Apro questa discussione per sapere cosa ne pensate di Zeman, a mio parere uno degli ultimi grandi allenatori rimasti nell'ambito del calcio italiano, al cui confronto tanti "santoni" sbandierati sono poca cosa. Lo spunto mi è venuto sapendo del suo recente esonero dalla panchina del Cagliari, mossa che ritengo ingrata e ingiusta visto il materiale umano che gli avevano fornito (il Cagliari ha forse la squadra più scamuffa della serie A), e che va ad aggiungersi a molti altri esoneri già patiti in passato tra cui uno dei più noti è quello dalla Roma nel 2013, anche in quel caso a mio avviso ingiusto visto che mezza squadra gli era contro. Zeman però non è solo noto per i suoi rocamboleschi esoneri, quanto per altri fatti celebri:
- La sua polemica contro il doping e i favoritismi verso una certa squadra del nord Italia (e qui mi aspetto polemiche, ma vabbè);
- Il suo stile di gioco, che può apparire difettoso ma sicuramente affascinante, e che regala grosse soddisfazioni quando ha a disposizione una squadra almeno decente (vedi Foggia del '90, Pescara 2011-2012 e la mitica Lazio della metà anni '90);
- Il suo atteggiamento, sempre moderato, introverso e a tratti tagliente, e comunque indecifrabile vista l'enorme nuvola di fumo che lo circonda perennemente;
- La sua capacità di valorizzare i giovani (Immobile, Verratti, Insigne...).
Insomma, un personaggio che di sicuro non lascia indifferenti gli appassionati di calcio.
Probabilmente è stato esonerato per colpa di Moggi, come successo in passato
Tornando seri, allenatore di una mediocrità imbarazzante, che non ha mai saputo adattarsi ai giocatori e non ha mai saputo allenare la difesa, avevo predetto sia il suo esonero che la retrocessione del Cagliari per colpa dei danni che avrebbe fatto, per ora ho indovinato solo metà, spero di sbagliare l'altra parte, con Cellino non sarebbe durato più di 7 partite (ma sopratutto probabilmente non avrebbe mai allenato in Sardegna)...
Divido la carriera di Zeman in due grosse fasi: pre e post Calciopoli.
Lo Zeman pre-Calciopoli è un personaggio di rara lucidità e sagacia, con un idea di calcio radicale, che mi affascina molto come mi hanno sempre affascinato tutti i personaggi con idee radicali. Non sarà stato un concetto di calcio vincente, ma non si può negare che sia stato un concetto di calcio "forte" e netto, forse uno dei più forti e netti degli scorsi decenni.
- Mister nelle sue squadre il portiere deve saper giocare la palla, fare le veci del libero di una volta... i terzini devono essere offensivi, i centrali difensivi stare alti e salire sui calci da fermo... i centrocampisti devono sapersi inserire... poi ci sono gli attaccanti... mi scusi ma chi difende?
- Difende avversario.
Lo Zeman post-Calciopoli, per motivi che non ho nessuna voglia di approfondire (giusti o sbagliati che siano), è un personaggio vagamente paranoico, involuto su un vittimismo quasi farsesco, abbacchiato dalla scarsa adattabilità del proprio concetto di gioco al calcio moderno e che fondamentalmente, da un certo punto in poi, si è reso conto che i giornalisti se lo filavano di più se parlava male della Juve che se le sue squadre giocavano bene.
Quoto il messaggio di Joramun. Personalmente non l'ho mai considerato un "grande allenatore", quanto un personaggio forte in grado di emergere nonostante un approccio al gioco un tantino troppo garibaldino.
Ad oggi direi evidente che non è riuscito ad adattarsi ai nuovi metodi di gioco. E direi che le sberle prese dalla juve con la roma con una difesa che faceva acqua da tutte le parti sono il sintomo più evidente dei problemi di visione del gioco che lo caratterizzano.
Questione Juve: io trovo infantile l'odio degli juventini per Zeman. Come ha sempre ripetuto, lui non ce l'ha mai avuta con la Juventus, ma con i dirigenti della juventus di un determinato periodo, che controllavano gran parte del calcio italiano con metodi poi definiti dai giudizi come "associazione a delinquere".
Riguardo alle ritorsioni di costoro verso di lui, esistono le intercettazioni, in cui Moggi e Giraudono complottano perchè "bisogna fargli qualcosa, inventarsi un sistema per dargli una legnata, per creargli un danno".
Considerando che Moggi è stato il re del calcio in quel periodo (per non usare la parola "padrino"), e aveva rapporti di varia natura con quasi tutti i presidenti e addetti ai lavori, dubito che quella di Zeman fosse paranoia.
Come allenatore, la pecca maggiore è il rapporto con i calciatori.
Li tratta da professionisti, e non ha mai capito (probabilmente non ha mai voluto capire) che invece vanno trattati come ragazzi a cui serve bastone e carota, e tante altre facezie che però alla fine funzionano. E' una sua colpa, perchè un allenatore è pagato per utilizzare il metodo che porti maggiori risultati.
Una cosa che sembra un luogo comune ma non lo è: richiede allenamenti più duri e maggiori sacrifici dai giocatori, col risultato che i giovani e i calciatori meno affermati lo seguono, molti di quelli più affermati tendono a non seguirlo (e qualcuno ad allontanarlo).
In generale, nelle sue squdre la componente di cattiveria agonistica (spesso alimentata dagli allenatori) tende a mancare.
Il fatto di non voler mai cambiare lo ha reso unico, e all'inizio può essere stata una delle cause che lo ha reso personaggio e gli hanno fatto guadagnare fama. Alla lunga, può aver inciso sui risultati delle sue squadre, perchè la staticità in un allenatore non può essere una qualità, mentre lo è la flessibilità.
Chi gli imputa di non aver vinto niente, tocca un punto sbagliato: l'apice delle squadre che ha allenato sono Roma e Lazio, che hanno vinto 5 scudetti in oltre 100 anni. In Italia, puoi essere accusato di non essere vincente soltanto se hai allenato Juve, Milan o Inter.
Con le squadre romane ha ottenuto un secondo, un terzo e un quarto posto. Non brutti risultati.
I maggiori risultati li ha ottenuti con squadre minori, con presidenti che lo hanno appoggiato in tutto e giocatori giovani (alcuni dei quali di buona qualità) che lo hanno seguito. Ha avuto anche parecchi fallimenti, perchè alla fine conta anche la qualità dei giocatori che alleni.
La cosa innegabile, è che è in grado di far aumentare in maniera enorme il valore di alcuni giocatori (in particolare attaccanti). più degli altri allenatori. Inoltre, è uno dei pochi allenatori che può far alzare o abbassare di 5/6 posizioni la posizione in classifica. Motivo per cui, se fossi il presidente di una squadra di medio-alto livello, che non ha niente da perdere nè da guadagnare, lo prederei. Inoltre, può far raddoppiare il valore dei tuoi centrocampisti/attaccanti, e portare dei soldi.
Questione Juve: io trovo infantile l'odio degli juventini per Zeman. Come ha sempre ripetuto, lui non ce l'ha mai avuta con la Juventus, ma con i dirigenti della juventus di un determinato periodo, che controllavano gran parte del calcio italiano con metodi poi definiti dai giudizi come "associazione a delinquere".
Beh....anche l'atteggiamento di molti "antijuventini" che lo hanno elevato a santone e luminare (a mio avviso ben al di là dei suoi meriti effettivi) per il semplice fatto che ogni due per tre se ne usciva con frasi del tipo "per me gli scudetti della Juve sono 6 o 7" è abbastanza infantile.
Poi (parlo personalmente) ho volutamente evitato di entrare nel merito di Calciopoli, perchè la trovo una delle pagine più tristi del calcio contemporaneo, con cui da juventino mi confronto sempre a fatica e non nego che in essa Zeman possa avere qualche ragione. Ma IMHO, dopo calciopoli su questo suo essere una sorta di "campione degli antijuventini" ci ha abbondantemente marciato.
Sui suoi meriti come allenatore sono totalmente d'accordo.
Esistono anche "innamorati" di Zeman che non sono anti-juventini.
Comunque, sì: non sono attendibili nè gli anti-juventini che lo esaltano come un santone, solo per quello; nè gli juventini che lo attaccano e sbeffeggiano, dandogli dell'incapace e del perdente soltanto per quello.
Condivido quanto detto da Metamorfo. Zeman ha la miglior qualità nel saper scoprire talenti.
Su tutti ricorderei Beppe Signori, l'attaccante italiano più prolifico degli ultimi tempi. Ma anche l'aver voluto alla Lazio un certo Pavel Nedved.
Sempre alla Lazio fece esordire un certo Nesta che metteva anche terzino, Nesta per me è il miglior difensore italiano in quanto a tecnica, vederlo giocare era uno spettacolo.
All'estero lo paragonavano a Beckenbauer, in Italia abbiam sempre preferito quelli più rozzi, con tutto il rispetto parlando, alla Gentile o Cannavaro(due campioni comunque, sia chiaro).
È storia recente Verratti Immobile e Insigne al Pescara. Sempre un abruzzese deve molto a Zeman per la carriera fatta, Di Francesco.
Ecco... forse non sarebbe dovuto tornare a Roma, ma col senno di poi...
Uno che trovavo molto simile a Zeman era Galeone, genio e sregolatezza.
Galeone disse una frase che calza a pennello anche per Zeman:"se volete andare in serie A, chiamate Galeone, se non volete retrocedere in B, chiamate Mazzone".
Mi dicono che sia la sua decima, parlando di esoneri....
Ottimo allenatore ai tempi del Foggia, della lazio e della prima Roma, faceva divertire gli spettatori e correre le squadre, ha lanciato tanti giovanissimi tra cui qualche campione, tra i più famosi Signori e Totti.
Dopo la giusta crociata contro il doping, problema che ha riguardato molte squadre. ha inventato il mantra secondo il quale la Juventus era responsabile di tutti i mali del mondo,buco nell'ozono compreso. Da allora ha smesso di essere competitivo per allenare i top club, nemmeno Moratti lo ha voluto, al di là di attestazioni di stima molto generiche. Ha fatto un ottimo campionato di B col Pescara, anche se con Insigne, Verratti, Weiss, immobile e forse Perin (non ricordo bene) era una spanna sopra gli altri, ma il gioco in attacco era sempre il suo.
Però, quando servono i risultati, come con la Roma o il Cagliari, il suo integralismo va a cozzare con la realtà., In Italia vinci solo se hai la difesa più forte, e anche per salvarti devi stare attento a quello.
Infine, penso che anche il Boemo si sia stufato delle solite interviste-trappola nelle quali gli chiedono il solito anatema anti-Juve. Il guaio è che alltrimenti non lo "cerca" più nessuno.....
Un bel volto del calcio italiano, uno che ha sempre parlato senza paura, che poi è stato montato e sfruttato dai giornalisti!!
Ottimo maestro di calcio, un calcio che però si adatta male all'idea italiana...allenamenti duri, calcio d'attacco, fiducia nei giovani...sicuramente sono più le cose positive che ha portato di quelle negative!!
L'anti-juventinità è stata sfruttata sopratutto dai giornalisti, visto che durante la sua "crociata antidoping" non era difficile vedere tra gli accusati la Juve stessa, ma non solo, però era quella con più eco mediatica!!
Esistono anche "innamorati" di Zeman che non sono anti-juventini.
Comunque, sì: non sono attendibili nè gli anti-juventini che lo esaltano come un santone, solo per quello; nè gli juventini che lo attaccano e sbeffeggiano, dandogli dell'incapace e del perdente soltanto per quello.
Il suo palmarès parla da solo, non c'è bisogno di sfruttare le scuse che ha saputo tirare fuori nel corso degli anni per dargli dell'incapace e del perdente....
Poi che nel calcio da allenatore bisogni saper allenare entrambe le fasi a quanto leggo è solo un punto di vista (anche se pensavo fosse cosa ovvia)...
Ovviamente per quest'ultima parte mi riferisco a quello che ho potuto vedere nella mia giovine età, se in passato ha sofferto della "sindrome Conte", ovvero nel specchiarsi così tanto nella propria immagine da commettere errori su errori, questo non lo saprei dire...
Il palmares di un allenatore che ha avuto al massimo Lazio(seconda e terza e una cesta di gol anche alle altre grandi negli scontri diretti), e la Roma(quarta e quinta e sempre miglior attacco del campionato), va valutato appunto per le possibilità avute.
Se vi fate una bella ricerchina di quanti e quali giocatori ha valorizzato e scoperto. Molti dei quali in altre squadre si sono eclissati... e tantissimi allenati da lui hanno ricevuto convocazioni nazionali.
Il Pescara è stato il suo ultimo capolavoro, e molti di quella squadra li ha voluti lui dal suo Foggia. Questo per "rispondere" alle tesi di chi dice che era facile vincere la serie B con quei giocatori.
Zeman i giocatori li ha sempre valorizzati al massimo, basta che abbiano voglia di "lavorare".
:)
Non credete, viste le ultime stagioni non soddisfacenti, che ormai Zeman abbia ormai fatto? Si è chiuso ormai il suo tempo, non credete?
Zeman al Pescara (di nuovo). Che ne pensate?
Per una squadra di medio bsssa classifica potrebbe andare bene, se non fosse che credo sia molto più di altri un allenatore che debba partire dall'estate per applicare il proprio gioco.
Mi piace, ma non lo vedrei più in una squadra di grandi ambizioni.
Spero che faccia in tempo a insegnare qualcosa a Caprari, Verre etc, perché in quello è sempre stato bravo.