Salve a tutti , avrei bisogno di qualche specificazione da qualcuno più esperto di me(in quanto io il metal lo ascolti soltanto da 4 anni)...

Espongo il problema:

Io sono un Thrasher , e ultimamente mi sono dedicato molto a questo genere che per me è il mio preferito. Però a me non piace fossilizzarmi sulle stesse cose (sebbene continui ad ascoltare assiduamente Thrash ed ascoltare nuove band di questo meraviglioso genere) , e spesso mi capita di mettermi ad ascoltare pezzi Death e Black , ma purtroppo per me , non riesco a capirli fino in fondo...

Spiego meglio :

Adoro il suono pesante , i riff e tutto ciò che è implicato nel genere (in questo caso nei due generi) , ma ho problemi ad identificare la struttura dei pezzi (sono fortemente convinto che riuscendo a capire la struttura apprezzerei molto di più).

Per struttura intendo la distribuzione delle varie parti del pezzo nel brano (ad esempio nel Thrash principalmente abbiamo la tipica struttura Intro/Strofa1/Bridge/Ritornello/Strofa2/Bridge/Ritornello/Assolo/Strofa3/Bridge/Ritornello/(Outro?) (tenete conto di tutte le variazioni che possono esserci ma la base è questa)

Quindi vi chiedo : come è la struttura nel Black e nel Death ?

P.S. Nel caso la struttura sia analoga al Thrash credo che allora il problema sia io che devo farmi maggiormente l'orecchio al genere (oppure proprio sono generi che non fanno per me...)

Grazie in anticipo " />

Una caratterizzazione abbastanza difficile da fare, credo, ragionare sulla struttura, anche perché entrambi i generi sono parecchio vari, e non è facile trovare qualcosa di comune nelle strutture di tutti gruppi, ma si può fare un ragionamento in linea di massima. Secondo questo, tendenzialmente il death metal è più complesso: ispirandosi molto agli Slayer, specie a quelli di Reign in Blood, né eredita la struttura un po' anarchica e volta più ad avere il massimo impatto possibile, perciò tutto il death classico ed il brutal hanno di norma una struttura non fissa, che poi diventa ancora più complessa con generi come il progressive e il technical death; c'è però buona parte del melodic death che invece è più lineare, e magari potresti cominciare da lì, specie dai gruppi più moderni che sono più semplici (mentre i gruppi svedesi, pur essendo più semplici del normale death, ancora conservano ancora una scarsa linearità. Per quanto riguarda il black, in linea di massima è piuttosto semplice ed ha la stessa struttura del thrash classico, quando non è più semplice, anche se comunque anche esso non è facile da ascoltare: infatti ascoltandolo in maniera distaccata può effettivamente non piacere, e bisogna entrarci dentro per capire le atmosfere oscure che riesce a dare in maniera compiuta.

Comunque sia, credo che a meno di rare folgorazioni per ascoltare certi generi metal bisogna prima allenare bene il proprio orecchio, cosa che credo tutti abbiano fatto. All'inizio anche io ho cominciato con cose semplici, come heavy classico, power e thrash, mentre non mi piacevano i generi estremi né il progressive, ossia i tre generi più ardui da ascoltare; poi ho iniziato ad ascoltare il doom, che è spesso semplice strutturalmente ma emotivamente complessissimo, e pian piano è diventato il mio genere preferito, che è ancora oggi, e pian piano sono andato avanti a scoprire i generi, riuscendo ad apprezzare prima il black, poi il progressive e ultimo il death (anche se in realtà l'ultimo è stato il gothic), ed ora nel metal ascolto praticamente di tutto, riuscendo ad ascoltare anche quello più difficile (con l'unica eccezione di alcuni tipi di brutal death, ma sono pochi gruppi, quindi niente di che). Io credo comunque che ci si arriva, quindi non dovresti avere problemi, verrà tutto da se, basta avere pazienza .

Grazie mille ! (soprattutto per l'avermi dato come punto di riferimento Reign in Blood , un disco che idolatro enromemente)

a questo punto deduco che sia solo questione di allenamento del'orecchio...dovrò darmi da fare " />

Grazie mille ! (soprattutto per l'avermi dato come punto di riferimento Reign in Blood , un disco che idolatro enromemente)

a questo punto deduco che sia solo questione di allenamento del'orecchio...dovrò darmi da fare " />

 

Se ami quel disco, il death classico (parlo veramente di classici, ossia i primi dischi di Death, Obituary, Morbid Angel, Deicide) ti dovrebbe sicuramente piacere, visto che si discosta ben di poco. Comunque ascolta magari anche gruppi che ibridano i generi, per cominciare: per il death, i seminali Possessed e poi Solstice, Sadus e compagnia, oltre al thrash tedesco di Sodom e Kreator e a quello dei Sepultura; per l'altro, puoi cominciare dai primi Bathory e dai primi Sodom, e poi approfondire altri gruppi che ibridano il thrash con generi più vicini al tuo come Aura Noir, Witchery e magari anche più melodici come Midnight e I. Questo, credo, sarebbe un bel punto di partenza. Di nulla, comunque, quando uno ascolta un genere da così tanto da averne appreso tante cose, è giusto anche che aiuta gli altri che ci sono da meno tempo .

Il black (quello vero: Burzum, Ulver, Darkthrone, Emperor, Immortal, Mayhem) é tra i generi più punk mai esistiti.

Come struttura può variare ma in genere c'é un riff (di massimo 3-4 accordi) e lo si ripete per 4-5 minuti a oltranza (se Burzum anche 10). Ogni tanto può esserci qualche stacco più pacato e melodicamente ricercato (Immortal, Emperor).

Il Death invece é l'opposto: riff articolati e complessi, assoli (praticamente assenti nel black) molto tecnici, cambi di tempo e molta cura nella costruzione del suono. Come struttura ha già parlato Asperger...

Sebbene siano spesso associati, Death e Black sono generi molto diversi. Un po' come il Prog metal e il Noise...

Il black (quello vero: Burzum, Ulver, Darkthrone, Emperor, Immortal, Mayhem) é tra i generi più punk mai esistiti.

Come struttura può variare ma in genere c'é un riff (di massimo 3-4 accordi) e lo si ripete per 4-5 minuti a oltranza (se Burzum anche 10). Ogni tanto può esserci qualche stacco più pacato e melodicamente ricercato (Immortal, Emperor).

Forse però paragonare black metal e punk è riduttivo... è in effetti semplice a livello di struttura, ma come atmosfere è abbastanza complesso, e per entrare dentro alla sua oscurità ce ne vuole, io credo. Comunque c'è anche parecchia differenza tra gruppo e gruppo: per esempio non accosterei due dischi come Bergtatt e Transilvanian Hunger, sono entrambi black ma il primo è molto introspettivo e pieno di stacchi folk rock, il secondo è molto rozzo ed ha quasi sempre lo stesso ritmo... lo stesso vale per tanti altri, per esempio Burzum (il mio artista black preferito) non raggiunge mai velocità altissime e punta tutto sull'atmosfera, suo vero punto di forza (infatti Filosofem è immortale pure se fatto con due-tre giri a canzone ed un pezzo ambient tutto uguale di 26 minuti), gli Immortal sono più violenti, i Satyricon cercano di trovare un equilibrio tra malvagità e ricercatezza, e così via. Ecco, tutto questo per dire che secondo me accostare il black al punk è forse un po' sbagliato, probabilmente solo sulla tecnica si può fare un paragone ma il tutto finisce lì .

 

Il black (quello vero: Burzum, Ulver, Darkthrone, Emperor, Immortal, Mayhem) é tra i generi più punk mai esistiti.

Come struttura può variare ma in genere c'é un riff (di massimo 3-4 accordi) e lo si ripete per 4-5 minuti a oltranza (se Burzum anche 10). Ogni tanto può esserci qualche stacco più pacato e melodicamente ricercato (Immortal, Emperor).

Forse però paragonare black metal e punk è riduttivo... è in effetti semplice a livello di struttura, ma come atmosfere è abbastanza complesso, e per entrare dentro alla sua oscurità ce ne vuole, io credo. Comunque c'è anche parecchia differenza tra gruppo e gruppo: per esempio non accosterei due dischi come Bergtatt e Transilvanian Hunger, sono entrambi black ma il primo è molto introspettivo e pieno di stacchi folk rock, il secondo è molto rozzo ed ha quasi sempre lo stesso ritmo... lo stesso vale per tanti altri, per esempio Burzum (il mio artista black preferito) non raggiunge mai velocità altissime e punta tutto sull'atmosfera, suo vero punto di forza (infatti Filosofem è immortale pure se fatto con due-tre giri a canzone ed un pezzo ambient tutto uguale di 26 minuti), gli Immortal sono più violenti, i Satyricon cercano di trovare un equilibrio tra malvagità e ricercatezza, e così via. Ecco, tutto questo per dire che secondo me accostare il black al punk è forse un po' sbagliato, probabilmente solo sulla tecnica si può fare un paragone ma il tutto finisce lì .

 

Il mio discorso era puramente a livello melodico e tecnico. Il black ha sicuramente più da spartire con il punk del progressive rock o il neoclassico. Sulle atmosfere é chiaro che non sono paragonabili.

Gli stacchi folk sono folk per cui li considero tali " /> .

Basta pensare che i Venom (non facevano black ma senza di loro probabilmente oggi non staremmo a parlarne) erano molto apprezzati nell'ambito punk e soprattutto hardcore...

Sí, ma era il 1981 e a nessuno importava una cippa di gruppi e generi. "> Ok, magari i metallari non erano uguali ai punk per attitudine e abbigliamento, ma entrambi si ascoltavano e aprezzavano tutto quello che era hard&heavy. Un po' come oggi, che (forntunatamente) abbiamo superato le guerre di religione tra thrasher, blackster, deathster o defender.

Per me non sono mai esistite; un genere o mi piace o non mi piace, ma questo non significa che uno sia meglio dell'altro.....

Purtroppo Black, Doom e Death sono generi che non incontrano i miei gusti per varie ragioni legate soprattutto all'utilizzo della voce; tuttavia rispetto e, in un certo senso, ammiro chi invece li segue e li comprende appieno.

Purtroppo Black, Doom e Death sono generi che non incontrano i miei gusti per varie ragioni legate soprattutto all'utilizzo della voce; tuttavia rispetto e, in un certo senso, ammiro chi invece li segue e li comprende appieno.

 

Ok black e death, ma il doom? Ci sono cantanti che possono assomigliare a quelli dei generi meno estremi, come Eric Wagner dei Trouble che è similissimo a Rob Halford ma soprattutto Messiah Marcolin, che ha una voce potente ed operistica, tra i miei cantanti preferiti, direi .E' anche vero che ci sono tanti gruppi, almeno nel doom non estremo, che hanno cantanti sguaiati (penso ai vari Pentagram, Cathedral, Count Raven, ecc.), ma ce ne sono anche tanti altri che hanno grandi cantanti (ed anche cantanti donne, che sono più diffuse di quanto si pensi). Certo, c'è anche una branca di doom estremo, tipo il death/doom o il funeral, ma non sono tutti i generi, solo una parte, ed il genere doom per giunta è molto esteso, anche se i dischi sono mediamente più difficili da trovare (ed è anche per questo che mi piace di più collezionarli ed è il mio genere preferito). Ad ogni modo, Darklady, avendo dal thread della canzone del giorno capito qualcosa dei tuoi gusti, ti consiglierei il seguente pezzo... è prog/doom, e forse potrebbe piacerti .

E devo proprio dartene atto Asperger, questa è davvero molto molto molto bella; ben orchestrata l'alternanza tra il tempo terzinato dell'intro e della strofa con i 4/4+2/4+4/4 del ritornello. Bella voce, limpida e pura che si apre senza mai raggiungere note esasperate; l'accordo dell'arpeggio iniziale mi ha ricordato tantissimo un'altra canzone di un'altro gruppo (di un'altro decennio) che con questo ha veramente nulla da spartire "> ......però poi procede per altre tonalità, quindi è stato proprio un'accenno veramente blando. Notevole l'arrangiamento.

Credo che andrò a cercarmi qualcos'altro di questi Vessel. ">

Grazie per la dritta

E devo proprio dartene atto Asperger, questa è davvero molto molto molto bella; ben orchestrata l'alternanza tra il tempo terzinato dell'intro e della strofa con i 4/4+2/4+4/4 del ritornello. Bella voce, limpida e pura che si apre senza mai raggiungere note esasperate; l'accordo dell'arpeggio iniziale mi ha ricordato tantissimo un'altra canzone di un'altro gruppo (di un'altro decennio) che con questo ha veramente nulla da spartire " /> ......però poi procede per altre tonalità, quindi è stato proprio un'accenno veramente blando. Notevole l'arrangiamento.

Credo che andrò a cercarmi qualcos'altro di questi Vessel. " />

Grazie per la dritta

 

Prego, anche se puntualizzo che Vessel è la canzone, While Heaven Wept è il nome del gruppo " /> ! Comunque sia, ti consiglierei anche i primi Candlemass... molto più sul metal classico, ma a livello vocale potrebbero piacerti comunque

Oooops, ho invertito le cose "> ...ecco perché stanotte non sono riuscita a trovare niente! ">

BTW, prendo appunti e vado ad ascoltare ">

Bella. **! Armoniosa, potente, richiami classici.

/Timett la adora

Oh che bello un topic sulla mia musica piu' identificativa!

Per approcciarsi al meglio alla durezza e complessita' del Death Metal e affini , anzitutto bisogna non solo amare gli Slayer, ma anche comprendere la loro filosofia costruttiva, che prende la rudezza del punk, la estremizza con l'esecuzione rapida, e poi atmosferica e soprattutto impeccabile, quindi inserisce vari momenti di inversioni e tempi dispari, che sono una delle chiavi per entrare...

E' altresi' importante "ricordare" un certo techno thrash, tra cui anche il ben concepito ...And Justice For All, ultimo disco dei Metallica " />

Quindi... sound tosti alla Pantera, che subito portano alla medesima ricerca in tal senso di uno dei gruppi, poi, piu' tecnico, ostico e costruito strutturalmente, come i Meshuggah.

Altre vie piu' "attuali" sono l'attenzione alle linee molto classic metal di gruppi come Amon Amarth e similari Death europeo/scandinavo.

Ci sono poi gruppi come Death, Atheist, e un po' di Pestilence, che in maniera diversa hanno "jazzato" o comunque riempito di tecnica esecutiva, il genere, rendendolo ulteriormente approcciabile.

E forse i modi per "scardinare" la cortina dura dell'impatto sonoro, e in parte costruttivo, in certi casi e' reso invalicabile dal proprio gusto e dalla propria personalita'.

Per il Death Metal... consiglio, adesso che si puo' fare, l'ascolto dagli ultimi ai primi album, di gruppi come Dimmu Borgir e Cradle of Filth, ad esempio, pieni di momenti melodici e sinfonici, alternati a momenti proprio stile puro thrash o quasi.

E tutto sommato ci vuole anche un pizzico di filosofia entropica...