Inferno all'interno di un cinema in un centro commerciale. Tra le vittime ci sarebbero anche dei bambini. Decine i feriti. Il killer indossava una maschera antigas. La polizia ha fermato un sospetto e sta dando la caccia a un possibile complice
DENVER - Strage alla prima di mezzanotte dell'ultimo episodio della saga di Batman in un cinema alla periferia di Denver, in Colorado. Un uomo con il volto celato da un maschera antigas simile a quella indossata dal cattivo del film, forse con l'ausilio di un compilce, ha aperto il fuoco sugli spettatori, molti dei quali indossavano anche loro gli abiti dei personaggi del fumetto. Il bilancio provvisorio parla di almeno 14 vittime (10 sul posto e 4 dopo il ricovero al pronto soccorso), tra le quali probabilmente dei bambini, e 50 feriti, alcuni dei quali gravi.
La strage è avvenuta al Century 16 Movie Theaters, nel centro commerciale di Aurora, alla periferia della città, a circa 15-20 minuti dall'inizio della proiezione della prima del film 'The Dark Knight Rises', l'ultimo episodio della serie dedicata a Batman.
Secondo alcune testimonianze, l'autore della strage subito dopo aver scatenato l'inferno avrebbe lanciato alcuni candelotti lacrimogeni. "La gente all'inizio pensava che gli spari fossero parte del film", ha raccontato una sopravvissuta. Alcuni proiettili avrebbero anche passato le pareti, finendo in una sala attigua. Secondo la stampa locale, che cita fonti sanitarie, l'ospedale Swedish Medical Center sarebbe stato immediatamente allertato per il possibile arrivo di almeno 20 persone bisognose di cure. Molti feriti sono stati caricati sulle auto della polizia, senza attendere l'arrivo delle autoambulanze.
Una persona è stata fermata, ma le forze di sicurezza continuano a dare la caccia a un probabile complice. L'uomo è stato scoperto armato all'esterno del centro commerciale, mentre aveva altre armi nella sua automobile. Interrogato, ha detto agli agenti di essere in possesso di esplosivi all'interno del proprio appartamento, che è stato subito perquisito, e di aver piazzato degli ordigni. Sul posto sono state fatte arrivare delle squadre di artificieri per verificare il suo racconto e bonificare il centro comerciale e il parcheggio.
(20 luglio 2012)
assurdo
Non riesco a capire... Come diavolo si fa?
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
I pazzi ci sono ovunque. Il problema è quando una legislazione fin troppo permissiva concede a tutti, inclusi questi pazzi, di mettere le mani facilmente su ogni sorta di arma da fuoco. Però se vai a dirlo agli statunitensi, s'imporporano tutti e biascicano di un loro emendamento e del loro sacro diritto di portare armi. Io dico che per quanto mi riguarda possono portare tutte le armi che vogliono e sterminarsi tra loro: se non arrivano a capire tutta sta cavolata delle armi libere, affari loro.
Non riesco a capire... Come diavolo si fa?
Chiamasi lucida follia. Il problema degli USA è che gli squilibrati trovano armi con estrema facilità.
nono qui non si tratta di pazzi queste sono persone depravate.persone che pensano con lucidità a quello che fanno e che stanno per fare. e personalmente ritengo giusto la pena di morte per persone del genere.
Certo che questa saga è veramente maledetta...
nono qui non si tratta di pazzi queste sono persone depravate.persone che pensano con lucidità a quello che fanno e che stanno per fare. e personalmente ritengo giusto la pena di morte per persone del genere.
Uno che uccide a caso, peraltro sapendo che nella migliore delle ipotesi finirà in galera per sempre, non può essere definito "depravato". E' un folle. Che poi sia follia lucida e pericolosa, è un altro conto.
La depravazione è un'altra cosa.
I pazzi ci sono ovunque. Il problema è quando una legislazione fin troppo permissiva concede a tutti, inclusi questi pazzi, di mettere le mani facilmente su ogni sorta di arma da fuoco. Però se vai a dirlo agli statunitensi, s'imporporano tutti e biascicano di un loro emendamento e del loro sacro diritto di portare armi. Io dico che per quanto mi riguarda possono portare tutte le armi che vogliono e sterminarsi tra loro: se non arrivano a capire tutta sta cavolata delle armi libere, affari loro.
Ma scherzi le armi libere servono al padre di famiglia per difendere il focolare! Cosa c'è di meglio di un bel americano obeso con le arterie intasate dagli hamburger con un fucile sotto al cuscino per difendere la sicurezza del quartiere?!?!?!?! Però non si può bere fino ai 21 anni che poi si diventa dei degenerati.........
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La polizia ha rivisto il bilancio provvisorio della strage: da 14 a 12 le vittime (10 sul luogo dell'eccidio, 2 in ospedale), una cinquantina i ricoverati, per ferite da arma da fuoco o per aver inalato sostanze chimiche, alcuni dei quali molto gravi. Sembra che tra di essi vi sia anche un bimbo di appena tre mesi, come riferisce l'emittente Kusa-tv. Fonti del Pentagono hanno ammesso che nella sparatoria è rimasto coinvolto un numero imprecisato di militari, che potrebbero figurare tra le vittime e i feriti.
La ricostruzione. La strage è avvenuta nella sala 9 del Century 16 Movie Theatre, nel centro commerciale di Aurora a circa 15-20 minuti dall'inizio della proiezione della prima del film The Dark Knight Rises, l'ultimo episodio della serie dedicata a Batman. James Holmes è entrato in sala passando per un'uscita di emergenza, indossando giubbotto antiproiettile, casco, grandi occhiali scuri e una maschera antigas. Le sue armi, un fucile d'assalto, un fucile da caccia e due pistole, come ha rivelato un funzionario del Fbi. Il pubblico credeva facesse parte di una spettacolare messinscena in occasione della prima. Sembra che Holmes abbia spruzzato del gas con una bomboletta, altre testimonianze parlano di candelotti lacrimogeni. Poi, il giovane ha iniziato a fare fuoco. "La gente all'inizio pensava che gli spari fossero parte del film", ha raccontato una sopravvissuta. Un altro superstite: "Pochi secondi di pausa e ancora boom boom boom! Ricaricava il fucile e sparava, uccidendo chiunque cercasse di fuggire". Alcuni proiettili hanno anche trapassato le pareti, finendo in una sala attigua e ferendo in maniera lieve alcuni spettatori. Molti feriti sono stati caricati sulle auto della polizia, senza attendere l'arrivo delle autoambulanze.
Il killer. James Holmes, nato il 13 dicembre del 1987, è un ex studente di medicina presso la University of Colorado di denver, facoltà da cui si è ritirato il mese scorso per ragioni al momento ignote. E' stato fermato mentre tentava di raggiungere il parcheggio del centro commerciale. In un primo momento si era pensato alla presenza di un complice, ma secondo la polizia non ci sono prove di una seconda persona coinvolta. Gli investigatori, compresi 100 agenti dell'Fbi presenti sul luogo, stanno indagando sui trascorsi di Holmes, il cui unico precedente sembra essere solo una multa. Contattati amici e parenti. Da una prima ricostruzione, Holmes è entrato nella sala attraverso un'uscita di emergenza con indosso un giubbotto antiproiettile e un elmetto.
La casa di Holmes una trappola mortale. Interrogato, Holmes ha detto agli agenti di essere in possesso di esplosivi all'interno del proprio appartamento e di aver piazzato degli ordigni. L'area dove Holmes è domiciliato è stata isolata. Qualche ora dopo, il capo della polizia di Aurora ha confermato: l'appartamento di Holmes è imbottita di esplosivo, disseminata di trappole. Gli artificeri stanno studiando il modo di disinnescare materiali esplosivi e infiammabili che appaiono essere "molto sofisticati" , operazione che potrebbe richiedere "diverse ore, se non giorni".
Oltre a verificare il racconto di Holmes, i corpi speciali hanno bonificato il centro commerciale. La polizia ha rinvenuto tre armi con cui, verosimilmente, il killer ha sparato all'interno del cinema. Gli agenti del Fbi indagano, inoltre, su possibili connotazioni terroristiche dell'accaduto, per il momento escluse. Di conseguenza, l'agenzia governativa ha temporaneamente deciso di innalzare l'allerta a livello nazionale. Per tentare di ricostruire le concitate fase della strage gli inquirenti stanno ascoltando decine e decine di testimoni e hanno lanciato un appello ai media affinché segnalino eventuali testimoni non ancora interrogati.
Rintracciata in California, la famiglia di James Holmes ha affidato un comunicato alla polizia di san Diego: "I nostri cuori vanno a coloro rimasti coinvolti nella strage di Denver". La famiglia, inoltre, chiede ai media il rispetto della privacy e assicura la sua collaborazione agli inquirenti.
Parigi, salta il red carpet del cast. Warner Bros, la casa cinematografica che ha prodotto The Dark Knight Rises, (nella versione italiana 'Il cavaliere oscuro - il ritorno'), ha annullato la prima parigina del film al cinema Gaumont Marignan, sugli Champs-Elysées, che prevedeva anche il red carpet e le interviste all'hotel Le Bristol di Parigi con il cast del film, tra cui gli attori Christian Bale, Morgan Freeman e Anne Hathaway oltre al regista Christopher Nolan. "Sono tutti sotto shock", hanno fatto sapere dalla WB.
E a New York, per il timore di gesti emulativi e in forma precauzionale, il Dipartimento di polizia ha annunciato che invierà degli agenti a presidiare i cinema dove si proietta The Dark Knight Rises. Lo riferisce la Nbc.
DA BRIVIDI pensate essere lì e credere che sia una messa inscena della campagna trasmediale e capire invece di ritrivarsi in mezzo a una vera carneficina
Poteva mancare il pippone contro videogiochi e film violenti?Nooo,certo che no....stavolta ci pensa Michele Serra (che di solito scrive cose più intelligenti):
Il giovane americano "normale" che si arma fino ai denti e fa strage di innocenti è una figura ormai tragicamente classica della cronaca nera.
Ma così come nessuno ricorda niente, o quasi, degli autori delle stragi di Austin, o di Columbine, o di Fort Hood (non il nome, non il volto, non una qualche specifica vocazione al male), presto nessuno ricorderà niente di questo James Holmes, che si è accanito contro una folla di ragazzi e bambini a Denver, Colorado.
L'anonimato - l'implacabile anonimato che la società dello spettacolo ha trasformato nella più definitiva, nella più insopportabile delle colpe - è l'ingrediente più vistoso di queste orribili mattanze. È il solo tratto comune tra le povere vittime e il loro carnefice, un essere umano impazzito o marcito nel bozzolo infetto della porta accanto, dove ha progettato per mesi o magari per anni, come via d'uscita dalla sua nullità, un tiro a segno da record. L'appuntamento è dentro un cinema, in un supermercato, in una scuola, dovunque si concentrino tante sagome umane quante ne bastano a scaricare le provviste di piombo accumulate con l'accanimento del maniaco, con il fervore malato del feticista. La folla come bersaglio perché è nella folla che si teme di annegare, di sparire per sempre.
Sul mito del Grande Tiratore (vedi il beffardo romanzo omonimo di Kurt Vonnegut) è costruita l'epopea degli Stati Uniti, migliaia di chilometri di territorio sono stati conquistati e quasi tracciati dagli spari (una successione di spari che va da Costa a Costa), migliaia di chilometri di pellicola li hanno celebrati. Finita ormai da parecchie generazioni l'epopea della Frontiera, il culto delle armi ristagna, malsano e involgarito, nei cassetti di casa, nei bauli dei fuoristrada, nelle pullulanti armerie che hanno imbottito l'America di quasi mezzo miliardo di armi da fuoco private, quasi due per ogni abitante compresi i neonati e compresi i pacifici e i disarmati, e le femmine che di questa malattia maschile sono quasi sempre infermiere impotenti. Parodia dei cow-boys che puntavano il fucile verso il ciglio sconosciuto delle praterie, anziani maschi ottusi o scellerati (sempre Vonnegut li chiamava: vecchi porci) difendono il diritto a tenere la mano sul calcio di una pistola, e capeggiano lobbies così potenti che nessuna amministrazione, Obama compreso, osa mettere un freno a questo incessante riarmo privato.
E poi, si sa, c'è la febbrile moltiplicazione tecnologica e mediatica di tutto: spari compresi. Neurologia, sociologia, psichiatria non danno risposte certe, nessuno sa se esiste un nesso verificabile tra la crescita esponenziale della violenza virtuale, dei games di sterminio, dei film violenti, e l'aumento delle persone violente. Ma almeno un dato certo, indiscutibile, lo abbiamo: la morte violenta, già potentemente riprodotta e diffusa da cinema e televisione, diventa, di generazione in generazione, un'immagine sempre più familiare, domestica, normale. Ovunque sagome umane da crivellare, puro score per l'abilità del tiratore. Ovunque un obiettivo da raggiungere liberandosi di nugoli di intrusi, e anche videogame "per famiglia", che hanno lo stesso crisma di innocente divertimento di un gioco di carte o da tavolo, prevedono la morte degli altri come i gradini della scala che conduce alla vittoria.
Se il sesso, pur nella progressiva liberalizzazione di ogni cosa, conserva almeno qualche caratteristica del tabù, e svariati "parental control" e password tentano di confinarlo entro i suoi recinti, la morte violenta no, è arredo quotidiano, è gioco per bambini, è diffusione "in chiaro". Scorre come acqua anche il sangue. Si tende a nascondere il corpo umano che rantola di piacere, ma non esistono pecette che coprano il corpo umano che rantola di dolore, e muore ammazzato. Forse non sapremo mai che cosa ha guastato la vita, e la testa, di James Holmes e degli stragisti "senza movente" come lui. Di certo, sappiamo che le armi, gli spari, le sagome umane da colpire e cancellare, l'altro da eliminare per liberare la strada, sono moneta corrente, appena spiccioli, nel loro mondo compreso tra una stanza chiusa e un video acceso.
Perchè non la legge del taglione,mi domando....nono qui non si tratta di pazzi queste sono persone depravate.persone che pensano con lucidità a quello che fanno e che stanno per fare. e personalmente ritengo giusto la pena di morte per persone del genere.
Poteva mancare il pippone contro videogiochi e film violenti?Nooo,certo che no....stavolta ci pensa Michele Serra (che di solito scrive cose più intelligenti):
No, direi che proprio non poteva mancare...
A Repubblica si sono completamente ammattiti...http://www.facebook.com/photo.php?fbid=462990290387565&set=o.300224781015&type=1&theater
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Infatti lo stesso Neil Gaiman, sulla sua pagina ufficiale fb, ha espresso il suo stupore per questa c*****a.
Ringraziamo la stampa italiana,la cui competenza e professionalità ci fanno fare sempre delle gran belle figure..... " /> " /> " />