Come da titolo, apro questo topic per discutere la proposta di liberalizzazioni massiccia proposta dal Governo Monti. Per ora, siamo ancora a livello di discussione e proposte, in attesa che le varie lobby del Parlamento blocchino tutto come al solito. E' del resto evidente come per anni si sia fatto proprio questo, sotto tutti i vari colori politici. La mia speranza è che stavolta, complice la crisi e il raggiungimento sempre più vicino del punto di saturazione da parte dei cittadini, qualcosa (non dico tutto, sarebbe sperare troppo) riesca a passare.

Per andare su una situazione più specifica, spero sinceramente che passi la liberalizzazione delle licenze dei taxi. Qui di seguito un articolo di Repubblica: http://www.repubblic...34/?ref=HRER3-1. I tassinari romani sono una delle peggiori caste cittadine, seconda forse solo a quella dei palazzinari. La maggior parte di loro dichiara al fisco cifre ridicolmente basse (non hanno del resto l'obbligo di rilasciare una ricevuta fiscale), molti lavorano a tassametro spento (tanto chi li controlla?), chiedono cifre assurde per il trasporto (Roma-Fiumicino 50 euro) e si oppongono in tutti i modi al rilascio di nuove licenze (più concorrenza vorrebbe dire poter fare meno i loro comodi). Sono una lobby così potente che quando a suo tempo Alemanno si candidò a sindaco di Roma, lo sostennero compatti, avendo ricevuto la garanzia che il progetto di liberalizzazione del servizio, tirato fuori sotto Veltroni, sarebbe stato messo da parte. Eppure, gestiscono quello che è a tutti gli effetti un servizio pubblico, con regolare licenza rilasciata dal Comune. Oggi invece, acquistare una licenza da un tassinaro (il Comune non ne rilascia infatti di nuove, causa l'opposizione dei tassinari), costa cifre a 4-5 zeri.

I vantaggi di una liberalizzazione delle licenze sono fin troppo palesi per essere ricordati: maggiore concorrenza, prezzi più competitivi per i clienti, qualità del servizio migliore (a parità di prezzo, un cliente sceglierà un servizio migliore), opportunità di lavoro per chi fosse interessato alla professione. Gli svantaggi? I tassinari la smetteranno di spadroneggiare.

I simpatici lavoratori ora scioperano e fanno sit-in. Auguro loro di tutto cuore non solo che il governo approvi le liberalizzazioni (sarebbe anche logico: meglio far contenti una marea di cittadini che vogliono un servizio più conveniente che poche migliaia che non lo vogliono), ma anche che qualche cittadino giustamente incavolato da decenni di servizio schifoso li ripaghi degnamente.

Basta che non passino sopra al referendum per l'acqua...per me nel calderone hanno mischiato un po' troppo tra liberalizzazioni dovute, utili, possibili e vergognose :S. E se ne passa una è una spinta per le altre.

Basta che non passino sopra al referendum per l'acqua...per me nel calderone hanno mischiato un po' troppo tra liberalizzazioni dovute, utili, possibili e vergognose :S. E se ne passa una è una spinta per le altre.

 

Si ma bisogna trovare il punto di incontro, non è che siccome l'estremo opposto è ugualmente dannoso allora bisogna rimanere con la situazione iniziale. Tanto per dire è assurdo che se uno compra un pezzetto di terra spendendo 2000 euro ne deve pagare altri 1000 per il notaio. Ma che scherziamo oh?

Quando hanno liberalizzato la professione di avvocato, è diventato avvocato chiunque, oggi solo a napoli ci sono 7000 avvocati, la concorrenza è spietata e vi assicuro che non è vinta dal migliore, ma da chi fa i prezzi più bassi... alla faccia del sistema giustizia.

Ora vogliono liberalizzare i notai... ho la pelle d'oca...

Il fatto che un minimo di controllo pubblico, nell'ingresso a certe professioni, ne garantisce la qualità

Che poi anche io penso ci siano liberalizzazioni necessarie e altre che sono solo specchi per le allodole:di quella riguardante gli orari di apertura dei negozi,ad esempio,non riesco a vedere l'utilità...

L'utilità è per i centri commerciali e le grandi catene, mi pare ovvio, il resto dei negozi si farà una "guerra fra poveri" e ne usciranno massacrati.

I negozi ne escono con le ossa rotte già adesso, fidati. Qui a Roma, ultimamente, non faccio che vedere negozi che chiudono, mentre contemporaneamente il traffico per arrivare ai centri commerciali aumenta. Vero è che non è tutto oro quello che luccica: le spese per aprire un punto vendita in un centro commerciale sono molto alte ed il ritorno, spesso, non è altrettanto alto. Risultato? Diversi negozi che aprono nei centri commerciali, convinti di trovare il golden spot, alla fine sono costretti a chiudere e trasferirsi di nuovo su strada. Fidati, parlo per esperienza diretta.

Nel mentre, il governo procede spedito sulla strada delle liberalizzazioni, mentre la base dei tassinari sconfessa clamorosamente i suoi rappresentanti sindacali, come potete leggere sull'articolo di questa mattina di Repubblica: http://www.repubblica.it/economia/2012/01/19/news/liberalizzazioni_taxi-28402734/?ref=HRER3-1. Notate i motivi per i quali i tassinari ancora rompono: non vogliono la concessione di nuove licenze, non vogliono l'extraterritorialità delle licenze, non vogliono le licenze plurime. Se sugli ultimi due punti non ne so abbastanza per esprimere un giudizio motivato, la prima richiesta mi pare francamente ridicola: i taxi sono un servizio pubblico, gestito tramite concessione di licenze dal Comune, quindi che un dipendente del Comune rompa perché lo stesso Comune vuole potenziare il servizio è francamente ridicolo.

Che i notai guadagnino troppo non c'è dubbio. Che siano una casta... beh io ho molti amici notai figli di non notai. Io stesso sto studiando per il concorso e non ho parenti notai. Non dico che se li avessi non sarebbe più semplice: dico che posso farcela anche se non li ho, se sono abbastanza bravo.

Sugli avvocati... qui ho esperienza diretta. Puoi essere una mezza s**a, ma... nella grande città nessuno lo sa. I fessi che dicono "costi poco e vengo da te" li trovi sempre. Io esercito da sette anni e non ho mai perso una causa, eppure devo "riconvertirmi" in qualcos'altro perché non ho più clienti, catturati da quelli che si svendono. E ti assicuro che i miei onorari sono ben al di sotto delle tariffe professionali.

Ecco perché dico che su certe professioni un minimo di controllo ci vuole.

Vero, l'importante come dicevo sopra è non rimpallare all'infinito da un estremo ad un altro (come siamo purtroppo abituati in Italia) ma trovare un giusto equilibrio. Per dire, come non vanno bene le caste non vanno bene miliardi di avvocati nel mercato del lavoro o le facoltà di medicina stracolme (e poi la gente lascia chilometri di garze e le chiavi della macchina negli stomaci altrui) e gli infermieri non si trovano neanche a pagarli a peso d'oro.