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CHOOSY SARAI TU!
G di GIL GALAD
creato il 25 ottobre 2012

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GIL GALAD
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GIL GALAD
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Inviato il 25 ottobre 2012 14:33 Autore

Già Eddard nella discussione Vergogna! ha toccato il tema, ma mi sembra forse più appropriato aprirne una tutta nuova sulla questione. Come avrete certamente sentito l'altro ieri a Nichelino una piccola cittadina a sud di Torino dove abito durante un Convegno sulle riforme il ministro Elsa Fornero ha nuovamente fatto un uscita che sta nuovamente aprendo polemiche roventi. In breve a detto che i giovani di oggi dovrebbero accettare il primo lavoro che gli capita e di non fare i choosy (termine inglese che indica gli schizzinosi). Ora secondo me la ministra Fornero forse non ha proprio una visione chiara del momento in cui viviamo e della situazione del mercato del lavoro attuale o forse fa finta di non saperlo. Io trovo che questa signora della mia città continui a essere irrispettosa ed offensiva verso molti italiani. Ha cominciato con le sue false lacrime al momento di colpire i pensionati con la sua riforma, dopo è passata con lo sminuire la tragedia degli esodati di sua responsabilità, poi che lei ed il governo non fanno beneficenza ed ora con questa battuta che si poteva risparmiare. I veri choosy sono se mi si permette i loro figli, i figli della cosiddetta casta, che sono dei privilegiati e non la massa dei giovani italiani. Parlo anche per me che ormai non rientro neppure nella categoria dei giovanissimi essendo più vicino ai 40 anni che ai trenta e ricordando con nostalgia i miei 20 e che dopo aver studiato per anni con sacrifici economici della mia famiglia oggi ho un lavoro che non c'azzecca un fico con i miei titoli ed anche sottopagato e barboso, ma è così per milioni di ragazzi. Chissà quanti di voi hanno un occupazione precaria o addirittura cercano lavoro da anni e non trovano nulla oppure i soliti impieghi precari che non danno nessuna sicurezza. In una crisi tremenda con gente che fatica a mettere insieme il pranzo con la cena la Fornero ancora una volta manifesta il suo snobismo e arroganza. Tanti vanno all'estero per essere apprezzati in base ai loro meriti e per avere stipendi decenti, molti studiano e lavorano contemporaneamente o svolgono mansioni in nero senza avere i contributi altro che schizzinosi. Stia zitta la Fornero e si faccia un giro per call-center, fabbriche, botteghe ecc. e si ricordi della situazione di sua figlia che certamente ha studiato ma che è una privilegiata cosi come molti altri rampolli di potenti vari:

 

Fonti: Corriere della Sera, Panorama, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Intesa San Paolo

 

 

Ma c'è un piccolo dettaglio in questa storia che merita di essere messo in luce: Silvia Deaglio, figlia dell'attuale ministro del Welfare, si è laureata brillantemente in Medicina a 24 anni, oncologa a 28 e in più ha conseguito un dottorato in genetica umana a 32 anni.

Ora, nulla da dire sulla sua carriera universitaria, ma qualcosa da dire c'è invece sul fatto che possiede ben due posti fissi: uno come professore associato di genetica medica, alla facoltà di Medicina dell'Università di Torino, e un altro come responsabile della ricerca alla Hugef, fondazione che si occupa di genetica, genomica e proteomica umana.

Notare che all'università di Torino insegna il ministro Fornero. Inoltre alcune ricerche della Deaglio sono state finanziata dalla Compagnia di Sanpaolo (la fondazione che controlla banca Intesa Sanpaolo), dove sua madre ha ricoperto la carica di vicepresidente nel periodo 2008-2010. Come se non bastasse è stata anche vicepresidente del consiglio di sorveglianza di Intesa tra il 2010 e il 2011.

Ma nell'istituto di credito dal 2002 al 2011 ha ricoperto la carica di amministratore delegato Corrado Passera, attuale ministro dello Sviluppo economico nella squadra di Monti. Semplici coincidenze?

Il ministro del Lavoro ha subito smentito il fatto che la figlia abbia due lavori, attualmente è soltanto docente universitario, e in quanto tale pagata dall'ateneo. Per quanto riguarda la ricerca il ministro chiarisce che la retribuzione proviene da un fondo internazionale.

Un altro esempio di onestà intellettuale l'ha dato il premier Mario Monti quando mesi fa alla trasmissione televisiva Matrix andata in onda su canale 5 disse: "I giovani devono abituarsi all'idea che non avranno un posto fisso per tutta la vita. Del resto, diciamo la verità, che monotonia un posto fisso per tutta la vita. È più bello cambiare e accettare nuove sfide purché siano in condizioni accettabili. E questo vuol dire che bisogna tutelare un po' meno chi oggi è ipertutelato e tutelare un po' di più chi oggi è quasi schiavo nel mercato del lavoro o proprio non riesce a entrarci".

Intanto però il figlio del premier, Giovanni Monti, nel 2009 è stato assunto in Parmalat da Enrico Bondi (attuale candidato alla supervisione della spending review e amministratore delegato dell'azienda di Tanzi dal 2005 al 2011) con la carica di responsabile per lo sviluppo del business, ma a febbraio 2012 è stato licenziato. Cosa non si fa per i propri figli, e gli amici non si scordano mai. Infatti attualmente Bondi è il candidato favorito a ricoprire la carica di supervisore ai tagli da effettuare al bilancio statale secondo il Monti-pensiero.

Che dire invece di Giorgio Peluso, 42 anni, figlio del ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, che non molto tempo fa disse che "noi italiani siamo fermi al posto fisso nella stessa città a fianco di mamma e papà".

Ebbene da precoce direttore di Unicredit, è stato promosso a direttore generale di Fondiaria Sai, la compagnia dei Ligresti zavorrata da oltre 2 miliardi di debiti. Ma il figlio del ministro intanto guadagna 500 mila euro l'anno, ed ha un posto fisso.

Dunque qualcosa non quadra, perché se i tecnici ci dicono che il posto fisso dobbiamo scordarcelo, altrettanto non sembra per i loro figli.


Gil Galad - Stella di radianza





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xrnmas
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Inviato il 25 ottobre 2012 14:36

ma ci meravigliamo ancora di queste cose?


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Eddard Seaworth
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Eddard Seaworth
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Inviato il 25 ottobre 2012 16:07

si è laureata brillantemente in Medicina a 24 anni,

Qualcosa non mi quadra: se finisci il liceo e ti iscrivi all'università a 19 anni, e medicina ne dura 6 (o almeno ne durava), dovresti arrivare ai 25 anni...e di solito non ci si riesce dato il volume di certi esami; poi c'è la tesi. Quindi posso sospettare che qualcuno abbia agevolato il percorso della signorina o sono troppo malizioso?

 

 

È più bello cambiare e accettare nuove sfide purché siano in condizioni accettabili.

 

Appunto! Purchè siano in condizioni accettabili, che è più o meno l'esatto contrario delle condizioni attualmente presenti, dove chi dà il lavoro spesso lo fa rifiutandosi di venire incontro alle esigenze del lavoratore, o facendolo a denti stretti (attuale esperienza personale).

Non so Monti faccia riferimento alle proprie esperienze, ma un veloce confronto tra la realtà italiana e quella straniera è disarmante. Un paio di esempi:

- in Germania il lavoro di call-center è tutelato come "usurante", e lo stipendio pagato a chi vi si impegna è compreso tra 2000 e 2500 euro mensili (ed in linea di massima viene svolto per periodi limitati)

- in Spagna chi svolge lavoro precario o temporaneo ha riconosciuti tutti i versamenti per la pensione, pertanto anche una settimana di lavoro poi verrà conteggiata negli anni di lavoro svolti

- in Estonia e Repubblica Ceca le donne hanno diritto a tre anni di maternità; in Svezia ad uno, estensibile stipendio ridotto fino a tre

- in Francia le madri ed i padri ricevono automaticamente uno stipendio più alto dei colleghi single o sposati senza figli

 

A parte questo, hai dimenticato l'uscita di Martone sull'essere sfigato se non sei laureato a 28 anni (scusa sai, ma non tutti hanno per padre un alto funzionario della giurisprudenza italiana che ti paga l'università a Nizza e ti spiana le porte dei concorsi pubblici...visto quel che è uscito dopo), ma probabilmente ce ne sono altri ancora...


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moglie di lancia
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Inviato il 25 ottobre 2012 16:10

Eccone una! presente! ho studiato e lavorato contemporaneamente (per bisogno), all'università non mi hanno agevolato per niente, anzi se sei non frequentante ti danno un programma a parte che nel mio caso erano 4-5 libri in più a materia(per essere ai livelli di quelli che frequentavano, ca***te!!! dal mio punto di vista una punizione per svogliarti e mandarti via) alla fine sì, mi sono laureata dopo tanta fatica e per mancanza di possibilità o perche dovevo fare la specialistica altrimenti non ti filano nemmeno, ho dovuto continuare a lavorare dov'ero, che non centra un bel niente con la mia laurea, e devo pure ringraziare il cielo di averne uno perche quasi tutte le mie compagne di università si ritrovano a svolgere qualsiasi lavoro a contratto a progetto da 3-6 mesi per 300 euro mensili se capita, pure la domenica, alcune a casa in attesa di essere chiamate e altre hanno già fatto le valigie... è una vergogna!


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IceLady
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Inviato il 25 ottobre 2012 16:43

Io mi sono laureata in giurisprudenza a 27 anni (quindi quasi una ritardata mentale), mi sono fatta due scatole con i due anni di tirocinio e l'esame di stato, poi nel 2005 mi sono messa in proprio.... Non ho certo il reddito della sig.ra Fornero, basti pensare che solo nel 2010 mi sono presa un'auto tutta da sola pagandola interamente all'acquisto senza ricorrere a finanziamenti... alla bella età di 36 anni; dimenticavo, prima non giravo sulle Ferrari dei genitori, perchè sono un operaio e una casalinga in pensione.

Non credo di essere molto schizzinosa visto che anche dopo la laurea lavoravo negli allevamenti avicoli per vaccinare polli e tacchini... Fornero tu l'aviaria neanche sai cos'è, altro che schizzinosi! Quando vedi ogni giorno migliaia di capi caricati verso l'inceneritore e ti fai le docce chimiche prima di entrare non credo che ci si possa definire schizzinosi!


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lord fra
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Inviato il 25 ottobre 2012 16:43

Concordo con te su ogni parola.

Ho 20 anni, quindi mi sento ben offeso dalle parole di questa signora. Sto per laurearmi, cercando di barcamenarmi tra un paio di lavoretti e lo studio per pagarmi almeno le tasse universitarie (1000 e passa euro per fare lezione seduto per terra)

Sinceramente non mi sento molto schizzinoso, se mi offrissero un bel lavoro fisso qualsiasi che mi permettesse di andarmene a vivere da solo così da non pesare più sulla mia famiglia, lo farei al volo. Questo lavoro però non esiste, quindi uno cerca di ritagliarsi un posto in qualcosa che almeno gli interessi mentre tira a campare con quello che capita sotto mano.

Ho provato ad entrare nel mondo dell'insegnamento, ma dopo un anno ho capito che ormai non è un lavoro possibile, se chiaramente non si è benestanti di famiglia e ci si può permettere di non guadagnare quasi niente fino ai 30 o si ha la grande forza di spirito di pazientare per anni tra mille supplenze mentre si fanno altri lavori.

E direi che voler fare il professore non è propriamente una scelta schizzinosa, anzi.

 

La cosa più fastidiosa di tutto questo è che oltre a dover soffrire e faticare per cercare di far convivere minime ambizioni per la mia vita e il semplice tirare avanti, devo pure sentirmi insultare e prendere in giro da persone snob e ignoranti


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IceLady
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IceLady
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Inviato il 25 ottobre 2012 16:48

Se non altro ho capito che polli e tacchini hanno un'anima.... <img alt=" />



joramun
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Inviato il 25 ottobre 2012 17:11

Quello che mi fa davvero inca**are è l'estemporaneità delle affermazioni : questa dice "choosy" di quà,quell'altro dice "sfigati" di là....alcuni si indignano,altri sono d'accordo...ma l'unico risultato sarà che tra un paio di settimane avremo parlato fino alla noia dell'affermazione della Fornero senza che nessuno abbia detto mezza parola sulle reali problematiche del mercato del lavoro in Italia e nello specifico dell'accesso dei giovani al mondo del lavoro.Che se fossi un tantinello malizioso potrei pensare che lo scopo della signora Fornero fosse proprio quello.... &gt;_&gt;


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moglie di lancia
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Inviato il 25 ottobre 2012 17:21

Eccone una! presente! ho studiato e lavorato contemporaneamente (per bisogno), all'università non mi hanno agevolato per niente, anzi se sei non frequentante ti danno un programma a parte che nel mio caso erano 4-5 libri in più a materia(per essere ai livelli di quelli che frequentavano, ca***te!!! dal mio punto di vista una punizione per svogliarti e mandarti via) alla fine sì, mi sono laureata dopo tanta fatica e per mancanza di possibilità o perche dovevo fare la specialistica altrimenti non ti filano nemmeno, ho dovuto continuare a lavorare dov'ero, che non centra un bel niente con la mia laurea, e devo pure ringraziare il cielo di averne uno perche quasi tutte le mie compagne di università si ritrovano a svolgere qualsiasi lavoro a contratto a progetto da 3-6 mesi per 300 euro mensili se capita, pure la domenica, alcune a casa in attesa di essere chiamate e altre hanno già fatto le valigie... è una vergogna!


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Eddard Stark_
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Inviato il 25 ottobre 2012 18:03

Io tanti anni fa ho accettato di andare a fare le pulizie al Policlinico Umberto I di Roma (assunta da una ditta di pulizie che ha l'appalto, non direttamente dal Policlinico), pulizie nel reparto non negli uffici!

Lasciando da parte tutte le magagne del sistema si trattava chiaramente di un lavoro che uno può fare per un periodo di tempo, non per tutta la vita!

Insomma non mi ha risolto molto, l'unica cosa è che in quel periodo sono stata occupata anzichè disoccupata ma comunque stiamo parlando di un'occupazione di 5 ore al giorno (per alcune colleghe che lavoravano in ambulatorio anche di 3 ore al giorno). L'orario era spezzato (7-10 / 14-16) e si lavorava anche il sabato e la domenica ma la cosa peggiore è che un reparto ospedaliero non si ferma mai quindi sei comunque costretto a pulire mentre la gente passa! Quasi tutti lo fanno per un anno e poi basta!

 

Anche avendo l'umiltà di accettare questi lavori non è che hai risolto per la vita e poi mi risulta che ormai preferiscono assumere gli stranieri che hanno meno pretese degli italiani quindi anche se un italiano si fa umile non è detto che assumano lui per certi ruoli. (Il fatto che gli italiani abbiano più pretese degli stranieri dipende da come hanno vissuto in tutti questi anni, non è un fatto che si cancella con un colpo di spugna).

 

Devo pure dire che proprio il mese scorso siamo andati a chiedere a quella ditta di pulizie se poteva assumere una nostra conoscente e ha risposto di no mentre quando si è trattato di me ha risposto di si senza troppi problemi ed io non avevo neppure esperienza per quel lavoro.


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lord fra
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Inviato il 26 ottobre 2012 0:17

Quello che mi fa davvero inca**are è l'estemporaneità delle affermazioni : questa dice "choosy" di quà,quell'altro dice "sfigati" di là....alcuni si indignano,altri sono d'accordo...ma l'unico risultato sarà che tra un paio di settimane avremo parlato fino alla noia dell'affermazione della Fornero senza che nessuno abbia detto mezza parola sulle reali problematiche del mercato del lavoro in Italia e nello specifico dell'accesso dei giovani al mondo del lavoro.Che se fossi un tantinello malizioso potrei pensare che lo scopo della signora Fornero fosse proprio quello.... &gt;_&gt;

 

Sarei d'accordo con te di solito, ma ormai mi viene il dubbio che certe uscite infelici siano dettate molto anche dalla loro incompetenza..

Poi che quando si dice "ok, parliamo seriamente di disoccupazione giovanile" comincino a fischiettare e a chiederti come stai è assolutamente vero.


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Manifredde
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Manifredde
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Inviato il 26 ottobre 2012 8:46

A parte quello che dice la Fornero, ma é proprio cosí sbagliato essere un pó Choosy? Accettare lavori che per i quali non ci si senta minimamente portati, o dai quali non ci si senta attratti (parlo ovviamente dei giovani che se lo possono permettere, non di chi ha famiglia etc) nella maggior parte dei casi puó portare solo a frustrazione, insoddisfazione, prestazioni non ideali, dimissioni e licenziamenti, cosa che é l'opposto dell'occupazione stabile. É cosí che vogliamo salvare l'Italia? Allora tanto vale che il governo faccia un elenco dei posti di lavoro disponibili e si occupi personalmente della nostra collocazione via mail. Perché se non posso ambire ad un lavoro attinente alle mie inclinazion e competenze, allora tanto vale che a trovarmi un lavoro se ne occupi direttamente lo stato.

 

Inoltre non mi stancheró mai di ripeterlo: un mercato di lavoro flessibile, che non si debba preoccupare di garantirti posti fissi etc. funziona solo se i compensi sono tali da finanziarti nei periodi di inattivitá tra un posto e un altro. Io sono programmatore laureato in informatica. Mia moglie é dipendente provinciale. Negli anni 80 e 90 avremmo vissuto discretamente, con un appartamento decente e forse anche il denaro per farci le ferie. Noi adesso, pur conducendo una vita decorosa ma sobria, abbiamo piú vole raschiato il fondo del conto bancario, e qualche debituccio con i nostri relativi genitori ce lo abbiamo ancora.

 

Come pensano i governanti che noi potremmo sostenerci (e sostenere le nostre due bimbe) per, diciamo, quei tre o quattro mesi necessari a trovare un nuovo lavoro? Ci é successo giusto tre anni fa, e qualcosa da parte, allora, ce la avevamo (e non avevamo la seconda bimba), ma siamo arrivati proprio al limite.

 

Concedi solo un lavoro flessibile (tempo determinato etc)?: subito lo stipendio base sale per legge del 40%. Tutti gli altri, del 20% (eh si, bisognerebbe allinearli con il resto del mondo dove il costo della vita é analogo).

 

E visto che c'é, signora Fornero, venga anche a dare una occhiata ai prezzi degli immobili qua a Bolzano: 260 - 290 mila euro per appartamenti periferici da 70 - 80 mq. lordi. Per le stesse dimensioni. in affitto si trova a partire dagli 800 euro al mese (se sei fortunato).

 

E allora, signora Fornero, si voglio un posto fisso e/o meglio remunerato che non mi faccia temere ogni volta di lasciare le mie figlie senza un tetto sulla testa. É scandaloso, forse?


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Eddard Dayne
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Inviato il 21 dicembre 2012 15:24

io ho solo 19 anni, di politica mi disinteresso, viste le affermazioni (cito solo i Fornero e Martone di questo topic a come esempio) che ogni tanto mio malgrado devo sentire, e considerati gli articoli di giornale che giornalmente parlano di favoreggiamenti verso i familiari/amici dei vari politici (di ogni schieramento politico); faccio una scuola di indirizzo agraricolo-zootecnico, scelta non dettata dalla condizione familiare (sono figlio di infermieri e non possiedo nessuna attività inerente ai miei studi), che fortunatamente mi consente di proiettarmi in un mondo dove, se si cerca bene, di lavoro se ne trova, sopratutto se oltre a cercare bene si è disposti anche a lavorare in nero, e non essere schizzinosi è una dei requisiti, oserei dire, fondamentali.

 

Poi all'improvviso si sentono affermazioni come questa, che mi suonano tanto come una presa in giro.. perché grazie al cielo ci ha detto lei di non essere schizzinosi con il lavoro, senza questa illuminazione probabilmente nessuno c'è l'avrebbe fatta.. ora finalmente usciremo dalla crisi e in un baleno ci ergeremo a guida dell'europa, e tutto grazie a questo colpo di genio...

...ma per favore &gt;_&gt; ...

continua a mangiare a nostre spese e non venire a farci la morale...

 

non pretendo di avere una classe dirigente che non si faccia esclusivamente i propri porci comodi (perfino un ragazzo come me ha capito che in italia questo è chiedere decisamente troppo), ma per lo meno evitate di prenderci per il c**o...

 

perdonatemi i toni e la sintassi, ma l'argomento mi infervora e mi fa innervosire, creando molta confusione nel testo..


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Exall
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Exall
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Inviato il 28 dicembre 2012 17:07

Sono d'accordo con la Fornero! Perché essere schizzinosi? Tutti i politici e relativi figli a zappare la terra per una fesseria al mese. Dopo 10 anni così son curioso di sapere se avran cambiato idea.

 

Direi che questa è una frase che fa il paio con quella sui bamboccioni e sullo stipendio da 800 mese a una velina nel ministero della difesa "perché tanto è un rimborso spese".


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ellaria sand
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ellaria sand
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Inviato il 28 dicembre 2012 18:05

non sono i giovani italiani ad essere schizzinosi con le offerte di lavoro. sono i cittadini dei paesi fortemente industrializzati in genere

Non a caso molti lavori faticosi o con orari protratti e soprattutto senza festività o ferie in periodi prestabiliti, tipo agosto o la domenica (badante, panettiere, infermiere, banco al mercato o simili) sono ormai esercitati quasi esclusivamente da extracomunitari.

E non solo in Italia, dovunque.

I medici di base inglesi ( lavoro impegnativo in un paese dove si garantisce il servizio 24 ore su 24) sono quasi tutti asiatici o arabi, i commessi americani dei supermercati nelle ore notturne, perchè i supermercati spesso garantiscono apertura continua, sono portoricani o simili.

Credo sia una tendenza del tutto naturale, arricchendosi (materialmente ed anche culturalmente) la gente ambisce ad un livello di vita superiore ed è giusto che sia così.

Credo che il problema di fondo non sia questo; il vero problema è che per un giovane appena laureato in un settore qualsiasi, che ha scelto lo studio per suo personale interesse e "vocazione", ce ne sono cento parcheggiati a scuola dai genitori che vogliono il figlio laureato a tutti i costi, mentre il figlio sogna magari di fare l'idraulico o di inscatolare gamberetti in Alaska....

e almeno 200 parcheggiati a scuola, protraendo l'obbligo, da parte dello stato, per toglierseli dai piedi, in una fase in cui l'età e l'inquietudine giovanile li porterebbe a cambiare lavoro spesso, a non prenderne sul serio nessuno, a cercare una strada fra cambiamenti e sbandamenti continui,

Il fatto è che la cosa è normalissima, un ragazzino tutto dovrebbe volere, meno che il posto fisso: lavoro saltuario, magari faticoso ma con orario corto e tanto tempo libero, questo sarebbe il meglio per un ragazzo/a.

Ma la cosa non è praticabile se gli adulti di quella famiglia non hanno invece un lavoro solido e ben retribuito.

E oggi il peggio non è soltanto che i giovani il posto non lo trovano, è che gli adulti lo perdono.

Voglio dire che un atteggiamento superficiale rispetto al lavoro o magari idealistico in un ragazzo giovane è del tutto accettabile e persino vantaggioso per la società ( e chi suonerebbe nei gruppi rock sennò? <img alt=" /> ) ma in una società con un'economia solida.

Diventa un problema ora che l'economia capitalistica classica comincia a traballare dappertutto....


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