DISCLAIMER: l'argomento di questo topic potrebbe offendere la sensibilità di qualcuno per i contenuti a tratti macabri; leggete a vostro rischio e pericolo.
Non so se conoscete Body Worlds, di cui ho linkato la versione italiana del sito.
Si tratta di una mostra itinerante, ormai attiva da anni, di corpi umani. Si tratta di cadaveri a cui è stata rimossa la pelle e successivamente sottoposti ad un processo di plastinatura in modo da garantirne la preservazione. Il risultato sono corpi umani, a volte interi e a volte sezionati, in cui muscoli, organi e ossa sono messi a nudo, anche in modi "forti" come il caso di una donna incinta, sezionata a metà, in cui si vede anche il feto.
La mostra cala questi corpi umani in un contesto "quotidiano", e si vedono così coppie di ballerini, persone sedute a tavola o che giocano a carte, sportivi, e via dicendo.
Uno spazio più scientifico-divulgativo mostra invece organi e tessuti sani e malati a confronto.
La mostra, dopo le tappe di Roma e Napoli, si trova ora a Milano, mentre uno spin-off, chiamato The Human Body Exhibition, è stato allestito a Torino.
Al di là dell'indubbia valenza scientifica delle mostre, e anche del valore positivo insito nel vedere e accettare il proprio corpo (significativo che non sia vietata ai bambini), la riflessione che ho fatto quando sono venuto a conoscenza di queste mostre è: si tratta di arte?
Il corpo umano è spesso considerato "artistico": sono arte i volteggi delle ginnaste, le piroette dei pattinatori, le giocate di Messi, e via dicendo. Ma si tratta sempre di azioni in cui il corpo agisce.
In questo caso invece viene trasformato in arte il corpo in quanto tale, e quindi le striature dei muscoli, le volute degli alveoli polmonari, le tortuosità dell'intestino, e così via.
Il passaggio è incredibilmente ardito, ma naturalmente controverso: la mostra è stata attaccata da più parti, non ultima la Chiesa Cattolica, per i suoi contenuti.
Voi che ne pensate? Vi intriga, vi disgusta, andreste a vedere la mostra, anche solo per curiosità?
Soprattutto, pensate sia arte?
Belle domande....ma penso che l'utilità effetiva di una mostra simile sia limitata ai chi ha un interesse diretto nella cosa, come medici e fisioterapisti che possono trarre visioni chiare e prescise di come agiscono muscoli ed organi in quelle situazioni.
Personalmente non andrei mai a vederla, ma solo perché ho già un sano orrore per il sangue (altrui, il mio lo guardo senza problemi), figuriamoci per il resto...sono quello che voltava la pagina del libro di scienze di scuola perché non sopportavo cert immagini. E non penso che sia arte: ormai "arte" è una parola che si usa a sproposito, per giustificare qualunque cosa, dal porno al macabro al ridicolo...francamente ho smesso di badarci, ma ho continuato ad andare a guardare quel che mi interessa e basta.
Io ho visto la mostra l'anno scorso, non è nulla d'impressionante dato che i corpi sembrano proprio finti una volta processati a quel modo.
L'ho trovata interessante (nulla di straordinario comunque) e le varie informazioni scientifiche riportate qua e là mi sono parse anche fatte bene, chiare e semplici per i non addetti ai lavori.
Essendo una mostra privata era un po' costosetta.
Se sia arte non saprei, a me è parso che avesse più un carattere scientifico e basta, ma alla fine a me importa poco come questione e non mi ci faccio troppe domande al riguardo " />
Senza cercare di voler dare la definizione di arte, essa deve essere comunque un espressione estetica che procura emozioni, quindi secondo me questa è certamente arte. Poi personalmente non credo l'andrei a vedere, ma non perchè sono contraria o non la considero arte ma perchè sono facilmente impressionabile e non penso la vivrei positivamente come esperienza.
Per quanto riguarda le controversie e le polemiche,nulla di più normale, se pensiamo che gli impressionisti a loro tempo avevano fatto scandalo è un processo abbastanza comune.
E' interessante anche lo spunto che ci da sul progressivo cambiamento della ricerca della bellezza del corpo. Prima si dipingeva il corpo nudo, faceva scandalo ma rappresentava un canone di bellezza, ora il corpo nudo è talmente scontato e onnipresente che si è dovuto spogliare della pelle per essere ammirato, e quando anche i muscoli e gli organi ci avranno stancato quale sarà il passo sucessivo?
L'ho vista alcuni mesi fa a Torino.
Personalmente l'ho trovata una mostra interessantissima!
Pur non essendo un medico e non avendo studiato anatomia, sono sempre stato molto incuriosito dal corpo umano.
Da piccolo guardavo il cartone animato Siamo Fatti Cosí, mi piaceva un sacco.
Questa mostra è un viaggio in quella che è a tutti gli effetti la più complessa e straordinaria "macchina" mai costruita: il nostro corpo.
La parte che mi ha più affascinato è quella dove corpi o porzioni di corpo sono stati privati di qualunque elemento eccezion fatta per vene e arterie.
C'è da restare a bocca aperta!
Io la considero una mostra scientifica, non artistica. Nel suo compito divulgativo immagino sia valida.
Io, che ho avuto la possibilità di andarci qui a Napoli, alla fine non l'ho fatto: avevo un minimo di interesse ma il costoso biglietto mi ha fatto subito desistere.
Mastro Architetto dei giochi
Indiscusso Campione dell'errore di battituraù
`·.¸¸.·´´¯`·._.·`Proudly Stark!`·.¸¸.·´´¯`·._.·`
`·.¸¸.·´´¯`·._.·`LaBarriera Fanlover`·.¸¸.·´´¯`·._.·`
`·.¸¸.·´´¯`·._.·`Ned Wannabe`·.¸¸.·´´¯`·._.·`
"O Wind, If Winter comes, can Spring be far behind?"
(P.B.Shelley)
Ho letto una volta qualcosa a riguardo, ma non ci ho riservato molte riflessioni. Diciamo che cosí a pelle non mi trova molto favorevole e, anche se non voglio spingermi fino a paragonarlo a siti tipo rotten &co, mi chiedo quanta parte del pubblico sia spinta dalla curiositá scientifica e quanta da una morbosa attrazione per il grottesco. Mi domando la stessa cosa anche degli artisti e degli organizzatori.
Non posso fare a meno di pensare alle persone che furono quei cadaveri (scusate, ma non mi va di assumere atteggiamenti troppo materialisti), e di chiedermi se sarebbero contente di tale uso del loro corpo. Un conto é usare dei cadaveri a fini scientifici, un conto é usarli per l'intrattenimento di grandi e piccini. E anche in quest'ultimo caso, un conto é farlo rispettandone la natura (come le mummie nei musei), e un'altro é tagliando e riunendo manco fossero pezzi di lego, e componendo simpatiche scenette di vita quotidiana con quelle che una volta erano persone.
Mettiamola cosí: quando saró morto, usate i miei organi se potete. Usatelo pure per scopi scientifici se serve. Ma non sognatevi di mettermi in una teca a giocare a scacchi o a ballare senza testa davanti a frotte di scolaresche che mi fotorafano con il cellulare e magari si divertono pure come matte.
La domanda 'É arte?' é piú difficile da rispondere, mancando una definizione di arte che copra i casi limite. Piú semplice é (per me) rispondere alla domanda: 'Rientrare nella definizione di arte (qualsiasi essa sia) legittima qualsiasi cosa?'. Per me é un bel no secco.
Forse diverso sarebbe il discorso se i 'protagonisti' avessero volontariamente donato il proprio corpo per questo uso (e magari é cosí). Ma anche qui, speriamo che non sia una sorta di compravendita per disperati, altrimenti il passo fino a legittimare gli snuff-movies potrebbe non essere poi troppo lungo...
Rispondo, da fan di Von Hagens e da appassionato di cose del genere. Purtroppo non ho ancora avuto l'opportunità di vedere la mostra dal vivo, ma mi sono molto interessato all'argomento, trovandolo interessantissimo. Inizio dalla fine, rispondendo a Manifredde che la donazione del proprio corpo all'artista tedesco è assolutamente volontaria, c'è una lista d'attesa lunghissima per entrare a far parte, da morti, di quella mostra. Non tutti poi ci riusciranno. Molti corpi, infatti, non sono adatti alla plastinatura, per vari motivi. La cosa che trovo fantastica di Body Worlds e, in generale, dell'opera di questo artista, è l'originalità, l'aver aperto una strada che per troppo tempo era rimasta confinata a poche persone. Credo che tutti noi dovremmo saperne di più del corpo che ci portiamo dietro per tutta la vita, capire come è fatto e come funziona, apprezzarne i lati positivi e negativi, per poterlo salvaguardare. E' una mostra che all'arte abbina un intento scientifico, che trovo apprezzabilissimo. Spero che torni a Roma a breve.