Giorgio Chiellini,il difensore della Juve e della Nazionale di calcio,ha da poco rinnovato il suo contratto con la Juventus;quando sono stati resi noti i dettagli di tale rinnovo,intorno a questo rinnovo si è aperto un vero e proprio caso,che secondo il quotidiano La Stampa è destinato a modificare di molto la concezione che oggi abbiamo del mestiere del calciatore.
Pare infatti che oltre ai dettagli economici,nel contratto firmato tra il calciatore e la Juve siano contenuti delle vere e proprie regole di comportamento,che il giocatore è tenuto a rispettare,pena la sanzione da parte della società.....ve ne elenco alcuni:
-Il giocatore ha l’obbligo di allenarsi, anche separatamente dal gruppo (prima era era vietato). E deve accettare le direttive e le decisioni tecniche dell’allenatore durante la partita, evitando commenti plateali.
-Senza il consenso preventivo, e scritto, della società, il calciatore non potrà avviare un’altra attività professionale o imprenditoriale, come una pizzeria, o la pescheria di Gattuso, per esempio. Vietato partecipare ad attività potenzialmente sconvenienti per un atleta professionista, come le scommesse, il gioco d’azzardo e le serate in discoteca. Così come il club dovrà preventivamente autorizzare eventuali contratti individuali di sponsorizzazione.
-Il codice etico e i regolamenti interni del club entrano nel contratto: il giocatore ha l’obbligo di seguirli, a pena di sanzioni. È richiesto un contegno di vita adeguato a un calciatore professionista e in linea con lo stile del club. Nella dittatura dell’immagine, un’occhiata all’abbigliamento: meglio se elegante o casual elegante, mai trasandato o tale da far trasparire preferenze politiche o ideologiche del calciatore. Da evitare condotte che possano far pensare a qualsiasi discriminazione razziale o ideologica.
-Divieto di fare pubbliche dichiarazioni senza l’autorizzazione del club: rientrano nella giurisdizione i siti web personali o i social network, da facebook a twitter.
-Alle cure mediche ci pensa la società, a meno che il giocatore voglia scegliersi medici di fiducia: nel caso pagherà, e occorrerà l’assenso del club sulla loro professionalità.
-Infrangere le regole costerà caro, fino al 30% sulla retribuzione annuale e i premi. In caso di retrocessione o risultati che pregiudichino pesantemenre i ricavi della società, retribuzione e premi saranno ridiscussi: senza accordo, previsto il taglio del 30%. C’è la possibilità di applicare sanzioni contrattuali fino al 10% dello stipendio e dei premi annuali, con facoltà di cumulo. Massimo della pena: l’esclusione dalla rosa o la sospensione di permessi e ferie.
Personalmente sto ancora cercando di farmi un idea...se da un lato non ci vedo nulla di male nel fatto che una società pretenda per contratto la serietà del calciatore,sia negli atteggiamenti "sportivi" che non,dall'altro ci sono un paio di regole di cui non capisco proprio il senso (perchè un giocatore non potrebbe aprire una pizzeria o un negozio... :huh: )...
Voi che ne pensate?
I contratti del futuro dovrebbero ricalcare il modello "chielliniano",o l'imposizione di regole del genere costituisce un eccesso da abbandonare quanto prima?
A voi.... ;) ;) ;)
in alcuni punti non posso che essere d'accordo....
In molti lavori il vestirsi in modo adeguato e simili sono un obbligo, e anche nel calcio non c'è un buon motivo per non metterla come regola.
Non sono d'accordo sui tagli dello stipendio in casa di retrocessione o simili, il calcio è uno sport di squadra, la colpa non è mai del singolo. Il fatto di non poter aprire un'attività propria per me proprio non ha senso.
In ogni caso è una novità destinata a far scuola in molti versi secondo me. Alcune cose si possono milgiorare/modificare/tagliare e altre aggiungere, però è interessante
Alla notizia che anche il Milan voleva proporgli un contratto simile, il brasiliano Ronaldinho ha deciso di appendere le scarpe al chiodo. :figo:
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Da un lato credo che un club faccia bene a porre paletti e tutelarsi, sulla scorta delle esperienze maturate negli ultimi anni. Dall'altro, tale perimetro contrattuale pare applicabile solamente ai "top player". Di certo, è una risposta delle società all'andazzo che (talvolta anche dando contributo attivo) s'è permesso di creare.