Ho aspettato un pò a postare questo topic,perchè ero sicuro che la cosa sarebbe finita a tarallucci e vino......oggi,tornato a casa ho dato una letta ai siti dei principali quotidiani e.....beh,sono rimasto non poco sorpreso nel constatare che alla direzione del PDL sono volate parole pesantissime:
Da La Stampa....
È Berlusconi ad aprire i lavori. Togliendosi subito qualche sassolino dalle scarpe: rivendica il successo elettorale, nega che il partito sia al traino della Lega, sottolinea come la Direzione Nazionale fosse già stata convocata ben prima delle richieste del cofondatore, si attribuisce un «consenso bulgaro» e sostiene che nel Pdl c’è già ampia democrazia. Ma il Cavaliere fa anche qualche apertura al presidente di Montecitorio: come quando propone la convocazione di un «congresso del Pdl entro l’anno» e - per la prima volta - promette di fare le riforme istituzionali «solo con il consenso di tutti», opposizione compresa. Tanto è vero che l’unico applauso di Fini, seduto in prima fila, arriva proprio sul dialogo. Parlano Denis Verdini, Franco Frattini, Ignazio La Russa. Ma soprattutto Sandro Bondi che sottolinea come nel Pdl non vi siano «servi».
.....
Quando Fini sale sul podio, dunque, il clima è già caldo. E l’ex leader di An non fa sconti. Prima però sgombra il campo dagli «equivoci»: dice di non aver mai messo in discussione la leadership di Berlusconi, di non voler «tradire» il premier, nè tanto meno di «remare contro» il governo o fare una «corrente finalizzata a ottenere quote di potere». Però, aggiunge, è «puerile nascondere la polvere sotto il tappeto». Segue un lungo elenco di richieste: da quella di smetterla di essere una «fotocopia» della Lega, a quella di creare più luoghi di discussione; dalla rimodulazione del programma in virtù della crisi, alla convocazione di una «commissione» sul federalismo. Il tutto è condito da diversi battibecchi con Berlusconi, che più di una volta afferra il microfono per interrompere l’ex leader di An. Ma è nulla rispetto a quello che succede poco dopo.
.......
Al termine del discorso di Fini la parola dovrebbe andare a Claudio Scajola. Ma Berlusconi, dopo una breve stretta di mano al presidente della Camera, prende possesso del podio. «Mi sembrava di sognare», premette il Cavaliere facendo capire che la replica sarà fuori dagli schemi. Queste richieste, aggiunge rivolgendosi direttamente al cofondatore, «non mi sono mai arrivate». Quanto alla Lega, il Pdl non è la fotocopia del Carroccio, ma semmai è quest’ultimo ad aver ripreso le posizioni di An sull’immigrazione. Poi l’attacco frontale: prima accusa i "finiani" (Bocchino, Urso e Raisi) di aver esposto al «pubblico ludibrio» il partito; dopo di che rinfaccia a Fini di averlo minacciato con la formazione di gruppi autonomi e di avergli detto di essersi pentito di aver fondato il Pdl. Fini si alza in piedi e, senza microfono, gli urla qualcosa sulla Sicilia. Ma il premier lo rimbrotta, ricordandogli che sulle decisioni nell’isola hanno contribuito anche i suoi uomini.
.....
Certo, Berlusconi gli concede qualcosa: dice di non avere alcun ruolo negli attacchi de "Il Giornale" e gli annuncia di volerlo vendere presto anche se ironicamente gli chiede se, nel caso, fosse interessato a comprarne una quota. Inoltre, si dice pronto a convocare una commissione sul federalismo fiscale. Ma il finale è al vetriolo: «Le tue richieste non sono di grande importanza», minimizza. E comunque «un presidente della Camera non deve fare dichiarazioni politiche . Se le vuoi fare devi lasciare la carica, ti accoglieremo a braccia aperte» nel partito. A quel punto, Fini sembra voler andarsene, ma poi si ferma e gli replica: «Perchè sennò che fai, mi cacci?». Berlusconi lascia il podio e va a raccogliere le strette di mano di alcuni sul palco. Fini si allontana. Solo la sospensione dei lavori per la pausa pranzo impedisce che lo scontro prosegua.
Allora:voi che ne pensate di quello che sta accadendo nel PDL?Considerate più valide le ragioni di Fini o quelle del premier (sul sito de La Stampa il sondaggio ha dato percentuali bulgare in favore del presidente della Camera)?
E soprattutto.....qualis aranno le ripercussioni di questo durissimo scontro?Pensate che Fini si limiterà alla creazione di una corrente interna?O la maggioranza andrà in crisi?
A voi......
Lo strappo è irrimediabile questo è certo, bisogna vedere a cosa porterà. Io penso che per il momento Fini farà la minoranza interna e tutto sarà incentrato sul numero delle sue pattuglie. Si parla di 50-60 tra deputati e senatori, quindi teoricamente non in grado di far cadere il Governo ma di farlo "ballare" questo sì. Non so però se Berlusconi accetterà una situazione simile, anzi io dubito fortemente che lo farà. Il punto è capire quali soluzioni alternative abbia:
Andare ad elezioni anticipate? Potrebbe rimanere fregato. Napolitano potrebbe dare l'incarico ad un'altra persona e così potrebbe nascere una nuova maggioranza (sarebbe tragicomico e anche un pochini antidemocratico ma non è da escludere a priori).
Sul dualismo in ballo, sono abbastanza d'accordo con Fini ma ritengo che tatticamente abbia sbagliato i tempi dello strappo. Doveva farlo quando Prodi era al Governo, Berlusconi non aveva il potere ed era più esposto agli attacchi giudiziari e non. In parole povere Fini non doveva accettare di far parte del PdL. Ora l'operazione è più difficile anche perchè molti degli ex-AN sono andati dalla parte di Silvio.
Comunque se si vuol leggere un resoconto piuttosto completo (e divertente) della giornata c'è questo link al sito del Corriere: Link.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Lo strappo è irrimediabile questo è certo, bisogna vedere a cosa porterà. Io penso che per il momento Fini farà la minoranza interna e tutto sarà incentrato sul numero delle sue pattuglie. Si parla di 50-60 tra deputati e senatori, quindi teoricamente non in grado di far cadere il Governo ma di farlo "ballare" questo sì. l]
Con 50 deputati credo che alla Camera invece può anche riuscire a far cadere il Governo, considerando che c'è anche l'UDC di Casini che potrebbe votare contro.
In quel caso, piuttosto che altre elezioni io propendo per un governo istituzionale, ora come ora Berlusconi rivincerebbe (il PD non ha ancora un candidato in grado di batterlo in uno scontro diretto) e l'eventuale colpo di coda di Fini (che a scanso di equivoci, è il mio politico di riferimento), risulterebbe inutile.
Sarebbe già un grosso risultato, il fatto che ritrovandosi una componente di minoranza capace di far danni all'interno del Partito, il Governo si tenga lontano dalle riforme costituzionali (Presidenzialismo e Giustizia), che fatte come intendono farle il Cavaliere e la Lega risulterebbero disastrose per l'Italia.
Almeno sarebbe qualcosa di cui ringraziare Fini a vita.
Nessuna crisi.
Fini NON VUOLE andare ad elezioni anticipate. Non vuole. Ne ha una fifa matta.
Fini da solo non andrebbe oltre il 5%, la stessa presenza del suo partito sarebbe a rischio alla Camera e risicatissima al Senato (solo nel Lazio avrebbe ragionevoli speranze di andare oltre l'8%).
Se poi andasse con Casini, anche candidando un pezzo grosso come Montezemolo, il rischio rimarrebbe, perché per le coalizioni le soglie di sbarramento sono molto più alte: 10% alla Camera e 20% regionale al Senato. Se poi Fini e Casini andassero sotto un solo simbolo - quale? - sparirebbe l'effetto traino dei rispettivi partiti, di nuovo con conseguenze nefaste.
In caso di crisi di governo l'unica speranza di Fini è un governo tecnico, guidato da Draghi, fatto con il preciso intento di riformare la legge elettorale e fare una legge sul conflitto di interessi. Numericamente una maggioranza alternativa fatta da finiani, UDC, PD e IDV è possibile sia alla Camera sia, soprattutto, al Senato. Il problema è che non esisterebbe un accordo. IDV e UDC vogliono ad esempio un proporzionale, Fini e il PD sono per il maggioritario. PD per il maggioritario per modo di dire, inoltre, poiché i dalemiani sono in effetti per il proporzionale alla tedesca, Letta l'ho sentito di un proprzionale a collegi molto piccoli, quindi quasi un maggioritario, Franceschini e Marino sono per il maggioritario uninominale a doppio turno, ecc ecc. Inoltre anche negli altri partiti ci sono visioni divergenti che non sto a riportare, ma basta pensare a Di Pietro e De Magistris. Quindi un governo del genere non potrebbe esistere senza un accordo.
D'altra parte che si formi un governo tecnico del genere è l'incubo di Berlusconi. Se PDL e Lega sfiduciano il governo, Napolitano, prima di sciogliere le Camere, ha il preciso dovere di vedere se è possibile formare un altro governo con il Parlamento eletto dal popolo - siamo una repubblica parlamentare, non presidenziale. Se si riesce a trovare un governo tecnico, Berlusconi potrebbe essere politicamente messo alle strette da una legge elettorale a lui sfavorevole. Il modo migliore per evitarlo è evitare la crisi di governo, quindi.
La sinistra non vuole tornare a votare semplicemente perché sarebbe asfaltata come prima e più di prima. E malgrado l'asfaltamento non riuscirebbe ancora a liberarsi di D'Alema, quindi RIP.
Gli unici che avrebbero interesse a tornare a votare sono i leghisti, sicuri di incrementare ulteriormente il consenso specie in Liguria, Sardegna, Piemonte ed Emilia (principalmente a scapito del PDL, e anche grazie all'altissimo tasso di affezione del proprio elettorato: dimenticate la menzogna dei comunisti passati alla Lega dal 2006 al 2008, gli studi dell'Istituto Cattaneo negano una simile evenienza, e i dati elettorali confermano proprio una tenuta della sx radicale nelle zone verdi). Ma chi glielo fa fare ai leghisti? Stanno bene ora perché dominano al governo, non hanno bisogno in effetti di maggioranze ancora più favorevoli...
Quindi, c'è crisi se qualcuno vuole che ci sia crisi. Le crisi di governo non si fanno perché ci sono divergenze di opinione sul modo di governare l'Italia. Si fanno per precise contropartite politico-elettorali. Per le poltrone. Un governo cade se chi lo fa cadere va a stare meglio. Ora on c'è nessuno in questa posizione.
Fini ora conta qualcosa: la moglie (donne passatemi l'esempio) può ottenere molto più tirando la corda che spezzandola. Finché minaccia di andarsene di casa può avere molto, ma dopo che se ne va, non ha più armi di ricatto verso il suo ex. Fini deve capire fino a dove può tirare la corda senza far cadere il governo, cercare un difficile equilibrio di convivenza, almeno fino a che le cose non cambieranno. Di una cosa si può star certi: il segnale sarà la legge elettorale. Se questo argomento tornerà di attualità, allora qualcosa bolle veramente in pentola; personalmente però non ci credo tanto.
PS: punto di vista personale: mi sono stancato di illudermi per le parole di Fini (non tanto di caduta del governo, quanto per la speranza di avere una destra liberaldemocratica e sociale) e di deludermi guardando i fatti. Fini è a conti fatti un mediocre politico, che ha venduto il terzo partito d'Italia a Berlusconi - di fatto nel 1996, se si ha occhio per le reanalysis - e che sarà ricordato, per quanto ha fatto fino ad ora, per la Bossi-Fini (pessima, visto che tutti a destra e sinistra si lamentano degli immigrati), per la Fini-Giovanardi (pessima) e per il G8 di Genova (pessima organizzazione). Imho.
PPS: Berlusconi in piazza San Giovanni: "Nei prossimi 3 anni sconfiggeremo il cancro". Berlusconi parlando della corrente di Fini nel PDL: "Le correnti nei partiti sono come delle metastasi". Facciamo 2+2 su questa coincidenza... ^_^ :stralol:
Strano che nessun giornale ci abbia ancora fatto una vignetta, ma aspetto Vauro al varco.
PS: punto di vista personale: mi sono stancato di illudermi per le parole di Fini (non tanto di caduta del governo, quanto per la speranza di avere una destra liberaldemocratica e sociale) e di deludermi guardando i fatti. Fini è a conti fatti un mediocre politico, che ha venduto il terzo partito d'Italia a Berlusconi - di fatto nel 1996, se si ha occhio per le reanalysis - e che sarà ricordato, per quanto ha fatto fino ad ora, per la Bossi-Fini (pessima, visto che tutti a destra e sinistra si lamentano degli immigrati), per la Fini-Giovanardi (pessima) e per il G8 di Genova (pessima organizzazione). Imho.
Se Fini è un politico mediocre, allora si deve coniare un nuovo termine ulteriormente spregiativo per tutti gli altri.
Il suo è un piano a lungo termine, con mille rischi ed incognite, ma che almeno ci da la speranza di avere un giorno una Destra seria e "normale" come hanno tutti gli altri paesi Europei.
Una Destra non di Berlusconi, per intenderci.
Con tutti i suoi limiti, Fini attualmente è l'unico che rappresenta tale speranza su cui io ed altri elettori di Destra confidiamo.
Come ho già detto, già il fatto di paralizzare il governo sulle sciagurate riforme costituzionali che ha in mente è un risultato notevole, se poi ci sarà davvero la crisi allora si che l'unico modo per mettere fuori gioco Berlusconi è un governo istituzionale formato da tutte le altre forza politiche tranne il PDL Berlusconiano e la Lega, cosa che infatti io auspicherei.
Di certo, senza Fini ora come ora non ci sarebbe neanche l'ombra della possibilità di una crisi, e quindi si andrebbe spediti verso la destrutturazione istituzionale e giudiziaria promossa da Berlusconi e Bossi.
Io già per questo sono contento, so che è un accontentarsi ma nella politica italiana tocca farlo quasi sempre.
PS: ad onor di verità, il G8 di Genova fu organizzato dal Centro-Sinistra, il Governo Berlusconi a quel tempo si era appena insediato.
PPS: la scelta di unire FI e AN fu dettata dalla fondazione del PD, fu praticamente una scelta obbligata.
bah, a me le uscite di Fini hanno sempre dato l'idea di qualcosa di concordato con Berlusconi.
per far vedere che anche nella maggioranza c'è un confronto dialettico, espressioni di idee da destra progressita liberale per bilanciare il ritardo culturale e intellettuale della Lega eccetera
questo volta è molto più credibile e recitata bene, ma Berlusconi non cadrà mai.
lui è invincibile, su questo non c'è alcun dubbio
Quindi, c'è crisi se qualcuno vuole che ci sia crisi. Le crisi di governo non si fanno perché ci sono divergenze di opinione sul modo di governare l'Italia. Si fanno per precise contropartite politico-elettorali. Per le poltrone. Un governo cade se chi lo fa cadere va a stare meglio. Ora on c'è nessuno in questa posizione.
Fini ora conta qualcosa: la moglie (donne passatemi l'esempio) può ottenere molto più tirando la corda che spezzandola. Finché minaccia di andarsene di casa può avere molto, ma dopo che se ne va, non ha più armi di ricatto verso il suo ex. Fini deve capire fino a dove può tirare la corda senza far cadere il governo, cercare un difficile equilibrio di convivenza, almeno fino a che le cose non cambieranno. Di una cosa si può star certi: il segnale sarà la legge elettorale. Se questo argomento tornerà di attualità, allora qualcosa bolle veramente in pentola; personalmente però non ci credo tanto.
PS: punto di vista personale: mi sono stancato di illudermi per le parole di Fini (non tanto di caduta del governo, quanto per la speranza di avere una destra liberaldemocratica e sociale) e di deludermi guardando i fatti. Fini è a conti fatti un mediocre politico, che ha venduto il terzo partito d'Italia a Berlusconi - di fatto nel 1996, se si ha occhio per le reanalysis - e che sarà ricordato, per quanto ha fatto fino ad ora, per la Bossi-Fini (pessima, visto che tutti a destra e sinistra si lamentano degli immigrati), per la Fini-Giovanardi (pessima) e per il G8 di Genova (pessima organizzazione). Imho.
Beric io sarei anche d'accordo con te......il punto è che le scenate di oggi sono state viste in diretta tv da milioni di persone.....dopo una roba del genere,se Fini accetta di rimanere nel partito farebbe una figura davvero infima,da zerbino D.O.P.
Politicamente sarebbe finito.....peggio (a mio avviso) che se andasse da solo o in coalizione con qualcuno......
......e poi c'è un altra questione:l'elettorato berlusconiano ormai non lo sopporta più,basta leggere i commenti sul sito de Il Giornale.....potrebbe essere lo stesso Berlusconi a metterlo alla porta,per paura di una perdita di consenso....o di travaso di voti verso la Lega.
Per me qualcosa succederà....
P.S.......Berlusconi ha detto che Fini "deve allinearsi o è fuori".......peggio che nella Russia stalinista.....
Con 50 deputati credo che alla Camera invece può anche riuscire a far cadere il Governo, considerando che c'è anche l'UDC di Casini che potrebbe votare contro.
Dovrebbero essere 34 deputati e 18 senatori. Comunque in grado di mettere in difficoltà il Governo.
Fini NON VUOLE andare ad elezioni anticipate. Non vuole. Ne ha una fifa matta.
Appunto, Fini non vuole ma Berlusconi potrebbe volerlo. Il rischio è che alle elezioni non ci vada e che si formi un Governo tecnico, ma la cosa non è che sia proprio così scontata anzi. Se devo fare una previsione, in caso di dimissioni di Berlusconi, vedo poche possibilità alla formazione di un nuovo esecutivo formato dalle opposizioni più Fini. Quindi non possiamo escludere che Silvio si dimetta e vada il voto. Non credo subito, ma ho dei dubbi che accetterà di tirare avanti 3 anni sotto il ricatto di Fini.
Il suo è un piano a lungo termine, con mille rischi ed incognite, ma che almeno ci da la speranza di avere un giorno una Destra seria e "normale" come hanno tutti gli altri paesi Europei.
Doveva farlo due anni fa, quando Berlusconi perse con Prodi. Fini gli disse "Siamo alle comiche finali" ma poi si accodò perchè, caduto Prodi, si è fatto ingolosire dal potere e ha finito per dissolvere AN, in vista di una vittoria elettorale con il nuovo contenitore PdL. Doveva azzannare Berlusconi quando era debole e senza potere, ora è tutto più difficile.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
lui è invincibile
Speriamo invece di no!!
Se Fini è un politico mediocre, allora si deve coniare un nuovo termine ulteriormente spregiativo per tutti gli altri.
Il suo è un piano a lungo termine, con mille rischi ed incognite, ma che almeno ci da la speranza di avere un giorno una Destra seria e "normale" come hanno tutti gli altri paesi Europei.
Una Destra non di Berlusconi, per intenderci.
Con tutti i suoi limiti, Fini attualmente è l'unico che rappresenta tale speranza su cui io ed altri elettori di Destra confidiamo.
l'impressione però è che i "finiani" come potere elettorale siano ancora meno di quelli in Parlamento, ormai Berlusca deve proprio morire fisicamente, neanche politicamente, affinchè si possa superare questa fase politica..
bah, a me le uscite di Fini hanno sempre dato l'idea di qualcosa di concordato con Berlusconi.
per far vedere che anche nella maggioranza c'è un confronto dialettico, espressioni di idee da destra progressita liberale per bilanciare il ritardo culturale e intellettuale della Lega eccetera
questo volta è molto più credibile e recitata bene, ma Berlusconi non cadrà mai.
nah, è da molto tempo che Fini marca le distanze con Berlusca praticamente su tutto, puntualizzando lì, dissentendo là, riformulando su e chiarendo giù.. e quando mai è servito (in pratica) il confronto dialettico con Silvio? si vedeva che era l'inizio di una lacerazione che prima o poi sarebbe diventata seria, ma l'idea era che dovesse diventarlo una volta uscito di scena o salito sul Colle Silvio, con Fini a raccoglierne l'eredità..
lui è invincibile, su questo non c'è alcun dubbio
you win bro ^_^
p.s.
è stata epica stasera la battuta di mia madre di fronte al tg: va a finire che il candidato della sinistra diventa Fini.. :stralol:
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Sinceramente, io un po me l'aspettavo. Come diceva qualcuno (non ricordo chi, scusate... ^_^ ) era da parecchio che Fini dava segni di scontento. Finalmente è esploso.
Premetto che io non sono assolutamente di destra, tantomeno di AN...ma Fini come politico non mi dispiace.
Tanto ormai in Italia non si parla più di desta e sinistra, ma di Berlusconiani e non. Di conseguenza, ormai non ha più senso stare con la maggioranza o l'opposizione, ma supportare chi va contro il Berlusca.
Se Fini, come è stato detto, avesse la capacità di far vacillare il Governo, sarebbe una gran cosa!
Ergo, secondo me il punto è: FAR FUORI BERLUSCONI!
Altrimenti, non chiamatemi catastrofica o esagerata, si va incontro a quello che è successo con Mussolini...Anche perchè la situazione dell'Italia attuale somiglia molto a quella degli anni '20:crisi economica, malcontento, incapacità di opporsi a un leader carismatico.
Ergo, Fini, a presicndere dal credo politico, ha tutto il mio appoggio e la mia stima.