Ieri Roberto Benigni ha svolto al Parlamento Europeo un intervento comprensivo anche della lettura di un canto della Divina Commedia. Ora nel suo intervento al di là della satira contro il cavaliere, suo cavallo di battaglia, si esprime tutto l'orgoglio di essere italiani e in questo momento, con le brutte e amare figure dell'Italia per responsabilità soprattutto del nostro premier si spera in carica ancora per pochi giorni, c'è ne davvero bisogno. Il patos che Benigni riesce a tirar fuori e l'emozione che suscita in chi l'ascolta è straordinaria e ogni volta in me ritorna il senso e l'orgoglioso di essere italiano per la nostra storia, l'arte, la cultura, la musica e moltissimo altro che viene troppo spesso dimenticato da noi stessi figuriamoci all'estero. Penso che Benigni piaccio o non piaccia (credo sia arduo trovare al di là delle opinioni politiche qualcuno che non ammetta la grandezza intellettuale di quest'uomo) sia in questo momento una carta importante che possiamo spendere per risollevarci, per rinnovare e ritornare a testa alta ad essere italiani.
Gil Galad - Stella di radianza
Mi sa che l'unico elettore di sinistra che patisce poco Roberto Benigni sono io... :unsure:
LIBERO online inserisce soltanto i primi due minuti, per poter dire: "Ma invece che onorare il nostro Paese lo scredita facendo uno show contro il premier Silvio Berlusconi."
Mi sa che l'unico elettore di sinistra che patisce poco Roberto Benigni sono io... :unsure:
ci sta che non piaccia...però solo il Benigni 'recente', dopo gli anni 90
invece il Benigni 'Arboriano', che andava da Letterman ai tempi di Daunbailò, non può non piacere. è proprio vietato non amarlo ^_^
EDIT: Metamorfo, l'errore diffuso è che abbiamo sempre considerato spazzatura come quel quotidiano un motivo per poter dire "l'informazione non è libera". invece va semplicemente ignorata, ricordandosi di metterla nella carta, perchè riciclare è importante ;)
LIBERO online inserisce soltanto i primi due minuti, per poter dire: "Ma invece che onorare il nostro Paese lo scredita facendo uno show contro il premier Silvio Berlusconi."
Stiamo pur sempre parlando di Libero, cos'altro c'era da aspettarsi?
Anch'io ho apprezzato lo show di Benigni, ma sinceramente ritengo che la nostra autoironia sia a volte un difetto, più che un vantaggio: se uno si abitua ad ironizzare troppo su se stesso, finisce che i problemi eviterà di affrontarli di petto, con la conseguenza che si aggraveranno e che la battuta diventerà l'unico rimedio. E, sinceramente, di battute in questi vent'anni ne abbiamo avute anche troppe, sarebbe ora di avere qualcosa di serio.
Ma in realtà non è tanto il fatto che non mi piaccia lui;è che un po' mi sono rotto di questa macchietta stereotipata che all'italiano piace indossare (o farsi appiccicare addosso) quando va all'estero (e a volte anche quando resta in italia):bravi a cantare,a dipingere,a scrivere poesie,gli intellettuali della situazione eccetera....e poi?ci sta che non piaccia...però solo il Benigni 'recente', dopo gli anni 90
Avrei preferito che gli applausi di quella platea fossero andati ad un politico brillante che fa approvare una buona legge;preferirei che gli applausi si dedicassero magari a giovani imprenditori che si affermano sul mercato con le loro aziende,o ai tanti ricercatori italiani che danno il loro contributo alla ricerca in molteplici settori,e che non avranno mai il privilegio di vedere un video che li ha come protagonisti condiviso su Facebook.
Sarò strano io,ma personalmente mi ritengo più orgoglioso del fatto che un progetto come Arduino sia di origine italiana,che non dell'esibizione di Benigni di ieri.
Tra l'altro proprio la cultura è il terreno su cui l'italia campa più di rendita:Benigni,in quel video fa un po' di satira (brillante,senza dubbio),dice 800 volte "straordinario",420 volte "è meraviglioso"....ma il succo dell'esibizione è la lettura di Dante,cioè di un poeta morto 700 anni fa!
Il fatto che io consideri Dante un gigante della Letteratura di ogni tempo e luogo non cambia il succo del discorso:oggi come oggi,anche dal punto di vista culturale,siamo dei nani costretti a ad appoggiarci sulle spalle di giganti.
Eccomi. Al di là del fatto che piaccia o non piaccia e che si sia d'accordo o meno con quello che dice, è un grande uomo di spettacolo, ma la grandezza intellettuale è un'altra cosa.(credo sia arduo trovare al di là delle opinioni politiche qualcuno che non ammetta la grandezza intellettuale di quest'uomo)
Ma in realtà non è tanto il fatto che non mi piaccia lui;è che un po' mi sono rotto di questa macchietta stereotipata che all'italiano piace indossare (o farsi appiccicare addosso) quando va all'estero (e a volte anche quando resta in italia):bravi a cantare,a dipingere,a scrivere poesie,gli intellettuali della situazione eccetera....e poi?ci sta che non piaccia...però solo il Benigni 'recente', dopo gli anni 90
per questo ho fatto riferimento al "vecchio" Benigni.
basta confrontare (youtube è lì per questo) le sue due apparizioni al Letterman Show. la prima, recente, per promuovere La Vita è Bella. Il Benigni 'buffo', che parla l'inglese maccheronico, che fa il & con il conduttore
l'altra, ai tempi di Daunbailò, in cui prende per il cxlo tutto il mondo di Letterman, la sobrietà, un certo 'divismo', e la televisione autocompiaciuta in generale. un mito ^_^
Manco a farlo apposta....link
Ecco....più che di Benigni,io sono orgoglioso di Gabriele Diamanti.
Ho sempre ignorato un po' Benigni: l'unico suo film che ho visto, La vita e' Bella, e' un ottimo prodotto, ma costituito sostanzialmente da un lungo monologo che lega una gag ad un'altra.
L'ho semplicemente adorato quando ha fatto quel pezzo sull'inno d'italia, la sua bravura e' certamente unica nel suo genere.
Tuttavia e' vero: essere orgogliosi di essere italiani perche' si ricorda costantemente di illustri uomini morti secoli fa e' buono per i nostalgici. Vorrei essere orgoglioso per quel che siamo ora! E non solo riguardo alla politica: l'imprenditoria e' un covo di avidi, cialtroni e criminali (e io ne ho purtroppo gia' pagato le conseguenze in qualche migliaia di euro), si vedono le tasse come la peggiore malattia, tanto contagiosa che chi le paga quasi lo si tiene a distanza di sicurezza, cosi' che chi le pagava prima, ora le paga di piu'. C'e' uno spreco di risorse tanto grande che verrebbe da chiedersi se non saremmo un paradiso terrestre, se le cose venissero fatte alla inglese o alla tedesca.
E, si, Dante e Caravaggio sono stati dei grandi. Quando ancora gli italiani non c'erano <_<
Mi spiace dirlo: io abito a Bolzano, dove molto della pubblica amministrazione (provincia soprattutto) e dell'imprenditoria e' gestita da 'tedeschi': quando esco dall'Alto Adige, la differenza si vede (non voglio assolutamente con questo alludere che siamo piu' bravi, perche' di schifezze ce ne sono anche qui, come appartamenti da 70 mq a 300k euro in zona popolare :wacko: e quasi totale assenza di parcheggi non a pagamento - anche questi con prezzi folli).
Per la serie "continuiamo a far ridere l'europa"...
Scherzi a parte, ma non vedo cosa c'è da andar orgogliosi.
Sottoscrivo in pieno!Ma in realtà non è tanto il fatto che non mi piaccia lui; è che un po' mi sono rotto di questa macchietta stereotipata che all'italiano piace indossare (o farsi appiccicare addosso) quando va all'estero (e a volte anche quando resta in italia):bravi a cantare, a dipingere, a scrivere poesie, gli intellettuali della situazione eccetera.... e poi?
Avrei preferito che gli applausi di quella platea fossero andati a un politico brillante che fa approvare una buona legge; preferirei che gli applausi si dedicassero magari a giovani imprenditori che si affermano sul mercato con le loro aziende o ai tanti ricercatori italiani che danno il loro contributo alla ricerca in molteplici settori e che non avranno mai il privilegio di vedere un video che li ha come protagonisti condiviso su Facebook.
Sarò strano io, ma personalmente mi ritengo più orgoglioso del fatto che un progetto come Arduino sia di origine italiana, che non dell'esibizione di Benigni di ieri.
Tra l'altro proprio la cultura è il terreno su cui l'italia campa più di rendita: Benigni, in quel video fa un po' di satira (brillante, senza dubbio), dice 800 volte "straordinario", 420 volte "è meraviglioso".... ma il succo dell'esibizione è la lettura di Dante, cioè di un poeta morto 700 anni fa!
Il fatto che io consideri Dante un gigante della Letteratura di ogni tempo e luogo non cambia il succo del discorso: oggi come oggi, anche dal punto di vista culturale, siamo dei nani costretti ad appoggiarci sulle spalle di giganti.