Apro questa discussione per poter parlare di questo libro non dal punto di vista di edizioni/traduzioni ma del suo contenuto. Ho appena finito di leggerlo e vorrei sapere cosa ne pensate dei personaggi, della loro evoluzione, sopratutto di quella di Dirk e Gwen, quale città di Worlon preferite, cosa ne pensate della cultura Kavalar e soprattutto cosa ne pensate del finale.
L'ho letto molto tempo fa (quando si chiamava La Luce Morente ) e purtroppo non ricordo bene i personaggi e la storia, seguirò questa discussione sperando di ritrovare così i ricordi perduti, dato che non ho tempo di rileggerlo.
Ricordo però che mi piacque molto sia per la caratterizzazione dei personaggi che per l'ambientazione; il pianeta era descritto in modo "magico", con un'atmosfera di profonda tristezza di fondo, per il destino tragico che lo aspettava.
Inoltre si intravedeva tra le righe la costruzione di un universo molto complesso, che ho poi piacevolmente ritrovato in molti racconti di Martin, e che non aveva niente da invidiare ad altri universi fantascientifici molto famosi, tipo quello di Asimov nella sua saga galattica o quello di Simmons in Hyperion. " />
Domanda sul finale:
Secondo voi Dirk T'larien é morto? Dubito, che dopo tutto quello che é successo, lo facciano scappare con un taglietto...
Per quanto riguarda le evoluzioni, secondo me non ce ne sono.
Sí, Dirk smette di illudersi per quanto riguarda la loro relazione, ma non é che non c'é un cambiamento nella sua personalitá. Gwen non cambia per niente; soffre della frustrazione per essersi fatta incastrare in questa relazione umiliante per quanto riguarda i suoi valori, ma questi sono sentimenti che le solleva Drik, nel tentativo di riconquistarla. In fondo in fondo Gwen secondo me ha giá accettato da tempo di avere "venduto" i suoi ideali, perché in fondo la relazione con i due Kavalar le valeva di piú.
Mah io in Dirk lo vedo un pò di cambiamento, la caduta delle sue illusioni per Gwen lo porta a riprendere in mano la sua vita in maniera attiva, esce dal torpore, non so quanto sul lato pratico si veda la differenza (dopotutto arriva su Worlon dopo una vita passata a viaggiare e scoprire l'universo quindi era comunque un uomo intrapendente) ma dentro di se si può vedere questo cambiamento. Gwen invece sembra che liberi la parte più istintiva e "animalesca" di se, rischia col tempo di diventare una Kaval peggiore dei Braith, una cosa che mi è pesata nella fine del libro è stato anche il non sapere il destino suo e di Jaan, anche se non vedo niente di buono.
Per quanto riguarda il finale non so....a me sembrava ci fossero i toni di una "lotta gloriosa" quindi mi immagino ferite gravi per Dirk ma una sua vittora, o un pareggio mortale, comunque una sorta di liberazione, perchè ora Dirk è in grado di affrontare i problemi di petto ed andare avanti e il duello è quasi una cerimonia per coronare questa sua evoluzione.
Secondo me,Dirk, è sopravissuto non tanto per la sua abilità, ma perchè Bretan non mi sembrava intenzionato a ucciderlo.
Prima di iniziare il combattimento Bretan è evidentemente colpito dal fatto che Dirk abbia deciso di affrontarlo pur avendo ben poche possibilità di vittoria e inoltre afferma di non credere nei falsi uomini come il resto dei Braith.
Inoltre Bretan poteva semplicemente ucciderlo come aveva fatto con i suoi excompagni e l'avrebbe fatto se fosse stato lui a trovarlo, ma appunto è stato Dirk a sfidarlo.
Quanto all'evoluzione dei personaggi,io lo vista più che altro in Garse,all' inizio segue le regole come un perfetto Kavalar ed è chiaro che ritiene importantissime le leggi del suo popolo, ma alla fine l'affetto che prova per Jaan si dimostra più forte e finisce per ripudiare tutto quello in cui crede.
Alla fine l'unica cosa che non mi è piaciuta è il fatto che Jaan non saprà mai che Garse aveva scelto di proteggerlo a costo di essere considerato un traditore.
Il mio personaggio preferito è Garse e la sua fine è una delle più tristi che io abbia mai letto e come dice "Il Troll" nel post precedente la cosa che la rende così triste è che Dirk ha mentito e Jaan " />
Insomma...ha fatto una stronzata e sarebbe stato giusto dirglielo!
Fra tutti mi è sembrato quello più disposto a rivedere, anche se di poco, le proprie posizioni pur mantenendo sempre il sue caratteristiche di base che me lo hanno fatto amare.
"Un'altra cosa che ho imparato in gioventù è stata quella di non discutere mai con un manipolatore"
Secondo me,Dirk, è sopravissuto non tanto per la sua abilità, ma perchè Bretan non mi sembrava intenzionato a ucciderlo.
Prima di iniziare il combattimento Bretan è evidentemente colpito dal fatto che Dirk abbia deciso di affrontarlo pur avendo ben poche possibilità di vittoria e inoltre afferma di non credere nei falsi uomini come il resto dei Braith.
Inoltre Bretan poteva semplicemente ucciderlo come aveva fatto con i suoi excompagni e l'avrebbe fatto se fosse stato lui a trovarlo, ma appunto è stato Dirk a sfidarlo.
Beh Bretan non crede nei falsi uomini, ma è comunque un Braith e dimostra di apprezzare i combattimenti e non avere tanti scrupoli nelle uccisioni, e anche Garse e Jaan parlano di lui come uno senza tanti moralismi, quindi secondo me potrebbe essere comunque intenzionato ad ucciderlo pur rispettandolo come uomo.
Comunque anche io come voi non ho apprezzato per niente il fatto che non abbiano detto a Jaan la verità su Garse, secondo me avrebbe anche reagito meglio, sarebbe stato più facile sopportare il proprio errore piuttosto che il dolore per il presunto tradimento di Garse.
Ho finito di leggere questo libro pochi giorni fa, e ho deciso di dire la mia a proposito con un "piccolo" post.
https://riflessionidiunnonnerd.wordpress.com/2015/03/14/la-luce-morente/
Spero la lettura sia di vostro gradimento, ditemi cosa ne pensate.