Aveva 83 anni, era malato da tempo e da tempo non si faceva vedere in giro. Enzo Bearzot, friulano, 422 partite da giocatore con le maglie di Inter, Catania e Torino, capitano dei granata, allenatore della nazionale per tre mondiali e due europei, vincitore di una coppa del mondo quando il calcio era uno sport, si è spento stamattina in casa propria.
Era un uomo prima ancora che un allenatore: aveva giocato ed allenato, era andato contro l'opinione della folla e dei cosiddetti esperti ed aveva dimostrato di avere ragione, non si era ritirato davanti agli errori e non aveva giocato a scaricabarile per le sconfitte. Era stato un friulano duro e pure, silenzioso, amato, deciso...uno dei "vecchi" volti del Mundial, con quello di Martellini e di Pertini. Era stato bistrattato dalla stampa e dagli imbecilli, dai sedicenti tifosi, ma rispettato dagli avversari e da chi il calcio sapeva giocarlo. Da tempo aveva smesso di andare a vedere le partite perché il calcio non era più lo sport che conosceva.
Quando ho sentito la notizia alla radio mi è sembrato che se ne andasse un pezzo dei miei ricordi. So che sembra stupido, ma per me Bearzot era quell'estate del 1982, quando avevo dieci anni; era la figura segaligna di un uomo in gaicca bianca e pipa in bocca a bordo campo, che non si scomponeva neppure quando i suoi giocatori gli saltavano in collo per baciarlo; era il campione che non si montava la testa e si sedeva a giocare a briscola dopo la vittoria della coppa del mondo....l'ultima vera coppa del mondo vinta sul campo dall'Italia.
Ed era, questo l'ha detto il giornalista ma lo condivido, un uomo che aveva lasciato una grandissima lezione. Peccato che quanti hanno preso il suo posto non l'abbiano imparata.
Onore a Bearzot <_<
Ma, visto che nel peana di Eddard non manca qualche frecciatina polemica, mi sento in dovere di controbattere.
Punto primo. Penso che se si celebra qualcuno, non c'è alcun bisogno di confrontarlo per forza con qualcun altro. Se Bearzot è stato grande, lo è stato per meriti propri e basta.
Punto secondo. La mitologia di un passato in cui il calcio era pulito e un presente in cui non lo è più. Io sono molto perplesso su questo tipo di considerazioni. Tanto per cominciare l'Italia dell'82 non era di certo una squadra illibata, nè una squadra senza peccati, nè peccatori. Bisogna ricordare che il calcio italiano veniva infatti dallo scandalo calcio-scommesse del 1980 e che proprio il capocannoniere Rossi era rimasto implicato nella vicenda. Aggiungo anche che sull'ultima partita del primo turno gravano sospetti di combine mai del tutto chiariti.
Punto terzo. L'Italia ha vinto una quarta coppa nel mondo nel 2006 e lo ha fatto sul campo, come nel 1982. Può non piacere ma è così. ^_^
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Da sostenitrice della squadra granata non posso che unirmi al cordoglio... R.I.P. Enzo...
Penso che se si celebra qualcuno, non c'è alcun bisogno di confrontarlo per forza con qualcun altro. Se Bearzot è stato grande, lo è stato per meriti propri e basta
Se il qualcun altro in questione (non si fanno nome per carità cristiana)fosse stato zitto lui per primo, non ci sarebbe stato alcun bisogno di tirargli le orecchie...purtroppo si sono sentiti in "dovere" di confrontarsi...
La mitologia di un passato in cui il calcio era pulito e un presente in cui non lo è più.
Nessuna mitologia, semplici dati di fatto visti di persona: lo scandalo del calcio-scommesse che travolse l'Italia quell'anno non era il primo, forse neppure il più grave, ma quanti ne furono coinvolti pagarono in prima persona Albertosi, Morini, Martina, Rossi, le squadre di Milan, Lazio, Bologna, Perugia, Buticchi, Giagnoni, Farina...sto mescolando nomi e scandali per far prima), e non ci furono strascichi polemici, ricordi e proteste come ne abbiamo viste di recente. Con tutti i difetti che aveva eraun calcio più pulito e rispettabile di quello di adesso. Certo i ventidue di Spagna non erano santi, ma paragonarli ai giocatori odierni...per favore, non diciamo scemenze!
L'Italia ha vinto una quarta coppa nel mondo nel 2006
Sì, mi pare di ricordare vagamente qualcosa...un qualcosa di assurdo, fortunoso, rigoristico, e tutt'altro che memorabile...ad opera di ventidue bambocci viziati più abili a dar testate agli avversari che a far girare la palla, per dirne solamente una. E lascio correre tutto il resto.
Spiacente, ma per quanto mi riguarda Bearzot ed i suoi erano qualcuno a cui si portava rispetto e per cui si poteva sperare nella vittoria degli azzurri. Quelli del 2006 li avrei volentieri mandati tutti a lavorare a calci nel sedere, anche prima che si montassero la testa per una coppa ottenuta in quel modo....
Punto e basta. Chiudiamo qui le polemiche extra-lutto, per favore.
Chiudo volentieri la polemica extra-lutto. Anche se devo dire che, se non si vogliono aprire polemiche, non le si aprono fin dall'inizio e non si cerca poi di risolvere il tutto con un "punto e basta". :lol:
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
ebbè il calcio-spettacolo di Bearzot :stralol:
un grande allenatore all'italiana, un grande mondiale vinto. Ma i confronti tra il calcio d'allora e quello odierno sono alquanto ridicoli, due mondi totalmente differenti :)