Che Martin piaccia a tutti coloro che frequantano questo forum penso sia fuori di dubbio.
Non sono un fruitore di Martin accanitissimo, in genere non rileggo i capitoli ne tantomeno ho la pazienza di cercare i continui riferimenti fra i vari capitoli (e qui faccio male, poiche spesso ci sono indizi che ad una prima lettura sfuggono); ma da lettore critico cerco anche di capire quando c'e' qualcosa che non mi quadra. oggettivamente il pregio maggiore che attribuisco a questo autore e che molto spesso pare che si faccia una agevole descrizione di fatti storici accaduti che esula completamente dal genere fantasy. Ed e in questa peculiarita che riesce ad accanirci con continui sconvolgimente alienando completamente l'idea fanciullesca che il campione della storia debba sempre prevalere. Ma questi sono argomenti gia trattati, quello che chiedo ora e di lasciar perdere qualsiasi tipo di esaltazione estatica...vi chiedo cosa non vi e garbato nello stile o la storia o la caratterizzazione di un personaggio...
Io ne ho tanti di spunti, ma preferirei leggere prima e poi scrivere.
fatevi sotto!!!!:-))
proprio non ti piace, eh?
In tutta sincerità non posso dire che ci sia qualcosa che mi garbi meno di un'altra, anzi penso che Le Cronache del ghiaccio e del fuoco sia quanto di meglio prodotto; però non posso nemmeno negare che nei primi tempi in cui leggevo le Cronache, provavo per Martin un'avversione senza precedenti.
Allora vediamo un po' da dove iniziare... La storia esula dagli schemi classici del romanzo in genere, e lo stile è piuttosto crudo e vivace. L'autore non lascia spazio di immaginazione al lettore, ma al contrario (specialmente nella descrizione di scene truculente); descrive dettagliatamente ogni singola azione. Per quanto riguarda quest'ultimo particolare, penso che si avvicini molto ai canoni dell'horror. A favore c'è da sottolineare che i colpi di scena sono tantissimi e, come ho già anticipato in un altro messaggio, non è facile per un autore basare i suoi romanzi sui punti di vista dei vari personaggi ed estraniarsi da ognuno di essi in modo tale da rendere le loro azioni totalmente soggettive. La peculiarità delle Cronache è proprio questa, l'autore non anticipa mai nulla nè tantomeno fa presagire ciò che potrebbe accadere.
Proprio perchè i personaggi sono tanti e non uno si deve tener conto che non possiamo fare una scelta tra buoni e cattivi.
La descrizione storica nella storia delle cronache è un'altra peculiarità da tener in considerazione, non sono molti gli scrittori che descrivono il background storico senza una vera e propria descrizione. Noi lettori "desumiamo" la storia attraverso i pensieri e i racconti dei "vari" personaggi.
Per ora mi fermo qui. :smack:
Tiz
A differenza di quanto ho dimostrato nelle mie mail, a me Martin piace moltissimissimo:-)
L'ho detto più volte e lo ripeto ora. Ma non posso credere che non ci sia nulla che sia meno che perfetto al vs. giudizio.
Ad esempio, sono un amante di Hugo e invito tutti e dico tutti a leggere notredame de paris, lo considero "il romanzo" per antonomasia, con una introspezione psicologica e una fluidità narrativa, la storia avvincente, la tecnica descrittiva che trovo superbe, eppure, quei capitoli riguardanti la toponomastica parigina e la storia dei vari quartieri se la poteva risparmiare...sono pesantissimi ed ostici. Analogamente in martin trovo che abbia "toppato" in alcuni punti. Se mi piace molto il ritmo con cui le scene vengo narrate, con improvvisi sbalzi di tensione, o a volte con crescendi trascinanti, non trovo altrettanto riuscite le alternanze in cui la scena viene "descritta" da un narratore estraneo alla vicenda o da uno dei personaggi. Difatti (in generale) le scene piu descrittive e narrative, vengono raccontate da un terzo al di fuori del romanzo, mentre il cuore degli avvenimenti vengono descritti dai personaggi in prima persona.
Spoilers
prendiamo ad esempio la morte di catelin alle nozze rosse....se non ricordo male questa ultima viene descritta da Catelin stessa!! ma vi sembra naturale che una morta e defunta descriva la proprio fine?? (a parte il prologo)..la scelta narrativa non l'ho condivisa...non sarebbe stato meglio cercare una soluzione diversa? altro scelta che non ho condiviso riguarda il 4 libro (da premettere che li ho letti tutti e 7 di un fiato nello spazio temporale di 2 mesi e mezzo); quest'ultimo potrebbe essere saltato a pie pari ..non contiene variazioni significative della storia, ma solo lunghe (anche troppo a mio avviso ) sezioni che particolareggiano gli avvenimenti gia accaduti, con un occhio particolare al legame fra i guardiani della notte. e non venite a dirmi che ogni parola di Martin ha un suo preciso senso ed innesto che inizio a vomitare girando la testa 360 gradi:-)))
In alcuni capitoli potrebbe anche (e qui mi aspetto MOLTE parolacce) essere paragonato ad una telenovella brasiliana dove anche se si saltano 4 puntate di fila si riesce sempre a tenere il filo della storia. In definitiva l'ho trovato eccesivamente prolisso. Certo in questo romazo la storia e il vero principe protagonista...Non vi pare che abbia un tantinello esagerato???
a voi la parola.
La peculiarità delle Cronache è proprio questa, l'autore non anticipa mai nulla nè tantomeno fa presagire ciò che potrebbe accadere.
Scusa, ma su questo non posso essere proprio in accordo con te. Un lettore attento (e io non lo sono) può scorgere nei libri di Martin moltissimi indizi di cosa accadrà in futuro (un esempio su tutti le Nozze Rosse)
In realtà non mi associerò a queste analisi critiche positive o negative sullo stile di Martin.
Nei libri quello che mi interessa è sempre e solo la storia e, a parte alcuni scrittori estremamente lenti, non mi preoccupo dello stile.
Se la storia è bella, i personaggi ben caratterizzati e non ci sono troppe banalità il libro mi piacerà (mi sono piaciuti i primi libri di Dragonlance nonostante uno stile orribile).
In alternativa all'originalità mi piace la parodia :smack:
Il quarto libro saltato a piè pari? :smack:
La Regina dei Draghi?
Ognuno ha le sue idee, per carità , ma non sono d'accordo.
A parte che bisogna sempre considerare l'integrità del libro originale (in questo caso "Il Regno dei Lupi" e "La Regina dei Draghi"); ti ricordo che nel quarto libro avvengono cose importantissime.
Spoilers
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La spedizione dei Guardiani della Notte oltre la Barriera e l'avanscoperta di Jon con Qhorin;
Bran che inizia a svillupare i suoi poteri;
la caduta del Nord e di Grande Inverno ad opera degli uomini di Ferro, e la ribellione degli uomini di Forte Terrore;
le vicende, molto belle ed interessanti, che si sviluppano ad Harrenhal;
la morte di Renly e il primo assaggio dei poteri di Melisandre;
la battaglia delle Acque Nere.
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Non credo siano tutte cose irrilevanti e di scarsa importanza.
Per quanto riguarda invece i PdV, voglio ricordare che questi sono sempre descritti in terza persona, quindi non vedo un errore così madornale nell'episodio da te citato.
Ma io sono sicuramente di parte, in quanto adoro Martin e lo giudico un autore perfetto (sicuramente non è così); ma la cosa più importante è la capacità che ha lo zio di tenere insieme in migliaia di pagine e milioni di righe tantissimi particolari, e la capacità di svilluppare storie parallele fra centinaia di personaggi (tutti importanti per la storia in base al loro ruolo) servendosi di meno di 10 PdV.
E' un grande, basta!
e meno male che avevo chiesto un giudizio imparziale:-))
Effettivamente, x quanto martin mi piaccia molto,le cronache sono davvero una sorta di soap opera….nonostante ciò,o forse proprio x questo approfondito indagare nella psicologia dei personaggi e nei vari intrighi,i suoi libri mi tengono col fiato sospeso..!! Non condivido invece quello che scrivi a proposito di...
SPOILER
"prendiamo ad esempio la morte di catelin alle nozze rosse....se non ricordo male questa ultima viene descritta da Catelin stessa!! ma vi sembra naturale che una morta e defunta descriva la proprio fine?? (a parte il prologo)..la scelta narrativa non l'ho condivisa...non sarebbe stato meglio cercare una soluzione diversa? "
Se hai mai letto altri autori dovresti sapere che esistono "artifici letterari" che sanno rendere il racconto anche più "naturale" e di maggiore efficacia rispetto a come lo sarebbe altrimenti(ad esempio,citerei la bellissima novella"Sentinella"di Fredric Brown ).Io trovo che l'artificio letterario usato in questo caso da martin sia stato davvero azzeccato…chi poteva immaginare che morisse la "voce narrante" del capitolo?
Iradidio io non sono d'accordo su una sola parola di quanto tu hai detto. Quello che dici mi sembra superficiale. Lo dico senza mezzi termini! Le cronache le ho lette in un mese circa, e l'unico difetto che mi ha assillato all'inizio era l'eccessiva lunghezza della storia (non lentezza!). Poi ho capito che non conta in martin soltanto la trama, e che la vera forza è la descrizione di eventi così complessi da pdv diversi e sopstati nello spazio-tempo, senza narratore onniscente. Ogni pagina ti arricchisce di parte della trama, di parte della storia di Westeros, e di un po' di conoscenza in più dei mille personaggi che si incontrano! I capitoli sulla Barriera mi fanno sognare......
Circa il tuo riferimento a Notre Dame de Paris, non credo che nelle Cronache ci siano capitoli alla "Il nome della Rosa", con 200 pagine di descrizione delle varie eresie e inquisizioni, che se pur belle risultano avulse dal contesto. Al contrario, se Martin ci svela un avvenimento del passato, è attraverso un ricordo che sovviene al personaggio che sta interpretand in quel momento! Insomma tutto fa parte dell'azione della trama, descrizioni, araldica, politica, amore, sesso...... non ti pare una grande cosa?
non avevo dubbi che Davos fosse in disaccordo...
Ma Lui non fa testo giacche quasiasi cosa venisse detta Su Martin che non sia semplicemente superlativo non lo accetta:-)))