Non buttiamoci giù di Nick Hornby inizia a Londra, nella notte di Capodanno, quando 4 sconosciuti si recano in un edificio noto come "il palazzo dei suicidi" per farla finita. Ed in effetti hanno le loro buone ragioni.
Martin è un presentatore televisivo, finito in carcere perchè beccato a far sesso con una minorenne.
Maureeen è una donna scialba, è stata sedotta e abbandonata , ha messo al mondo un figlio disabile, e non ce la fa più.
Jess è una ragazzina sboccata nell'aspetto e nel linguaggio, che è stata "inspiegabilmente" scaricata dal fidanzato.
Ed infine c'è l'americano JJ, che sognava di diventare famoso con la sua band, ma ora consegna pizze e la sua ragazza ha chiuso con lui.
I quattro, ciascuno in qualche modo disturbato dalla presenza degli altri, ridiscendono insieme le scale del palazzo dal quale volevano buttarsi e, sebbene quasi si detestino, cominciano ad affrontare insieme i problemi che li hanno quasi uccisi.
Hornby ha un humor nero che gli permette di affrontare anche i temi più difficili senza mai scadere nella banalità,, facendoci provare un'immediata simpatia per i personaggi più improbabili :
Non aspettatevi il solito libro edificante che spiega come la depressione non si possa affrontare da soli, oppure che ci indichi un qualche percorso di autoconsapevolezza e miglioramento. Il nostro Nick ha scritto anche Come diventare buoni, e non ce lo fa dimenticare...
Ma se vi sentite tristi durante queste maledette feste potreste leggere un bel libro....
Questo è un libro che avevo dimenticato di aver letto. Ricordo bene "Alta fedeltà" (che mi era piaciuto) e "About a boy" (niente di che), questo lo ricordo meno
Alta fedeltà, da cui è stato anche tratto un discreto film, è il libro che ha fatto diventare famoso Hornby. Parla della sua passione per il calcio ripercorrendo l'ultimo campionato vinto dall Arsenal, spiegandoci perchè molte donne ritengono immaturi i supporters, ma tutto finisce bene. About a boy, trasposto in un film con Hugh grant, è una storia più intimista e - imho- banalotta- del rapporto che si crea tra un single trentenne e un ragazzino che cresce con una ragazza madre francamente insopportabile....
Ma i ddue libri di Nick che preferisco sono non buttiamoci giù, che mi ha dato modo di parlare del lato oscuro del natale e delle feste in genere, e Come diventare buoni, che è un piccolo capolavoro di humor nero e dà un bel calcione ad un certo tipo di ipocrisia... magari ne parlerò nei prossimi giorni.
Alta fedeltà, da cui è stato anche tratto un discreto film, è il libro che ha fatto diventare famoso Hornby. Parla della sua passione per il calcio ripercorrendo l'ultimo campionato vinto dall Arsenal, spiegandoci perchè molte donne ritengono immaturi i supporters, ma tutto finisce bene. About a boy, trasposto in un film con Hugh grant, è una storia più intimista e - imho- banalotta- del rapporto che si crea tra un single trentenne e un ragazzino che cresce con una ragazza madre francamente insopportabile....
Hai confuso "Alta fedeltà" con "Febbre a 90".
Riguardo "About a boy": è uno dei rarissimi casi dove il film sia meglio del libro (per quanto il film sia una commediola appena discreta)
Alta fedeltà, da cui è stato anche tratto un discreto film, è il libro che ha fatto diventare famoso Hornby. Parla della sua passione per il calcio ripercorrendo l'ultimo campionato vinto dall Arsenal, spiegandoci perchè molte donne ritengono immaturi i supporters, ma tutto finisce bene. About a boy, trasposto in un film con Hugh grant, è una storia più intimista e - imho- banalotta- del rapporto che si crea tra un single trentenne e un ragazzino che cresce con una ragazza madre francamente insopportabile....
Hai confuso "Alta fedeltà" con "Febbre a 90".
Riguardo "About a boy": è uno dei rarissimi casi dove il film sia meglio del libro (per quanto il film sia una commediola appena discreta)
Hai ragione, parlavo di febbre a 90. Per quanto riguarda "about a boy" il duetto di "killing me softlly" con la pubblica umiliazione di fronte a tutta la scuola è una chicca....