Jorah si mette a fare il mercenario, e un giorno mentre lui è in una delle sue missioni militari la ragazza scappa dal mercante. Non si parla esplicitamente del loro tenore di vita nelle città libere e del fastidio di Lynesse per questa situazione, ma da tutto il contesto viene ovviamente da pensare che il motivo della fuga sia questo.

Concludendo, lascerei la frase com'era prima, che secondo me sintetizza l'essenziale. Di perderci in tutte queste spiegazioni non mi pare proprio il caso.

 

2) Sì, si fa riferimento ai punti cardinali, ma non lo preciserei perché non mi pare indispensabile. Mi sembra che parlare di tre direzioni diverse basti. Comunque non sono d'accordo con il cancellare il "dove finisce la desolazione rossa". E' importante mettere in evidenza che Dany vuole trovare la fine di questo grande deserto e che è questo il criterio con cui vuole scegliere la direzione.

 

3) No, non viene ancora detto che Quaithe è una sacerdotessa.

 

4) Sì, dicono esplicitamente di essere interessati ai draghi.

Modificato il 05 July 2024 17:07


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Inviato il 01 febbraio 2015 14:45

OK sulla prima e sulla terza.

 

Sulla seconda OK a non mettere i punti cardinali, ma non mi sembra necessario rimettere che Dany vuole vedere dove finisce la desolazione rossa... mi sembra scontato ed evidente, e se possiamo snellire la frase ben venga.

 

Sulla quarta, infine, allora metterei "si dicono interessati".


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The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]


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Inviato il 02 febbraio 2015 8:24 Autore

 

Ok a tutto, ma sul punto 3 ho ancora un altro dubbio:

 

tre direzioni diversesi fa riferimento espressamente ai punti cardinali?, in modo da scoprire dove finisce la [[Desolazione Rossa]] prima di rimettersi in viaggio la direzione migliore verso cui mettersi in cammino.

 

Oltre al motivo che ho già detto, preferisco la versione precedente perché in quella nuova ci sarebbe una ripetizione di "direzioni/direzione" che francamente eviterei.

O magari vuoi proporre una terza versione?

Io sarei per quella iniziale, ma se vuoi pensare a un'altra proposta...

 

Per il resto sono d'accordo.

 

Per le citazioni purtroppo per ora abbiamo una maggioranza solo di uno.

 

Modificato il 05 July 2024 17:07


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Inviato il 02 febbraio 2015 21:55

La versione che hai messo tu non mi piace semplicemente perché è chiaro che la Desolazione Rossa prima o poi finisce qualsiasi direzione si prenda, e che lei cerca la direzione che richiede il minor tragitto da fare. ;) Ma questo dalla tua versione non si capisce.

 

Per non ripetere direzione, piuttosto metterei:

 

Il giorno seguente [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys]] manda i suoi tre [[Cavalieri di sangue|cavalieri di sangue]] in esplorazione in tre direzioni diverse, in modo da individuare la via più rapida per lasciare le terre desertiche.


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Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

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Inviato il 03 febbraio 2015 15:10 Autore

A me questa proposta va bene.

 

La citazione ancora non c'è purtroppo....



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Inviato il 05 febbraio 2015 21:58

Uppato, la citazione la aggiungiamo non appena c'è la maggioranza richiesta.


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Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
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We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
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