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Elminster
I di Ian Aranill
creato il 20 settembre 2013

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Ian Aranill
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175 messaggi
Ian Aranill
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Inviato il 20 settembre 2013 5:21 Autore

Elminster Aumar è uno dei più rilevanti personaggi immaginari dell'universo di Forgotten Realms. Conosciuto anche come Elminster il Saggio, è un anziano ma potente mago. Il creatore dei Reami Perduti, Ed Greenwood, ha delineato le sue gesta in una serie di romanzi, suddivisi, nella versione italiana, in due serie successive: la Trilogia di Elminster e L'epopea di Elminster, che costituiscono la principale fonte di informazioni sul personaggio. Ma la figura di Elminster può essere trovata virtualmente in ogni prodotto per Forgotten Realms. Principe del regno di Athalantar, uno degli Imperi perduti di Faerûn distrutto molti secoli fa, è un Eletto di Mystra, la dea della magia. È stato uno dei primi personaggi creati per l'ambientazione.

 

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Trilogia di Elminster

1. La Nascita di un Mago

L'azione è collocata in un'epoca oscura, allorché le Heartlands sono attraversate dai barbari e draghi malvagi dominano i cieli incontrastati. In questi giorni lontani vive Elminster, un pastorello che sogna avventure eroiche e avvincenti. Quando un mago che cavalca un drago si abbatte su di lui, il ragazzo è catapultato improvvisamente in una realtà piena di crudezze, di governanti corrotti e di maghi malvagi. Con pazienza e ardore, Elminster si accinge a ribaltare la caotica situazione riuscendo finalmente, al termine di tutte le sue strabilianti avventure, a rigenerare la magia e a riportare l'armonia e l'equilibrio nel mondo.

 

2. Il Viaggio

Era il tempo in cui il magnifico regno elfo di Cormanthor era dominato dai barbari, draghi malefici governavano i cieli e gli abitanti non nutrivano più fiducia in nessuno. Maghi e guerrieri minacciavano i regni poiché mossi dalla loro arrogante e rozza ignoranza anelavano alla gloria. Accadde in quel tempo che, dopo un interminabile viaggio, Elminster giungesse a Cormanthor, alle Torri del Canto, regno di Eltargrim. In quel luogo Elminster visse per più di dodici estati, dedicandosi allo studio della magia, imparando, grazie all'aiuto di una congrega di maghi sapienti, ad avvertire dentro di sé la forza della magia e a farvi ricorso per dominare il male...

 

3. La Tentazione

Da un buio e polveroso avello giunge Elminster in cerca di Mystra nella speranza che lei possa offrirgli il suo sapiente aiuto; ma il mago troverà ad attenderlo soltanto il gelo di un sepolcrale silenzio. Solo, e senza alcuno disposto a dargli una mano, Elminster cade in balìa della perfida e misteriosa Signora delle Ombre. Il cammino che egli intraprende giunge a scuotere le fondamenta dei Regni, costringendolo a compiere la più importante scelta della sua lunga esistenza. Sarà proprio Elminster artefice del drastico e definitivo mutamento dei Regni...

 

 

Epopea di Elminster

4. Elminster all’Inferno

Fino a che punto le potenti forze del male si spingeranno per annientare Elminster ed entrare in possesso dei suoi poteri? L'eroe si ritrova impegnato in una dura lotta per la sopravvivenza, mentre le forze del male si scatenano contro di lui. Dovrà ricorrere a tutto il suo ingegno per sottrarsi al male e far sì che la sua mente non venga risucchiata nei gorghi della follia.

 

5. La Figlia di Elminster

Narnra di Waterdeep ignora l'identità del padre. Nata e cresciuta nello squallore della vita da strada, minacciata quotidianamente dai pericoli che la sua professione di ladra le fa incontrare tra i vicoli della Città degli Splendori, si è spesso domandata chi potesse essere il misterioso mago che ha abbandonato sua madre con una figlia da crescere. Ora ha scoperto che la persona tanto cercata non è nient'altro che Elminster di Shadowdale, il più potente tra i maghi di Faerûn. E ben presto si troverà in un vorticoso intrigo in cui si muovono le case nobili di Sembra, i Maghi Rossi di Thay e una setta di spietati assassini.

 

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Commento alla trilogia:

 

1. Già dal primo capitolo si parte con più nomi e cognomi di quanti possa tenerne a mente, e ce ne fosse mezzo facile... dopo questa carrellata iniziale la storia si presenta completamente spoglia, per non dire trascurata. Spesso il protagonista dice di dover incontrare una persona o di doversi recare in un determinato luogo, detto fatto, basta voltare pagina ed eccolo lì a conversare con il tale o alle porte di quel posto; più di una volta mi sono messo a controllare di non aver saltato qualche pagina.
Oltre a questi “balzi” il racconto si presenta ripetitivo, gli scontri tra maghi vanno raramente al di là del banale scagliarsi palle di fuoco o evocare creature, e poi muoiono troppo spesso... o meglio, sembra che muoiano ma non è così (neanche avessero 7 vite come i gatti). Difatti quando un mago perisce non si ha la certezza che sia morto davvero, solo dopo non averlo sentito per un tot di pagine si può “constatarne il decesso”, realizzando che se ne sia realmente andato (insieme all'emozione del lettore per la dipartita visto che c'è dovuto arrivare così).
La mancanza di dettagli si fa sentire pesantemente, basti pensare che nonostante il protagonista trascorra quasi l'intero volume

nei panni di una donna, non si denota alcuna differenza rispetto a quando era e torna ad essere un ragazzo, l'unico cambiamento sta nel nome.

Inoltre potete scordarvi qualsiasi colpo di scena o imprevisto sulla lineare trama che conduce dall'inizio alla fine. Concludo però con una nota positiva, credo che ogni buon fantasy debba avere un titolo e una copertina belli come questo!

 

2. Nettamente più bello del primo. Una serie di personaggi femminili ruba la scena al protagonista e lo fa alla grande, dato che Elminster si limita al solito: “Aiutami Mystra”. Nonostante ancora una volta le descrizioni risultino carenti e i nomi difficili da memorizzare, l'autore giostra perfettamente la trama all'interno dell'infido territorio elfico.

 

3. Ha proprio ragione Elminster, gli altri fedeli di Mystra sono troppo ambiziosi e invidiosi... ma se anche lui come loro serve la dea dove sta la differenza?
Bhe, lasciando perdere l'immortalità, il fatto che se la porta a letto, che è l'arcimago più arci di tutti, che se si trova in difficoltà riceve un piccolo fondamentale aiuto dal Signore degli Incantesimi stesso... non noto nessuna differenza. Mi sa che a forza di tornar giovane Elminster si è “rinfanciullitto”.
Libro confuso quanto i personaggi e il funzionamento della magia... come contorno Greenwood ogni tanto prende un po' di gente e gli fa fare cose a caso con la scusa di un effimero collegamento alla storia.

 

 

Commento all’epopea:

 

4. Elminster si bulla della sua vita da Casanova con un demone che lo tortura sadicamente. Un libro pieno di spezzoni, personaggi presi qui e là, frasi frammentarie... il tutto gettato nella confusione più totale. Un sacco di materiale in eccesso che sembra avere l'unico scopo di aumentare le pagine del libro, la cui trama può essere brevemente riassunta così: Demone spaccone tiene ripetitivamente in scacco Elminster per carpirgli i segreti di Mystra e qualcuno deve andare a liberarlo.
Questo è il volume peggiore dei cinque scritti sul mago... ma almeno la copertina è bella.

 

5. Migliore del suo predecessore, ma questo non ne fa un buon libro. Storia noiosa in cui il “fecondatore di Shadowdale” gioca un po' a fare il dio in terra con gli amichetti e i parenti. Divertente la coppia di mercanti disonesti.

 

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"Athalanthar sarà libera dai maghi malvagi. Lo giuro su Mystra: porterò a termine il mio impegno o perirò nell'intento."


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11 anni fa
Ultima Risposta
11 anni fa

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