Salve a tutti. Ho aperto questa nuova discussione per parlare della decisione di Daenerys di sostare nella Baia degli Schiavisti e di tutto ciò che ne è conseguito. Ho notato, leggendo vari interventi su diversi forum, che in parecchi casi questa scelta ha rappresentato un po' il punto di svolta nella percezione del personaggio di Daenerys, generando in molti lettori reazioni di insofferenza, irritazione o addirittura di manifesta antipatia nei suoi riguardi.
Io stessa rientro in quella categoria, se così si può chiamare, di lettori che, pur avendo apprezzato fino a quel momento la giovane Targaryen, istintivamente hanno iniziato a provare per lei una leggera insofferenza in seguito alla sua decisione di "occuparsi" della questione schiavista.
Sia chiaro, ritengo quella contro la schiavitù una battaglia nobile ed eticamente condivisibile; emotivamente comprendo, quindi, che Daenerys abbia sentito la necessità di fare qualcosa a riguardo. Razionalmente, invece, non posso far altro che giudicare la sua scelta un errore.
Credo che Daenerys, lasciandosi guidare dall'emotività, si sia andata ad impelagare in una battaglia che non potrà mai portare a termine con successo. Se Dany avesse deciso di dedicare la sua intera esistenza alla causa antischiavista, impegnandosi ad estirpare la schiavitù sia dal diritto che dalla cultura del continente orientale e abbandonando, di conseguenza, l'idea di sedere sul Trono di spade, allora avrei sicuramente condiviso e appoggiato la sua decisione. Penso che Daenerys abbia peccato di ingenuità e di presunzione, poiché ha creduto che per eliminare la piaga della schiavitù bastasse conquistare militarmente le città che la praticavano e concedere la libertà ad ogni schiavo. La battaglia antischiavista è qualcosa che richiede del tempo per poter ottenere risultati significativi, non può essere una parentesi in attesa di fare altro. Non si può pensare di eliminare un fenomeno che ha radici profonde e lontane nel tempo e che incide fortemente sull'assetto sociale ed economico di una comunità nel giro di qualche mese o anno. Le intenzioni di Daenerys erano insomma positive, ma la loro realizzazione pratica si è rivelata, secondo me, un buco nell'acqua, proprio perché la giovane si è lasciata guidare dall'emotività senza ponderare bene gli esiti delle sue azioni. Credo che l'emotività e l'orgoglio giochino un ruolo importante nelle scelte di Daenerys, e ciò spesso comporta conseguenze poco positive, per lei e per chi le sta attorno.
Voi come giudicate l'esperienza di Daenerys nella Baia degli Schiavisti?
Aggiungo una riflessione: io credo che il passato di Daenerys l'abbia segnata profondamente, e che inevitabilmente la condizioni nelle sue scelte, anche in quella di combattere contro la schiavitù.
Per anni Daenerys e suo fratello non hanno avuto altro che il loro orgoglio Targaryen a sostenerli. E l'orgoglio è un tratto che li distingue entrambi, seppure in Viserys raggiunga livelli patologici. A ciò si aggiunge in Daenerys l'idea di essere predestinata a qualcosa di grande, maturata soprattutto in seguito alla morte di Drogo e alla nascita dei draghi. L'orgoglio di per sé non è negativo, anzi può costituire la molla che ti spinge ad andare avanti nonostante le difficoltà, tuttavia può diventarlo se ti induce a compiere azioni azzardate nella convizione di riuscire in tutto e nonostante tutto.
L'emotività, la capacità empatica, sono altri tratti caratteristici della sua personalità, e anch'essi non possono essere giudicati in toto negativamente, anzi. Tuttavia non dovrebbero, a mio modo di vedere, offuscare la componente razionale. Il rapporto tra Dany e i liberti viene definito materno (lei li definisce i suoi "figli" e loro la chiamano "madre"): Dany riversa sugli ex schiavi che ha liberato quell'affetto che non potrà mai più, stando alla profezia di Mirri, riversare sui suoi figli naturali. Instaurare un simile rapporto con coloro che sono sottoposti al nostro governo non è altresì sempre positivo, perché l'affetto che una madre nutre nei riguardi dei propri figli inevitabilmente offusca le sue capacità di giudizio. A ciò va aggiunto il desiderio, legittimo, di Daenerys di avere una casa, di sentirsi parte di una comunità, di avere un popolo, il suo popolo, di cui essere regina. Ho sempre trovato estremamente tragico questo aspetto dell'esistenza di Dany, e cioè il fatto che, nonostante tutto, lei non si senta e forse non si sentirà mai a casa, né tra i dothraki, né a Meereen, né probabilmente in Occidente.
La penso esattamente come te. Dal punto di vista umano ha fatto benissimo a intraprendere questa battaglia, su questo non ci piove. Però avrei tanto voluto che almeno avesse abbandonato l'idea del Trono di Spade, sia perchè continuo e continuerò a pensare che lei con il Continente Occidentale non c'entra nulla, sia perchè potrebbe ottenere risultati maggiori riformando non solo le città schiaviste, ma l'intero Oriente.
Certo, è una Targaryen, ha i draghi, ha sete di vendetta verso gli usurpatori...ma sinceramente no. Proprio no. Apprezzerei molto di più l'uso della forza e del pugno di ferro verso un solo ideale (ricordiamo che comunque lei è stata spietata verso gli schiavisti, ha dettato legge e ha peccato di presunzione, non a caso sta per scoppiare il pandemonio a Meereen), giusto o sbagliato che sia. Il Trono di Spade non le compete, e se arrivasse in Occidente con i draghi creerebbe solo scompiglio, aggiungendone a quanto già popola i Sette Regni.
Segnalo questo saggio: http://meereeneseblot.wordpress.com/essays/ su Dany (e anche altri argomenti), che analizza molto bene il suo arco narrativo in ADWD.
Anche se non ha ottenuto i risultati sperati, io sono convinto che Dany abbia fatto bene a fermarsi a Meereen. Aveva bisogno di imparare ad essere una regina e non solo una conquistatrice... e così è stato.
Ha lottato a lungo per ottenere la pace e alla fine ce l'ha fatta, arrivando a sacrificare sempre di più, cosa importante per una buona regina.
Alla fine di ADWD comunque vediamo come Dany capisca che deve tornare ad essere più "conquistatrice" per poter prendere possesso dei Sette Regni, ma credo che se mai arriverà a governare, l'esperienza nella Baia degli Schiavisti, le sarà molto utile.
Anche io la penso esattamente come te Eveline.
Sulla carta i sentimenti che hanno smosso Dany, nel rimanere nella Baia degli Schiavisti, sono giusti e degni di rispetto, però lei non li ha messi in pratica bene, tanto per cominciare perché ha avuto la presunzione di poter risolvere tutto nel giro di poco, per poi andarsene a conquistare l'occidente con un maggior bagaglio di esperienze sulle spalle.
Uno dei difetti maggiori di Dany, secondo me, è la presunzione nel giudicare le persone come buone o cattive, e nella sua alta concezione che ha di se stessa. Quando parte in quarta con un certo pensiero, niente può dissuaderla. Ogni volta che dice che gli altri devono stare attenti o capiranno cosa significa risvegliare il drago che è in lei, mi vien voglia di darle una testata. Ma questo credo sia colpa di Viserys, del modo in cui l'ha cresciuta e di tutte le idee che, volente o nolente, le ha inculcato negli anni insieme, circa il sangue del drago, gli usurpatori ecc, ecc...
È anche giovane e spero vivamente che l'esperienza di governare come regina le sia di lezione per il futuro.
Che poi è intelligente e coraggiosa, se solo si lasciasse guidare meno dalla voglia di fuoco, sangue e vendetta celata dal senso di giustizia, sarebbe meglio per tutti...
Ha delle buone potenzialità, ma deve contenersi... Perché come tutti (o quasi) i Targ può diventare la più grande delle regine giuste e amate, o scivolare pericolosamente nella pazzia... Io la vedo costantemente in bilico tra grandiosità e follia.
Eliminare la schiavitù in una terra che ci vive e prospera dai tempi di Valyria e Vecchia Ghis richiede un impegno costante e univoco, e qualunque condottiero un pò più esperto e meno emotivo di Daenerys (Tywin, Stannis, ma anche Ned Stark) lo avrebbe capito. Daenerys, invece, parte inizialmente con la presunzione di poter sistemare tutto conquistando le tre principali roccaforti schiaviste, e quando vede che non funziona scende a patti con chi cerca di fregarla, pensando di fare tutto questo per la pace. E' questo misto di ingenuità e presunzione, unita alla volontà testarda di reclamare il trono a Westeros, che me l'ha resa antipatica per tutta ADWD anche se, quando verrà a sapere della battaglia di Meereen, probabilmente si renderà lei stessa conto di dover fare una scelta: fregarsene degli schiavi e tornare in occidente, o rimanere e rifondare un nuovo impero valyriano che combatta la schiavitù invece di sfruttarla. Tra parentesi, preferirei di gran lunga questo secondo scenario. Un altro particolare che rende lampante l'ingenuità di Dany è anche dato dal fatto che Tyrion, in un passaggio di ADWD, riflette che molti schiavi sono contenti di esserlo, perché magari hanno padroni benevoli e non se la passano tanto male, o forse perché si sono solo abituati alla loro vita. La Dany di inizio libro non potrebbe mai capire un concetto del genere.
Non nego che l'idea di "fare pratica" di governo prima di insediarsi sul Trono di spade possa essere sensata e condivisibile. Tuttavia l'esperienza di Meereen credo che vada un po' oltre questo proposito. Dany non si è limitata a governare per un po' una città, ma ha portato scompiglio in tutta la Baia degli Schiavisti. L'assetto sociale, economico e culturale di Meereen è stato rivoluzionato nel giro di pochissimo tempo, e ciò ha generato delle ripercussioni con cui anche i più esperti governanti avrebbero avuto difficoltà a fare i conti. Non penso, insomma, che si possa dare il la ad una guerra per testare le proprie abilità di governo e fare esperienza, a meno che non ci sia una visione a lungo termine, cosa che nel caso di Dany e di Meereen chiaramente non c'è.
Concordo assolutamente con quanto detto da te @eveline. L'idea di eliminare la schiavitù fa onore a Dany, e umanamente posso capire le sue ragioni; ha cannato completamente nel mettere in pratica tutto ciò. Come già detto, il commercio di schiavi era una pratica consolidata da tempo nella zona, ed era la maggior fonte di reddito. Non mi è piaciuto nemmeno il modo in cui si è impossessata degli Immacolati, tradendo la parola data ai padroni e facendoli arrostire da Drogon (nonostante la scena in sé sia stata decisamente f**a!).
Si è dimostrata davvero ingenua pensando di poter sistemare Yunkai (non sono sicura che si scriva così, ma non riesco a controllare adesso)con il triumvirato: i nuovi si sono dimostrati peggio dei vecchi.
Non commento nemmeno la crocefissione dei 163 padroni a random: aveva di loro la stessa opinione che ha nei confronti dei "cani dell'usurpatore".
La decisione di rimanere a Mereen e regnare l'ho trovata buona: è giovane, e non ha mai avuto potere. Se la sua idea era andare a conquistare Westeros, ci stava che facesse prima un po' di pratica, e si rendesse davvero conto di cosa significhi regnare (che è molto differente dal conquistare, come si è accorto troppo tardi anche Robert).
La tregua attraverso il matrimonio con "nome impronunciabile" per fermare le uccisioni a Meeren l'ho trovata assurda: come ha fatto a non accorgersi della fregatura?
Tanti danno la colpa dei suoi errori alla giovane età, ma secondo me non è solo quello; è troppo sicura di sé, ed il mantra "se mi guardo indietro sono perduta" è senza senso: se non ti guardi indietro come fai a capire dove hai sbagliato? Non riesce a rendersi conto dei propri errori.
A mio parere non è fatta per governare, e sotto sotto lo sa anche lei: sogna spesso la tranquillità che le dava la "casa dalla porta rossa", l'unico posto in cui si sia sentita appunto a casa. Westeros non l'ha nemmeno mai visto, ed apprezzerei molto se decidesse di accantonare il suo progetto di vendetta per rimanere a Essos, e magari portare avavnti (con criterio) il progetto anti-schiavi. Idee come questa necessitano di pianificazione, e lei affronta tutto "alla giornata".
PS: ero una gran fan di Dany prima di questa svolta, e ho fatto praticamente tutto AGOT a tifare per lei. Spero proprio che si riprenda.
All that is gold does not glitter,
Not all those who wander are lost;
The old that is strong does not wither,
Deep roots are not reached by the frost.
From the ashes a fire shall be woken,
A light from the shadows shall spring;
Renewed shall be blade that was broken,
The crownless again shall be king.
Any man who must say ‘I am the king’ is no true king at all. Tywin Lannister
The War of the Ninepenny Kings? So they called it, though I never saw a king, nor earned a penny. It was war, though. That it was.
TWOW
They were dancing. In my dream. And everywhere the dragons danced the people died.
Mercy, thought Dany, They shall have the dragon’s mercy
A Son(g) Of Ice and Fire
We swore a vow.
io penso che abbia fatto molti errori soprattutto da quando è a Mereen. matrimonio in primis.
ma penso che dopo aver conosciuto gli immacolati la sua idea di debellare la schiavitù sia diventata una priorità prima di andare a westeros.
per adesso la sua pietà x i deboli nn ha mai pagato: ha salvato mizzi e poi drogo è morto, salva gli schiavi e probabilemente morirà molta gente.
però da ultimo pov di adwd penso che ci aspetteremo x il futuro una dany più legata al suo sangue, al fatto di essere una targaryen. abbraccerà il motto fuoco e sangue e scommetto che ritornerà ad essere una vera khalesi.
dopo tutto è valiriana.
Secondo me il problema è che Martin non ha trattato bene la parte di Dany a Meeren...
Va bene che lei decida di eliminare la schiavitù e di imparare a regnare per prepararsi in vista della conquista di Westeros, ma perchè con Barristan lì presente non si fa raccontare che aria tira a westeros? In quei capitoli non si preoccupa minimamente di cosa sta succedendo a Ovest...con l'arrivo di Quentin, anzi, sembra perdere il suo interesse....pensa solo a cosa succederà con Daario quando si sposerà...ma sei regina!!! E così il mio interesse per lei e sceso sotto zero....
Il problema è che, ottimi gli ideali di libertà che segue e vuole che abbia anche il suo popolo....ma al livello di lettura erano poco interessanti in chiave gioco del trono e/o arrivo degli Estranei...
Perchè chiaramente le domande che ci poniamo tutti noi sono:chi vincerà?come faranno a fermare gli Estranei? Se non rientri in nessuno dei due l'interesse per la lettura di un determinato POV comunque cala (molti infatti trovano poco interessanti i capitoli di Jon e Bran perchè loro non sembrano rientrare per niente nella prima domanda, la quale interessa la maggior parte dei lettori, ma soprattutto fan della serie TV)...
e per Dany che è sempre stata lontana fisicamente dall'ovest diventa, nei suoi ultimi POV, anche lontana mentalmente...anche perchè le problematiche che affronta ad Est sono diverse, ugualmente complicate ad affrontare se vuoi regnare, ma diverse....la schiavitù non è un problema che coinvolge l'Ovest....tant'è vero che quando leggendo,non ricordo se in un POV di Jon o Dany, in cui scopriamo che esiste una tratta di schiavi da Aspra Dimora a Essos ho detto "finalmente serviva a portarla a ovest la lotta contro la schiavitù" e invece niente...Jon anche lui che decide di non andarci più e Dany che vola su Drogo per tornare al punto di partenza dai Dotraki....Avrà imparato qualcosa regnando per qualche mese a Meeren o ha imparato di più stando con i Dotrhaki?
Alla fine speriamo che il suo "sangue" non menta...così da farci interessare ancora a lei....
Lo scarso interesse che sembra avere Daenerys per i fatti accaduti in Occidente è un altra cosa che mi ha fatto decisamente storcere il naso!
Non capisco come lei possa pensare di governare un regno di cui non sa quasi nulla se non quel poco che le ha raccontato il fratello palesemente disturbato! Dany sa di non poter fare affidamento su Viserys e di conseguenza su ciò che lui le ha detto, tuttavia preferisce non approfondire oltre perché teme di scoprire verità scomode. E' questa la ragione per cui Dany evita di approfondire la questione Occidente, perché ha paura di veder crollare quelle poche certezze su cui ha basato la sua esistenza (l'orgoglio Targaryen, il desiderio di riprendersi quel trono che appartiene di diritto alla sua casata, l'odio per l'usurpatore e i suoi cani). Capisco le sue remore, per carità, la sua è una reazione comprensibile, considerando il suo percorso esistenziale, però ad un certo punto, se davvero desidera governare un regno e diventare una buona sovrana, e soprattutto se desidera crescere, è necessario che metta da parte i suoi timori e le sue incrollabili certezze.
Sì, in questo è abbastanza infantile.Lo scarso interesse che sembra avere Daenerys per i fatti accaduti in Occidente è un altra cosa che mi ha fatto decisamente storcere il naso!
Non capisco come lei possa pensare di governare un regno di cui non sa quasi nulla se non quel poco che le ha raccontato il fratello palesemente disturbato! Dany sa di non poter fare affidamento su Viserys e di conseguenza su ciò che lui le ha detto, tuttavia preferisce non approfondire oltre perché teme di scoprire verità scomode. E' questa la ragione per cui Dany evita di approfondire la questione Occidente, perché ha paura di veder crollare quelle poche certezze su cui ha basato la sua esistenza (l'orgoglio Targaryen, il desiderio di riprendersi quel trono che appartiene di diritto alla sua casata, l'odio per l'usurpatore e i suoi cani). Capisco le sue remore, per carità, la sua è una reazione comprensibile, considerando il suo percorso esistenziale, però ad un certo punto, se davvero desidera governare un regno e diventare una buona sovrana, e soprattutto se desidera crescere, è necessario che metta da parte i suoi timori e le sue incrollabili certezze.
Ma rientra nel suo carattere: «quando voglio una cosa nessuno può farmi cambiare idea, perché io sono sangue del drago e non devo voltarmi indietro».
secondo me, in questo caso, non vuole conoscere la verità sull'occidente, sugli usurpatori e su suo padre, perché non vuole cambiare idea, ma raggiungere il suo obiettivo così come lo ha sognato, perché nonostante tutta la tragedia e le disavventure e la fatalità della sua vita, ha un animo romantico... E forse una parte di lei forse sa che potrebbe non essere tutto bianco o nero, perciò meglio non sapere, per ora, meglio conservare le proprie idee...
Che poi, dopo tutto quello che ha passato, non credo che non ha il coraggio di affrontare queste verità scomode... Semplicemente non vuole farlo.
Finirà che queste verità scomode che evita, le cadranno addosso tutte in una volta...
Sono assolutamente d'accordo con Eveline. Non nego che Daenerys sia un personaggio, in fondo, buono, ma credo che compia continuamente delle scelte sbagliate. Cosa farà quando deciderà di partire per il continente Occidentale? Sempre che riesca a vincere la battaglia di Meereen, la darebbe ad un reggente? in poco tempo sarebbe ripresa dagli schiavisti. Inoltre non capisco perché si debba fare "pratica" di governo per prepararsi al Trono di Spade: non è che i cittadini di Meeren siano persone di serie B su cui fare gli esperimenti per il popolo occidentale che, a detta di Daenerys, non aspetta alto che il ritorno della dinastia del drago.
Mi spiace che Martin abbia fatto impantanare un personaggio che all'inizio mi piaceva molto, e che aveva un grande potenziale. Non si può costruire un personaggio il cui unico pensiero è "sono il sangue del drago, devo conquistare il trono di mio padre". Tra l'altro Dany si impunta sul suo orgoglio di Targaryen senza sapere il 2% della storia di Westeros, e neanche di che pasta fosse fatto il caro Aerys.